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Autore: Pawa    06/05/2013    7 recensioni
ATTENZIONE: I PRIMI TRE CAPITOLI VERRANNO COMPLETAMENTE RIVISITATI.
E se per il nuovo furto di Kid, Conan volesse prendere il nuovo prototipo per l'APTX 4869? E se il dottor Agasa costruisse delle manette speciali che nemmeno Kid può togliere, sicuro che il giovane detective lo catturerà? E se, per un caso sfortunato, Shinichi e Kid finissero ammanettati insieme? Le manette sono praticamente indistruttibili, construite con un materiale speciale e non hanno una chiave, poiché il dottore si è dimenticato di crearla. Non possono mettere in prigione anche Shinichi per arrestare Kaito che poi, seppur con le mani legate è riuscito a scappare portandosi dietro il rivale. Nakamori ha quindi deciso di lascirali convivere insieme finché il Doc. non avrà trovato un metodo per aprire quelle dannate manette senza buco per la chiave, ma come se la caveranno tra scuola, fans di Kid e tutta la città di Tokyo che li vedrà legati insieme?
Genere: Demenziale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Kaito Kuroba/Shinichi Kudo, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo dueeeeeeeeeeeee
 


"Forza ragazzi, questa volta non ci sfugge! Manca solo mezz'ora all'ora prevista del furto...Voglio proprio vedere come farà quel ladruncolo da strapazzo a superare la sicurezza, disattivare l'allarme e rubare l'anello sotto la vigile veglia dei miei migliori uomini, muniti di maschere anti-gas e pistole (nonostante con Kid non servano) in così poco tempo! " Esclamò esultante l'ispettore Nakamori per poi terminare la frase con una delle sue famose risate sguaiate pre-furti. "Tra l'altro -riprese a bassa voce, come se fosse solo un suo pensierò- Sono installate anche delle telecamere nascoste che seguiranno ogni suo movimento..."

"Si sbaglia ispettore, Kid ne sa una in più del diavolo, riuscirà comuqnue ad impossessarsi del gioiello, nonostante tutte queste norme di sicurezza. -ancora non entrata dalla porta in legno pregiato che manco Luigi XIV si sarebbe sognato, ma che il signor Suzuki si poteva benissimo permettere, la quale dava l'accesso alla sala con la teca dell'anello, una figura ben conosciuta dall'ispettore iniziò il suo discorso di superiorità, così come lo definiva Nakamori- Ma io so come fermarlo e sfrutterò queste."

Shinichi si era finalmente mostrato, in mano le speciali e sottili manette. Subito dopo entrò anche il Dottor Agasa che ridacchiava leggermente imbarazzato per gli occhi tutti puntati su di loro.

I poliziotti lì intorno erano sorpresi di vedere un così famoso detective e interessati per ciò che aveva detto e che ora stava mostrando.
L'ispettore Nakamori, da bravo uomo paziente qual'era, si avvicinò piano a Shinichi fino a soffiargli
nell'orecchio per poi sussurargli: "CHE CAVOLO CI FA UN MOCCIOSO COME TE QUI?!"
Alla faccia del "Sussurro".
Inutile dire che il timpano sinistro di Shinichi per il resto della serata avrebbe pianto a non finire, senza contare gli occhi a palla del ragazzo, sbarrati dalla sorpresa che ricordavano vagamente uno di quei pesci dei fondali, dalle le forme assurde che fecero rabbrividire Kaito, il quale stava ad osservare la scena dal suo nascondiglio, curioso anche lui di sapere con quale strategia il suo Tantei-kun intendeva catturarlo.

"Ehehe buona sera anche a lei ispettore! -lo salutò gentilmente Shinichi portando una mano dietro alla testa- Non è felice che io sia qui?" Domandò con un'aria innocente in     stile "Conan Angioletto" che utilizzava per scamparla dalle ramanzine di Ran.
"Non mi serve l'aiuto di un ragazzino per catturare Kid. Sono in grado di farcela senza il tuo aiuto o di qualsiasi altro detective liceale buono a nulla che si crede grande, ma intralcia solo il mio lavoro!" Sbottò scocciato vagando col pensiero ad altri due rompiscatole.

Intanto a Osaka...
"Etchu! Diamine, avrò preso il raffreddore?" si domandò Heiji scocciato.
"Può anche darsi che qualcuno stia parlando male di te!" Lo schernì Kazuha.
Vide il ragazzo rifletterci un attimo.
"Bah, sarà. Sai cosa me ne importa..."

Nello stesso momento a Londra
"E-etchu! Che mi sia raffreddato?"
Anche Hakuba aveva reagito -seppur incosciamente- all'insulto.

Ma torniamo al museo Suzuki dove il tempo passava, mentre Agasa cercava disperatamente di diventare invisibile data la situazione; il povero Shinichi provava in tutti i modi a convincere quel testone di Nakamori ad applicare la sua strategia di cattura che, prontamente, veniva respinta con una serie di insulti sempre nuovi.
Gli agenti erano tutti impegnati ad osservare i due e qualcuno rimpiangeva il fatto di essere in servizio e non potersi mangiare pop corn o altri sneck.
Di fatti, la capacità con cui l'ispettore leggermente isterico trovava in continuazione nomignoli e insulti diversi e creativi, che lanciava a raffica al malcapitato detective di turno, era qualcosa di fenomenale e attraente per il "pubblico" che stava ad ascoltarli.

Per un momento il liceale intravide una lucetta rossa in un occhio, ma non riuscì bene a capire da dove si originasse, se dall'espositore dell'anello o se entrava dalla finestra subito dietro che si affacciava sulla strada illuminata.

Lo raggiunsero poi le urla dell'ispettore che lo ridestarono.

Destino volle che nel bel mezzo del monologo - ebbene sì, monologo. Shinichi non è che riuscisse a parlare più di tanto- scattasse la tanto attesa ora dell'annuncio.

Una risata di scherno si udì nell'aria, la bella voce fin troppo conosciuta fece ammutolire tutti.
Il giovane detective scansò il poliziotto realizando da dove provenisse e anche cosa fosse quella lucina scarlatta, per poi scattare verso la teca.
Kid, un sorriso divertito a decorargli il volto, fu più veloce; pigiò il tasto rosso del telecomando e da sotto l'espositore venne sprigionata velocemente una fitta nebbia bianca.
La maggior parte degli agenti cadde atterra svenuta, mentre l'ispettore e gli addetti alla teca si misero la maschera anti-gas.
Peccato che quel maghetto pestifero avesse realizzato una sorta di pistola spara-anestetico (evidentemente, ispirata all'orologio del rivale) e con essa, mettere K.O i quattro addetti al gioiello fu un gioco da ragazzi, anzi, da bambini dato che parliamo di Kid.

Il quinto colpo venne indirizzato a Nakamori, ma una scossa del terreno gli fece perdere la stabilità proprio mentre partiva l'anestetico che per poco non andò a colpire il dottor Agasa, anche lui con una maschera ant gas di sua invenzione che si era saggiamente portato.

Kid si ricompose subito aprofittando dello slancio per tirare un calcio alla pesante teca costituita da un vetro particolare.

Shinichi con le manette pronte a scattare e una mascherina per l'ossigeno, presa precedentemente dal bagagliaio del maggiolino, era giunto all'espositore rischiando anch'egli di cadere per la scossa.
Innanzi Kaito Kid avvolto dal soffice e candido mantello, il solito ghigno irresistibile stampato in faccia.
Contemporaneamente Agasa divenne pallido. "No... Oh Kami, fate che abbia visto male..."

"Hey piccolo detective, quand'è che sei cresciuto? Non ti sarai dato tanto da fare solo nel vano tentativo di catturarmi, vero?" Quella solita faccia strafottente.
"Vano tentativo dici? Mi spiace per te, ma io so di poterti catturare questa sera. Me lo sento, ho questa sensazione positiva dal momento in cui ho decifrato il messaggio." Chiuse gli occhi tranquillo, sorridendo.
"Ma tu guarda che coincidenza! Anche io ho la stessa sensazione di positività, ma per quanto riguarda la riuscita del mio furto, s'intende..."
Entrambi avevano detto solo mezza verità. Era vero, sapevano che sarebbe successo qualcosa di bello e si sentivano sereni, ma non capivano esattamente a cosa si riferisse questo sentimento.
Dunque, ognuno l'aveva associato al raggiungimento del rispettivo obbiettivo prefissato per quella serata.

Nello stesso momento l'ispettore aveva aperto le finestre, facendo fuoriuscire il gas soporifero e ridestando alcuni dei suoi uomini. Le immagni erano tornate più nitide e potè vedere la ''disgrazia'' che accadde in quei pochi attimi.

Fulmineo il ladro si appropriò dell'anello in procinto di scappare, il mantello svolazzante. Simultaneamente Shinichi decise di lasciar perdere la sua strategia e si aggrappò alla stoffa bianca, ma nell'istante in cui abbassò il braccio per riporre in tasca le manette una scossa di terremoto più forte e prolungata fece perdere l'equilibrio ad entrambi che rotolarono per un paio di metri uno addosso all'altro.
Kid si alzò di scatto pronto a scappare, ma ricadde a terra bloccato per il braccio destro.
"Ma che diavolo..." Girandosi verso Shinichi si accorse dell'orrore, lasciando in sospeso la frase. Quasi subito anche il detective si ridestò avendo più o meno la stessa reazione del mago.
"AAAAAAAAH" L'urlo inevitabile nello scoprire di essere legati assieme, uno al braccio destro, l'altro al sinistro con quelle speciali manette che si erano chiuse attorno ai loro polsi stringendosi tanto da impedire perfino al grande Kaito Kid di sfilarsele...

Salve gente! Eccomi con il secondo capitolo di questa buffa fiction. Ed ecco che è accaduto, i miei due pasticcioni hanno le mani legate, in tutti i sensi! Nei prossimi capitoli (che, fidatevi della Pawa, sono molto, ma molto più belli e divertenti) scoprirete tutti i guai che quelle manette causeranno, ma ricordate, li posto solo con almeno 2-3 recensioni, non chiedo molto, solo un vostro parere per capire se la storia interessa o meno.
Già dal prossimo scoprirete qualcosa... 


Domande che anticipano (?)

Come faranno ladro e detective a vivere legati assieme? Ma soprattutto, come faranno ad andare in bagno?
Sono domande che sorgono spontanee, non trovate?
Alla prossima,
baci
Pawa!

   
 
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