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Autore: Fuuma    07/05/2013    3 recensioni
E' una scena come ne hanno girate tante.
C'è una vasca riempita di ghiaccio e il corpo di Jared che trema sotto il pelo dell'acqua...
(spoiler dell'episodio 8x21)
{j2}
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Backstage ~ The Great Escapist
Serie: Supernatural RPS
Character: Jared Padalecki; Jensen Ackles
Pairing: Jensen/Jared {j2}
Rating: PG
Genre: Introspettivo; Romantico;
Words: 936
Note: Sempre per comodità di trama (leggasi: capriccio della sottoscritta) moglie e figli non vengono considerati.
Disclaimers: Gli attori appartengono a loro stessi (o alle loro mogli, ecco). Con quanto scritto non si vuole assolutamente discutere gusti sessuali, scelte, e la solita solfa.
Missing moment (?) dell'episodio 8x21 ~ The Great Escapist


 
L'acqua è calda - era è il verbo corretto.
Sommerge il corpo di Sam, lo lambisce e gli danza intorno in un abbraccio bagnato, frastagliato da una colata di cubetti di ghiaccio che hanno appena gettato nella vasca, al via libero dei due protagonisti.
L'acqua è diventata fredda.
Le dita di Jared sono arpionate al bordo di ceramica bianca, in un punto in cui gli occhi delle telecamere non stanno inquadrando; lo stringono fino a rendere le nocche bianche e ne graffiano la superficie lucida con le unghie.
E' così fredda che quasi si sente morire, trema e ha paura di affogare, anche se è solo finzione e potrebbe risollevare la testa, ritrovare la superficie e l'ossigeno in qualsiasi momento.
Ma l'acqua è gelida e gli entra nelle ossa.
E' convinto che il cuore gli si fermerà da un momento all'altro, perché ci sono centinaia di cubetti di ghiaccio che scottano contro la pelle, anche attraverso abiti che gli pesano addosso e vogliono trascinarlo e schiacciarlo contro il fondo di una vasca da bagno disegnata e costruita apposta per una serie televisiva.

L'acqua era calda quando Jensen ha concordato con Jared il segnale per risollevarsi: un semplice colpetto sulla sua mano.
Lo ha visto trattenere il respiro, prima di immergersi, sdraiandosi in quella vasca retrò, troppo piccola per contenere le gambe lunghe del texano.
Jensen, però, non sorride; i cubetti di ghiaccio che vengono rovesciati, hanno un suono cupo quando affondano uno dopo l'altro e l'acqua inizia a diventare fredda.
Non ha bisogno di immergere la mano per saperlo, gli basta posare le dita su quelle di Jared, sentirne la pelle cosparsa di brividi ed il tremore che lo ha assalito.
Fanculo, questa la facciamo buona alla prima. Si dice e la mano scorre su quella dell'amico, in una carezza calda che ha l'unico scopo di fargli sapere che è ancora lì al suo fianco e che lo sta aspettando dall'altra parte della barriera, dove l'altro non può vedere e appare solo come un'ombra chiara e sfocata al di sotto del ghiaccio.
La coda dell'occhio di Jensen cerca Robert, lo prega di chiamare subito l'Azione, perché l'acqua è gelida e Jared è minuscolo e leggero (troppo), mentre la propria mano si allaccia al suo polso (che è sottile, più di quanto abbia mai ricordato), lo aiuta a sollevarsi e lo tira verso la salvezza, in una stanza fatta di nuovo di polmoni riempiti d'aria, di denti battuti e di «Get off!» urlati da Sam.

Le palpebre battono, scacciando le gocce gelide incastrate tra le ciglia.
Si stringe nelle spalle, passandosi la mano davanti al volto, tirandone indietro i capelli lunghi che colano altra acqua lungo il collo, dietro la schiena e giù per le clavicole e il petto.
La battuta, dì la tua battuta Jared. Si incita battendo i denti e respirando male, con la fatica nei polmoni. La voce zoppica, inciampando tra una parola e l'altra; si stringe nella coperta che Dean gli ha calato sulle spalle e quando la scena finisce, le mani di Jensen si sono già alzate verso di lui, per riscaldarlo.
«Dov'è l'asciugamano?» chiede a qualche P.A. nelle vicinanze «Possiamo avere anche del tea caldo?»
«Guarda che sto bene, Jensen, non morirò per un po' di ghiaccio.» lo rassicura con un sorriso.
«Giusto... cioccolata calda per il gigante. Thank you
Jared non ha nemmeno la forza di tirargli una gomitata nel fianco, ha ancora freddo, ma sente le mani dell'uomo, attraverso la stoffa della coperta, che si muovono lungo le proprie braccia, in carezze calde e pesanti che lo portano sempre un po' più vicino a lui. Non sa bene come si è ritrovato nel suo abbraccio, con la fronte poggiata alla sua spalla e gli occhi sollevati al profilo di Jensen - che come al solito è perfetto, adulto, virile, di otto anni più grande della prima volta in cui si è trovato in quella stessa posizione, ma è anche otto anni più innamorato e questo cancella ogni traccia di vecchiaia.
Jensen gli bacia la fronte e Jared lo guarda con occhi fatti di vetro, che hanno lo stesso colore dell'acqua in cui era immerso poco prima e la sua stessa trasparenza, è come guardare due biglie di cristallo in cui la pupilla si è assottigliata in uno sguardo umido e felino.
E' arrivato l'asciugamano e la cioccolata calda è quasi pronta, ma la crew non ha il coraggio di interromperli e pian piano, si allontanano tutti dal set, concedendo loro qualche minuto di privacy.
«Il mio gattone delle nevi.» mormora il più grande, stringendoselo addosso.
Sente Jared tirare un po' su col naso, infantile. Minuscolo ed enorme al tempo stesso, perché è ancora altissimo (prima o poi Jensen troverà una cura a quella sua malattia da Sasquatch e finalmente non dovrà più rischiare il torcicollo per guardarlo negli occhi!), ma ha perso così tanto peso che adesso, le volte in cui sono soli nel proprio trailer o nel loro appartamento, non ha più alcuna difficoltà a caricarselo addosso e affondare in lui, fondendosi con il suo corpo.
Jared borbotta qualcosa che, gli sembra, c'entri col fatto che il gatto delle nevi non sia un animale.
Scuote il capo, imponendosi il silenzio.
«Jensen?»
«Smettila di fare il saccente pignolo di sto cazzo, Jared, limitati a godere di questo momento e dammi ragione.» gli ordina e Jared ride e la sua risata si riversa nel proprio timpano, cristallina, limpida e fresca, fatta d'acqua, ma non certo quella di una vasca da bagno.
Oh no.
«Sissignore.»
Jared è l'acqua di una cascata, imponente, impetuosa, magnifica.
E Jensen è felice di potersene dissetare.

 


 

Note: Ma quanto mi fa tenerezza Jared/Sam nella scena della vasca da bagno? La risposta è tanto e l'aggiunta è No, ovviamente sono sfigata e non ho ancora visto la puntata perché non sono sempre indietro di quattro dannate season! Ma tumblà è un bastardo spoileratore e io non so tenermici alla larga, così alla fine, dato che non posso scrivere su Sam, scrivo su Jared. Seems fair.
 

   
 
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