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Autore: Pawa    20/08/2013    11 recensioni
ATTENZIONE: I PRIMI TRE CAPITOLI VERRANNO COMPLETAMENTE RIVISITATI.
E se per il nuovo furto di Kid, Conan volesse prendere il nuovo prototipo per l'APTX 4869? E se il dottor Agasa costruisse delle manette speciali che nemmeno Kid può togliere, sicuro che il giovane detective lo catturerà? E se, per un caso sfortunato, Shinichi e Kid finissero ammanettati insieme? Le manette sono praticamente indistruttibili, construite con un materiale speciale e non hanno una chiave, poiché il dottore si è dimenticato di crearla. Non possono mettere in prigione anche Shinichi per arrestare Kaito che poi, seppur con le mani legate è riuscito a scappare portandosi dietro il rivale. Nakamori ha quindi deciso di lascirali convivere insieme finché il Doc. non avrà trovato un metodo per aprire quelle dannate manette senza buco per la chiave, ma come se la caveranno tra scuola, fans di Kid e tutta la città di Tokyo che li vedrà legati insieme?
Genere: Demenziale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Kaito Kuroba/Shinichi Kudo, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo treeeeeeeeeeeeeeeeee
 

Dopo l'urlo, anche il resto dei poiliziotti si svegliò e vedendo Kid ammanettato, a Shinichi certo, ma pur sempre ammanettato, esultò festante per aver compiuto la missione che inseguivano oramai da diverso tempo.
"Oh no, non è possibile... mannaggia che disastro!" Il Doc con le mani tra gli ultimi capelli rimastigli, lo sguardo evidentemente preoccupato e la fronte tutta aggrottata.
"Come sarebbe ''disastro''? - domandò l'ispettore Ginzo che gli stava affianco- Finalmente l'abbiamo acciuffato quel criminale!"
La voce di Nakamori, non si sa come nè perché, riuscì a sovrastare le altre: "Questa volta è davvero finita Kaito Kid! Ti toglieremo le manette solo dopo che sarai dietro le sbarre!!" E nuovamente quella risata esagerata che questa volta esprimeva pura soddisfazione seguita da altre acclamazioni.
Ginzo iniziò a dirigersi verso Kid e Shinichi che intanto si erano rialzati.

'Come fa a sorridere spavaldo?' Era la domanda che frullava in testa a tutti osservando il volto del ladro.
'Mantieni sempre la tua faccia da poker, Kaito...' L'insegnamento del padre era un vero e proprio punto di forza del mago. Spalle al muro, legato ad un detective, circondato da poliziotti, eppure... Eppure un Ghigno per nulla intimorito sul volto.

"Ispettore...! Ispettore! È proprio questo il problema!" Cercò di farsi sentire Agasa. Quasi meccanicamente tutti si ammutolirono bloccandosi con le braccia alzate o abbracciati ai compagni ancora intenti a festeggiare. Ognuno, ispettore, ladro e detective compresi, girò lentamente il capo verso il dottore. Che intendeva dire?
"Ecco... -iniziò in evidente imbarazzo- Subito dopo la prima scossa, Shinichi per rimettersi in equilibrio ha alzato e agitato le braccia con le manette in mano. In quell'istante, osservandole, mi sono reso conto di aver scordato un piccolo, ma importantissimo particolare nelle manette. Come il mio giovane amico ha tentato di spiegarle, ispettore, sono manette praticamente indistruttibili (create con un materiale particolare donatomi da un mio amico scienziato) che si restringono automaticamente attorno ai polsi grazie a dei micro sensori accuratamente da me creati, per evitare che un ladro, anzi, un Mago -si girò verso il soggetto in questione- abile e furbo come quel ragazzo le potesse sfilare."

"Si... non è che abbia ascoltato il moccioso più di tanto -rispose lanciando un'occhiata al suddetto "moccioso"- ma avevo ben capito che non si tratta di manette normali. Solo non capisco dove stia il problema. Sono manette fuori dalla norma, ma sono anche più efficaci di quelle comuni. Cosa c'è che non le quadra?" Domandò.
Gli altri annuirono con cenni del capo.

"Stavo dicendo, ispettore, essendo fatte di questo materiale e avendo quelle particolarità, il dettaglio che ho ommesso è imperdonabile... -abbassò il capo- Insomma, senza altri giri di parole... ho scordato di creare chiave e serratura. Quindi vi sarà impossibile toglierle. Ehehe" Terminò ridendo nervoso, grattandosi l'angolo della fronte.

"COSA?!!" La reazione di tutti seguita dal quasi svenimento delle "vittime" di quella maledetta invenzione.

"Ma sta scherzando? E non c'è un altro modo per aprilre? Non possiamo mettere anche Kudo in prigione per arrestare Kid!!" Nakamori aveva perfettamente ragione. Al giovane mago erano finalmente state legate le mani, ma cosa fare ora? Innanzi tutto, la mano ammanettata era solo una e, cosa fondamentale, era finito legato al suo carceriere!

"Fin qui mi sembra facile, non mi arrestate!" La voce scherzosa del ladro in quel momento di preoccupazione fece cadere per terra Shinichi. "Si, ma siamo comunque legati..." ricordò alzandosi.

"Per quanto mi duole ammetterlo, hanno ragione entrambi." Aggiunse il poliziotto baffuto sconsolato per avere la vittoria a portata di mano, ma non poterla ottenere.

Il dottore riprese la parola: "Bè... potrei cercare di trovare una soluzione, ma ci vorranno giorni a mio rammarico. Basterebbe anche solo aprirne una e l'altra si sbarrerebbe in automatico. Non so quanto tempo ci vorrà di preciso e, nel frattempo, i ragazzi dovranno convivere insieme, non vedo altre vie d'uscita..."
"C-c... CONVIVERE?! Ma siete matti? Io, con lui... MAI!" Neanche riuscissero a leggersi nella mente, i diretti interessati avevano urlato le stesse identiche parole.
"Spiace anche a me ragazzi, ma finchè il dottor Agasa non avrà trovato la chiave, siete costretti a convivere." Più che dispiaciuto, Nakamori sembrava divertito. Ladro e detective che vivono sotto lo stesso tetto.
Roba da suicidio, ne era certo!
È come mescolare acqua e olio. Inoltre, chissà che da quell'esperienza non riuscissero a ricavare qualche informazione per scoprire la vera identità di Kid! Questa prospettiva gli aveva fatto dimenticare il malumore precedente.

"Aspettate, un modo ci sarebbe!" Annunciò ad un certo punto il mago del Chiar di Luna facendo voltare tutti verso di lui.
"Ovvero?" Domandò Shinichi, curioso al suo fianco.
"Tiè - da una tasca dei pantaloni, non si sa come facesse a starci, tirò fuori un ascia- tagliati la mano, così siamo a posto!" Sorrise furbo.
Tutti caddero a gambe all'aria. Ma la sua non era considerata una delle menti più furbe, criptate e geniali del Giappone?
"Baka! Tagliati tu la mano!" Si rifiutò categoricamente il ragazzo tirando un pugno in testa al rivale.
"Ma io sono un mago, mi servono le mani!" Ribattè subito sistemandosi la tuba bianca.
"Cosa vuol dire, io non sarò Merlino come te, ma anche a me servono!" Rispose subito l'altro.
"Kid, non fare l'diota e metti via quell'ascia -intervenne spazientito l'ispettore. Detto ciò, l'ascia, apparentemente vera, si sgonfiò come un palloncino provocandone il classico rumore, sotto gli occhi straniti di tutti mentre il ladro guardava l'uomo sconsolato.
Mannaggia a quell'ispettore, aveva trovato un metodo per scollarsi quel detective dal braccio e lui che faceva? Gli dava dell'idiota!
L'ascia venne riposta in tasca - "Nei prossimi giorni voi due sarete costretti a convivere insieme, non mi importa cosa ne pensiate o quale sia il vostro volere, ma fino a che il dottore non avrà trovato la chiave dovrete cercare di vivere sotto lo stesso tetto. Ovviamente verrete ospitati in una casa sorvegliata dalla polizia poiché, quando verrete slegati, Kid dovrà essere arrestato senza perdere altro tempo. Se avete obiezioni, sappiate che sono tutte respinte." Braccia conserte, sguardo serio. Non ammetteva repliche.

Ma... chi, se non loro stessi, poteva far zittire Kaito Kid e Shinichi Kudo?

"Eh no ispettore, io mi rifiuto. Non intendo vivere in un'altra casa ora che ho nuovamente il mio corp... - un calcio del rivale fece accorgere Shinichi dell'errore. Lo ringraziò mentalmente per poi continuare- C'è, volevo dire, ora che sono tornato, intendo vivere a casa mia, senza la polizia attorno come se fossi io il criminale. Tanto finché sta legato a me, Kid non può compiere nessun furto e poi lo sanno tutti, non ha mai fatto male a nessuno, dunque non c'è pericolo."
"Ma ragazzo..." Tentò Nakamori.
"Niente 'Ma'! Non voglio un esercito di poliziotti a tenermi d'occhio -più che altro, pensò Shinichi, era preoccupato per il nuovo antidoto. Se l'effetto fosse scaduto mentre era in giro con Kid, sarebbe bastato aprire il deltaplano, nascondersi in un luogo sicuro e poi, rimpicciolendosi, avrebbe liberato entrambi dalle manette... sempre se queste non si fossero ristrette ulteriormente, ma a quello non ci volle pensare. Invece, con le forze dell'ordine alle calcagna, Kid non avrebbe potuto fare niente e, oltre a far arrestare il rivale da altre persone (poiché ci teneva ad essere il detective che avrebbe incarcerato l'abile e svelto Kaito Kid) sarebbe tornato bambino davanti a tutti e sarebbe stata una catastrofe!
-E poi, non andiamo mica in capo al mondo, staremo a casa mia, poiché, se andassimo a casa di Kid, ci mancherebbe di sapere che mutande ha in dosso e poi ne avremmo la biografia completa. Se vuole, ispettore, le dico anche il programma che seguiremo durante il giorno: scuola, cibo, studio, dormire e ancora scuola. Sono uno studente, è la mia routine e diverrà anche la sua. Non vedo dove stia il problema..."
"Un problema ci sarebbe!" Aggiunse subito Kid interrompendolo.
"E quale, di grazia?" Chiese a denti stretti Shinichi che stava cercando di convincere l'ispettore a lasciarli stare. Era anche nell'interesse del ladro infondo, quindi Kid, meno parlava, meglio era per entrambi!
"Io non voglio andare a scuola! Ne ho già abbastanza della mia..." Sussurrò poi, in modo che lo sentisse solo Kudo. Tutti erano a conoscienza del fatto che il Kid attuale sembrasse troppo giovane rispetto a quello di otto anni prima, ma non voleva darne la conferma all'intero corpo di polizia.
"E invece ci vai! Senti, lasciami finire il discorso. Se li convinco a starci lontano sarà un vantaggio per entrambi" Gli rispose con lo stesso volume vocale, una mano davanti alla bocca per rendere la conversazione ancora più riservata, tanto che gli spettatori furono costretti ad allungare collo e orecchie per cercare di sentire.
"Ok, - disse avendo capito perché Kudo ci tenesse a non essere sorvegliato- ma come spieghiamo ai tuoi insegnanti e compagni questo - con un tono più alto, in modo che lo sentissero anche gli altri, portò il braccio destro all'altezza degli occhi, per far capire a cosa si riferisse- E poi, -aggiunse- non credi che si spaventerebbero nel venire a conoscienza di essere in classe con un ladro?"

Questa volta fu Nakamori ad intervenire: "Kid ha ragione, il tuo discorso fila Kudo, ma nella parte della scuola trova un intoppo. Forse non lo sapete, ma diversi giornalisti, fatti venire direttamente dal signor Suzuki che oggi è malato, ma ci teneva a far sapere al Giappone della sua sfida con Kid, ci stanno guardando tramite le telecamere." I due spostarono lo sguardo seguendo il dito dell'ispettore che ne aveva indicata una e questa, quasi di risposta, luccicò.
"COSA? Allora niente scusa assurda con tanto di falsa identità. Quei ficcanaso dei giornalisti pubblicheranno la notizai in prima pagina!" Ragionò Shinichi, mentre Kid ridacchiava. Il suo rivale ormai era un veterano in quanto a "scuse assurde con tanto di falsa identità".
"Cosa ridi tu? Comunque ispettore, non c'è da preoccuoparsi. So per certo che i miei compagni sono fans di Kid, per non parlare di Sonoko Suzuki, la nipote del Signor Suzuki è in classe con me! Non ci sarà panico a scuola, forse... solo molta confusione data l'eccitazione a incontrare il "Mago del Chiar di Luna"!" Concluse pronunciando le ultime parole con un tono diverso, intento a prendere in giro il compare.
"Allora sarebbe meglio mettere qualche poliziotto per evitare..."
"No! -lo fermò ancora Shinichi, come se, ricollegandosi alla discussione avvenuta prima del furto, si fossero scambiati i ruoli- Ci sarebbe solo più confusione.
Sa, non le conviene ribattere. Le mie disposizioni sono queste che le ho precedentemente detto. Poiché potrei fare l'avvocato a detta della signora Kisaki, data la mia capacità a vincere ogni discussione, è costretto ad accettarle in ogni caso. -Tagliò corto il detective dimenticandosi completamente dell'unico discorso in cui aveva spiccicato solo due parole- E ora andiamo..." Difficile nascondere qualcosa agli occhi di Kudo, soprattutto se ce lo si ritrova a uno-due metri di distanza, vero Kaito?

Sorrise mostrando la mano sinistra che reggeva un altro telecomando nero. "Fermi...!"
Troppo tardi, un'altra nube di fumo e il deltaplano bianco che si apriva per sorvolare la città.

"Diamine, sono riusciti a scappare!" Commento un agente dietro all'ispettore.
"Si, l'ho notato anche io..." Rispose con voce scocciata, sia per l'accaduto, sia per l'ovvietà dell'affermazione.
"E adesso cosa facciamo ispettore? Dovremmo inseguirli?" Chiese un altro poliziotto.
"No, l'hai sentito il moccioso. Ragazzi, siete liberi. Vi contatterò se necessario nei prossimi giorni, quindi cercate di non dileguarvi nel nulla, come siete soliti fare quando vi concedo le ferie!" Ci tenne a sottolineare, ben consapevole che i suoi subordinati meno facevano, meglio stavano.
"Sissignore!" Risposerò quelli in coro, la mano vicino alla fronte in segno di riconoscienza e saluto con sorrisi furbetti in volto. Subito si dileguarono e la grande sala rimase talmetne vuota e silenziosa che anche i respiri di Nakamori e del dottore sembravano rimbombare nell'aria.
"Ispettore, io credo comunque sia meglio tenerli d'occhio." Disse pensieroso l'anziano scienziato.
"Si, sono d'accordo. Mi occuperò io personalmente di sorvegliarli, in questo modo non daremo loro fastidio. Infondo Kudo ha detto che non voleva 'Un esercito attorno', ma non si è espresso nell'avere solo un poliziotto -ragionò superando il Doc. e dirigendosi con lui al seguito verso l'uscita del museo. -Devo solo prenotare un alloggio vicino alla casa di Kudo e avvisare mia figlia."
"Pensi solo ad avvisare la ragazza, per quanto riguarda l'alloggio posso ospitarla io. Abito a due salti da Villa Kudo, sarà molto più comodo per lei." Propose il sempre arzillo vecchietto.
Nakamori accettò volentieri e insieme si diressero, prima di andare a casa del dottore, verso la dimora del giovane detective ammanettato, giusto per assicurarsi che i due rivali non scatenassero un conflitto catastrofico.

Intanto, ladro e detective erano prossimi al giardino della villa.
'"Sento che 'sta sera accadrà qualcosa di positivo... vedrai!" Vedrai un corno! Ma perché non sto mai zitto?' Si chiese triste Kid ripensando a quella sensazione provata poco prima la sua entrata in scena.
Allo stesso modo Shinichi si ritrovò a pensare alla conversazione avuta con Ai; "Un terremoto di questo genere non ha mai combinato disastri o creato situazioni spiacevoli!" Si, certamente e allora perché si ritrovava in braccio al suo eterno rivale, in perfetto stile "Principessa salvata dal bel principe"?
'La prossima volta, farò meglio a chiudere il becco.' Ancora una volta lo stesso identico pensiero viaggia nelle menti dei due che, sbuffando, poggiano i piedi nel giardino di Villa Kudo...

Tada!
*le lanciano i pannolini sporchi*
Che c'è? Ve l'avevo detto di essere una ritardataria!
Che e dite di questo nuovo capitolo? Ve gusta? Vi ha fatto un po' ridere? Quante gliene ho fatte passare a quei poveri disgraziati alias i miei tesorucci ;) ? E nei prossimi capitoli sarà anche peggio :'D
Avanti, datemi il vostro parere con una recensione ^^ e consigliatemi come migliorare :P !!
Vado avanti con 3-4 recensioni, quindi mi raccomando di commentare belli miei =)

Domande che anticipano 2 la vendetta è_é
Come diamine faranno ad andare a letto quei due? E come faranno a vestirsi? Riusciranno a raggiungere la scuola senza commettere omicidi? E resta sempre il più grande questito... come li farò andare in bagno?

A presto (sì... come no T_T) !
Baci
Pawa

   
 
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