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Autore: la ragazza di zayn    07/05/2013    2 recensioni
la protagonista di questo racconto si chiama Sunnie , ha 17 anni e stanca di condurre una vita monotona decide di andare via dalla sua città . così si trova ad affrontare l'insicurezza e l'ossessività dei suoi genitori . questa oppressione causata dai suoi la spinge a commettere atti indelebili ma grazie al fratello maggiore riesce a superare ogni ostacolo che le si presenta .
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: PWP
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 CAPITOLO 1

 

 
vi è mai capitato di scocciarvi della vostra vita ? beh , a me si .
salve a tutte mi chiamo Sunnie ho 17 anni e vivo in francia ho gli occhi di un colore verde tutto loro che cambiano a secondo della luce del sole ,  ho i capelli di un marrone molto chiaro , per natura lisci ,non sono magra neanche chiatta diciamo che sono in carne con le dovute sporgenze , ho un fratello maggiore di 21 anni Louis il quale è molto protettivo nei miei confronti , quando siamo soli com'è solito fare ci sediamo sul divano e abbracciati l'uno all'altro guardiamo un film mentre sorseggiamo una cioccolata calda . i miei genitori sono divorziati da ben 3 anni , questo evento influenzò molto la mia vita tanto da spingermi a commettere azioni che purtroppo hanno lasciato un segno indelebile sulla mia pelle delicata dei polsi . tutto a causa di mio padre , quell'uomo mai sazio di alcool era solito di lui andare a buttare soldi nelle sale giochi o spendendoli in una fila di drink che seguivano anche la sera quando tornava a casa . era logico capire che quando faceva rientro era completamente ubriaco e incosciente delle sue azioni picchiava mia madre , quella donna che sopportava tutto per paura . mio padre era arrivato a mettere le mani anche su di me ma Louis non glie l'ho permetteva , così mi imponeva di andare in camera mentre lui si schierava in un certo modo con mio padre . in quella casa si potevano udire i suoni degli schiaffi su mia madre che rimbombavano da una parete all'altra farsi sempre più fievoli tra un respiro e l'altro di mio padre . il pianto di mia madre che presto incitò anche il mio , le lacrime salate e tiepide scorrevano lungo il mio viso paffuto bagnavano le mie labbra che ogni tanto lasciavano un lamento di dolore mentre ero li a sfregare la lama di quell'oggetto ricoperto di plastica dura . uno , due , tre tagli , il sangue di colore bordò intenso scorreva lungo il mio polso e dopo aver trovato una via di fuga cadeva sul pavimento bianco sporcandolo . sentivo dolore ma quel dolore era imparagonabile a ciò che era in grado di far provare quell'uomo che sono costretta a chiamare 'papà' . il mattino seguente il sole non avrebbe fatto da protagonista avevo potuto intuire dal colore intenso di grigio che si spargeva nel cielo e ciò non avrebbe condizionato il mio umore , non mi facevo coinvolgere dal tempo sono sempre stata una ragazza determinata a volte lunatica , così mi alzai poggiai i piedi sul pavimento freddo e mi incamminai verso il bagno per lavarmi , sentii il letto scricchiolare segno che Louis si era svegliato , così andai in cucina per fare colazione ...

 

L: ..mmmh buon giorno sunnie ...
disse Louis dandomi il bacio del buon giorno , che fu subito ricambiato dal mio
 

S: buon giorno Lou ....
mi affiancai ai fornelli per scaldarmi del latte quando Louis  interruppe i miei gesti dicendo
 


L: .. papà tornerà a casa questa sera ... e resterà a dormire .
disse con tono basso , il mio sguardo fissava il pavimento quando decisi di non rispondere, annuendo solo  con la testa . finii il mio latte e andai in camera a prepararmi per andare a scuola , indossai un paio di jeans una canotta rosa e le mie VANS , mi truccai e mi incamminai per andare verso la scuola . ormai ripetevo quelle azioni da 17 anni ed ero davvero stanca , la mia giornata teneva in servo per me : alzarsi , prepararsi , andare a scuola , tornare , fare i compiti , discutere la sera con mio padre e andare a dormire . ero davvero stanca di tutto ciò e adesso mi trovo a frequentare un college di lingue per laurearmi e andare fuori , per fuori intendo Londra la città dei miei sogni . non so di preciso cosa mi attrae di quella città ,forse avevo solo bisogno di cambiare aria o meglio di cambiare vita , tutto qui . mentre ero immersa nei miei pensieri non mi resi conto che ero già arrivata davanti la scuola , così entrai e feci per andare al mio armadietto per prendere il libro di storia , mi aspettavano ben due ore !! entrata in aula mi sedetti accanto a Niall il mio migliore amico
 

S: giorno biondo

dissi salutandolo con un bacio
 

N: buon giorno piccola ...
disse mezzo assonnato , nel frattempo la signorina walter entrò in classe , il suono dei suoi lunghi tacchi mi irritavano , mettevano ansia . i ragazzi si alzarono tranne io che ero immersa nei miei pensieri , fui subito scoperta dalla sign.walter la quale mi disse con tono arrogante e allo stesso tempo sarcastico
 

sign.W: ..mmhh qualcuno  oggi è troppo pigro da non alzarsi ...
tutti scrutarono me incitandomi ad alzarmi ma io non lo feci , preferivo passare due ore a chiacchierare con il preside invece di seguire le sue lezioni , anche se non le seguivo lo stesso .
 

S: davvero ? e chi sarebbe questo maleducato signorina walter ?
dissi alzandomi poggiando le mani sul banco
 

sign.W: basta sono stufa del tuo comportamento signorina Tomlinson !
disse chiamandomi per cognome , di solito non lo faceva !
 

sign.w: FILA DRITTO DAL PRESIDE !
 

S: volentieri ! feci per andarmene sbattendo la porta .
 

dopo due ore passate col preside Simon chiamami Louis
 

S: ehi Lou sono Sunnie , puoi venirmi a prendere a scuola ora ?
 

L: un'altra visita dal preside vero ?
rimasi in silenzio
 

L:d'accordo vengo .
dopo un po' vidi Louis camminare per il corridoio gli feci cenno , firmò il permesso d'uscita e con la sua auto ci avviammo nella nostra casetta in campagna dove ci fermammo per pranzare .
 


L: allora Sunnie ascoltami bene .. domani è il tuo compleanno avevo pensato , dato che la mamma non c'è ti andrebbe di andare da papà ? sarà contento di vederci vedrai
non pensavo che mi facesse quella domanda , mio fratello sa cosa penso di mio padre , come gli è passato per la mente di andare da lui !! per nervosismo cominciai a strappare l'erba che circondava le mie gambe .
 

S: Lou sai cosa mi stai chiedendo ? mi hai chiesto di fingere di stare bene con mio padre anche il giorno del mio compleanno , di sedermi a tavola con la persona che fino a poco tempo fa , non posso non posso fingere ancora , mi sono scocciata di fingere , fingere di stare bene , fingere che il dolore non mi assali , sono stanca di tutto Louis e se non ti dispiace vorrei andare a casa .
 


dissi alzandomi e asciugandomi le lacrime che avevano appena lasciato i miei occhi .
 


 
SPAZIO AUTRICE : ragazze è il mio primo capitolo su EFP spero vi sia piaciuto !!
nel prossimo capitolo la nostra Sunnie come si comporterà nei confronti del padre?  ma sopratutto che decisione prenderà riguardo la sua vita ?

lo scoprirete nel prossimo capitolo !! xx 

  
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