Avete mai immaginato di vivere su una nuvola? Mai rivolto un pensiero a come sarebbe la vita trascorsa a volare leggeri oltre la nebbia della civiltà, sopra gli alberi più alti, al di là delle montagne più ripide? Risiedere in bilico nel nulla sentendosi comunque stabili. Io ci andrei! Farei tutto pur di allontanarmi dal grigio che affolla le città e le menti degli uomini, e che infonde quel terribile senso di claustrofobia che trasforma il mondo in un posto mai abbastanza grande. Sarebbe come sentirsi puri e invisibili. Liberi!
Pensate a come alla comodità di un riposo su batuffoli di cotone, al divertimento di una corsa immersi nella schiuma più densa, che riflette anche colori mai visti sulla Terra, raggiungendo le cime di riccioli di panna montata, per gettare lo sguardo oltre l’orizzonte.  Ogni tanto, però, scenderei a terra, solo per cambiare prospettiva, o per rievocare ricordi passati, insieme alla pioggia, che riporta la vita. Ma poi tornare su, trasportati dal calore dei raggi del sole, fondendosi di nuovo a un mondo impossibile.
Alla mente sarebbe consentito vagare oltre l’atmosfera, oltre l’universo, avere finalmente i pensieri liberi di nuotare ed espandersi lontano dai problemi, dalla fretta, dalla paura; sulle nuvole tanto si segue il vento.  Non esistono, violenze, bugie, tradimenti e paura; sulle nuvole non temi più l’ignoto del buio, la solitudine tra quattro mura, il silenzio del vuoto; non hai bisogno di nessuna ricchezza oltre alla bellezza degli spettacoli che ogni giorno consistono nella tua vita.Svegliarsi la mattina immersi nel rosa dell’alba dell’est, inseguendo i voli dei primi uccelli che si spingono così in alto. Trascorrere le giornate correndo per prati dorati e cieli limpidi, quasi palpabili, senza chiedere altro. Scopriresti che il vento sussurra, che l'arcobaleno tintinna, assorbire a pieno la melodia della natura che si estende al di sotto dei nostri sguardi... e ogni giorno, imparare a vivere un po' di più del precedente.  E la sera, dopo aver visto il tramonto incendiare cieli e mari, e il terreno su cui cammini, addormentarsi con la luna che veglia sul tuo corpo, anche se i pericoli sono ormai lontani, scacciando l’oscurità, e più morbida culla che ti trasporta verso l’infinito.