Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: I love me    06/05/2013    0 recensioni
Troverà qualcuno capace di credere nei suoi sogni e di far uscire fuori il vero Conor Maynard?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Margherita, una bellissima ragazza dai lunghi capelli neri e grandi occhi verdi, stava prendendo le ultime cose pronta  per iniziare un nuovo anno scolastico. Il primo giorno era ormai alle porte e, dopo essere stata tre mesi in vacanza in giro per il mondo con la sua sorellona, non vedeva l’ora di riabbracciare tutti i suoi amici. Arrivata al grande cancello della scuola, riconobbe subito Josh, il suo più grande amico, quello che c’è sempre stato per lei, il suo diario segreto perché, ne era sicura, lui non l’avrebbe mai tradita. I due si conoscono ormai da troppo tempo : erano bambini, correvano liberi e felici nel giardino della scuola quando Margherita cadde sbucciandosi un ginocchio. La bambina si mise a piangere e Josh, non sapendo cosa fare, strappò da terra una piccola margherita.
“Ti chiami così vero?” La bambina si limito ad annuire e sorridere. Da quel giorno diventarono inseparabili.
“Marghee” urlò Josh dal fondo della strada. I due si misero a correre incontrandosi a metà e stringendosi in un forte abbraccio.
“ Mi sei mancata lo sai?” Margherita sorrise e gli stampò un bacio sulla guancia.
“ Allora, com’è il mondo li fuori”
“Stupendo, fantastico, meraviglioso. Promettimi che una volta diplomati scappiamo via di qui, via da questa città che non offre nulla, via da questa realtà” Mentre parlava le brillavano gli occhi, pieni di speranza e di sogni. Una volta entrata in classe salutò quello che sarebbe stato il suo nuovo banco. Accanto a lei non poteva mancare la sua compagna di banco dai tempi delle medie, Eleonora : una ragazza abbastanza solare, sempre piena di energia con una cascata di capelli biondo cenere e dei bellissimi occhi castani. Le ragazze avrebbero voluto parlare, ridere, scherzare, raccontarsi le proprie avventure in quei tre mesi di lontananza ma purtroppo la campanella le precedette.
In classe entrò il professore di lettere, sempre puntuale, dietro di lui un ragazzo, capelli castani chiaro, magro e con un neo sotto l’occhio, quello che probabilmente lo rendeva unico. Il professore invitò i ragazzi a sedersi e fare silenzio poi augurò un buon inizio anno a tutti.
“ Lui è un nuovo compagno, siate carini e non fatevi riconoscere. Adesso vieni qui è presentati non essere timido”
Conor si mise di fronte la cattedra, guardava i compagni con terrore. Aveva paura di parlare, il professore lo invitò nuovamente a presentarsi e non essere timido.
“C-ciao, sono Conor, Conor Maynard e… sono nuovo” la classe scoppiò in una fragorosa risata, proprio quello che temeva il ragazzo. Aveva detto una cosa stupida.
Dopo minuti interminabili di imbarazzo si sedette nel primo banco che trovò libero. Non parlò per tutta l’ora, si nascondeva dietro quello zaino quasi usandolo come scudo protettivo. La campanella suonò e i ragazzi presero a parlare tra di loro, lui era lì seduto senza battere ciglio, quasi fosse invisibile.
“ Hey come hai detto che ti chiami? “ chiese Max, il ‘ bullo’ della classe.
“Conor, M-aynard…” bisbigliò.
“ Benvenuto, all’inferno” rise il ragazzo.
Conor era terrorizzato, paralizzato, se avrebbe potuto sarebbe corso via da quella scuola, da quella città.
“ Scusalo, è così non te la devi prendere, presto ti abituerai. Comunque piacere Margherita.” La ragazza gli sorrise amichevolmente.
Conor non fece in tempo a rispondere che entrò il professore. Quella giornata passò così, in silenzio, aspettando che l’ultima campanella lo liberasse da quell’inferno, ma prima che potesse uscire e raggiungere la libertà lo aspettava un altro momento orribile : l’ora di pranzo. Quando sei ‘ quello nuovo’ non sai dove andare, dove puoi sederti e dove no. Conor era in cerca di una sedia libera, si scontrò con diversi ragazzi che con poca gentilezza lo invitavano a spostarsi. Cosi passò il suo ‘ primo pranzo’ seduto in disparte leggendo un libro.
Quel giorno finì li, nella solitudine di un ragazzo che avrebbe avuto tanto da dire.
 
 

 
Heeey

Ecco questa merda che mi è uscita (?)
Spero di poter migliore andando avanti e spero che comunque vi piaccio quello che ho appena scritto (?)
No, va be faccio pena ç_ç
Anyway vi lascio.
Se vi va lasciate una recensione!
A presto!
I love me.
  
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