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Autore: Niley story    07/05/2013    6 recensioni
Ero convinta si sapere cosa volesse dire amare, ma dal suo arrivo mi rendo conto che quello che fino a oggi chiamavo amore, era solo affetto. "Lui" è appena arrivato, "lui" è riuscito a farmi esplodere il cuore con un solo sguardo, "lui" mi ha fatto capire cosa vuol dire amare, "lui" è riuscito a farsi odiare da me..."lui" è il mio sinonimo di amore...più cercavo di allontanarmi più sentivo la necessità di stargli vicino
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Violetta: Finito...

 

Mi alzai in piedi e subito mi sentii afferrare per il polso destro...non mi diede il tempo di voltarmi per guardarlo, con uno scatto si alzò in piedi e poggiò delicatamente le sue labbra sulla mia guancia destra. Sgranai gli occhi mentre sentivo le guance andarmi a fuoco. Lentamente si stacco e sussurrò al mio orecchio un semplice "grazie" per poi lasciarsi cadere all'indietro sul divano, sciogliendo la presa sul mio polso. Non riuscivo a dirgli nulla, neanche uno stupido prego, ero come intontita...pietrificata. Abbassai lo sguardo senza dire nulla e presi la roba dal tavolino per riportarla in bagno. Quando entrai mi guardai allo specchi...avevo davvero le guance rosse. No non potevo farmi vedere così da lui...non capisco perché mi faccia questo effetto...osservo le mie mani...sento come un formicolio...ma perché???...sento il rumore della porta e tiro un sospiro di sollievo...Pablo deve essere tornato. Mi diressi in cucina e lo vidi parlare con Leon in piedi al suo fianco destro, mentre lui era sempre seduto sul divano...

 

Pablo: Quindi ho detto ad entrambi che per questa settimana avresti dormito da me...

Leon: Aha...e mamma?

Pablo: Mamma? Era nel panico, mamma non sai che ho dovuto fare per convincerla a non venire, dovresti chiamarla almeno!

Leon: Ma poi si mette a parlare e parlare...

Pablo: E tu le rispondi e rispondi...

 

Li osservai e mi misi a ridere guardandoli discutere. Pablo si voltò verso di me, credo che mi abbia sentito...e anche Leon mi sta guardando...

 

Pablo: Ah Vilu ho chiamato tua zia, tra poco dovrebbe esse...

 

Neanche il tempo di finire la frase che udiamo il suono del campanello...

 

Vioeltta: Vado io...

 

Mi diressi a passo svelto verso la porta...mi sentivo lo sguardo di Leon addosso e questo mi rendeva ancora più nervosa di quanto già non lo fossi...aperta la porta mia zia entra in casa come un razzo, senza neanche salutarmi...manco fossi invisibile...

 

Angie: Leon!

 

Si dirige verso il divano e abbraccia Leon che è ancora a dorso nudo...io chiusi la porta e mi avvicinai...ma non troppo...ero dietro a Pablo mentre mia zia era seduta sul braccio del divano continuando a stritolare Leon...

 

Leon: Piano Angie...

 

Lo supplicò lui a occhi chiusi...poverino doveva fargli davvero molto male...

 

Angie: Oh...scusa tesoro*scioglie l'abbraccio*...come stai?

Leon: è tutto ok...

Angie: Sicuro?

Leon: Si

Angie: Giuro che se scopro chi è stato, si può definire morto e non mi importa che sia un ragazzo!

Leon: Grazie Angie ma non ce ne bisogno...

Angie: Si invece! La prossima volta...

Pablo: Prossima volta? Oh no, non ci sarà nessunissima prossima volta, te lo assicuro...

Leon: Questo è una sorta di avviso tipo "sei agli arresti domiciliari?"

Pablo: Oh si, contaci!

Leon sbuffò roteando gli occhi e voltando lo sguardo dall'altra parte...

Angie: Dov'è Violetta?

 

Chiese mia zia guardandosi intorno...ah bene allora si ricorda che esisto...uscì da dietro Pablo e feci un cenno a mia zia con la mano per salutarla e un sorriso come per dire "hey ti sei ricordata"...mentre Pablo mi aveva indicata con pollisce sinistro...

 

Angie: Oh...ciao...

Pablo: Violetta, lo hai medicato tu Leon?

 

Mi chiese Pablo osservando il nipote che teneva il capo chino...

 

Violetta: S-si...

Pablo: Fantastico, grazie mille! Spero che tu l'abbia ringraziata signorino...

Leon: Altrimenti che? Mi sculacci?

Chiese lui voltando lo sguardo verso lo zio...

Pablo: Non provocarmi Leon, non provocarmi...

Angie: Bene...allora Vilu, andiamo perché è già tardi e tuo padre ci ammazza...

 

Annuì col capo alle parole di mia zia...aveva ragione. Diede un bacio sulla guancia a Leon dicendogli "guarisci presto" e Leon le sorrise, poi salutò Pablo...io invece salutai SOLO Pablo...e poi me ne andai con mia zia. Ero in camera mia a fissare il soffitto. Come un flashback mi è apparsa l'immagine di me che tolgo la maglietta a Leon...e poi la sua mano sul mio polso...lentamente sento i miei occhi chiudersi...e prendo sonno...con impressa davanti ai miei occhi, ancora quell'immagine di Leon a dorso nudo...e sogni d'oro a me...la mattina seguente mi svegliai a orario normale, feci colazione come al solito e mi diressi allo studio...Pablo era già arrivato, anche le ragazze, stavano parlando animatamente davanti l'aula di danza...per fortuna non mi avevano ancora vista...corsi da Pablo poggiandogli una mano sulla spalla...

 

Pablo: Violetta! Ciao!

Violetta: Ciao Pablo...

Pablo: Posso esserti utile?

Violetta: Ecco...io...volevo solo sapere se...se Leon stava meglio...

Pablo: Si, si molto meglio pensa che oggi riusciva a parlare senza toccarsi ogni cinque secondi il labbro...

Violetta: Meno male...

 

Dissi spontaneamente tirando un sospiro di sollievo, mentre Pablo sorrideva...un attimo...perché mi preoccupavo così tanto per quell'imbecille che neanche conoscevo!? O.O

No no no no...

 

Violetta: Emm...Pablo?

Pablo: SI?

Violetta: Un favore si?

Pablo: Si, dimmI

Violetta: Non dire a Leon che ho chiesto di lui, ti prego...

Pablo: Va...bene...

Pablo mi guardò confusò mentre io gli sorrisi ringraziandolo e poi mi diressi verso le ragazze...

Francesca: Chiediamolo a Pablo!

Violetta: Che cosa?

 

Chiesi intromettendomi nella discussione delle mie due amiche e Nata e Ludmilla

 

Camila: Se Leon oggi arriva!

Violetta: No, lui non può pe...

 

Fu in quel momento che mi resi conto di stare parlando...come dire...troppo...le ragazze mi guardavano con una faccia interrogativa...non so se è perché non hanno capito cosa stavo per dire o...perché si stanno chiedendo come io faccia a saperlo...ma speravo tanto la prima...

 

Camila: Lui non può pe?

Francesca: Perché Leon non può venire?

 

Colpita e affondata...ma perché devo sempre avere questa "fortuna"?! Ma certo! Perché non penso prima di aprire bocca...aspetta, lo so!

 

Violetta: Perché sarebbe solo una rottura di scatole! I-io non lo sopporto!

Francesca: *Rotea gli occhi* E io che pensavo sapessi qualcosa che noi non sapevamo

Camila: Mi hai fatto prendere un colpo!

Ludmilla: Tesoro, solo perché tu non lo sopporti, non vuol dire che dobbiamo non sopportarlo anche noi

Camila: Si infatti sono d'accordo con Ludmilla...*si ferma un attimo a pensare* e ti odio per avermelo fatto dire!

Francesca: Dai andiamo!

Francesca prese la mano di Camila e si diressero verso Pablo seguita da Ludmilla e Nata. Io le seguii a poca distanza...

Francesca: Pablo!

 

Lo chiamò lei con il suo sorriso radioso, e quando Pablo si voltò gli fece ciao con la mano destra...

 

Pablo: Ciao ragazze...

 

Pablo sembrava confuso ma sorridente...

 

Francesca: Ascolta Pablo...tuo nipote...

Camila: Leon

Francesca: Si precisamente...Leon...

Ludmilla: Ah insomma! Quando arriva?

 

Sbottò Ludmilla da dietro Cami...

 

Pablo: Leon?

Francesca: Si...

Pablo spostò lo sguardo su di me, evidentemente per sapere se avevo detto lo qualcosa, ma io scossi il capo...

Pablo: Emm...no, non arriva...

Ludmilla: Come non arriva?!

Pablo: Deve aiutare il padre con delle cose e quindi comincerà gli studi qui...la settimana prossima...

Le ragazze cominciarono a lamentarsi mentre si allontanavano da Pablo e io le seguii....

Violetta: Ooo andiamo, non fatene una tragedia!

Camila: Ma è una tragedia!!!

Jaky: Hey svelte tutte in aula di danza!

 

Ci ordinò la nostra insegnante di danza...si avevamo due insegnanti di danza, Jaky e Gregorio...e se ve lo state chiedendo...no nessuno dei due è carino e gentile e tra l'altro...stanno sempre a litigare, SEMPRE...insopportabili...quando tornai a casa il pomeriggio mia zia stava uscendo per andare a trovare Leon...mi chiese se volevo andare con lei e senza pensarci due volte, le risposi di no...non mi andava di vederlo...io...non lo sopportavo...cioé non lo sopporto...a distogliermi dai miei pensieri è il cellulare che suona...lo presi e risposi senza neanche guardare chi fosse...

 

Violetta: Pronto?

Xxx: Ciao tesoro!

Violetta: Diego...

Diego: Mi manchi tantissimo sai?

Mi manchi tantissimo? Ma se ci eravamo salutati un'oretta fa fuori allo studio...bha...

Violetta: Emm...scusa è che sto lavorando a una canzone e...avrei un pò di fretta...

Diego: Così di fretta da non poter neanche uscire col tuo ragazzo?

Vioeltta: No scusa, ciao

 

Senza neanche aspettare la sua risposta, attaccai il telefono e lo posai sul tavolo. Non so perché ma ultimamente Diego mi dava su i nervi...era più appicicoso del solito e non capisco il motivo...ad ogni modo, il mio chiodo fisso, il pensiero che non riuscivo a cacciare via dalla mia testa...era lui...Leon...vorrei sapere come sta...ma allo stesso tempo, lui non dovrebbe saperlo...no non voglio...aaa che nervi! Ma insomma perché mi preccupavo tanto per quell'imbecille!? Neanche lo conosco, non ha senso! Scossi il capo abbassandolo sul mio diario e mi accorsi di aver scritto qualcosa...così...senza neanche rendermene conto, c'era scritto il suo nome...Leon....devo stare davvero male per scrivere il suo nome senza rendermene conto. Di scatto chiusi il diario, allontanandolo dsa me...dovevo trovare un modo per distrarrmi...mi alzai, misi la musica e iniziai a ballare...ma il suo pensiero continuava a tortutare la mia mente...quando mia zia rientrò la osservai, sembrava allegra credo che Leon stia meglio...spero...ma non mi va di chiederglielo, nessuno deve sapere...altrimenti penserebbero che io...che io provi qualcosa per lui e invece non è così, neanche lo conosco...no, infatti...anche il giorno successivo mia zia andò da Leon...e quello dopo...e quello dopo ancora, tranne sabato e domenica. Arrivamo al luendì ed io ero allo studio con le ragazze...

 

Francesca: Finalmente! Oggi rivedremo Leon!

Ludmilla: Il mio ragazzo!

Camila: Nei tuoi sogni!

Nata: Uuu guardate sta entrando!

 

Alle parole di Nata tutte, io comepresa voltammo lo sguardo verso l'entrata. Leon entrò dalla porta principale guardandosi intorno dietro di lui spuntò Pablo che diede una pacca sulla spalla avvicinandosi alla porta della sala insegnanti, dove ad aspettarlo c'erano Antonio e Beto. Francesca e Camila mi presero sotto il braccio e di corsa si avvicinarono a Leon trascinando anche me, che per correre al loro passo stavo per cadere...

 

Francesca: Ciao Leon!

 

Leon che aveva lo sguardo voltato verso lo zio si girò di scatto al ricachiamo di Francesca. Spostò velocemente lo sguardo da lei a me per qualche secondo per poi guardare di nuovo Francesca...

 

Leon: Ciao...Fra...ncesca?

Francesca: *sorride* Si te lo sei ricordato

Leon: Certo, ricordo sempre i nomi delle ragazze che mi colpiscono

 

Don Giovanni da strapazzo! Lo guardai male mentre sorrideva a Francesca e credo che lui se ne accorse, passò lentamente lo sguardo su Camila, scrutando anche me...

 

Leon: Camila giusto?

Camila: Sii

 

Disse Camila tendendogli la mano che lui bacui galantemente...pff...pagliaccio! Presuntuoso!...

Ludmilla spinse bruscamente sia me che Camila per passare tra noi, porse la mano a Leon...che la osservò quasi ridendo...

 

Ludmilla: Ciao Leon...

Leon: Ciao....

 

Inizialmente Leon era un pò confuso...forse non si ricordava il suo nome...poi le prese la mano e la baciò...ma lo faceva con tutte! Era insopportabile! Non lo reggo! Non lo sopporto! Mi fa venire una voglia matta di...di...strozzarlo!

 

Leon: Ciao Nata

 

Disse osservandola mentre lei guardava timidamente il pavimento. Alzò il capo di scatto e sorrise nervosamente a Leon...

 

Nata: C-ciao Leon...

 

Roteai gli occhi quando Pablo chiamò suo nipote...FINALMENTE!

 

Leon: Scusate, devo andare ci si vede...

 

Le ragazze lo salutarono mentre lui si avvicinò allo zio, che gli mise una mano sulla spalla mentre parlava con Antonio e Beto, che gli dicevano qualcosa. Incredibile! Aveva praticamente fatto finta di conoscermi! Dopo tutto quello che ho fatto per lui! Eravamo ancora ferme sullo stesso punto a fissarlo quando la voce di Maxi alle nostre spalle, ci riportò con i piedi a terra...

 

Maxi: Ma dico io...vi rendete conto che siete patetiche?

Broadway: Maxi ha ragione! Sbavate dietro uno che neanche conoscete!

 

Mi avvicinai ai ragazzi a braccia incrociate e poi mi voltai verso le mie amiche...

 

Violetta: Sono perfettamente d'accordo con loro! Smettetela di stargli dietro!

Ludmilla: Scusate...nessuno ha chiesto la vostra opinione...e comunque è vero voi tre dovreste smetterla di stargli dietro, in fondo è il mio ragazzo

Camila: Se non la smetti con questa storia, ti strappo tutti i capelli da testa!

Francesca: Calma Cami!

Camila: Ma la senti? è insopportabile!...

Francesca: Calma!...

Andres: Andiamo in aula?

Maxi: Si muoviamoci che tra poco inizia la lezione...

 

Ci voltammo tutti quanti per dirigerci verso l'aula, quando mi sentì prendere il polso...mi voltai e...

 

Violetta: Diego!

Diego: Hey bambola! Come va la canzone a cui stavi lavorando?

Violetta: Ti ho già detto che non mi piace che mi chiami ba...canzone? Ooo la canzone....si...la canzone...bene...bene...andiamo!

 

Mi voltai tenendo la sua mano e con la coda dell'occhio vidi Leon che ci stava fissando. Il suo sguardo mi faceva sentire in imbarazzo...sembrava quasi che avesse una dote per questo!

 

Pablo: Andiamo Leon

Leon: Si

 

Mentre ero seduta a parlare con le ragazze, entrò Leon insieme a Pablo...

 

Pablo: Leon prendi posto

 

Leon si guardò intorno, Ludmilla spinse via Nata dalla sedia accanto a lei, facendola cadere addosso a Maxi, mentre Francesca, con l'aiuto di Camila, fecero alzare Diego che era seduto accanto a me. Francesca si mise al posto di Diego...

 

Ludmilla: Leon vieni a sederti qui accanto a me...

Francesca: No no Leon guarda c'è un posto libero in mezzo a noi

Camila: Si vieni qui

 

Disse Cami battendo la mano sulla sedia...

 

Ludmilla: L'ho detto prima io!

Francesca: Sono sicura che Leon preferisce stare in mezzo a noi!

 

Leon guardò confuso le tre ragazze e poi voltò lo sguardo verso lo zio, quasi come a suppliare un "aiuto"

 

Pablo: Ok, silenzio! Leon, siediti in mezzo a Maxi e Marcos lì

 

Disse Pablo indicando il posto dov'era seduta Nata, che si alzò e riprese il suo posto. Francesca sbuffò tornando al suo posto e Diego la guardò male e tornò a sedersi accanto a me...non che Francesca abbia notato il suo sguardo. Leon prese posto e si tolse la giacca poggiandola sullo schienale della sedia. Sentivo lo sguardo di Diego addosso, mentre Leon guardava lo zio. Voltai lo sguardo verso Diego che mi sorrise, ricambiai e poi mi voltai verso Pablo che prese la parola...

 

Pablo: Bene...allora ho deciso di assegnarvi un compito di gruppo...avete...due settimane di tempo per comporre una canzone...

Ludmilla: *alza la mano*

Pablo: Si Ludmilla?

Ludmilla: Io potrei fare un duo con Leon!

Francesca: No, no Leon è in squadra con me

Camila: E con me vero Pablo?

Pablo: Emm...no, allora...Ludmilla, tu sei con Nata e Diego...Francesca, Camila voi due siete insieme a Violetta...mentre mio nipote, Leon...

Leon: Starà da solo, vero zio?

Pablo: Aha, certo...starà con Maxi, Broadway, Andres e Marcos

 

Vidi Maxi e Broadway fare delle facce distorte...evidentemente l'idea non gli andava molto a genio...ad un tratto la voce di Marcos che si era alzato in piedi distrasse tutti...

 

Macos: Scusate l'interruzione...

 

Aveva un giubbotto di pelle simile a...no che dico...identico a quello di Leon, e comnciò a camminare attegiandosi a divo, dirigendosi verso Francesca...

 

Marcos: Hey pupa, allora che ne dici? io tu e il mare si?

Francesca: Ma sei suonato?

Leon: Ma...quella è la mia giacca?!

 

Chiese Leon notando che non c'era più dietro la sua sedia. Marcos sbiancò di colpo togliendosela velocemente...

 

Marcos: Emm...forse...

Leon lo guardò male scattando in piedi dirigendosi verso di lui...

Leon: DAMMELA!

 

Marcos sorrise innocentemente tendendo la giacca a Leon che gliela strappò letteralmente di mano. Francesca roteò gli occhi alzandosi in piedi...

 

Francesca: Scusalo Leon...ha dei problemi mentali...

Leon: Si, me ne sono accorto...ah...e se vuoi imitarmi, non chiamare mai più una ragazza pupa, io non lo farei mai è una mancanza di rispetto

 

Osservai Leon allontanarsi e Marcos gli corse dietro...io mi alzai con calma, quando Francesca con occhi sognanti attirò l'attenzione di noi ragazze...

 

Francesca: Lo avete sentito? Lui non chiamerebbe mai una ragazza pupa, perché è una mancanza di rispetto *-*

Camila: Si, Leon è davvero un galantuomo!

Nata: Si sono d'accordo

Ludmilla: Aha...ma non vi illudete...sarà mio!

 

Sbuffai alle parole di Ludmilla, e notai Cami roteare gli occhi. Io uscì per prima dalla sala e le ragazze mi seguirono. Ci fermammo poi fuori alla porta dell'aula a parlare, notai Marcos che diede una mano sulla spalla a Leon per farlo voltare. Ma perché continuavo a fissarlo? Neanche si capiva cosa stavano dicendo da qui...

Marcos: Non volevo prenderti in giro!

Leon: Non sembrava!

Marcos: No, ascolta...io sono innamorato di Francesca da quando la conosco...ma lei no!...Allora visto che tu le piaci ho pensato di diventare come te...

Leon: Francesca?...

Marcos: Si...

Leon: Mmm...va bene, se non mi stavi prendendo in giro ti aiuto...

Marcos: Che!? Ma sei serio?

Leon: Si certo...se ci tieni così tanto perché non dovrei...

Marcos: Grande! Allora vuoi che dica i suoi idoli?

Leon: Aha...no! Non mi interessa...Marcos per conquistare Francesca, non devi cercare di essere una persona che non sei...devi essere te stesso...Francesca è una ragazza romantica...potresti cantarle una serenata...

Marcos: Tu pensi che si accorgerebbe di me?

Leon: Si perché no...dai vieni con me così ne parliamo meglio e ti aiuto...

Marcos: Grande! Grazie Leon!

Leon: Figurati...

 

Anche quella sera ero nel mio letto, a fissare il soffitto. Leon...Leon...Leon...quel nome non faceva che rimbombarmi nella testa...era diventata un'ossessione per me. A pranzo, a cena, mentre studiavo mentre componevo...non facevo che pensare a lui...e a come mi aveva trattata....aveva davvero finto che io non esistessi...poteva almeno dirmi un ciao e invece...niente...ma in fondo...perché dovrebbe importarmi? Qulasiasi cosa abbia a che fare con Leon non mi interessa...NO!...Il giorno seguente quando arrivai vidi Francesca che parlava come una mitraglietta, mentre Camila annuiva col capo...mm...no non la sta ascoltando direi...

 

Violetta: Che succede?

Camila: Violetta! Finalmente!!!

 

Camila si alza di scatto e mi abbaccia mentre Fran mi fissa con due occhioni spalancati e un sorriso a trentadue denti, dipinto in volto...

Camila: Non la sopporto più sta a raccontarmi la stessa cosa da tre ore!

 

Francesca: Ma è importante!

Violetta: E di cosa si tratta?

Francesca: Ooo sapevo che lo avresti chiesto!

Camila: Oh no...sta per ricominciare...vado al distributore, ho sete!

Camila fila via prima che una di noi possa risponderle, mentre Fran mi prende per il polso facendomi sedere sulla panchina dov'era poco fa con Camila...

Francesca: Allora, ieri sera Leon è venuto fuori alla mia finestra...

Violetta: Eh?!

Francesca: Ooo Vilu è stato tutto così romantico! E la serenata! Indimenticabile, una canzone tutta per me capisci!? Ma non una canzone qualunque, già fatta, una canzone tutta per me! Una dichiarazione!!! Aaa non do sdove cominciare, e poi...

 

Ad un tratto ero diventata sorda. Le mie orecchie cominciarono ad otturarsi...avete presente quando siete sott'acqua e non riuscite a sentire niente? Ecco...era così che mi sentivo io in quel momento. Avevo lo sguardo perso nel vuoto, mentre Fran continuava a parlare alla stessa velocita di una mitraglietta. Il mio sguardo era perso nel vuoto...sentivo il cuore andarmi in pezzi e un nodo alla gola. Leon aveva cantanto una serena...a Francesca...la mia migliore amica...in quel momento volevo sprofondare...sbattetti più volte le palpebre sentendole inumidirsi...no...no che mi prende?! CHE CAVOLO MI PRENDE!?...Sento il cuore andare in frantumi, lentamente...ho un senso di vuoto che non riesco a spiegarmi...ero come "fuori dal mondo" in un silenzio assulto...la testa cominciò a girarmi...a quel pensiero...lei e Leon stavano insieme...Lei e Leon...respirai sempre più affanatamente senza spiegarmi il motivo quando dalla porta entra lui, Leon. Un gruppo di ragazze gli corre vicino scattando delle foto, e lui le lascia fare. MA CHE FACCIA TOSTA! PRIMA FA ILLUDERE LA MIA MIGLIORE AMICA, E POI ANCHE TUTTE QUELLE ALTRE?! NO LEON NON TI PERMETTERO' DI SPEZZARE I LORO CUORI!...Sentivo che la tristezza che poco fa mi stava per divorare si stava trasformando in rabbia...

 

Francesca: Vilu...ma mi stai ascoltando?

Violetta: Tranquilla Fran! Non permetterò a quell'idiota insensibile di farti questo!

Francesca: Eh?

 

Mi alzai sicura di me,e strinsi i pugni. Non so cosa mi sia preso poco fa, e non so descriverlo con le parole...ma ora sono certa di voler ammazzare Leon. Mi diressi verso di lui mentre le ragazzi allontanavano, e quando voltò il suo sguardo verso di me...gli sganciai un ceffone in piena faccia con la mano destra. Leon mi guardò pietrificato portandosi la mano sinistra sulla guancia dolorante...BEN TI STA!....Francesca si era portata entrambe le mani alla bocca e aveva sgranato gli occhi...

 

Violetta: SEI UN'INSENSIBILE! UN GRADASSO! TI SEMBA COSì DIVERTENTE ILLUDERE LE RAGAZZE, FACENDOLE INNAMORARE DI TE SOLO PERCHE' SEI BELLO!?

 

Eh!? No un attimo che ho detto? Bello?!...nono mi sono sbagliata si...eppure per qualche strana ragione i miei occhi continuavano ad essere umidi...

 

Violetta: DOVRESTI VERGOGNARTI! MA NON TI PERMETTERO' DI FAR SOFFRIRE ANCHE LA MIA MIGLIORE AMICA!

Francesca: Vilu...ma...che vai farneticando?

 

La voce di Francesca era tremante, e nervosa...mentre mi guardava. Mi voltai verso di lei guardandola negli occhi...

 

Violetta: Stammi a sentire, è per il tuo bene! Lui non fa per te fidati!

 

D'un tratto la voce di Marcos alle spalle di Francesca risuona nella mia testa...

 

Marcos: NO! Non è vero Fran non crederle! Io faccio per te!

 

Disse Marcos correndo piombandosi davanti a noi, dopo aver parlato con Francesca si volta verso di me con un'espressione confusa...

 

Marcos: Credevo di esserti simpatico...

Violetta: Ma tu mi sei simpatico Marcos! Marcos! Ecco vedi Fran, dovresti uscire con lui! Non con questo imbecille di LEON!

Leon: Fran, porta la tua amica da un medico credo che ne abbia bisogno!

 

Disse lui in tono nervoso e arrabbiato...nervoso e arrabbiato!? LUI?! MA PER FAVORE! ERA L'ULTIMA PERSONA AL MONDO CHE POTEVA SENTIRSI COSì!

 

Francesca: Vilu ma...io sto con Marcos...

 

Sgranai gli occhi alle parole di Francesca..che!? Ero diventata sorda del tutto o ha detto che sta con Marcos?! Na...non può essere...lei...Marcos...un attimo...allora...Leon...

 

Violetta: Scherzi?

Francesca: No...ti stavo raccontando di come Leon ha aiutato Marcos a scrivermi una serenata per conquistarmi...

Marcos: E ieri l'abbiamo cantata fuori casa di Fran...aspetta...tu avevi capito che Leon e Fran...

 

Sorrisi innocentemente voltando letamente lo sguardo da Marcos a Francesca, per poi tornare su Marcos e finire su Leon che era quello che mi preoccupava di più...ooo si...era incazzato nero...e mi guardava con uno sguardo leggermente assasino...però...anche se ero in imbarazzo...mi sentivo meglio...quell'enorme peso che avevo sul cuore, quella rabbia, quella maliconia, quel senso di vuoto...sembravano essersi dissolsi in meno di un secondo...Marcos scoppiò a ridere avvicinandosi a Leon, gli poggiò la mano sinistra sulla spalla...

 

Marcos: Leon e io siamo diventati amici!!!

 

Marcos gli diede due colpetti abbastanza forti sulla costola sinistra con la mano destra...era lo stesso punto dov'era fasciato...si...lo ricordavo benissimo...era lì che gli faceva male. Infatti lo vidi chiudere gli occhi e stringere i denti mentre abbassava il capo. Io presi alla svelta il polso di Marcos senza pensarci due volte e lo allontanai da Leon...

 

Violetta: Ma sei scemo!? GLI FA MALE!

 

Gridai senza neanche rendermene conto, avevo poggiato delicatamente la mia mano sinistra sulla ferita guardando il volto di Leon che era chino...

 

Violetta: Tutto ok?

 

Gli chiesi guardandolo, e lui lentamente alzò lo sguardo incrociando il mio...ma non mi diede risposta...

 

Marcos: Scusa Leon...non sapevo che lì ti fossi...

Leon: Tranquillo...non importa...

Francesca: Si ma...Vilu, tu come facevi a saperlo?

 

Oh-oh...ecco...questa è una bellissima domanda...e ora che le dico?

 

   
 
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