08/05/2013
3 recensioniTutti mi disprezzavano e mi disprezzano tutt'ora visto vivo in una specie di orfanotrofio perchè purtroppo i miei genitori mi abbandonarono. Fino agli 11 anni non capivo bene cosa fosse successo ma poi un giorno il subbio si fece spazio nella mia mente, avevo 14 anni, lo ricordo come se fosse ieri. Andaì dalla signora che ci assisteva in orfanotrofio e gli chiesi se poteva dedicarmi almeno 10 minuti per un fatto importantissimo. Lei acconsentì. Andammo su una piccola stanza al pian terreno e lei mi regalò una caramella alla ciliegia, la mia preferita.
-Allora..dimmi tutto Marianne- disse lei sorridendomi. Era sempre sorridente, come me.
-Si...bhè..ecco, io volevo sapere qualcosa dei miei genitori. Come sono fatti, dove sono e se sono vivi.- dissi tutto dun fiato. Ero nervosissima.
-Oh Marianne..-disse lei sospirando- tutto quello che so è che ti trovammo davanti alla nostra porta dopo che qualcuno ci venne a bussare..avraì avuto 8 o 9 mesi. Eri così piccola e innocente- disse poi.
-Tu credi che loro mi abbiano mai voluto bene?-
-Io credo di si..si vuole sempre bene ad una figlia- dice sfoggiando un grande sorriso.
-Ma se mi volevano davvero bene non mi avrebbero mai abbandonato-
-Oh ma quello non centra niente, sai a volte un genitore è costretto a prendere determinate decisioni per il bene dei propri figli. Evidentemente avevano dei problemi economici o erano troppo giovani per poter crescere da soli una bambina..sono molti i motivi per cui un genitore lo fa.-
-Non lo so, sono molto confusa a riguardo-
-Non abbatterti sono sicura che loro ti pensano sempre. Fidati di me.-
-Ok..grazie mille per le informazioni.-
-Di niente Marianne.-
Quando uscimmo dallo stanzino io corsi subito in camera mia e da quel giorno pensaì sempre a come fossero i miei genitori e se davvero pensassero a me. ERO OSSESSIONATA.
Oggi che ne ho 17 cerco ancora una risposta a tutto ciò. Esco fuori a cercare la mia assistente e le chiedo se gentilmente posso uscire per fare un giretto. Lei acconsente sorridendo, si fida di me. Esco da quel posto, fuori fa freddo e mi stringo sul mio maglioncino per scaldarmi un pò di più.
Mi dirigo in una via in cui ci sono molti spazi verdi, è una cosaa meravigliosa. Ho sempre amato la natura. Mi siedo in una panchina della via. Sono le 5 passate, ormaì si sta facendo buoio e fa anche più freddo. Chiudo gli occhi per un momento e quando li riapro vedo un ragazzo dai capelli castani e gli occhi azzurri che è seduto vicino a me..lo conosco, è Louis Tomlinson.. un ragazzo che frequenta il mio stesso corso di geologia.
Si passa una mano tra i capelli e mi rivolge un sorriso che mi arrossire leggermente.
-Che ci fai qui tutta sola?-
-Oh volevo solo fare un giretto.-
-Capisco..ti va una cioccolata calda? conosco un posto qui vicino .-
-Oh Louis mi dispiace ma temo di non poter accettare-
-Perchè?-
-Sono senza soldi Lou..-
-Ma di questo non ti devi preoccupare. Offro io.- dice sorridendomi di nuovo.
-No Louis, io non voglio che qualcuno paghi per me sulserio!-
-Ti prego Mary..- Mi chiamava sempre così e la cosa mi piaceva molto.
-Louis io..-
-Mary è solo una cioccolata, costa 1 dollaro e 98 non 1000 dollari.-
-Ok Louis, ma ti devo un favore-
Ci incamminiamo verso il bar e Louis ordina due cioccolate calde. Quando arrivano ce le facciamo versare su due bicchieri appositi e usciamo da li.
-Ti piace?- dice lui.
-Si è buonissima, grazie Louis.-
Mi fa l'occhiolino.
Ci dirigiamo all'Hyde Park e passeggiamo lungo le vie illuminate. E' una cosa incantevole.
-E' spettacolare il parco di notte. Non ci ero mai venuta di notte.-
-Non ci credi! E perchè?-
-Non ho mai avuto un motivo valido per venirci.-
-Capisco.-
Comincia a tirare un leggero vento gelido che mi fa venire i brividi, e Louis lo nota.
-Hey hai freddo?- mi chiede.
-Un pò.-
Si sfila la felpa e me la posa delicatamente sulle spalle.
-Ora va meglio?- dice mettendo il braccio intorno alla mia spalla.
-Si va molto meglio, grazie.- dico sorridendo.
Andiamo davanti al piccolo laghetto anch'esso illuminato e ci fermiamo ad osservare.
-Hai mai frequentato qualcuno? Intendo..un ragazzo!- dice.
La domanda mi coglie di sorpresa.
-Si una volta, due anni fa. Lui aveva 16 anni. Era un ragazzo tanto carino ma quando seppe che abitavo in un'orfanotrofio mi scaricò..ci rimasi così male che non mangiaì per 5 giorni e
mi venne anche la febbre.-
-Che bastardo!! E dopo lui non hai più frequentato nessuno?-
-No..- dico abbassando la testa e osservando le mie scarpe.- A quanto pare nessuno sembra interessato a me. Faccio schifo anche ai cani.-
-Non dirlo neanche per scherzo!-
-E' la verità.-
-Mary?-
-Si Louis?-
-Mi devi un favore.-
-Si ma..questo ora che centra?-
-Baciami!!- dice guardandomi, era serio.
Spalanco gli occhi.
-Cosa??-
-Baciami Mary..fallo!-
-Ma Louis..-
Si avvicina a me e in meno di due secondi sento le sue labbra morbide e delicate premere dolcemente sulle mie.
Dopo poco mi stacco e lo fisso negli occhi.
-Avreì voluto fare questa cosa cosa da tempo.- dice lui.
Lui mi sorride. Io gli sorrido. Torna a darmi un'altro bacio.
La serata più bella di tutte.