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Autore: marilia    06/09/2004    7 recensioni
One-shot dolce basata sulla canzone Infinito di Raf. R/Hr. baci
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’ironia della sorte , così crudele, ha voluto che, dopo tanto tempo, io stia ancora qui a pensare a te, convinto di essere se
(col testo della canzone 'Infinito' di Raf)

Infiniti noi…

L’ironia della sorte , così crudele, vuole che, dopo tanto tempo, io stia ancora qui a pensare a te, convinto di essere sempre nei tuoi pensieri, così come nella mia mente si sovrappongono i tuoi ricordi, come flash, ripetuti incessantemente….tutti quegli attimi vissuti con te.

È passato tanto tempo ma, tutto ciò che riguarda te è talmente nitido, troppo….così chiaro e limpido da farmi male…

Sembra ieri…

Ieri, quando avrei voluto leggere nei tuoi pensieri, anche quelli più celati, scrutarne ogni piccolo particolare…così da poter evitare di sbagliare, perché con te facevo solo quello…sbagliare…quando avrei voluto diventare, ogni volta per te…l’uomo ideale .

Ma quel giorno…che mai mi scorderò, mi hai detto “non voglio che parti…non devi lasciarmi sola non so più nulla, non riesco a capire quello che provo…se ti amo o no…so soltanto che ti voglio con me!” mi urlasti addosso questa frase, piangendo, accusandomi di averti mentito, ed era vero…non avevo detto a nessuno del mio viaggio, volevo partire…andare a studiare il un altro paese…essendo però cosciente, di non poter tornare a casa prima della fine degli studi…avevo preso quella decisione per il mio sogno di Guaritore, ma anche…per dimenticare te…e alla fine è stata una stronzata colossale…

Ti dissi “Domani partirò quindi cerca di non soffrire, se non sarò qui, ma per te e…per me…sarà più facile dimenticare noi….dimenticare…i nostri sbagli…”. Ero convinto di quello che dicevo, ma alla fine cedetti ai tuoi occhi dolci, alle tue labbra gonfie…a te…

Nella mia mente, sempre…la stessa…domanda…

Mi chiesi….mi chiedo “E adesso che farai? ” e mi risposi…mi rispondo “io non so…

Quella mattina alla stazione, ero già nel treno e tu mi fissavi…quel tuo sguardo…così dolce, ma poi decisamente triste…lo interpretai come un addio…e senza avere il tempo, di chiedere perché, il treno partì e io da te mi allontanai…ti vedevo diventare sempre più bianca, vedevo le tue lacrime triplicarsi sulle tue guance, e prima di girare l’angolo, ti vidi singhiozzare tra le braccia del nostro migliore amico…

Anche sulla mia guancia scese lenta una lacrima, convinto di averti persa per sempre, ma ignoravo che infondo non sarebbe mai finita…

Eccomi….sto tornando…ho finito il corso, eppure ora sono più teso che all’esame.

Ero a pezzi ma non volevo aspettare così dopo aver preso la laurea sono corso alla stazione e ho preso il primo volo che collegava New York a Londra e ora sto tornando per davvero.

Un sorriso in superficie, sul mio volto, nascondeva i segni di ogni cicatrice che i tuoi ricordi mi avevano scavato nel cuore, e non avevo nessun dettaglio che nel rivederti potessi sperarerivederti…anche da lontano…

Quanto c’ero stato male…

Quattro anni…senza di te…per niente scivolati in fretta, ma così lentamente da distruggermi…ed ecco…mi trascino fuori dal treno…in un taxi…attraverso il vialetto di casa…arrivo alla porta ed è già sera…saranno le 22.00 passate, ma non entro…

Spio dalla finestra della cucina e vedo mamma che spegne la luce uscendo…sposto lo sguardo alla finestra del salone…ed eccoti, seduta a terra con Ginny, intorno a te i miei fratelli con Harry e i miei genitori, stai ridendo come Ginny, chissà per quale motivo…

Ti rivedo dopo 4 anni con un tuffo al cuore…e tu mi piaci come sempre forse anche di più…mi sento strano, stranamente euforico, e mi ritrovo poi a pensare, ad una cosa…che qualcuno mi disse “che tu e la ragazza che ti piace vi amiate e normale, ma è un conto…non serve a spiegare tutte le vostre azioni…si insomma…l’amore non è razionalità…” parole sagge…e infatti non si può capire come a parlare…di quella notte…quattro anni fa…quando abbiam fatto l’amore…e la mattina dopo quando ci siamo svegliati, consapevoli che non ci saremmo rivisti per tanto tempo è stato come morire…prima di partire mi sono detto che ci siamo amati e l’abbiamo fatto fino infondo, ma non ti avrei costretta a soffrire per me, mi dissi “sarà più facile dimenticare, questa notte…dimenticare te…”

Ma mi sbagliavo…

Sempre quella persona di prima una volta mi chiese “L’infinito sai cos’è? È quell’irraggiungibile fine o meta che, una volta raggiunta ricorderai per tutta la tua vita…” e forse aveva ragione…ma non ne sono sicuro…sto aprendo la porta e mi chiedo adesso che farai….e mi rispondo adesso io non so…

Metto piede in casa…state ridendo tutti e non sentite il cigolio della porta, la chiudo alle mie spalle e faccio qualche passo verso il salotto, prima di farmi vedere faccio un bel respiro cercando di calmarmi…

Ecco…adesso potete vedermi tutti…le risate si spengono immediatamente. Molti sorridono, altri mi fissano sorpresi ma felici, e tu…a terra…sei bianca e con la bocca socchiusa…i nostri occhi si incrociano…sussurri il mio nome in modo così dolce da farmi sciogliere…un secondo dopo sei già in piedi, e mi salti addosso piangendo. Io ti stringo forte…fortissimo…non vorrei lasciarti mai più…stai piangendo in maniera incontrollabile. Sleghi le gambe dai miei fianchi e riappoggi i piedi a terra senza staccarti da me e continuando a piangere. Sono attimi infiniti, noi sembriamo essere una cosa sola tanto ci teniamo stretti…

“…Ron…” mi sussurri disperata.

“ehi…” ti sussurro all’orecchio dolcemente.

“quanto mi sei mancato…non ce la facevo più…” mi dici singhiozzando.

Io ti accarezzo la testa e i capelli, baciandoti una tempia…quanto mi mancava tutto questo!

“immagino…amore calmati…” ti dico piano.

Tu allontani il viso e mi guardi negli occhi mentre sulle guance ti scorrono ancora le lacrime, che io asciugo con le mie mani. “dillo di nuovo…chiamami ancora…” mi chiedi in un sussurro.

Io ti accarezzo una guancia e ti sussurrò “ amore…” tu mi sorridi e alla fine ci baciamo.

Dio mi sento morire….questo è il paradiso…quattro anni senza queste labbra da baciare…senza questa pelle da accarezzare…da assaporare…senza te da poter amare come vorrei….

Ora siamo insieme e so solo che non potrà mai finire…

Mai ovunque tu sarai, ovunque io sarò, non smetteremo mai di amarci…

perché se questo è amore…è amore infinito…

Infinito…come te e me…

Marilia

  
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