Cap. X°
Una ragazza
qualunque
Non
c’era nessuno nel giardino, almeno all’apparenza. In realtà, fra i rigogliosi
alberi, le siepi finemente modellate e le maestose fontane, qualcuno muoveva
passi furtivi in direzione di un’antica breccia nella muraglia. Si fermò solo
un istante per osservare la statua dell’eroe che gli scultori stavano
terminando: a suo parere non gli rendeva merito. L’originale era meglio.
Tutti erano in pausa
e questo le offriva l’occasione per fuggire da lì.
Aveva già una gamba
all’esterno quando…
-Mia signora!
Eilen si voltò di
scatto, spaventata. Avevano scoperto il suo tentativo di fuga: adesso la
attendeva una sorveglianza serrata e costante. Ma non erano i saggi a
richiamarla: la fanciulla si trovò infatti davanti una faccia amica e tirò un
sospiro.
-Neos, sei tu…
-Cosa sta facendo?
-Non si vede?-
replicò con ironia. Le sembrava palese il suo progetto di scappare. –E poi
smettila con questo lei…ci conosciamo da quand’eravamo bambini…
-Credi sia questa la
soluzione migliore?
-no, ma non riesco a
pensarne altre- rispose, improvvisamente triste e sconsolata. –Questo posto
pullula di gente che si sente in diritto di decidere della mia vita. E io non
lo accetto.
-Ma se scappi farai
preoccupare tutti: il popolo, i saggi, i tuoi genitori…Chazz- continuò l’altro.
–L’Accademia sarà il primo posto in cui verranno a cercarti.
-Lo so, Neos, ma
cos’altro dovrei fare?! I saggi vogliono che sposi Chazz e lo costringa a
diventare imperatore, i miei genitori vogliono che pensi alla dinastia e sposi
un neo-spaziale…tutti mi comunicano le loro decisioni su di me, ma nessuno mi
chiede cosa voglio io.
-Cosa faresti se
fossi libera?
-Tornerei fra
braccia di colui che amo, senza obblighi o doveri…stare con lui come una
ragazza qualunque. Ma tutto questo non è possibile: le persone come noi non
possono sognare.
Gli occhi cerulei si
abbassarono arrendevoli: da un mese a quella parte non si parlava che di Chazz
e di come li avesse salvati da Sartorius. Un eroe, lo definivano. E lo era, lei
ne era convinta. Ma non per questo poteva imporgli un futuro da reggente che
non gli apparteneva.
-Eilen, hai fatto
tanto per tutti noi. Forse è ora che tu pensi alla tua felicità.
-Non è così
semplice…
-Se il Cuore di Neos
avesse rispettato quant’era scritto, avresti sposato Jaden?- le domandò
schietto. –Avresti tutti questi dubbi?
-No, certo che no. e
so che per lui sarebbe stato lo stesso.
-Invece Chazz…
-Lui…mi ama e io lo
amo…ma…non posso costringerlo a lasciare tutto per me e per un mondo che non
conosce.
-Eilen, siete
entrambi troppo giovani per un passo del genere. Non hai fretta di decidere-
proseguì Neos. -È tutta la vita che ti vedo eclissare te stessa per il regno.
-Io amo il mio
regno!
-Lo so, ma non
adesso che ti si stringe intorno.- Rimasero entrambi in silenzio, consci della
verità contenuta in quell’affermazione. –Torna da lui, sulla Terra e il giorno
in cui deciderai di tornare sarà perché finalmente hai preso una decisione sul
tuo futuro. I tuoi genitori sono in ottima salute e possono prendere il tuo
posto e il popolo sarà felice di vederti di nuovo sorridere.
-Neos…
-Vivi la tua vita.
-Grazie, Neos. Senza
di te avrei commesso una sciocchezza.
-Vai dai saggi e dai
tuoi genitori. Parla loro sinceramente. Poi sii felice, amica mia.
Un mese.
Un mese esatto era
trascorso dalla sua vittoria contro Sartorius.
Un mese e non era
accaduto nulla.
Forse, anzi
certamente, si era illuso. In fondo nessuno gli aveva garantito che
sconfiggendo la Luce, Eilen sarebbe tornata. Era una cosa che si era messo in
testa lui.
Ma quanto faceva
male la realtà.
L’Accademia si
apriva davanti ai suoi occhi, ma quel giorno Chazz non aveva alcuna voglia di
andarvi: Jaden disputava un duello dimostrativo contro uno del primo anno. Una
noia mortale, insomma.
No, non era giornata
da chiudersi in aula.
-Ehi, capo…ma…dove
vai?- gli chiese “Ojama giallo”.
-Non sono affari che
ti riguardano.
-Uffa, capo.
Il moretto ignorò i
lamenti del suo mostro impiccione e proseguì per la scogliera. Lì era
cominciata la sua storia con Eilen e lì si recava nella vana speranza di
poterla rivedere.
Anche solo per un
attimo.
Ma i suoi desideri
non erano mai esauditi.
Accarezzato dalla
brezza, il suo viso era rivolto all’orizzonte vasto, quasi a cercarvi una
breccia per raggiungere il Neo-spazio. Era stato tutto…rapido e quasi
impercettibile: quando i life-points di Sartorius si erano azzerati, una luce
rossa aveva avvolto tutto…e Chazz si era risvegliato nel suo letto, stringendo
in una mano il deck e nell’altra il ciondolo. Il cristallo era svanito e tutti,
tranne lui e Jaden, avevano dimenticato l’accaduto.
La carta
dell’imperatrice e quella del Cuore di Neos erano scomparse, Andros era tornato
a casa ed ogni cosa pareva scorrere tranquillamente come sempre.
Tranne che per lui:
tutto ciò che aveva avuto un senso era svanito e non gli rimaneva che il sapore
amaro del ricordo, qualcosa che non ti sfama, ma ti lascia un aroma secco e
acre in bocca. Una sensazione che non gli piaceva per niente.
Aveva vinto,
maledizione. Possibile che non ci fosse alcun premio? Aveva solo salvato la
Terra e il Neo-spazio, una cosetta da niente…
-Ripensarci e
tormentarmi non serve proprio a niente- pensò, osservando la pietra sul
ciondolo brillare al sole. –E non cambia nulla. Forse dovrei arrendermi
all’evidenza…
Strinse il
medaglione e si preparò a lanciarlo: doveva chiudere con il passato. Non c’era
altro modo. Non poteva continuare ad essere schiavo dei ricordi.
Se voleva tornare a
vivere doveva tagliare ogni legame che lo teneva incatenato alla memoria. Era
pronto a donarlo al mare, quando una voce lo bloccò. Una voce che sembrava
arrivare direttamente da quel passato che voleva cancellare.
-Chazz.
Il duellante
spalancò gli occhi plumbei, voltandosi lentamente.
Era…era mai
possibile?
-Eilen…- sussurrò,
incredulo e sconvolto allo stesso tempo. Era un sogno, non poteva essere vero.
Una visione…
Ma lei gli si
avvicinò, sfiorandogli una guancia con dita reali, in carne e ossa. E gli
sorrise. Un sorriso in cui era contenuta la risposta a tutte le sue domande.
-Sono tornata. E
stavolta non sparirò nel nulla- disse dolcemente.
-Eilen…- mormorò
ancora, prima di stringerla a sé in un abbraccio che agognava da troppo tempo.
Sentì qualcosa di umido scorrergli lungo le gote, ma non si diede la pena di
asciugarle: l’aveva di nuovo tra le braccia e questa era la sola cosa
importante. –Credevo non ti avrei mai più rivista…
-Ci sono stati
momenti in cui l’ho creduto anch’io. Ora non ti lascerò mai più.
-Ma…il Neo-spazio…il
tuo regno…- aggiunse, separandosi da lei.
Eilen gli raccontò
ogni cosa, dalle decisioni dei saggi riguardo il suo matrimonio, al consenso
dei suoi seppur riluttanti genitori a trasferirsi sulla Terra.
-Ti amo, Chazz e
voglio stare con te, ma non posso costringerti a fare qualcosa che non
desideri.
Il giovane era
piuttosto confuso, sebbene avesse capito a grandi linee la situazione: nel
Neo-spazio lo consideravano un eroe e volevano che diventasse il loro
imperatore…il solo pensiero lo faceva diventare rosso dalla testa ai piedi.
Amava
Eilen…però…ecco…non aveva mai riflettuto sul matrimonio…era qualcosa di
lontano…
-Io…non so cosa
dire…mi cogli impreparato…
Eilen scoppiò a
ridere, lasciando il ragazzo ancora più perplesso.
-Chazz! Non dobbiamo
sposarci…non ora almeno- spiegò fra le risate. –Abbiamo un sacco di anni per
decidere!
Chazz tirò un
sospiro di sollievo, passandole le braccia attorno alla vita e attirandola a
sé.
-Ti amo.
-Ti amo anch’io…mio
eroe.
E un tanto sognato
bacio riunì ciò che il destino aveva voluto separare.
FINE
Hello!! ^^
Come vedete sono
finalmente tornata con il seguito de “Il cuore & il destino” che ha
ricevuto un sacco di commenti positivi…quindi un super mega GRAZIE a chi ha commentato
ma anche a chi ha letto soltanto! Spero di non aver deluso le vostre
aspettative con questa fic…che è solo l’inizio delle tante che ho scritto
quest’estate…
Insomma, per farla
breve, anche voi fan di “Yu-Gi-Oh!” mi dovrete sopportare ancora per un po’!
Se qualcuno segue
anche le ff su “Beyblade” ne approfitto per salutarlo e annunciare le novità
sulle mie storie.
Bacioni!!! ^^
Commentate mi
raccomando.