08/05/2013
2 recensioniI missed you
La serratura scatta all’ingresso. Louis si alza dalla sedia del tavolo nella cucina silenziosa e buia. Si appoggia alla parete del corridoio, osserva la porta aprirsi. Fissa la figura alta, dalle spalle larghe, vestita di nero entrare e buttare a terra il borsone. E’ tornato tardi, è quasi mezzanotte. Però è lì, e questa è l’unica cosa conta.
Il cuore di Louis fa una capriola nel petto quando pensa che Harry è davvero tornato, che non sta sognando. Sente le mani fremere dalla voglia di toccarlo, l’adrenalina gli scorre nelle vene. Il dolore e la sensazione di pesantezza volano via, gli occhi ritornano a brillare. Ormai il ragazzo è impazzito per tutta quella tristezza, per l’attesa, per il dolore, per i pianti nel cuore della notte, per tutte quelle urla silenziose sotto il petto che nessuno ha mai potuto udire.
«Harry» mormora Louis. Harry lo sente, si volta, vede il ragazzo corrergli incontro e spalanca le braccia. Un attimo dopo queste sono chiuse intorno ai suoi fianchi. Louis gli getta le sue al collo, una mano afferra in pugno i boccoli soffici, da una palpebra socchiusa esce una lacrima che cola sulla guancia. Harry nasconde il volto tra il collo e la spalla dell’altro, respira il suo profumo, si gode quel contatto, stringe forte a sé Louis, viene sommerso da uno strano calore che gli riscalda l’anima.
I giorni di polvere in cui un oceano li aveva separati, in cui Harry aveva dovuto fingere di stare con Taylor Swift solo perché gli era stato ordinato dai manager, solo per tenere fede alla sua figura di donnaiolo, sono passati.
«Mi sei mancato» sussurra Louis, sciogliendo l’abbraccio. Harry sorride tenero, sente un nodo in gola e deglutisce cercando di mandarlo via. La mano di Louis gli lascia una carezza sulla guancia, socchiude le palpebre pesanti e rabbrividisce a quel tocco. I due ragazzi si guardarono negli occhi. Un attimo dopo le labbra di Harry premono su quelle di Louis, tra i loro corpi non c’è più distanza. E all’improvviso assale loro la meravigliosa consapevolezza che quella notte non ci sarà più nulla a dividerli, che tutto è finito, per ora. Non esiste più il mondo, non esiste più il lavoro e la sofferenza. Sanno che l’unica cosa vera nelle loro vite, - e che vale la pena ogni dolore- , è il loro amore.
Nota: Datemi pure dell'idiota, ma ho un dubbio: si dice "I've missed you" o "I missed you"? Vabbè, oltre ai miei drammi, chiedo scusa per eventuali errori e, come già detto nell'introduzione, ripeto che so che ormai la storia di Haylor è passta però avevo scritto questa storia e mi andava di pubblicarla. Se proprio a nessuno piace la tolgo da Efp.