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Autore: Blue Eich    08/05/2013    14 recensioni
Il Coordinatore alzò entrambe le mani in segno d'onestà. «Il tal caso, non se ne fa nulla. Vedi di vincere, perché sarebbe un vero peccato rinunciare a quell'uscita» le disse, prima di lanciarle una rosa rossa nascosta dentro alla giacca fino a quel momento.
Lei l'afferrò al volo. «Fammi indovinare: questo sarebbe il premio di consolazione?»
«Oh, sei perspicace, a quanto vedo.»
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drew, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Vera fissò con aria quasi incredula Masquerain, che si era afflosciato al suolo dopo l'ultimo Ventargenteo. «Abbiamo vinto!» esclamò, portando le mani a pugno sul cuore. Corse verso la sua compagna farfalla, abbracciandola di slancio. «Sei stato bravissimo, Beautifly!»

Dal lato opposto del prato, Drew sorrise, contento che la sua rivale avesse fatto dei progressi. «I miei complimenti» la elogiò infatti, mentre entrambi ritiravano i Pokémon nelle rispettive Sfere per lasciarli riposare.

Solo allora lei cominciò ad avvicinarsi, con le braccia timidamente allacciate dietro la schiena e il batticuore che la tormentava più del previsto. «Allora, ti ricordi della scommessa?» gli domandò, un po' preoccupata. Forse aveva preso la questione troppo sul serio o si trattava solo di uno scherzo.

Lo vide sfoderare un altro sorriso, più accattivante del precedente. «Ovvio. Devi tenerci proprio tanto, eh?»

«M-Ma no, non è affatto come credi!» negò, a occhi sbarrati, con un lieve rossore a colorarle le gote.

Lui ridacchiò, divertito di riuscire a mandarla in affanno per così poco, tutte le volte. Poi scosse il capo, invitandola con discrezione a seguirlo.

Nella mente della ragazza, intanto, si fece strada la visione della loro precedente lotta.

 

«La prossima volta andrà meglio» dichiarò, con giusto un pizzico di amarezza. Per quanto si sforzasse d'inarcare le ali variopinte, Beautifly non riusciva più a rialzarsi: aveva fatto del suo meglio, perciò dopotutto andava bene anche così.

«Se ne sei così sicura… Che ne dici di una scommessa?»

Alzò gli occhi verso Drew, rivolgendogli un'occhiata interrogativa per via di quella proposta del tutto inaspettata. «Che scommessa?»

«Se al nostro prossimo incontro riuscirai a battermi, ti concederò il grande onore di passare un pomeriggio con me.»

Seguirono degli interminabili attimi di silenzio, che fecero vacillare leggermente l'ego di lui e storcere la bocca a lei, che provava uno strano miscuglio di fastidio e contentezza all'idea.

«E se perdessi, invece?» gli domandò con cautela.

Il Coordinatore alzò entrambe le mani in segno d'onestà. «Il tal caso, non se ne fa nulla. Vedi di vincere, perché sarebbe un vero peccato rinunciare a quell'uscita» le disse, prima di lanciarle una rosa rossa, nascosta dentro alla giacca fino a quel momento.

Lei l'afferrò al volo. «Fammi indovinare: questo sarebbe il premio di consolazione?»

«Oh, sei perspicace, a quanto vedo.»

 

Un vento leggero come una carezza spirava tra i ciliegi nel pieno della fioritura. Regnava la pace, tra i pigolii melodiosi dei Pidgey e un turbine di petali d'un fine rosa confetto che danzavano graziosamente nell'aria.

Il sole baciava i fili d'erba rugiadosa, ai quali Vera permetteva di solleticarle le gambe, coperte solo dagli abituali pantaloncini. Se ne stava lì seduta, impugnando un cono e nascondendoci dietro la faccia per osservare il suo accompagnatore. La affiancava senza dire una parola, tenendo lo sguardo fisso sulle montagne all'orizzonte, forse perché ci teneva a non rovinare la calma o l'appuntamento in generale. Si chiese se non volesse più il gelato, siccome lo stava consumando lentamente e le due palline verde chiaro iniziavano a colare un po' verso i bordi di sottile biscotto.

«Sai, Drew…» lo chiamò a bassa voce, aspettando che voltasse il capo verso di lei con un'espressione sinceramente interessata. «Non mi pento affatto di aver accettato di uscire con te!»

In risposta lui sorrise, stavolta in modo né di scherno né di superiorità.

 

Mentre tornavano a Fiorpescopoli, a catturare l'attenzione di Vera in mezzo alla radura fu un cespuglio. «Guarda, che meraviglia!» esclamò, chinandosi per ammirare una moltitudine di boccioli di rose canine, dispersi tra le foglie come stelle nel cielo.

Drew si fermò poco più indietro, sfoderando un lieve sorriso. Trovava che il vero spettacolo fosse la scintilla di vivace curiosità che splendeva nei suoi occhi da bambina. «Non ti bastano tutte quelle che ti regalo io?» le domandò, beffardo.

Quella battuta la colse impreparata. «Sì…» borbottò, rialzandosi in fretta per raggiungerlo. Il suo piede, però, inciampò erroneamente su un sassolino e in pochi secondi perse l'equilibrio. Per non cadere fu costretta a reggersi al petto del rivale, dopo aver soffocato un verso di paura.

D'un tratto il tempo sembrò rallentare. Si fissavano a vicenda, spaesati, non sapendo come reagire.

Fu lui a spezzare il silenzio: «Dovresti vedere come sei ridotta, hai gelato dappertutto… Ferma.»

«Eh?» riuscì a biascicare lei, giusto in tempo per sentire le sue labbra premere dolcemente contro alle proprie. Rimase immobile, con l'agitazione crescente e le dita aggrappate alla stoffa per non barcollare all'indietro. I battiti del cuore erano tanto forti e veloci da rimbombarle nelle orecchie, come colpi di tamburo.

Dopo un numero spropositato di secondi, il ragazzo si staccò con delicatezza. «Sai di fragola» fu l'unico commento che gli venne in mente per sdrammatizzare.

«E tu di pistacchio…» la udì farfugliare a capo chino.

«Ah sì?» la provocò con ironia.

«Sì!» confermò la Coordinatrice, un po' in soggezione, ma comunque determinata a tener testa al suo sarcasmo. «E sei anche molto buono, se devo dire la verità.»

Drew rise, dolce risata alla quale si unì anche Vera.




 
Angolo Autrice
Hola!
Non temete, cari, non sono morta in circostanze misteriose: sono viva, vegeta e con una nuova Contest! Abbastanza random, perché ho lasciato che l'ispirazione mi trascinasse, partendo dalla semplice idea di loro due in giro insieme con dei gelati, come una coppia di fidanzatini qualsiasi.
In realtà avevo anche voglia di scrivere qualcosa di puramente primaverile, la stagione perfetta per far fiorire l'amore tra quei due. E niente, spero che nonostante la banalità vi sia piaciuta.
Alla prossima!
-H.H.-
 
   
 
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