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Autore: Haley_V    09/05/2013    1 recensioni
Gwen ha quasi 18 anni, e vive a Doncaster. La sua è una vita più che normale, ha delle amiche, frequenta la scuola, e il suo sogno è di evadere alla ricerca di posti nuovi. Come quasi tutte quelle della sua età, ha un'autostima che le arriva alle dita dei piedi; crede che il vero amore per lei abbia preso le ferie, e che la scuola lo faccia apposta a non finire più. Tra amori, amicizie, segreti, bugie, litigi, e lacrime, Gwen imparerà che crescere non è facile come credeva pochi anni prima, e che per trovare il proprio posto nel mondo la strada da fare è ancora molto lunga.
Genere: Demenziale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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 Non era possibile che già a fine aprile facesse quel caldo. Specie a Doncaster. Diamine, fino a qualche settimana fa pioveva che sembrava ottobre! Come se non bastasse, invece di poter prendere un po’ di sole, mi toccava anche studiare! Dannati compiti….

2 nuovi messaggi:
Come va con la fisica? (:
Sam xx

Stai studiando, vero?
Jenny xx


Perché le mie amiche dovevano continuamente ricordarmi (come se già non lo sapessi) di quella dannata tortura? Giuro che in quel momento avrei preferito lavorare in miniera, trasportare sacchi di letame, scalare il k2 a piedi nudi, pur di studiare quelle maledette onde luminose. Non ne avevo la minima voglia. Dopo l’ennesimo lamento di disperazione con la faccia seppellita tra le pagine del libro, decisi di rispondere ad entrambe:

A: Sam
Benone! Isaac Newton mi ha invitata per l’ora del the! Vuoi unirti a noi? (:
xx

A: Jenny
Si, mamma. :P  
xx


scaraventai il telefono verso il letto dietro di me, e tornai alla mia disperazione.
 
*la mattina dopo, scuola superiore di Doncaster*

Se chi mi conosceva bene mi avesse descritto, avrebbe sostenuto che attorno a me ruotava, come nel sistema solare, un’intera galassia di sfiga e pigrizia, con un pizzico di goffaggine e un po’ di cocciutaggine quanto basta.
Ero una ragazza praticamente normale, fisico normale, anzi, con non poche imperfezioni, capelli sempre perennemente spettinati, spesso con qualche riccio ribelle che rifiutava il drastico uso della piastra , occhi di un marrone normale, viso normale. La scuola non mi piaceva, salvo per qualche materia per cui prestavo davvero attenzione. Diciamo che il corpo insegnanti aveva largamente contribuito alla drastica discesa per il mio amore verso lo studio. Avevo una media scolastica normale, mi impegnavo il minimo indispensabile, giusto quel tanto per passare l’anno senza grossi problemi, (tranne per materie come la matematica e la fisica per cui, se non s’è capito, non provo esattamente amore); avevo una famiglia normale, e vivevo in una casa normale, appena fuori dal centro cittadino. Non avevo molte amiche, anzi, si potevano contare sulla punta delle dita; nonostante fossi una tipa abbastanza tranquilla, che non dava mai fastidio a nessuno, avevo avuto la sfortuna di incontrare sempre simpaticoni che si divertivano a prendermi per il culo, quindi, col tempo, avevo imparato detti come “meglio soli che male accompagnati” o “meglio pochi, ma buoni”. Non avevo un ragazzo, in realtà non l’avevo mai avuto, ma era un’informazione che avevano in pochi, e quando passavo per i corridoi tenevo sempre perennemente lo sguardo basso. Non mi piaceva mettermi nei guai, e la mia timidezza mi portava spesso a rivolgere la parola il minimo necessario.
In tutta la mia normalità da adolescente del quarto anno, mi accingevo come ogni santa mattina verso quel cancello che tanto avrei voluto far saltare in aria; il sole già splendeva alto nel cielo, giusto come dirmi che il mondo si sarebbe divertito alla faccia mia mentre sbattevo disperatamente la testa sul mio banco implorando di uscire. Raramente incontravo qualcuno davanti l’entrata, o perché arrivavo tardi, o perchè, almeno Sam o Jenny arrivavano molto prima di me.

-         Buongioooorno Gwendy!
-         Ciao Sam…..
-         Quanta allegria! – esclamò la bionda di rimando – dormito poco?
-         Quando mai riesco a dormire io? – risposi ridendo. Buttai lo zaino verso il banco e mi sedetti sul davanzale della finestra. Respirai a pieni polmoni quell’aria primaverile, approfittando di quel po’ di fresco prima  che qualche sclerato dei professori fosse entrato pretendendo di chiuderle.

La giornata devo ammettere che trascorse abbastanza in fretta. Con mia grande felicità, beandomi del suono della campanella, radunai in fretta le mie cose, e arrivata agli armadietti, posai tutto e mi diressi all’uscita.

-         Finalmente è finita la tortura! Non ce la facevo più!
-         Dai – disse convinta Sam – manca solo un mese ed è finita!
-         Sam – risposi secca – ti ricordo che devo recuperare matematica e fisica. Casomai è finita per te. ah, e per te Jenny, ovviamente.
-         Eh?

Rispose con aria trasognata. Le passai una mano davanti la faccia, e ridacchiando aggiunsi: - ci sei Jen?
-         Cosa? Si, si. Che dicevate?
-         Che sono due giorni che sei nel mondo delle nuvole. Cosa ti succede?
-         A me? Nulla! Cosa dovrebbe succedermi? Va tutto bene, benissimo, alla grande….!! – rispose con entusiasmo, troppo. L’entusiasmo di una persona che ha qualcosa da nascondere.

-         Ho capito! Non ti sarai mica fidanzata, eh, Jen Jen? – disse sogghignando Sam, mentre il viso di Jenny raggiungeva la tonalità di un peperone.
-         Ma cosa cavolo dici, Sam! Mi ci vedi a me con un ragazzo? Ma per favore! Non voglio pensieri come i ragazzi, per lo meno non ora! Non dite più sciocchezze simili, va bene?! Ora scusate, ma devo andare alla fermata del pullman. Ci vediamo domani! 
E detto questo, corse via verso la fermata, rossa in viso e con una gran fretta, lasciandoci basite. Ci guardammo entrambe negli occhi, e facendo spallucce, continuammo per la nostra strada verso casa. 









Salve a tutti (: 
Probabilmente con questo nuovo capitolo ho appena firmato la mia condanna a morte, quindi penso sia meglio se vi dico addio fin da ora. Sapete, non si sa mai :') Questa nuova storia, tralasciando il primo capitolo che fa altamente cagare e ispira una storia assolutamente non-sense, è frutto di una lunghiiiissima pippa mentale di giorni interi, e siccome mi tornava in mente spesso, ho deciso di scriverla... Ora, lo dico da subito, non prometto di aggiornare regolarmente, ho non poca roba da recuperare a scuola e sinceramente devo impegnarmi, se voglio passare l'estate in pace.... *sidispera* .... ehm... comunque, dicevo, quindi non lamentatevi e abbiate pazienza se ci metto tanto tra un capitolo e l'altro! Vabbè che sono sempre una ritardataria, ma visto che mi volete bene, mi perdonate :3 *occhidolci*
Ok, vi lascio, torno a studiare filosofia sennò avrò un'altra materia da recuperare, e non ne ho bisogno c: 
Adios amigos! E recensite, mi raccomando! 
xx
Haley. 

  
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