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Autore: She loves writing    06/05/2013    11 recensioni
Una famiglia sfasciata, l'amore appena sbocciato, poi una promessa infranta, due cuori rotti, la lontananza..
Ellie sembra forte. Ne ha passate talmente tante che ormai il dolore fa parte di lei, ci è abituata. Eppure non lo è. A volte basta una piccola cosa per farla crollare.
Zayn è l'esatto contrario. Ha una famiglia perfetta e una vita felice. Non ha bisogno di nient'altro, ma sarà davvero così? No. O almeno, non dopo la sua storia con Ellie.
Entrambi sentono il bisogno di appartenersi, ogni istante, in ogni luogo. E se all'inizio sembrava filare tutto liscio come l'olio, la lontananza li ha separati.
Ora, Ellie vive da sola, nel dolore.
Ora, Zayn non è più felice come un tempo.
Ora, entrambi vorrebbero solamente potersi sussurrare un 'ti amo' e ricominciare tutto d'accapo.
*Summer love*-*Over again*
Genere: Romantico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I'll find the words to say.'
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Ehi..
Lo so che è strano che metta lo spazio autrice prima, così come è strano che abbia aggiornato così presto,
perchè ammettetelo, rispetto agli altri capitoli, questo l'ho postato prima. E pensare che è anche più lungo.. 
Non posso crederci che questo sarà il mio ultimo spazio autrice, non ce la posso fare..
Ahahahah, no, ok, per il capitolo.. Bhe, non è mai successo prima, ma quando l'ho scritto 
ho pianto. So che magari non sarà commovente per voi, ma io ci ho provato davvero a dare
il meglio. Spero solo di non avervi deluso e no, non parlo solo di questo capitolo, ma della storia in generale.
Poi, volevo ringraziarvi. Anche se ve lo dico quasi ogni volta, non avete la minima idea
di quanto questo sia importante per me e non posso che ringraziarvi per tutto.
A partire dalle vostre recensioni, che per me sono tantissime, fino alle persone che hanno seguito questa storia
mettendola, appunto, tra le preferite/ricordate/seguite.
Grazie anche alle lettrici silenziose che mi hanno portato il primo capitolo a più di 1100
visualizzazioni. Non sapete quanto vi sia grata. Grazie, grazie mille, davvero.
E poichè durante il corso della storia mi avete resa così felice, per quest'ultimo capitolo ho due "sorprese" se così si possono
chiamare. La prima è che vi metto non 1, ma ben 3 gifts di Malik (in realtà non sapevo quale scegliere, quindi le metto tutte lol)
Ahahah poi.. bhe, vi chiedo di leggere lo spazio sotto perchè no, non ho ancora finito di assillarvi. 
Ahahahah in realtà è solo una piccola nota, spero vivamente che possa interessare a qualcuno.. 
ahahah bhe, con questo vi lascio davvero.
Grazie di nuovo.
Bacii <3 C.







CAPITOLO 19




 


Alla fine non ce l’avevo fatta a dirglielo.
Allyson era rimasta all’oscuro di tutto, come gli altri e forse era meglio così.
Non volevo angosciare nessuno, il mio dolore bastava e avanzava, non volevo diventasse anche quello di altri.
“Sicura di voler tornare di là?” Chiese per l’ennesima volta la mora, nel bagno del bar in cui eravamo. Annuii passandomi un ultima volta la mano sul viso per cancellare ogni traccia delle lacrime, poi uscii da quella stanza. Tornammo a sederci al tavolo, ignorando lo sguardo insistente dei ragazzi.
“Allora, che mi raccontate di nuovo?” Chiese Allyson, fingendo non fosse successo niente. La ringraziai mentalmente, poi il mio sguardo volò inconsapevolmente a Zayn.
Gli altri ricominciarono a chiacchierare e scherzare, mentre il tempo per me si era completamente fermato.
Tanto che quando si fece ora di andare, fu come cadere dalle nuvole.
“Bhe, allora ci sentiamo.” Disse Harry.
“A più tardi, no?” Chiese Niall.
“Si, facciamo un ultimo giro, prima di ripartire.” Rispose Lottie.
“Ve ne andate di già?” Domandai non nascondendo una punta di delusione nel tono di voce.
Mi erano mancati talmente tanto, anche se non sembrava, che ora lo sapevo, lasciarli andare sarebbe stato fin troppo complicato.
“Si, partiamo domani mattina purtroppo.” Disse Louis.
“Ah..” Mi limitai a commentare.
“Bhe, ciao allora.” Continuò Allyson prima di abbracciarmi. Salutai tutti gli altri che lentamente si allontanavano, fin quando non mi ritrovai solo con Liam, Zayn e.. Perrie.
“Ellie..” Trattenni il respiro. Sentire il mio nome dalla sua voce ancora una volta mi fece uno strano effetto, fu qualcosa che non riuscii a controllare che accadde nel mio petto.. Lo guardai, incapace di dire niente.
“Possiamo parlare?” Chiese inaspettatamente. Tutto intorno e dentro me si fermò per un istante, l’unica cosa che percepivo era il battito accelerato del mio cuore.
“S.. Si.”
“Io vado da Reb. Ci vediamo dopo.” Disse Liam, stampandomi un bacio sulla guancia. Salutò gli altri e se ne andò. Il mio sguardo finì su Perrie.
“Posso restare o torno in hotel?” Chiese lei  guardando Zayn.
“Ti raggiungo tra poco.” Disse lui in risposta. Lei annuì.
“Ciao Ellie, è stato un piacere conoscerti.” Disse sorridendomi, prima di voltarsi e andare nella direzione opposta a Liam. Uno strano imbarazzo calò subito tra noi e mi costrinse ad abbassare lo sguardo.
“Come stai?” Chiese.
“Bene.” Mentii. Con la coda dell’occhio lo vidi annuire.
“Ti va di.. fare un giro?” Avrei voluto dirgli di no, urlargli addosso tutto ciò che avevo dentro, rinfacciargli ogni promessa che non aveva mantenuto, invece mi limitai ad annuire.
“Senti io..” Cominciò, ma lo bloccai subito.
“Non dire niente, ti prego.”
“No, voglio spiegarti.. Io.. mi dispiace, mi dispiace davvero Els.” Chiusi gli occhi per un secondo, temendo di scoppiare da un momento all’altro.
“Non volevo lasciarti andare, non così! Il fatto è che.. Bhe, forse non mi crederai, ma ho perso il tuo numero. Il mio cellulare si è rotto ed io.. avrei dovuto impararlo a memoria, mi dispiace, ma non ricordavo il tuo numero. Per questo non mi sono più fatto sentire.” Sorrisi amaramente.
“Si, certo..” Commentai.
“Lo so che è banale, ma non è una scusa, te lo giuro.”
“Si, infatti. Perché giustamente perdi il mio numero e in cambio trovi un’altra ragazza, giusto?” Domandai ironica, alludendo alla sua nuova fidanzata.
“No, lei non c’entra niente, io..”
“Cosa Zayn? Tu cosa?”
“Mi dispiace.”
“Lo hai già detto.”
“Mi dispiace davvero.”
“Questo non cambia le cose.”
“Ellie..”
“Quello che mi chiedo è perché? Perché hai dovuto illudermi in questo modo? Perché promettermi quelle cose, farmi credere di essere tutto per te, perché dire di amarmi se poi niente era vero?” Chiesi e quelle parole che mi tormentavano da mesi, dette ora ad alta voce, mi sembrarono terribilmente vere e mi ferirono in maniera assurda.
“Erano vere, lo sono ancora!” Esclamò.
“E’ vero, ora sto con Perrie ed è vero che non ci sentiamo da troppo tempo, ma ti posso giurare su ciò che ho di più prezioso al mondo che tutto quello che abbiamo avuto insieme è stato ed è importante per me.” Prese una pausa, durante la quale scossi la testa, poi ricominciò.
“Ti amavo con tutto me stesso, non puoi credere che abbia finto per tutto quel tempo!”
“Erano solo tre mesi e posso crederlo, dato che non ci hai messo tanto a dimenticarmi.”
“Non ti ho dimenticata!” Esclamò alzando le mani al cielo, per poi farle ricadere lungo i fianchi. Dopo intrecciò le sue dita alle mie, avvicinandomi a se.
“Non ti ho dimenticata..” Ripeté a bassa voce.
“Non potrei mai dimenticarti, Ellie, ti amo troppo per farlo.” Disse.
Ti amo troppo. Lo aveva davvero detto?
“Cavolo Zayn, ti diverti davvero così tanto?” Chiesi, scivolando via dalla sua presa e scuotendo la testa. Lui mi guardò confuso, mentre io smettevo di cedere a tutto ciò che il mio cuore mi imponeva.
“Non puoi, diavolo. Non puoi venire qui dopo dieci mesi che non ci sentiamo, con una modella al tuo fianco e dire di amarmi, perché non è vero!” Quasi urlai, trattenendo le lacrime.
Ero stanca di piangere per ogni cosa, non ce la facevo più a vedermi e a farmi vedere così debole.
“Cosa..?”
“La ami?” Chiesi di punto in bianco.
“Eh?”
“Perrie. La ami davvero?” Lui abbassò lo sguardo sussurrando qualcosa che non capii.
“Zayn?” Lui ripeté ciò che aveva detto, ma continuai a non capire. Eppure, il fatto che non me lo avesse detto in faccia, che continuasse a borbottare senza farsi sentire, mi diede una conferma che non avrei voluto avere.
“Bene. Mi basta questo.” Dissi, prima di voltarmi e correre via. Basta.
Corsi per le strade di Londra, ignorando la sua voce che continuava ad urlare il mio nome, fino a quando non mi ritrovai a casa mia.
Bussai al campanello, ma non aprì nessuno.
Presi le chiavi da sotto il tappetino,  pensando che era stata una buona idea metterle lì, anche se chiunque sarebbe potuto entrare.
Aprii la porta ed entrai in salotto.
“.. Mamma?” Chiesi sperando non ci fosse. Quando non ottenni risposta, mi lasciai sfuggire un sospiro di sollievo.
Poi il telefono di casa prese a squillare, contemporaneamente al mio cellulare. Presi quello che avevo a portata di mano, ovvero il telefono di casa, ignorando l’altro.
“Pronto?”
“La signorina Ellie Corwell?” Chiese la voce di una donna.
“Si.. Chi è?”
“Salve. Sono Jade Evans, la chiamo dal centro psichiatrico.” Ma cosa..?
“Dovrebbe venire qui al più presto.” Continuò. Il mio sguardo venne catturato da un oggetto nero in giardino. Alzai il telefono e lo portai con me fuori, quando vidi il caos che c’era.
“Cos’è successo?”
“I suoi vicini di casa ci hanno chiamato poche ore fa. Sua madre..” Mi portai una mano alla bocca, osservando i mobili della mia camera che erano stati buttati giù.
“Può darmi l’indirizzo? Arrivo.” La interruppi.
“Certo.”
Dieci minuti dopo ero già davanti alla clinica. Chiesi informazioni ad una segretaria, che mi indicò una porta, poi vi entrai temendo per ciò che avrei saputo.
“Ellie?” Annuii, avvicinandomi alla donna. Indossava un camice bianco con una targhetta su cui c’era scritto ‘Jade Evans’ in corsivo elegante.
“Cos’è successo?”
“Tua madre ha.. un problema.” Decise infine.
“Io. Sono io il suo problema.” Le confessai.
“No. Cioè si, in parte si, ma non è colpa tua.”
“Sapete cos’ha? Perché mi odia tanto?” Chiesi, con gli occhi illuminati. Forse potevo avere finalmente una risposta, dopo diciassette anni..
“Ecco.. E’ un argomento delicato, ma si, sappiamo cosa turba tua madre.”
“Cosa?” Chiesi di getto, pentendomene subito dopo. Non volevo davvero sapere la risposta. Sapevo che avrebbe fatto male ed io ero davvero stanca di soffrire così.
“Siediti..” Suggerì indicando una sedia di fronte la sua scrivania. Obbedii, prima che mi porgesse una cartella clinica.
“Qui c’è scritto tutto, mi dispiace.” Squadrai velocemente i fogli che avevo in mano, congelandomi sul posto quando lessi le prime parole del decimo rigo.
‘Causa: aborto naturale involontario.’
“Che.. Che significa?” Chiesi, deglutendo a vuoto.
“Ecco, vedi, in realtà, non saresti stata l’unica a dover nascere, diciassette anni fa.” Ammise.
“Tua madre e tuo padre.. aspettavano due gemelli.” Rimasi immobile, aspettando che continuasse.
“Un maschio ed una femmina, secondo il racconto di tua madre avevano già programmato ogni cosa. Purtroppo ci sono state delle complicazioni.. E solo uno di loro è nato.”
“Io.” Dedussi. Lei annuì.
“Tua madre era davvero distrutta, come puoi immaginare. La perdita di un figlio non è mai facile da accettare. E il fatto che tuo padre provasse a rendere te felice e non mostrasse il suo dolore, l’ha ingiustamente portata ad odiarti..” Spiegò.
“Mi dispiace, faremo il possibile per aiutarla, intanto.. Sei ancora minorenne, giusto?” Annuii.
“Visto che, da ciò che sappiamo, non hai altri parenti..”
“Mia nonna. C’è mia nonna.” Dissi freddamente. Ero ancora scossa, non potevo crederci.
“Oh non lo sai? Tesoro, mi dispiace, ma tua nonna.. è morta tre mesi fa.”
“Come?” Lei si morse il labbro inferiore, visibilmente dispiaciuta. Intanto ogni cosa sembrava perdere peso.
Non mi importava più di nulla, mi sentivo completamente inutile, impotente di fronte a qualcosa che era visibilmente più grande di me.
“Stiamo cercando qualcuno che sia disposto a prendersi cura di te fino al compimento dei tuoi diciotto anni, non manca molto, giusto?”
“No.”  Lei annuì, intanto il mio telefono squillò di nuovo.
“Scusi, devo andare.”
“Ciao piccola, ti chiamerò appena saprò qualcosa.” Disse con un sorriso dolce che però non riuscii a ricambiare.
Uscii di fretta da quell’edificio che cominciava a starmi troppo stretto, poi, vedendo il nome di Liam sullo schermo, mi affrettai a rispondere.
“Pronto?”
“Vieni qui, ora, ti prego.” Disse con una strana voce.
“Che succede?” Lo sentii singhiozzare.
“Vieni.” Disse prima di attaccare. Sentivo la testa girarmi, il cuore battere forte e troppe emozioni in contrasto farsi strada dentro di me.
Notai che l’ospedale non era molto lontano da dove mi trovavo, quindi, a passo veloce, lo raggiunsi in cinque minuti.
Andai diretta nella camera in cui c’era Reb, ma anche in questa, come a casa mia, non c’era nessuno.
Mi guardai intorno, poi scorsi la figura di Liam in fondo al corridoio.
“Liam?” Chiesi quando fui più vicina. Lui si voltò di scatto verso di me, poi mi abbracciò senza dire niente. In un secondo, la mia spalla fu bagnata dalle sue lacrime e il silenzio invaso dai suoi singhiozzi.
“Non posso farcela Ellie.” Sussurrò.
“Dov’è Reb?” Non rispose, singhiozzò più forte. Un senso di panico si impossessò di me.
“Liam?! Dov’è?” Chiesi di nuovo. Lui soffocò un urlo.
“Liam!” Lo ripresi, cercando disperatamente di capire.
“E’ morta.”

Rimasi immobile per dieci interi minuti. Quando guardai di nuovo Liam, mi accorsi di aver trattenuto il fiato per tutto il tempo.
“Scherzi? Sappi che è uno scherzo di pessimo gusto, non..”
“Non scherzo Ellie, ti pare che potrei mai scherzare su una cosa del genere?!” Esclamò lasciandosi cadere su una delle sedie nel corridoio.
“Ma come.. Com’è possibile?”
“Non lo so. Stava andando tutto bene, si stava riprendendo lentamente ma poi non so cosa sia successo e.. non ce l’ha fatta. Non so perché se ne sia andata, ma io non ce la faccio senza di lei.”
“Non può essere.. morta.. Lei..” In un secondo, sentii qualcosa di caldo scivolarmi sulle guancie.
“Liam?” Chiesi quando lo vidi immobilizzarsi, poi alzarsi di scatto.
“Me ne vado.”
“Cosa?! Dove?”
“Non lo so, ma non posso restare qui. Non ci riuscirei.”
“Ma..”
“Torno a Wolverhampton.” Disse.
“Così lontano?”
“Vivevo lì prima. Scusami Ellie,ma non posso restare.”
“Però..”
“Reb era tutto per me. Davvero tutto ed ora.. Devo andare.” Poi sparì dalla mia vista.
“Perché?” Sussurrai al vuoto.
Zayn, mio fratello, Reb.. Era troppo da affrontare per me. In un secondo fui fuori dall’ospedale e cominciai a correre. Stavolta sapevo bene dove andare. Mi parve di sentire qualcuno urlare il mio nome, ma era solo una mia fantasia, evidentemente, per cui non ci pensai più di tanto.
Entrai in un palazzo in cui vivevano si e no una o due persone e salii fino al terrazzo. Un ondata di ricordi mi invase.
 

Sorrisi per la cinquantesima volta, seguendolo dentro l’edificio principale. Lo sentii afferrare la mia mano mentre mi trascinava su per le scale, fino a quando non giungemmo avanti ad una porta in legno, abbastanza malandata. La aprì senza sforzo, prima di guardarmi entusiasta e sorpassarla. Lo seguii, ormai contagiata dal suo entusiasmo, ritrovandomi su una piccolissima sporgenza all’aperto.
“Wow.” Riuscii solo a dire guardandomi intorno. La vista che c’era da li sopra era qualcosa di unico, da mozzarti il fiato.
“Guarda!” Esclamò Zayn indicando il cielo. Alzai lo sguardo, notando le miriadi di stelle che ci sovrastavano insieme ad una meravigliosa luna piena.
“E’ meraviglioso! Non ci avevo mai fatto caso, a queste cose..” Sussurrai a bassa voce, temendo che, se avessi parlato a voce troppo alta, quella magia si fosse spezzata. Sentii le sue braccia circondarmi i fianchi.
“Una volta ho sentito, in un film, che il protagonista, il suo bacio ideale, avrebbe voluto darlo sotto il vischio.” Sussurrò a sua volta sul mio collo.
“E allora?” Chiesi senza distogliere lo sguardo dal cielo.
“Mi ha fatto ridere. Che cosa stupida..” Commentò.
“Perché, il tuo dove vorresti darlo?” Lo sentii sorridere.
“Su un tetto. Di notte. Sotto la luna piena.” Finalmente mi decisi a voltarmi verso di lui.
“Ah davvero?” Chiesi divertita.
“Già.”
“E a chi vorresti darlo?” Continuai avvicinando pericolosamente il suo viso al mio.
“Alla ragazza che amo.” Disse in soffio annullando quell’inutile distanza che c’era ancora tra noi.
Bum.


*

“Andiamo sul tetto?” Domandai sorridendogli.
“Ora?”
“No a Natale. Ovviamente ora, Malik.” Rise.
“Va bene, andiamo.” Ripercorremmo la stessa strada di qualche sera prima, per poi ritrovarci di nuovo sul tetto dell’edificio principale, in quella piccola sporgenza in cui ci eravamo rifugiati. Ci sedemmo per terra, uno accanto all’altro.
“Che hai amore?” Chiese dopo un po’, forse notando il silenzio che c’era tra noi. Mi voltai a guardarlo.
“Se ti dico una cosa, prometti di non arrabbiarti?” Chiesi. Lui mi guardò confuso, poi annuì.
“Prima.. Ecco.. Harry mi ha baciata.” Chiusi gli occhi. Tutto ciò che mi arrivò in risposta fu silenzio.
“Cosa?” Chiese alzandosi.
“Mi.. Ha baciata..” Lo vidi stringere un pugno, abbassando la testa.
“Zayn..” Mi avvicinai, prendendogli una mano, che lui ritirò subito.
“L’hai baciato?” Chiese.
“NO! L’ho respinto, giuro.” Mi fissò per un breve istante.
“E lui?”
“Mi ha chiesto scusa. Ti giuro che non ho fatto niente, non avrei mai voluto che succedesse e probabilmente nemmeno lui.”
“Ti ha baciata, come puoi pensare che non volesse farlo?!”
“Hai detto che non ti saresti arrabbiato.” Dissi abbassando la voce.
“L’ho detto ma non posso non arrabbiarmi! Ti ha baciata, cazzo!” Quasi urlò. Un po’ mi spaventai, poi però lo vidi rilassarsi. Sospirò, passandosi una mano tra i capelli, prima di infilarla in tasca.
“Scusa, non ce l’ho con te El, se mi dici che lo hai respinto ti credo, però..” Lo abbracciai di slancio.
Non perché fossi felice che mi avesse creduto, non perché volessi calmarlo, non per motivi riguardanti gli avvenimenti di quella sera.
Lo abbracciai semplicemente perché, all’altezza del petto, sentii un improvvisa voglia di essere stretta da lui. Di essere accoccolata tra le sue braccia, mentre il mio orecchio ascoltava i battiti del suo cuore. Mi aggrappai alle sue spalle, affondando la faccia nell’incavo del suo collo e beandomi del suo profumo. In un secondo le sue braccia mi avvolsero la vita, mentre lui mi lasciava un bacio sui capelli.
“Ti amo Zayn.” Lo sentii sorridere, mentre mi stringeva un po’ di più.
“Ti amo anch’io piccola.”

     

Mi sedetti sul cornicione, in bilico. Non m’importava di cadere, non m’importava più di nulla. Tanto, cosa avevo da perdere? Mio padre se ne era andato. Mia madre mi odiava. Mio fratello era morto ancora prima di nascere. Mia nonna, Reb, Allyson, Lottie, Harry, Niall, Liam e Louis, se ne erano andati.
Zayn se ne era andato e mi aveva dimenticata.
E a me cosa restava? Solo tanto odio per me stessa e un comprensibile senso di solitudine.
Per cui non m’importava di cadere. Non mi sarei buttata, non ne avrei mai avuto il coraggio. Però se per sbaglio qualcosa sarebbe dovuto andare storto, non mi sarebbe dispiaciuto.
In fondo la mia vita era già finita da tempo. Erano mesi che mi sentivo morta, l’unica cosa con cui ero ancora sulla Terra era il mio corpo.
E il mio cuore mi aveva definitivamente lasciato nell’esatto momento in cui Perrie era entrata nella vita di Zayn.
La mia anima anche e con essa la mia mente.
Il mio corpo, per quanto inutile fosse, era l’unica cosa ancora viva di me.
“Ellie..” Non mi ero accorta che fosse arrivato qualcuno. Sobbalzai per lo spavento.
Poi tutto accadde in un secondo. Il mio corpo, saltando, si era sporto un millimetro di troppo, facendomi perdere l’equilibrio.
“No!!” L’ultima cosa che vidi furono due occhi dorati, gli stessi che mi avevano fatta innamorare per la prima volta, che mi avevano promesso felicità e che mi avevano dato tristezza. Gli stessi occhi che, nonostante tutto continuavo ad amare più di me stessa.
Poi, il buio.
     





 

Eccomi di nuovo.

*si nasconde in un posto introvabile*
Lo so che probabilmente vorreste uccidermi, però bho, magari qualcuno
se lo aspettava.. *fischietta cercando di giustificarsi.*
Ahahaha dai, però ho una sorpresa
Non è vero che questo è l'ultimo capitolo.
Ahahahah dico sul serio.
Sono ancora indecisa se postarlo come 20 capitolo o come un OS a parte,
ma vi anticipo che sarà quasi completamente uno Zayn's Pov *^*
Volevo dirvi che, siccome non ho idea di quando
lo posterò ne sotto quale forma (se Os o come continuo)
se volete che vi avvisi, se vi interessa leggerlo, mandatemi un
messaggio, una recensione, una menzione su twitter o quello che vi pare,
basta che me lo dite. AHAHHAH
Stessa cosa per l'OS su Lottie ed Harry che è ancora in fase di scrittura.
Avvisatemi e scusatemi ancora per come ho terminato la storia :')
Vi lascio con Zayn, vedetevela con lui, io non c'entro niente lool
AHAHAHHA baci bellezze e grazie ancora. <3





 

  
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