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Autore: Obscenity    06/05/2013    0 recensioni
Riflessioni su uno dei sentimenti più complicati dell' animo umano: la rabbia.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 I miei sentimenti sono imprigionati dentro me e sento il bisogno di liberarli prima che mi catturino con loro. La rabbia; rimbomba forte il suo urlo proveniente dall’interno, la sento navigare sul sangue delle mie vene e contagiare ogni angolo del mio corpo. Rabbia nata da altra rabbia, derivata da fossili sotterrati, abbandonati nel profondo, ma mai dimenticati. E’ come un leone in gabbia. Una bestia che graffia, ringhia, un animale affamato e insaziabile. Un leone che invano tenta di scappare e il ripetuto scontrarsi contro grosse sbarre di ferro è il motivo di ogni mia lacrima versata. Rabbia tenuta rinchiusa da un forte lucchetto di delusione,  padrona di tutto, della chiave per la libertà . La delusione come il vento, mi spinge a fare passi indietro, a cambiare strada, direzione, velocità. E’ l’antidoto al dolce veleno che ti inietta la speranza,  la benda che copre gli occhi alle piacevoli illusioni, il peggior nemico dei nostri sogni, compagno di vita della rabbia. Rabbia, strozzata da catene di timore, paura, terrore. Riesco a percepire la forza con cui stringono intorno al mio collo, alle mie mani, a tutta me stessa. Mi rendono debole, inerme, incapace di lottare, spaventata dalla paura stessa e dalla mia stessa rabbia, un leone affamato. E a tradirmi sono la mia fragilità e le mie debolezze che sfamano la bestia con una parte di me ogni giorno sempre di più, riducendomi a nulla. Rabbia che divora l’anima, che mi cattura e mi frammenta in un cumulo di macerie, paure, delusioni. Tra i pezzi intravedo ancora il mio sorriso e le impronte del dolore che calpesta ciò che ne è rimasto. 
  
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