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Autore: Inathia Len    08/05/2013    3 recensioni
Il primo compleanno di Harry James e Lily lo hanno passato con Bathilda Bath a bere tè. Ma se le cose fossero andate in maniera diversa?
dalla storia "...-E levati, Ramoso, facci salutare il festeggiato- ululò Sirius, entrando nella stanza e prendendo in braccio Harry. Il piccolo cominciò a ridere mentre il suo padrino lo faceva volare per la stanza. -Guardalo che bello! Tutto il suo padrino!- continuava a ripetere..."
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
- Questa storia fa parte della serie 'Classe 1960'
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-La porta, la porta, la pooooortaaaaaa!- gridò un James Potter piuttosto su di giri, galoppando verso l'ingresso.
-Sì, tesoro, l'ho sentita anche io- gli rispose Lily, prendendo in braccio il piccolo Harry e raddrizzandogli il cappello della festa sulla testa.
-Lils, vado io ad aprire!-
Lily si mise a ridere ma lo lasciò fare.
-Chi è?- sentì la voce del marito chiedere con finto tono sorpreso.
-E levati, Ramoso, facci salutare il festeggiato- ululò Sirius, entrando nella stanza e prendendo in braccio Harry. Il piccolo cominciò a ridere mentre il suo padrino lo faceva volare per la stanza. -Guardalo che bello! Tutto il suo padrino!- continuava a ripetere.
Remus, che era entrato nella stanza in quel momento, sollevò un sopracciglio.
-Ci dobbiamo preoccupare, c'è qualcosa che non ci avete detto?- chiese, lanciando uno sguardo a Lily e Sirius, scoppiando a ridere.
Lily si mise a ridere e prese il figlio tra le braccia.
-Certo, Lunastorta, una storia torbida e fosca.-
-Cosa è torbido e fosco?- chiese James, entrando in quel momento nel salotto insieme a Peter.
-Tu- gli rispose Sirius, buttandosi sul divano e mettendo un braccio intorno sulle spalle di Lily per arrivare più vicino a Harry.
James si rannuvolò un attimo.
-Ehi, Felpato, giù le mani da mia moglie!- protestò, scoppiando poi subito a ridere.
-Tranquillo, penso sia più interessato a tuo figlio. Se un giorno non lo trovi più, sai già chi l'ha rapito- commentò Remus.
-Ah, ah, ah, ma che risate Lunastorta- commentò il diretto interessato. -Ma, parlando di cose serie, la torta? Parlo a nome di Harry ovviamente, non vorrei che poi fosse troppo stanco e non se la godesse...-
-Oh, ma che padrino premuroso- disse Lily, scoppiando a ridere e dirigendosi in cucina.
-Hai bisogno di una mano?- le chiese Peter, sparendo in cucina con lei.
-James, mi dispiace mettervi fretta, ma non possiamo rimanere tanto...- disse Remus, guardando un punto imprecisato alle di James, mentre la voce si andava affievolendo.
-Sì, ma ora siamo qui e io ho un discorso in sospeso con la torta del mio figlioccio- intervenne Sirius, cercando di stemperare la tensione.
-Siete in missione per l'Ordine- constatò funereo James.
-I Durbast qui vicino, sai che il loro primogenito è scomparso da settimane. Sapevano che saremmo stati in zona e quindi...-
-Quindi hanno mandato noi. Fine della storia. A essere sincero, è anche una cosa piuttosto noiosa...-
-Sempre meglio che stare qui rinchiusi e sgattaiolare fuori solo ogni tanto, come un carcerato- ringhiò James.
-Consolati, Ramoso, vi lasciamo il topastro come dama di compagnia. Fagli lavare tutte le stoviglie a mano, mi raccomando- disse Sirius, riuscendo a strappare un risata al suo migliore amico.
-Eccoci!- esclamò Lily, entrando in sala dimostrando un tempismo notevole per una che non sta a ascoltando. Dietro di lei veniva Peter che reggeva un'enorme torta a forma di boccino d'oro.
-Amore, è splendida!- esclamò James. -Harry, guarda che meraviglia ti ha comprato la tua mamma...-
-Ehi, guarda che l'ho fatta io.-
-Ecco perché quell'ala pende un po'....- disse James, interrotto da un buffetto sulla testa da parte della moglie.
-Ti amo anche io, tesoro- commentò lei, facendogli la linguaccia.
-Ecco, Harry, ricordatelo anche quando sarai grande,- disse Remus, -si amano, anche se non si nota.-
Il piccolo scoppiò a ridere e poi prese a giocherellare con i bottoni della camicia di Sirius, in braccio al suo padrino, mentre gli altri mangiavano la torta....
 
-Una scopa giocattolo!- gridò James, svegliandosi di soprassalto, -Bathilda, il tè!-
-Uhm?-chiese Lily, svegliandosi a sua volta. -Che c'è?-
-Niente, ho solo sognato il compleanno di Harry. O meglio, come mi sarebbe piaciuto che fosse, poi mi sono ricordato della tristezza eterna dell’altro giorno e...-
-Non ti preoccupare, al prossimo ci saranno tutti. In fondo, Harry non è ancora in grado di ricordare nulla- disse Lily, mettendo a tacere i brontolii di James con un bacio.
-Com'è che hai sempre ragione tu?-
-Perché sono una donna. Ora dormi, o la prossima volta che Harry piange ti spedisco in camera sua a pedate.-
-Sempre gentile, tu. Aveva ragione Remus nel mio sogno...- borbottò.
-Come dici, Potter?- chiese lei, divertita dai mugugni del marito.
-Niente, Evans. Hai ragione tu. -
-Ma naturalmente- concluse lei, chiudendo gli occhi e tornando a dormire sul petto del marito.
  
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