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Autore: Portos    07/05/2013    1 recensioni
La vita di un cacciatore non è mai semplice
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Capitolo 4: Benvenuti a New Orleans

 

Avvertimento: la scena sotto è piuttosto cruda, quindi se non volete leggerla saltatela o se potrebbe turbare i vostri sogni.

 

Flashback

 

Brutta serata?”

Il barista le versa dell'altra vodka nel bicchiere. E sorride.

Puoi dirlo forte” borbotta Carrie Sheridan.

Cazzo, che litigata ha avuto con Simon...e il motivo è sempre lo stesso: non appena hanno tempo di vedersi, uno dei due deve partire.

Questa volta toccava a Simon che doveva andare da qualche parte forse a New York o qualche altro posto.

Mmm...litigato con il ragazzo?”

Un idiota?” le domanda divertita una voce maschile alle sue spalle. Lei si gira.

Capelli biondo scuro o forse cenere, occhi verdi e sorriso da figlio di puttana.

Qui c'è un altro a cui è andata storta, una vodka liscia”

Siete in due”

Allora offro anche per la signorina” dice il tipo con un vago sorriso.

No, grazie penso di aver bevuto abbastanza”

Il tipo beve la sua vodka.

Ehi che ti è successo?” domanda Carrie con le palpebre leggermente abbassate.

Non...non sono riuscito a...salvare...un qualcuno...” mormora il giovane uomo più a se stesso che a lei.

Capisco. Perché?”

Che vuoi che ti dica? Il mondo è tutto sbagliato?”

Forse, hai ragione. Il mondo fa schifo”

E rimangono per circa due ore a parlare, sino a che il barista li manda via.

 

Ok, gente, se volete levarvi dalle scatole questo è il momento giusto” annunciò Bobby, più che intenzionato a tornare a mangiare la deliziosa torta che lo aspettava in frigo.

Dean gli scoccò un'occhiata divertita.

Senti...non hai nient'altro da fare?”
“Non sarà per la tua vicina?”

Bobby scoccò un'occhiataccia all'indirizzo di Sheridan: è tutta colpa tua, maledetta spiona!

Quale vicina?”

Vi fate gli affari vostri?” sibilò il vecchio cacciatore allargando le braccia.

Perché Bobby che ti è successo?” domandò Castiel, che fino a quel momento era stato zitto, Carrie si girò un attimo a guardarlo: si era dimenticata della sua presenza.

Si è innamorato!”

Vaffanculo”

Innamorato? Come quando due persone stanno insieme?” domandò Cas e gli occhioni blu spalancati.

A Carrie ricordò una specie di orsacchiotto.

Dean ebbe voglia di abbracciarlo, ma si limitò a ridacchiare divertito per la sua ingenuità.

Indovinato”
“Oh...”
Carrie nascose una risata dietro un colpo di tosse.

Sentite non dovete investigare sul caso, che continuare a rompere i coglioni?”

Formiamo la squadra degli acchiappa fantasmi?” scherzò Carrie, cercando di evitare di mettersi a ridere in faccia a Bobby.

Ottima idea”

Non dirmi che sei una fan di Ghosthfacers!” esclamò Dean con una smorfia al ricordo.

Eh?”

Dean chi sono?” domandò Castiel inclinando la testa di lato.

Sono una banda di cacciatori fantasmi improvvisati, idioti dilettanti”

Come vedi mio fratello è sempre molto delicato, nei giudizi...” commentò Sam rivolto a Carrie.

Lei si limitò a scrollare le spalle.

Bobby sbuffò più impaziente che mai.

Dean si rivolse a Castiel dicendogli qualcosa sottovoce.

Qualcosa la colpì.

La confidenza con cui Dean e l'angelo parlavano: accidenti, sembrava esserci davvero una grande confidenza. L'aveva subito notato quando l'angelo era comparso nel salotto e di come Dean gli era venuto incontro.

Carrie li fissò da sotto le ciglia.

Ricordava di aver letto o sentito da qualche parte che gli angeli in genere sono esseri freddi e distanti, non comparivano mai agli occhi umani ma questo era...diverso.

Chissà come si erano conosciuti quei, tanto prima o poi, curiosa come gliel'avrebbe domandato, pensò divertita.

Castiel le rivolse un'occhiata incuriosita.

Vorresti sapere come ci siamo conosciuti io e Dean?” domandò l'angelo, inclinando la testa di lato in tono neutro.

Le guance di Carrie assunsero un leggero color porpora, colta di sorpresa.

Castiel...non devi...essere così brutale”
“Perché?”
“Non è carino leggere i pensieri altrui davanti a tutti”

Ah...”

Mi spiace. Solo che non avevo mai visto niente del genere”

E di che? In fondo è normale essere curiosi...”

Se la metteva così.

Era così dolce con quella faccina imbarazzata, pensò Dean.

Be' lasciamo perdere, ok?” farfugliò Carrie. In realtà un altro milione di domande le frullarono nella mente, anche se dovette ammettere che la presenza di Castiel...le aveva risvegliato una certa curiosità.

Devo andare, ci si vede Dean, Bobby, Sam e Carrie” disse Castiel: molto probabilmente da qualche parte lo stavano chiamando.

Sparì in un fruscio di ali.

Il viaggio parve durare un'eternità, quattro lunghissimi giorni.

E per i tre stanchi cacciatori non fu difficile trovare un motel: ne trovarono uno a buon buon prezzo sul fiume Mississippi benché fosse autunno giravano ancora diversi turisti.

Con un gesto stanco, Carrie posò il borsone della Nike per terra e sedette sul letto.

La stanza era spartana con un letto singolo, un comodino, un armadio di legno mezzo mangiato dalle tarme e in mezzo un tavolo con due sedie. Una porta con il vetro liscio conduceva al bagno.

Controllò le chiamate sul cellulare, ma non trovò niente di utile. Lo mise sotto carica.

Sotto il getto della doccia, Carrie posò la schiena contro la superficie liscia delle mattonelle bianche.

Accidenti.

Non pensava di rincontrarlo tanto presto. E non si aspettava di dover chiedere il suo aiuto, come se non bastasse a Dean e a suo fratello.

E Dio...quegli occhi verdi.

Pochi uomini avevano degli occhi così verdi, né troppo scuri né troppo chiari. Affascinanti. Ed era la prima cosa che aveva notato.

Le venne da sorridere, scoprendosi in pensieri così sciocchi.

Carrie uscì dalla doccia gocciolante.

Prese un lungo telo e si avvolse dentro, il tessuto grezzo le graffiò la pelle.

Indossò la sua maglia verde preferita, una gonna in denim che sua sorella le aveva regalato al suo ventitreesimo compleanno, l'anno prima.

Si gonfiò capelli con le dita, preferendoli portare spettinati come faceva di solito.

Era pronta.

Trovò Sam nel corridoio.

Ciao. Fame?”

Sono ore che non metto niente sotto i denti!” esclamò Carrie ridacchiando.

Eh, eh...”

Dove andiamo?”

In qualche posto aperto”

Carrie annuì, facendo dondolare l'orecchino a forma di croce. Lo sguardo di Sam si posò su di esso.

Oh, questo...”
“Non ho mai visto una cosa del genere” osservò Sam tirandosi indietro i capelli.

Roba vecchia!” scherzò Carrie anche se negli occhi grigi balenò un barlume di tristezza.

Sam lo sfiorò con un dito.

A me piace ma non dirlo a Dean, se non mi prenderebbe in giro”

Ti direbbe Sammy mettilo tu!”

A Carrie venne da ridere immaginandosi Sam che andava in giro con un orecchino da donna.

Che diavolo ti stai pensando?”
“Niente”

Dean li aspettava appoggiato alla portiera dell'Impala.

Ciao bellezze”
“Ci siamo visti pochi minuti fa”
“Volete uno strappo?”
“Io no”
“Dai così facciamo prima!” disse Dean.

Carrie sospirò. Restia, salì in auto.

Sei comoda, principessa?” scherzò il cacciatore, voltandosi a guardarla nello specchietto retrovisore.

Non ti preoccupare. Dove andiamo?”

Trovarono un Mcdonald: Carrie ordinò un'insalata di pollo, Sam un'insalata greca e Dean si fece fuori due hamburger, sotto lo sguardo orrorificato dei due.

Sono pieno come un uovo” commentò Dean passandosi la mano sullo stomaco gonfio, appena di ritorno alla stanza.

E ci credo!” esclamò Sam di rimando.

Lui mangia così tanto?”

Sempre”
“Ma come vedi sono sempre carino, non trovi?” ammiccò Dean.

Carrie aprì la bocca per dire qualcosa, il telefono prese a squillare.

Uh...”
Sul display comparve il numero di Simon.

Pronto?”
Entrò velocemente in camera.

Ciao”
“Simon?”
“Scusa, se ti chiamo a quest'ora, volevo sapere come stavi”

Bene. E tu?”
“Sono qui. Il mio capo mi strapazza, sono dovuto andare a New York, per un serial killer”

Carino”

Dove sei?”
“Sai, come al solito ho da fare...e mi manchi” rispose evasiva Carrie.

Anche io, sento la tua mancanza...”
Carrie si passò una mano sulla fronte.

Allora perché hai chiesto di prenderci una pausa?” gli domandò all'improvviso lei.

La nostra relazione ne stava risentendo” rispose Simon in tono serio.

Poi Carrie sentì qualcuno che lo chiamava, forse uno dei suoi colleghi.

Ciao”
“Ci si sente. Ti telefono appena posso, ok?”
“Sì”
Alle otto in punto, del giorno dopo, i tre cacciatori decisero di fare un briefing su come cominciare il caso.

E che sembriamo Sherlock Holmes, John Watson e...Irene Adler?” commentò Carrie alzando un sopracciglio.

Che idiozia” borbottò Sam vagamente divertito.

Santo Cielo, il tuo amico non si è risparmiato niente, eh?”

Carrie strappò di mano la foto di una delle scene del delitto in mano a Dean.

Infatti. Lui è un ottimo informatore anche se sotto certi punti di vista è inaffidabile: è capace a mollarti all'ultimo minuto”

Sam si allontanò di un passo, ammirando il proprio lavoro: la mappa di New Orleans stesa su una lavagna di sughero (presa in prestito) e sopra ci aveva piazzato con delle puntine, esattamente sopra i luoghi dove erano avvenuti i delitti, foto e articoli di giornali scaricati da Internet.

Dovevi fare lo sbirro, Winchester” commentò Carrie, dandogli una pacca sul braccio. Si sentiva piccola nel suo metro e sessantotto, accanto a lui.

Grazie”

Il cacciatore si voltò e sorrise.

Non appena Sam diede loro le spalle, Dean si chinò verso Carrie, seduta accanto a lui.

Adesso vedrai che si gasa!” le sussurrò all'orecchio.

Il leggero profumo di dopobarba le solleticò le narici, riportandole alla mente ricordi sgradevoli.

Perché dici questo?” domandò lei, cercando di non guardarlo negli occhi.

Così”

Troppo vicino. Dean stava invadendo il suo spazio personale e quello stronzo lo sapeva perfettamente a giudicare dal sorriso. Lo stesso di quella notte.

Il suo respiro scivolò sul suo collo.

Se-senti potresti...?”
“Come vuoi”

A-ehm! Siete pronti?”
Carrie tirò un sospiro di sollievo.

Sam si schiarì la gola, richiamando l'attenzione di entrambi.

 

Il detective della Omicidi di New Orleans Clive Seras li accolse con un'occhiata e una tazza di caffè blu screpolata.

Con la sua zazzera biondo scuro, la mascella quadrata sembra un incrocio di uno dei quei detective dei telefilm degli anni 90' e Jon Bon Jovi e da sotto le ciglia, osservò i tre agenti dell'Fbi.

I due uomini seduti dall'altra parte della scrivania e il terzo, una giovane donna che osservava la cosidetta “linea temporale dei delitti”, cioè una grande lavagna dove fermate con una semplice calamita c'erano le foto del luogo del delitto, le vittime e disegnato una lunga linea temporale disegnata a pennarello dove erano riportate l'ora e alcune considerazioni.

Seras soffocò una smorfia.

Posso fare qualcosa per voi?”

Detective Seras?” fece di rimando Sam.

...e così i tre finti agenti si presentarono.

...Stiamo indagando sugli omicidi che sono avvenuti di recente qui a New Orleans. Il caso Carson-Newton, insieme alle tre vittime i due adolescenti e il povero senzatetto” terminò Sam sfogliando rapidamente il proprio taccuino.

Benvenuti” disse l'uomo con un leggero ghigno sulla faccia.

Grazie”
“Sa, la sua scrivania ricorda molto Castle” commentò Carrie distogliendo lo sguardo dalla lavagna.

Quel famoso telefilm? La detective Beckett e lo scrittore, non è male”

Il sorriso di Seras si spense, ritornò con lo sguardo vacuo da poliziotto.

Cosa posso fare per voi?”

Collaborare al caso”

La faccia del detective non cambiò espressione, ma era chiaro che non era felice di avere l'Fbi tra i piedi, molto probabilmente qualche pressione dalle alte sfere per un caso del genere, senza contare l'opinione pubblica tra i piedi.

Rimase in silenzio per qualche secondo, sorbendo dell'alto caffè.

Addirittura l'Fbi? Non mi avevano avvisato...”

Hanno sempre la brutta tendenza a non avvisare mai” disse Dean con un sorriso di circostanza: quanto era difficile fingere di essere un agente dell'Fbi!

Non posso che essere d'accordo”

Lo sguardo di Sam cadde sulla foto di un'impronta insanguinata sulla parete.

Dean fece una smorfia.

Quella che doveva essere la camera da letto: schizzi di sangue descrivevano archi sui muri, una grossa chiazza rappresa sul pavimento e un'altra sul materasso che pendeva a metà insieme al groviglio di lenzuola sfatte. Oltretutto ne era schizzato anche sul cassettone.

Allora signori dell'Fbi, dove volete iniziare?”

Da dove vuole lei”

Sam decise di lasciar campo libero al poliziotto.

Mi perdonerete vero se non offro il caffè?”
“Lo sappiamo una brodaglia”

Come non detto, agente, pensavo che il vostro caffè fosse migliore...oh, giusto!”

Dopo un'ora e mezza a consultare i referti dell'autopsia e l'altro materiale, discutendo di tanto in tanto su cosa potesse essere accaduto, per aggiungere altra nausea ai tre toccò farsi un bel giro anche nella morgue.

 

Una violenza inaudita, agenti, in una tutta la mia carriera non ho mai visto una cosa del genere”

Il medico legale Robert Perkins sistemò meglio gli spessi occhiali da vista poggiati sul naso. Guardò i visi dei tre agenti dell'Fbi, due giovani uomini e una ragazza, molto probabilmente doveva trattarsi di una novellina, considerò.

La vittima, come vede, non ha ferite da difesa. I livelli di alcool nel sangue erano alti e quindi...non si è nemmeno accorto dell'aggressione, molti probabilmente stava dormendo...”
Dean annuì. Sforzandosi di non abbassare lo sguardo sul tavolo dell'obitorio o avrebbe rimesso la colazione.

Sam scarabocchiava qualcosa sul block-notes, tranquillo come al solito. Cos'era? Gli obitori non gli facevano minimamente effetto?

Carrie, invece, non riusciva a togliere lo sguardo dal corpo straziato del pover'uomo.

....sono presenti varie fratture, come di una forte pressione. Quest'uomo è stato letteralmente sventrato, prima ho ipotizzato che avesse utilizzato un grosso coltello o un qualcosa del genere, ma le ferite erano incompatibili...insomma è stato straziato a mani nude”
“Lei dice che chi lo ha ucciso possiede una forza bruta?” lo interruppe Sam.

Sì. Inoltre, come nelle altre vittime abbiamo riscontrati morsi di origine umana” concluse Perkins, senza nascondere una certa incredulità.

E gli organi interni?”

Spariti”

Dean sentì lo stomaco rivoltarsi. Avvertì l'impellente bisogno di uscire da lì.

Borbottò una scusa e uscì, lasciandosi dietro l'odore di morte e di disinfettante che regnavano onnipresenti.

Carrie lo guardò andar via.

Lo stesso modus operandi è stato...usato anche sulle altre vittime. Sinceramente, non di cosa si tratti perché ce ne vuole per ridurre un essere umano in questo stato”

Sam annuì.

Grazie di tutto”

Di niente, arrivederci agente Berkoviz e Jonas”
Una veloce stretta di mano e i due cacciatori nei panni di agenti dell'Fbi si congedarono.

Dean, a braccia conserte, li aspettava contro la portiera dell'Impala.

Agente Stomaco Debole a rapporto” attaccò a prenderlo in giro Sam, strappando una risata a Carrie e un'occhiataccia da parte di Dean.

Non sono debole e tu allora sembravi Robocop!”

Quanti ne abbiamo visti di cadaveri?”
“Tanti”
“E allora?”
“Almeno abbiamo raccolto un bel po' di indizi no?”

Sì, come vuoi” borbottò Dean.

 

Community General Hopital

 

La ringrazio, signorina Hewitt. Per ogni evenienza mi può chiamare a questo numero”

Ricordava la pubblicità dell'assicurazione auto.

Dean passò il proprio numero all'infermiera nella reception con il suo miglior sorriso stampato in faccia.

Prego agente Beckett. Mi chiami pure Anna” rispose l'infermiera con un largo sorriso.

Anna, la stanza numero 102, il nome è Tom Newton” ripeté Dean come se avesse paura di scordarsi il nome.

Confermo”
Dean raggiunse gli altri due con aria soddisfatta.

Wow! Ci sai fare eh?”

Quanto tutto è possibile”

Dovresti fare l'accompagnatore di donne” ghignò Carrie in tono cattivo.

Suvvia...”
“Sei gelosa, per caso?” chiese Dean alzando le sopracciglia.

Sulla faccia di Carrie comparve un'espressione confusa.

Gelosa? Ma se ci conosciamo appena!”

Solo per dire...”

Sam alzò gli occhi al cielo.

Il giovane Tom Newton, con i suoi grandi castani e una voce che recava ancora le traccie di paura, accolse i tre cacciatori.

Portava una fasciatura al braccio destro, un grosso cerotto al collo. Senza contare la collana di lividi che gli adornavano il collo e parte del viso.

Seguirono brevemente le presentazioni.

Ancora? ” esclamò il ragazzo agitandosi ancora di più sul letto.

Vogliamo solo sapere che è successo ai tuoi genitori, Tom”

L'ho già detto alla polizia, ma loro...non mi hanno creduto!”

Tom posò una mano sul petto passandosela sul colletto della maglia del pigiama. Appariva più giovane dei suoi diciassette anni.

Ascolta, quello che è successo è terribile, ma potrebbe succedere anche ad altri. Quindi ci serve il tuo aiuto. Quindi rilassati e racconta quello che è successo”

La nostra collega ha ragione” sussurrò Sam con un sorriso rassicurante per poter spezzare il muro che giustamente Tom aveva eretto per superare lo shock.

Tom deglutì a vuoto.

Ok...ero rimasto a giocare alla play fino a mezzanotte i miei non volevano che ci stessi così tanto, ma io quella sera lo stavo facendo. Sarà stata...non lo so...che ora fosse...ad un certo punto...ho sentito qualcosa. Un urlo...? Sono corso in camera dei miei...e l'ho visto!”

La mascella di Tom Newton prese a tremare visibilmente.

Chi?”
“Un uomo. E aveva preso...papà stava cercando di...divincolarsi...sì, sì e urlava. E la mamma non si muoveva più. Papà mi ha urlato di scappare...e io l'ho fatto...lui mi ha raggiunto e mi ha morso e allora papà è arrivato lo ha colpito alle spalle...e io...”

Non fece in tempo a finire il racconto, che le lacrime sgorgarono.

Ho capito. Ti ricordi come era l'uomo?”

No. Mi spiace...è tutto...confuso...ricordo quello...”

Proprio niente?” insistette Dean alquanto deluso.
Carrie scosse il capo. Prese qualche kleneex dal comodino e lo passò al ragazzo.

Hai qualcuno che si occuperà di te?”

Dei cugini e zii starò da loro. Fra poco dovrebbe arrivare mio zio e mamma e papà...non torneranno più...”

Si congedarono, preferendo lasciar stare il povero Tom.

Ehi non vuoi uno strappo?”
“Tanto, già che siamo”

Il motore si avviò rombando.
“Ehi, ma prima non stavi per vomitare?”

Per tutta risposta, Dean attaccò, sparando Alice Cooper.

Le sue mani scivolarono nella tasca della giacca nera. Sfiorarono un piccolo post-it di carta.

Un brivido le serpeggiò lungo la schiena.

Sam abbassò il volume, dopo cinque minuti ignorando le proteste del maggiore.

Ehi Carrie che ne pensi?”
Lei non gli rispose, i suoi occhi grigi erano puntati sul finestrino.

Plic.

Le prime gocce di pioggia colpirono i vetri dell'Impala.

Carrie?”

La cacciatrice si riscosse dai suoi pensieri e incontrò lo sguardo di Sam.

Che ne pensi?”
“Dovete sempre parlare del caso?”

Mmm...penso che qualcuno abbia risvegliato la creatura e lo stia usando come arma assassina”

Arma?”
“Sì, se sei abbastanza potente come Risvegliante e se gli offri una bella capra bianca”

Sacrifici umani?”
“Forse dovremmo contattare il tuo amico” concluse Sam.

Sì, Ziggy e forse anche qualcun altro. Vero?

 

Nota autore: Scusatemi tantissimo ma lo stravolgimento del capitolo...ma ho visto che ho troppo anticipato chiedo scusa ancora! Scusate tanto di nuovo ma è un vero tormento...

A presto P.


 

  
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