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Autore: Amethyst10    09/05/2013    2 recensioni
Bella è una giovane Contessa russa, scappata dalla prima Guerra Mondiale dal suo paese per trasferirsi in Inghilterra con quel che resta della sua famiglia.
Qui decidere di rendersi utile, visto che tutte le loro ricchezze sono andate perdute, andando a lavorare in una grande Villa. Solo il Maggiordomo e la governante conoscono le sue origini. Ma cosa succederà quando il Conte farà ritorno dalla guerra? E quale sarà la sconvolgente notizia che porta con se?
QUESTA STORIA è ISPIRATA ALL' OPERA DI EVA IBBOSTON " LA CONTESSA SEGRETA" , NON è STATA SCRITTA A SCOPRO DI LUCRO.
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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The True Secret Identity of Love
 

 
Avviso!: Questa storia è ispirata al romanzo “ La Contessa Segreta” di Eva Ibboston.
Per tanto è lei che ne detiene i diritti, questo racconto non è a scopo di lucro o plagio, l’ ho scritto perché trovo che sia una bellissima storia, e volevo riuscire a provare ad oltrepassare quel confine che divide le ff da un libro, con l’ aiuto d’ una grandissima autrice.
Questa ff seguirà una trama un po’ diversa dall’ originale, anche perché riadattata a questa categoria e avrà un linguaggio più semplice e meno ricco.
Con la speranza che vi piaccia, Buona Lettura!

 
 
Prologo
Prima della Grande Guerra, a San Pietroburgo abitava una famiglia, in palazzo sulla Neva, la cui ricchezza pareva infinita.
Possedevano tenute in tutto il paese, accompagnate da ville che superavano ognuna le cento stanze.
Il Conte possedeva anche una miniera di zaffiri e una di smeraldi negli Urali.
La moglie, prima dama di compagnia della zarina, che non sopportava, poteva vantare gioielli di diverse imperatrici.
 I suoi capi venivano confezionati con le sete più pregiate, e anche se avesse probabilmente potuto vestirsi da sola, mai si era ritrovata a doverlo fare.
Tutti i nobili avevano un’ istruzione tale che si poteva arrivare a parlare quattro lingue diverse in un giorno.
 La vera bellezza e gioia nella grande casa era portata però dalla piccola contessa, Bella.
Una ragazzina magra, dai capelli lunghi e soffici che le ricoprivano tutta la schiena.
I suoi genitori la coccolavano con qualsiasi regalo, dalle uova di Fabergè, miniature di animali ricchi di pietre preziose, ma lei stranamente non era viziata.
Non mostrava segni di egoismo.
Quando compì 8 anni , nacque Dimitri, un bambino bellissimo.
Le cameriere, la governante Kate, e la tata Irina sia erano subito avvicinate a Bella, aspettandosi scenate di gelosia.
Non arrivarono.
La Contessina passava moltissimo tempo col fratello e questo oramai la seguiva ovunque.
Tra lezioni di balletto e pianoforte Bella ebbe la sua prima cotta per il cugino Jazz.
La Russia del 1913 era in pieno subbuglio per preparare i festeggiamenti per i trecento anni dei Romanov sul trono.
Purtroppo ci fu solo un altro anno di doni, picnic e d’ uscite sulla Neva.
Poi l’ Arciduca e la moglie vennero uccisi a Sarajevo, per l’ aristocrazia sembrò solo un altro omicidio, ma per tutta una serie di eventi i politici si lasciarono prendere la mano su azioni che avrebbero dovuto meglio valutare e il luccicante mondo smise di brillare.
 
Cercarono di andare avanti, la Contessa prese la decisione di trasformare parte del palazzo in un rifugio per i poveri e  senza tetto.
Bella, anche se troppo giovane, si arruolò come crocerossina nell’ ospedale più vicino a casa.
Quando venne la rivoluzione però iniziarono a passarsela male, indugiarono troppo.
Erano vicini alla corte e non avevano nessuno che potesse davvero aprirli gli occhi dinanzi agli avvenimenti che stavano accadendo.
Solo quando Dimitri ritornò a casa ricoperto di lividi i Zarkovskij decisero di unirsi ad un gruppo di profughi.
Diedero tutti i loro preziosi averi ad Irina, mandata avanti ,con quel tesoro in una misera borsa di tela.
La balia non arrivò mai al luogo prefissato, l’ aspettarono più che poterono, incapaci di credere d’ essere stati traditi.
Nel 1919 con l’ ultimo gioiello, un diamante grande quanto un pugno, persuasero il capitano di un peschereccio greco a portarli sino a Costantinopoli.
Un mese dopo era arrivati in Inghilterra. 

   
 
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