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Autore: mydarkside_    09/05/2013    5 recensioni
Student!Harry & Professor!Louis
Louis Tomlinson, professore di storia e felicemente fidanzato..con una ragazza.
Ma niente è ciò che sembra.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 1








“Hai sentito del nuovo professore di storia?”
“Tutti non fanno altro che parlare di quello. A quanto pare è, testuali parole, ‘un figo da paura’”
Il vecchio professore aveva avuto un brutto incidente e ora si trovava in coma quindi non era, ovviamente, in grado di insegnare. La scuola aveva pensato bene di prendere un sostituto anche se a quanto pareva distraeva le alunne nello studio, anche qualche alunno a dire la verità. Harry voleva davvero vedere questo ‘figo da paura’ di cui tutti parlavano, non sarebbe passato molto prima di poterlo fare. L’ora seguente nel suo orario era proprio storia, si diresse verso la classe con la borsa in spalle insieme ai suoi amici, prese posto vicino alla finestra, gli piaceva guardare gli uccellini che costruivano il nido o che nutrivano i propri piccoli, era il suo passatempo durante le ore di noia. Dopo qualche minuto arrivò il professore ed era proprio all’altezza delle voci del corridoio, era davvero un figo da paura. Harry lo guardò prendere posto alla cattedra e poggiare la sua cartella sopra di essa tenendo sempre lo sguardo basso. Gli occhiali poggiati sul naso, un maglioncino blu indossato sopra la camicia e dei jeans stretti che gli evidenziavano il fondoschiena. Ad Harry piaceva ciò che vedeva. Nessuno sapeva della sua omosessualità, neanche i suoi amici, preferiva tenerselo per sé. Era piazzato nei primi posti della scala sociale di quella scuola e non voleva finire di certo agli ultimi. Una volta era deciso a confidarsi con il suo migliore amico ma la sua decisione cessò subito dopo un commento omofobo da parte di quest'ultimo, “froci di merda” aveva detto.
“Bene..io..ehm..oh, scusate” disse urtando la lavagna e facendo cadere i gessetti poggiati su di essa, ne prese uno da terra e continuò “Io sono Louis Tomlinson” scrisse il suo nome sulla lavagna “il vostro nuovo professore di storia. Chiamatemi pure Louis, non ho molti anni in più di voi dopotutto. Avete domande?” guardò la classe scrutando ognuno di loro, le ragazze morivano un pochino quando era il loro turno. Zayn, affianco ad Harry, alzò la mano.
“Dica pure signor..?”
“Zayn. Avrei una domanda per lei, Louis.”  il professore gli fece un cenno per continuare “E’ gay per caso?” la metà della classe scoppiò in risolini silenziosi.
“Mi dispiace deludere le sue fantasie, signor Malik ma no, sono felicemente fidanzato con una ragazza. Qualche domande più idonea?” le ragazze morivano di gelosia per il fatto del ‘felicemente fidanzato’, le fantasie di Harry invece, al contrario di quelle di Zayn, erano crollate. Peccato, era pure bravo.
Nel mentre che altre mani si alzavano, altre domande venivano poste e risposte Harry si perse nell’ammirare una piccola rondine pronta a fare il suo primo volo che guardava timorosa il terreno con la paura di potercisi schiantare non appena spiccato il volo. L’ora passò abbastanza veloce, la piccola rondine riuscì a volare senza nessun problema e Harry si perse la metà della lezione, dovette risvegliarsi dai pensieri quando gli toccò presentarsi. Si alzò svogliato allontanando la sedia dalle sue gambe.
“Harry Styles” disse semplicemente e si risedette tornando al suo passatempo preferito. Louis trovò interessante quel ragazzo, trovò interessante il fatto che per tutto l’ora non fece altro che osservare un uccellino che volava e magari cercava anche di mandargli qualche aiuto telepaticamente, lui l’avrebbe fatto.
Tornò a casa quel giorno libero dallo stress che l’aveva accompagnato i giorni precedenti, si preparò un po’ di the e si massaggiò le tempie mentre pensava a quale argomento illustrare il giorno dopo. L’acqua iniziò a bollire accanto a lui, spense il fornello e la versò in una tazza, la sua preferita, quella rossa e larga che gli regalò il padre prima di sparire nel nulla.



Harry, nel mentre, usciva di casa lasciandosi le urla della madre alle spalle, entrò nell’auto di Zayn e s’indirizzarono silenziosamente e sfreccianti al loro solito posto di ritrovo, un bar a qualche isolato da lì. Era sempre vuoto, era il loro posto.
“Il solito” disse Zayn alla barista facendole l’occhiolino, qualcuno avrebbe avuto la mancia quel giorno. “Allora, che ne dici del nuovo professore?” continuò poi.
“Normale, non l’ho seguito più di tanto.”
“Per me è un pappamolle, insomma l’hai visto? Con quel maglioncino, gli occhiali, tutto perfettino. Troppo gay per i miei gusti.” Harry alzò gli occhi al cielo.
“Io, ripeto, lo vedo normale. E non sarebbe di certo un problema se lo fosse.”
“Cos’è, vorresti andarci a letto?”
“Non dire minchiate, ti sembro forse gay io?” odiava tenergli nascosto ciò che pensava seriamente.
“Da quant’è che non te ne fai una? Un anno, forse!” le birre arrivarono e Zayn iniziò subito a bere, Harry prese semplicemente il bicchiere in mano e lo avvicinò alla bocca prima di rispondere “Non vedo quale sia l’urgenza di scoparsi una ragazza a notte. Io sto bene così.” concluse e iniziò a bere anche a lui unendosi all’amico.
“Rimango sempre dell’idea che dovresti trovartene una.” Harry sbuffò e finì la sua birra, lasciò cinque dollari sul bancone e salutò Zayn che era deciso a rimanere lì.
Dovette farsi tre isolati a piedi, doveva seriamente prendersi una cavolo di patente, aprì la porta di casa lieto di sentire nessuno sgolarsi.
“Oh, sei tornato.”
“Hai finito di urlare, finalmente.”
“Non urlerei se ti decidessi a mettere il culo sulla sedia e studiare qualcosa. Tre in storia, ti rendi conto?” ed ecco che le urla iniziarono di nuovo, Harry si limitava ad annuire.
“Spero che almeno con questo nuovo professore riuscirai a metterti in carreggiata.” Harry trattenne un sorriso.
Forse gli sarebbe stato difficile concentrarsi nelle sue spiegazione.



Immerso nella sua ennesima rilettura del programma, Louis non sentì il telefono squillare, riuscì a sentire il messaggio che gli stavano lasciando in segretaria però.
“Questa è la segreteria di Louis Tomlinson, lasciate un messaggio dopo il bip..” dopo il fastidioso rumorino la voce di Eleanor suonò dagli altoparlanti.
“Ei Louis, sei proprio sicuro di volerlo fare? Insomma, mentire a tua madre sulla nostra relazione..non sarebbe semplicemente meglio dirgli la verità? Sei abbastanza grande ormai, non potrai nasconderglielo per sempre.” il messaggio finì lì, era contendo di non aver risposto. Eleanor non conosceva sua madre, non avrebbe mai accettato ciò che era. Un figlio interessato al suo stesso genere? Un incubo. Non era abbastanza coraggioso per farlo, mentirle era l’unica soluzione. 





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Inizio col dire che non so perchè la sto scrivendo e non so dove ho trovato il coraggio per farlo.
Non sono buona a scrivere long, veramente non sono proprio buona scrivere, ma tanto vale provarci, no?
Non potevo gettare via un'idea così, dopotutto ho già tutto in mente.
Spero solo che vi piaccia.
  
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