Prologo

- Te l’avevo detto che non sarebbe finita bene. –
Dio, quanto odiava quel tono da professorino. Sì, lo aveva detto e, sì, lei non gli aveva dato ascolto. In fin dei conti era sempre così no? Lei aveva torto marcio, sbagliava e rimaneva scottata e lui rimaneva freddo, si manteneva lucido e non faceva mai cose come quella. Già, il Corvo non avrebbe mai messo in gioco il suo cuore in quel modo, a meno che non fosse sicuro di avere quasi la totale probabilità di uscirne bene.
- Lo so, avevi ragione, ora puoi chiudere quella dannata bocca e lasciarmi in pace? –
Il ragazzo le rivolse un’occhiata alterata, ma evidentemente si sentiva in dovere di tollerare un po’ di irriverenza in una situazione come quella.
- Eravate come il fuoco e la polvere da sparo, ecco perché non avrebbe mai funzionato. Non puoi unirli senza generare distruzione. –
- Stai dicendo che ce la siamo cercata? –
- Non direi mai una cosa del genere, Ace era anche mio amico, ma vi avevo avvisato. – replicò, gli occhi blu cupo persi all’orizzonte.
- Sai, Corvo, certe volte non so perché continuo a sopportarti. –
- Perché ormai ti sono rimasto solo io. –
Già, come sempre aveva ragione. Si guardò la piccola cicatrice che le solcava il dorso del pollice, la stessa che aveva anche il pirata al suo fianco. Ormai loro due erano tutto quello che avevano.

Spazio autrice:

Prologo microscopico, me ne rendo conto, ma è per lasciarvi la suspance xD. La ragazza che parla è Keira, la trovate nella mia altra long “You are mine, Don’t think you are not”, ma potete leggerla anche senza aver letto l’altra perché questa né è il prequel. Il prologo non è altro che la parte finale della storia, dal prossimo torneremo al principio, sarà una sorta di flashback insomma. Bè spero di avervi incuriosito e di ritrovare anche qui i lettori dell’altra fic. Alla prossima.
Baci baci,
Fiamma Erin Gaunt