Following a Dream - Le Hana Momo a Parigi
Chapter
1: Dream
Begins
Borough of Manhattan, F. H. LaGuardia High School of Music & Art,
15th of June, 2007
Sakura se ne stava zitta, a testa bassa, mentre le
sue giovani amiche esultavano e acclamavano la fine della scuola.
«Non so
voi, ma io ho l'estremo bisogno di divertirmi, quest'estate...» disse allegra
Ino, alzando le braccia al cielo e assaporando, oltre all'aria inquinata di
Manhattan, il fervore attraente della libertà.
«Fortunata... io mi sa che
dovrò lavorare tutta l'estate... Mi hanno chiesto di sostituire l'istruttore di
hip-hop, e non posso permettermi di rifiutare una paga così sostanziosa...»
Tenten infilò le mani in tasca, pensierosa. Chissà cos'avrebbero fatto le
amiche, durante le vacanze... e lei, invece, avrebbe dovuto lavorare per portare
qualche soldo a casa...
«Stai tranquilla, io sto via solo qualche giorno
perchè mio padre è in giro per affari e mia madre sta lavorando ad una casa di
moda... Se vuoi, ti faccio compagnia io» si offrì cordiale Hinata, i cui
genitori erano sempre troppo impegnati per pensare alla loro figlia...
«E tu
che hai, Sakura? Non sei contenta che sia finita la scuola??» domandò curiosa la
biondina, mentre le quattro salivano sulla sontuosa limousine di proprietà della
famiglia Yamanaka, ferma a lato del caotico traffico dell'ora di punta.
«Non
è questo... solo che mio padre... insomma...» balbettò, rattristandosi; le
amiche cominciarono seriamente a preoccuparsi.
«Cosa? Sputa il rospo, per
carità» pregò Ino, scalpitante. «Mio padre sta per partire per Parigi... e io
devo per forza seguirlo...»
Le tre non capivano cosa ci fosse di tanto
orrendo... quando un'idea sfiorò le loro menti «Sakura... mica ti stai...
trasferendo??» la voce di Ino rimbombò come in un burrone nella snella limo
color grigio metallizzato.
«No!! Oddio no!» si affrettò a spiegare lei, «solo
che ci sto per un paio di mesi...»
«Co-cosa?!» urlò la bionda, il cui timbro
di voce stava ormai toccando le stelle. «Te ne vai per due mesi?!»
«Ma non
puoi!! Cosa ne sarà di noi... del nostro sogno!» aggiunse spaventata Tenten,
affiancata immediatamente da Hinata «Abbiamo solo un'estate prima del college!
Dobbiamo sfruttarla...»
«Lo so ragazze... mi dispiace...» Sakura era
sull'orlo del pianto.
«A Parigi... sai quante possibilità ci sarebbero, a
Parigi?» notò Hinata, sognante, volgendo lo sguardo alle immagini di Manhattan
che sfrecciavano veloci dal finestrino.
«Che vuoi dire?» «Altro che questa
affollata isoletta... a Parigi si tiene ogni anno il concorso per voci nuove, il
Festival de Musique! Lì sì che ci sarebbe una possibilità per noi...»
sospirò.
Lo sguardo di Ino si perse nel vuoto. Tenten, che l'aveva notato, le
sventolò una mano davanti al viso. «Ino? Che ti prende?»
«Sakura, tuo padre
ha una villa a Parigi, vero?» domandò, ormai svanita la tristezza come per
magia.
«Sì, perchè?» rispose scettica la ragazza, senza capire il motivo di
tanto entusiasmo.
«Beh... forse, due mesi a Parigi farebbero bene alle "Hana
Momo"... che ne dite?»
Tenten la guardò storta. «Abbiamo già un
nome?»
«"Momo no hana" in giapponese vuol dire "fiori di pesco"» spiegò
Hinata, «Ino ed io seguiamo insieme il corso di lingue orientali!»
«Allora»
cominciò a ribattere Sakura, confusa più che mai, «primo: come fai ad inventarti
nomi così belli in mezzo attimo? Secondo: cosa vuol dire che ci sarebbero
bene?!»
«Cara la mia Sakura-chan... un nome come Hana Momo non mi viene in
mezzo attimo, è una cosa meditata e premeditata... ma non è questo il punto»
prese le amiche per le braccia, unendole in una catena resistente come il
diamante, «il punto è che le Hana Momo si esibiranno al Festiva' de Musiche du
Pàris...»
«Hai una pronuncia orrenda, Ino: si dice "Festival de Musique de
Paris"» corresse Hinata, riflettendo poi qualche secondo dopo su ciò che la
biondina stava proponendo.
Ino osservava le amiche pronta a scoppiare di
gioia, in attesa di una loro qualche reazione.
Le tre avevano facce confuse e
vuote... finchè arrivò la nota di pessimismo del gruppo...
«Sarebbe
bellissimo essere noi quattro a Parigi, però... non so se sia una buona
idea...»
Fulminò l'amica che doveva sempre mettere un qualche bastone tra le
ruote. «Hinata, l'unica cosa che devi fare è andare da tua madre e dirle "ehi
mamma, vado a stare due mesi a Parigi da Sakura, mi faccio la valigia!"»
«Per
te sarà così facile...» Tenten era pienamente d'accordo con Hinata. Ino, in
effetti, si era dimenticata che lei doveva lavorare.
«Non puoi proprio
lasciar perdere..? In fondo, potrebbe essere l'occasione della nostra
vita...»
La brunetta, malinconica, scosse la testa. «Ino, non è questo il
problema... io non sono come voi... anche volendo, non potrei mai permettermi un
viaggio del genere...»
«Per questo c'è rimedio!!» urlò Ino saltando in piedi
e sbattendo la testa al tettuccio della limo, come se tutto fosse risolto «Posso
sempre chiedere ai miei di pagarti il viaggio! Detto fatto!!»
Tenten si
sentiva spesso, come in quel momento, un'estranea tra le ricche e prestigiose
amiche. Lei, che veniva da una famiglia disagiata in cui era stata adottata, non
poteva ottenere tutto ciò che voleva come facevano le sue amiche, e questo a
volte le pesava... Aveva ottenuto l'ingresso alla LaGuardia High School grazie
ad un concorso per cui si era messa faticosamente d'impegno e che aveva vinto
grazie alla sua straordinaria capacità coreografica. Ma solo quella non poteva
certo innalzarla al livello delle compagne di scuola.
«Ino... io non..» «Non
voglio sentir ragioni» la zittì prontamente la bionda, volenterosa «dato che è
un'idea mia, come minimo devi accettare il mio aiuto per realizzare il nostro
sogno!»
Alla brunetta non piaceva che qualcuno le prestasse dei soldi. Non
era il tipo da approfittare... ma qualcosa le diceva che Ino le avrebbe tirato
l'anima se avesse rifiutato.
«Posso provare a parlarne con mia madre...»
«Yuuuhuuu!!» esultò Ino dando un soffocante abbraccio all'amica.
«Scusate
ragazze, ma qualcosa vi sta sfuggendo» Sakura riportò le altre alla realtà «io
ancora devo chiedere a mio padre...»
«Sakura, le nostre due famiglie si
conoscono da quando neanche eravamo nei loro pensieri» ricordò lei, «penso che
non riuscirai nemmeno a finire la domanda che avrà già acconsentito»
Ino era
incorreggibile. Lei era sempre quella che riusciva ad ottenere ciò che voleva,
costi quel che costi.
Ed ora era riuscita a rendere realizzabile
l'impossibile sogno che aveva spinto le quattro amiche da quando, il cinque
settembre di cinque anni prima, si erano incontrate.
«Preparati, Parigi, le Hana Momo stanno
arrivando!!»
NDA: Spudoratamente
ispirato da "Cheetah Girls", un capolavoro della Disney, di
cui d'altronde adoro le attrici *-*, ecco a voi la storia di quattro ragazze
piene di talento che avranno la rara occasione di farsi faticosamente strada nel
mondo del successo... Sarà la tenacia, la volontà, la determinazione ad aiutarle
nella loro impresa, ma anche persone che incroceranno, per sbaglio o no, il loro
cammino...
Amicizia, amore, tradimenti, colpi bassi: è questo il mondo di
quelli che stanno "laggiù"...
E' un'idea che mi è venuta alle due di
stanotte... ditemi se devo continuarla o se è meglio lasciar perdere... conto su
di voi!
Un zalutone!! Niraw^.^