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Autore: Takenomore    09/05/2013    2 recensioni
Arianna, 17 anni.
Nove mesi che aspetta quel giorno, quel giorno che sembra non arrivare mai. Tutto questo tempo le sembra interminabile.
Nove mesi che aspetta di guardare negli occhi la sua vita.
Nove mesi che aspetta che lui le tocchi la mano.
Justin, 19 anni.
La solita popstar in giro per il mondo, e una delle sue tante date è capitata in Italia. A Bologna, una città del nord Italia.
Convinto che questa città non gli possa cambiare la vita si esibisce normalmente fino a quando durante Be Alright, incrocia i suoi occhi.
I loro occhi si incrociano. I loro sguardi si osservano come se si conoscessero da anni, secoli, millenni.
Un’amore impossibile, una storia impossibile.
“Everything’s gonna be alright”
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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JUSTIN POV:
Mi guardai un’ultima volta allo specchio per poi correre verso il palco dalle mie Beliebers.
Le amo, sono la mia vita non penso che riuscirei a stare senza di loro.
Ecco che mi agganciano alle ali, sono troppo pesanti, per poi cominciare a farmi “volare”.
Dentro di me sto morendo di paura perché io in realtà soffro di vertigini ma non mi piace dirlo, ho una certa reputazione da difendere.
Ok ok, può sembrare una cosa strana ma sarebbe come uno shock per le mie Beliebers, cioè loro mi vedono sempre aria.
Cioè durante il My World Tour ero sul cuore, durante il Believe Tour prima mi agganciano a delle ali, poi devo stare a suonare la chitarra su un piccolissimo palco sospeso per aria, poi mi mettono su questa piattaforma ancora più piccola e mi fanno salire in aria.
Sono sicuro che a loro fregherebbe poco, a loro importa vedere me non tutti gli effetti speciali.
Ok, sto parlando da solo. Ma sto per arrivare all’entrata del palco e sento le urla.
Le loro urla.
Sono così tenere quando piangono mentre io canto, mi fanno capire il vero senso del mio sogno.
Subito vengo abbagliato dalla luce che mi puntano addosso gli addetti alle luci, è la mia terza data in Italia e devo dire che non pensavo fossero così in tante e soprattutto così cariche.
Mi guardo attorno e vedo le bandiere del Canada con scritto: “ITALY LOVES U”, altri cartelloni con scritto: “STILL KIDRAUHL”.
Semplicemente le amo.                                                                    
Mi slegano dalle ali e subito comincio a ballare e a cantare,felice di essere nuovamente in Italia.
La serata passa e fra una canzone ed un’altra arriva il momento in cui devo cantare Be al right e Fall, e questo vuol dire salire su quel coso. Subito mi agganciano una corda ad una cinghia dei pantaloni per poi prendere in mano la chitarra e sistemarmi il microfono vicino alle labbra. Mi tolgo il guanto d’oro e impugno saldamente la chitarra con il sudore che gocciolava lungo il mio viso.
Oltre al caldo tremendo avevo anche molta paura, troppa paura. Ma chi me lo fa fare? Eh?
Inizio a suonare le prime note di Be Alright e sento loro cominciare a cantare prima di me:
Across the ocean, across the sea
Startin’ to forget the way you look at me now
Sono bellissime, lo devo ammettere. Anche se non le conosco una per una, sono sicuro che sono sicuro che sono perfette.
Le dovetti fermare, anche se volevo che continuassero a cantare.
“Hei ragazze, avete una bellissima voce, ma devo cantare anche io. Ricominciamo, pronte?”
Lì sentii un boato di urla e da lì ripresi a suonare questa volta iniziando prima io e poco dopo loro che mi seguirono cantando, sempre girando su quel fottuto coso odioso.
Lo odio.
Ma devo dire che grazie a quel sistema sarei riuscito a vedere anche le ragazze sulle tribune, quelle che non avevano avuto l’opportunità di prendere il biglietto per il parterre e che mi potevano, di conseguenza, vedere solo da lontano.
Mi girai più volte mentre cantavo e suonavo, finchè non incrociai i suoi occhi.
La luce l’abbagliava e vedevo le lacrime sul suo viso che risplendevano e di conseguenza tutto il trucco colato, una fascetta in testa con il mio nome che le facevo indietro i suoi lunghi capelli biondi, una maglietta con l’immagine della mia iscrizione su Youtube di qualche anno prima.
Era bellissima.
 
ARIANNA POV:

Era da nove mesi che aspettavo questo momento, non ci potevo credere che finalmente lo avrei visto.
Oggi dopo 4 anni che mi piace, che lo amo, che lo ritengo la mia vita, lo vedrò.
Partii di casa alle 7.45 del mattino per poi incontrarmi con Giorgia alle 8, e dopo partire per Casalecchio.
Eravamo gasattissime all’idea di poterlo incontrare.
Arrivate a Bologna, andammo subito al Baglioni (il presunto hotel dove avrebbe alloggiato), subito corremmo per assicurarci i posti migliori almeno da poter avere una foto o che lui potesse toccarci e sorriderci.
Aspettammo davanti a quell’hotel per circa nove ore, finchè non avemmo la conferma che lui era all’Arena da tutta la mattina.
Ci guardammo e le dissi:
“ Andiamo Giorgia, ora, subito”
Lei mi guardò e subito chiamò sua mamma per farci venire a prendere e portarci davanti all’Arena, arrivate là andammo a prendere i biglietti in biglietteria e lì cominciò a piovere.
“Giorgia, te ne rendi conto? Lo vedremmo!” Strillai.
“Oddio, si Ari. Ti giuro sono felicissima” Strillò di conseguenza Giorgia.
Fummo interrotte da delle urla davanti al cancello dello staff, ci affacciammo meglio e vedemmo Dan.
Dan Kanter era davanti a noi e non riuscivamo a muoverci, cercavamo di fare foto ma subito la sicurezza ci urlò:
“Vi sembra il momento di fare delle foto? Andate via”
MA BRUTTO PEZZO DI MERDA, C’E’ DAN DAVANTI A NOI, CHE CAZZO SEI TU PER DIRCI DI NO? STRONZO. Pensai..
Guardai Giorgia che mi disse che forse era meglio se andavamo a prendere i biglietti, arrivate davanti alla biglietteria sua mamma aveva già preso i biglietti e ce li diede in mano.
La guardai e mi scese una lacrima per poi urlare:
“Giorgia, abbiamo i biglietti! LO VEDREMMO!” Urlai facendomi notare dalle Beliebers accanto a me, che risero.
“Si Ari, oddio non ci credo ancora!” Mi abbracciò.
Ma subito andammo in fila.
 
Pioveva e noi eravamo ancora in fila, ma per fortuna aprirono presto.
Appena arrivate davanti ai cancelli dammo i biglietti e subito corremmo dentro.
Vidi il palco, le Beliebers che urlavano mentre correvano per entrare.
Era la mia famiglia, il mio mondo.
 
 
Ecco mancavano 10 secondi e io ero in piedi nelle tribune con il cuore a mille, non ci credevo ancora.
Il countdown finì e dopo 5 minuti lui uscì attaccato a queste ali gigantesche, completamente vestito di bianco con gli occhiali da sole.
E’ bello da star male.
Appena toccò terra lo slegarono e lui cominciò a cantare e ballare, era perfetto.
Dopo varie canzoni salì su questo palco piccolo che lo elevava in aria in modo che potevo averlo “vicino” almeno per qualche secondo.
Appena salito su sto “coso” si posizionò il microfono vicino alle labbra.
Quanto avrei voluto che quelle labbra cantassero solo per me, un sogno..
Ritornai con i piedi per terra e lo vidi che si tolse un guanto d’oro e prese in mano la chitarra cominciando a suonare le prime note di Be Alright, ma subito cominciammo a cantare.
Stavo piangendo, mi ha sempre fatto sto effetto questa canzone.
Lui ci fermò dicendo dolcemente:
“Hei ragazze, avete una bellissima voce, ma devo cantare anche io. Ricominciamo, pronte?”
Tutte ci fermammo, ma poi cominciammo subito ad urlare come pazze finchè non ricominciammo a cantare, ma questa volta assieme a lui.
Era su questo aggeggio che faceva il giro di tutta l’Arena, ora era girato verso il settore Ovest.
Anche se avessi fatto di tutto per farmi notare non mi avrebbe mai vista, in mezzo a 15.000 persone è impossibile che veda me.
Arianna, una ragazza normalissima, è impossibile.
Eccolo, eccolo, eccolo. Sta venendo dalla mia parte.
La luce mi abbagliava e facevo fatica a tenere gli occhi aperti.
Ma bastava quel poco per vedere che lui in mezzo a 15.000 persone aveva incrociato il mio sguardo.
Mi stava fissando.
Il mio idolo, Justin Drew Bieber, mi stava fissando.

   

                         Hei ciao bellezze, come avete visto è un "riassunto" del 23 Marzo.
                      E' stato il mio primo concerto, ma non mi 
                        fermerò qui con i capitoli, domani
                             aggiorno e spero vi piacerà 
                             I LOVE U

 
  
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