Iride stanca,
che osservi inerzie
e sterili sentimenti.
Ingenua e indiscreta
accarezzi le porte dei tuoi mali.
Il mistero ti culla
e nelle tenebre ti mordi le mani.
Ti confondi tra la gente,
tra quelle statue di marmo
prive d'anima.
Anima fragile
che da una luce sottile
incontri il sogno,
osservalo dal vivo
con occhi di cristallo.