Anime & Manga > Princess Tutù
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Autore: hurricane venus    10/05/2013    1 recensioni
Un principe senza cuore, un cavaliere che non è in grado di proteggere le persone che ama, una ragazza che non sa chi è e infine una papera che diventa principessa. Il loro destino è unito e i fili che li legano sono controllati da un'entità oscura e nera come la notte. Riusciranno ha prendere in mano le redini del gioco e così controllare la loro vita ?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era notte fonda e tutti gli alunni dell’accademia dormivano, soltanto due ragazzi erano ancora svegli. Un ragazzo con i capelli bianchi come la neve, contemplava la luna seduto vicino alla finestra che si apriva davanti ad un’aiuola di rose.  – Sei ancora sveglio ? Vai subito a dormire, Mytho. – il ragazzo dagl’occhi verdi e dai capelli neri lo guardava in modo truce, il principe lo guardò per un paio di secondi in silenzio, con occhi vacui e persi nel nulla. – Come vuoi. – rispose semplicemente, sistemandosi nel letto e chiudendo gli occhi. L’altro chiuse la finestra, diede un’ultima occhiata al giovane prima di chiudere la porta della stanza dietro di se ed andare in quella accanto per dormire.
La mattina seguente, Ahiru si svegliò molto presto. Cosa molto insolita, visto che non faceva mai colazione siccome dormiva sempre troppo e arrivava in ritardo alle lezioni. Si cambiò indossando la divisa della scuola, prese una borsa dove mise dentro il suo completo da ballerina e uscì dalla stanza, lasciando il letto disfatto e l’armadio aperto. Aveva deciso di esercitarsi prima delle lezioni per avere almeno una possibilità di vincere l’audizione che si sarebbe tenuta la settimana prossima di mercoledì mattina, quel giorno era giovedì; quindi aveva poco tempo per esercitarsi a dovere. Aveva scelto di candidarsi come una delle tre fate che avrebbero aiutato la bella principessa, aveva scartato a priori i ruoli principali, non se la sentiva di fare una figuraccia davanti ai professori e ai compagni di scuola che avevano raggiunto già un certo livello di bravura. E poi così, l’ansia di essere al centro dell’attenzione non l’avrebbe messa troppo in difficoltà.
Una volta essersi cambiata, entrò nella sala completamente vuota e cominciò con degli esercizi alla sbarra per riscaldare i muscoli delle gambe e delle braccia.  Finiti gl’esercizi decise di provare la sua coreografia, il pezzo che aveva scelto era “La morte del cigno” Un pezzo piuttosto difficile, ma sentiva un senso di familiarità quando ascoltava il suono triste e dolce del violino, molto avrebbero detto che fosse pazza, in effetti anche lei aveva dei dubbi, ma non le importava. Voleva ballare quel pezzo e ci avrebbe messo tutto l’impegno possibile. A quel punto un ragazzo sulla ventina entrò nella stanza, era alto e di bell’aspetto, con occhi azzurri e capelli biondi come l’oro.
Era il pianista che accompagnava le lezioni della sua classe e il quale era stato così gentile da aiutare la ragazza con i capelli rossi. – Pierre ! Grazie per essere venuto !- l’altro sorrise, facendo arrossire leggermente la ragazza, d'altronde nessuna ragazza avrebbe potuto rimanergli impassibile. – Non devi ringraziarmi, lo sai che per me ogni scusa è buona per suonare il pianoforte.- anche lui aveva studiato in quella accademia, poi dopo la maturità aveva deciso di rimanere in quella scuola per esercitarsi ancora, benché fosse bravissimo, lui pensava che non fosse abbastanza e Ahiru lo ammirava molto per questo.
- Possiamo cominciare dall’inizio per favore ?- - Certamente.- il ragazzo si sedette al pianoforte e appoggiò le dita sui tasti neri e bianchi, guardò Ahiru che gli diede il via con un cenno della testa. Così cominciò a suonare: il suo tocco era così gentile e sicuro che il suono che emetteva lo strumento era a dir poco perfetto. La musica triste e molto intensa, era incredibile come riuscisse ad esternare così tante emozioni senza pronunciare nemmeno una parola. Ahiru cominciò a ballare: muovendo i piedi sulle punte molto velocemente e facendo dei piccoli passi, si spostò di qualche metro, allungò una gamba all’indietro e fecce fare la stessa cosa alle braccia che si muovevano armoniose e leggere. La musica l’avvolse completamente, come se il suo corpo si muovesse da solo i suoi movimenti divennero angoscianti, come un cigno che si accascia al suolo, morendo nella sua immensa grazie e bellezza. Pierre alzò un attimo lo sguardo per guardare la ballerina, come se i movimenti della ragazza lo avessero ipnotizzato, non smise di guardarla fino alla fine della performance. La giovane mise la gamba sinistra avanti, sedendosi su quella destra piegata, poi nascose il volto sulla gamba tesa unendo le mani sul piede fasciato dalla scarpetta rosa.
Il pianista la guardò in silenzio per alcuni minuti, era sbalordito. Non immaginava che la ragazza fosse così brava, ma allora come mai non era nella classe di primo rango ? – Allora, come sono andata ?- la guardò perplesso, - Mi stai prendendo in giro ? Sei stata bravissima !- lei sorrise imbarazzata e non molto sicura, - Sul serio, non è che me lo stai dicendo soltanto per farmi piacere, vero ?- - Non farei mai una cosa simile !- Ahiru non poté essere sodisfatta di se stessa, - I movimenti erano apposto, ci sono alcuni dettagli che devi sistemare, per quanto riguarda la teatralità devo dire che sono rimasto veramente sorpreso. Solo una cosa, nella prima parte mancava di intensità, solo dopo hai raggiunto il vero significato di questo pezzo.- le parole del ragazzo diedero una grande carica alla giovane che lo abbracciò presa da un’esplosione di felicità.

Quando Ahiru venne trovata dalle sue amiche già pronta in aula, la guardarono come se avessero visto un muto parlare ad un sordo. - Ahiru ! Cosa ci fai già qui ?!- chiesero in coro le due ragazze con gl’occhi spalancati.
– Ho deciso di presentarmi all’audizione per una delle fate, così da oggi, verrò qui prima e dopo le lezioni per esercitarmi.-  disse imbarazzata la giovane dai capelli color rame, - Brava è questo lo spirito giusto !- Melany l’abbracciò, seguita a ruota da Sonia, le quali non potevano essere più felici di sentire quella notizia. – Grazie, grazie per il vostro sostegno !- disse commossa Ahiru. – Vedrai che le stenderai tutte !- disse raggiante Sonia, tirando un pugno a vuoto. – Speriamo di no ! Se no chi raccoglie i fiori che ti lanceranno dopo la tua esibizione ?- disse Melany con aria snob, facendo morire dalle risate la bionda e la rossa.
Entrò il signor Bunner, portando il silenzio e la concentrazione tra i vari studenti. – Oggi, ragazzi, assisteremo alla performance di alcuni alunni del primo rango, quindi fate molta attenzione e cercate d’imparare qualcosa !- si sederono tutti in fondo all’aula con le schiene appoggiate agli specchi. Era la prima volta che assistevano ad una esibizione di un’altra classe ed erano veramente curiosi di vedere il livello e la bravura degli alunni interessati.
Le porte si aprirono come per magia, delle ragazze con tutù blu scuro e chignon perfetti entrarono nell’aula in punta di piedi accompagnate da una musica allegra e ritmata. Le ballerine si aprirono per far passare una ragazza dai capelli neri come la notte e con due occhi di un blu intenso con delle sfumature viola che li rendevano simili a due gioielli, si muoveva con tanta  grazia e leggerezza da dare l’impressione che stesse volando. Ahiru la ricoobbe subito: lei era la famosa Rue. La osservava meravigliata, i movimenti di quella ragazza riuscivano a incantare chiunque, e le espressioni del viso sembravano dipinte da un pittore.  Ahiru non smetteva di sorridere e la ballerina se ne accorse, “Sembra si stia divertendo, molto bene, darò il meglio di me per finire in grandezza !” Quando la musica finì e le ballerine  si fermarono, ci fu un lunghissimo applauso che riempì l’aula. Le sette ragazze fecero un piccolo inchino e con la stessa grazia con cui avevano ballato se ne andarono nella loro classe, ma Rue non poté che chiedersi chi fosse quella ragazza con gl’occhi che sembravano due laghi di vetro.
Finite le lezioni, Ahiru andò a mangiare alla mensa della scuola, ma mentre camminava per i viali con i ciliegi in fiore, trovò Mytho che leggeva un libro seduto sull’erba perfettamente tagliata del prato. Si fermò a guardarlo per qualche secondo, contenta di quella bella e inaspettata sorpresa. “Com’è bello…” si fermò ad osservare i lineamenti delicati che lo rendevano simile ad un angelo, i capelli sembravano piume di cigno e avrebbe voluto toccarli per confermarne la morbidezza. - C’è qualcosa che non va ?- il ragazzo interruppe i pensieri della ragazza, prendendola di sorpresa e gettando la ragazza nel panico.  – Ehm.. n-no nessun problema…- il ragazzo si girò a leggere di nuovo il suo libro, come se non fosse successo nulla; allora Ahiru decise di provargli a parlare e di cominciare una conversazione. – Cosa leggi di bello ?- chiese timidamente, cercando di non sembrare troppo invasiva, – Romeo e Giulietta.- rispose distrattamente il giovane, lasciando la ragazza in una situazione piuttosto complicata ed imbarazzante. Poteva capire che non aveva un cuore, ma qui si stava parlando delle basi !
Ad un certo punto una ragazza, o almeno pensò che fosse una ragazza, si avvicinò a loro con passo deciso e arrogante. - Ciao Mytho, come stai?- chiese teneramente la giovane, facendo una vocina che stonava con la corporatura robusta della ragazza. – Bene. - -Vorrei sapere cosa provi per Rue. Le vuoi bene ?- chiese sicura, con un sorriso malvagio sul volto, – No, io no.- la rossa non riusciva a mettere a fuoco la situazione, stava davvero accadendo quello che i suoi occhi vedevano ? – Allora non ti dispiacerà metterti con me, giusto ?- - Va bene.- ad Ahiru cadde la mascella a terra. “Ha detto di si a quel mostro ?! Capisco che non possa provare amore, ma gli occhi c’è li ha ancora buoni, vero !? Mon Dieu ! Cosa dirà Rue !? Lei è la sua ragazza !!” Non riusciva a credere alle parole del ragazzo. Si guardò in giro per vedere se qualcuno li stesse osservando, ma l’unica persona che vide fu Rue, che stava camminando verso quella direzione. – Adesso cosa faccio ?!- lanciò due sguardi al ragazzo e a quella sottospecie di balenottera, un senso di nausea le fece passare la fame. “Devo assolutamente fermare Rue, prima che veda questo spettacolo orripilante !” – Rue !!- la ragazza la vide, e con espressione confusa la salutò a sua volta. - Ciao, ehm…- - Ahiru, il mio nome è Ahiru, scusa se non mi sono presentata. – gli porse la mano che la mora strinse incerta, dopo pochi secondi le riconobbe la ragazza di quella mattina e sul suo viso si dipinse un tenero sorriso. – Volevi dirmi qualcosa ?- la rossa divenne di pietra. “Cosa le dico adesso ?” – Ehm…volevo congratularmi con te per la splendida esibizione di oggi ! – sorridendo come una sciocca, e strappando una risata alla mora. – Grazie, sei molto gentile ! – trovava molto simpatica quella energica ragazza, anche se provava qualcosa di strano nei suoi confronti, non sapeva esattamente cosa ma sentiva che erano in qualche modo legate. Intanto, senza accorgersi, Mytho e la ragazza di prima si erano avvicinati ed Ahiru sbiancò come se avesse visto la morte in groppa a un unicorno rosa. – Oh ! Ma guarda chi c’è Mytho ! La tua EX-ragazza…- rise malignamente la cicciottella, Ahiru avrebbe voluto tirargli un calcio in faccia, le sue scarpe avevano un piccolo tacco era sicura che le avrebbe fatto male. - Scusa?- Rue era rimasta impassibile, con lo sguardo che la guardava distratta, – Hai capito bene, ora scusaci ma dobbiamo provare !- e si allontanò con Mytho a braccetto, che non disse nemmeno una parola. – Sono sicura che quella strega mente !!- disse arrabbiata Ahiru, non voleva veder soffrire Rue, era così gentile e dolce nei suoi confronti. – Ma l’hai vista ?! Tu sei un milione di volte meglio !!- Rue scosse la testa.
– Sei così dolce, preoccuparti dei miei sentimenti e ci conosciamo solo da pochi minuti, grazie, grazie davvero. – sorrise e si allontanò lentamente, con lo sguardo triste e fisso davanti a sé. Ahiru non sapeva cosa fare, possibile che Mytho potesse essere così…così…cieco ! “Misericordia ! Devo trovare una soluzione al più presto ! Non voglio che Rue soffra così, preferisco che sia lei ad avere Mytho, non certo quella cozza !” Benché si sentisse leggermente cattiva chiamare “cozza” una ragazza che nemmeno conosceva, doveva ammettere che quelle ragazza l’aveva fatta davvero arrabbiare.

Durante quel pomeriggio le classi di primo e secondo rango si unirono in un’unica aula, ogni mese chi voleva provare a procedere nella classe successiva poteva farlo, in modo che chi avesse lavorato duramente potesse essere ricompensato. – Oggi, chi vorrà potrà provare ad entrare nella classe del primo rango, questo significa che uno di loro dovrà tornare nel secondo rango. Allora c’è qualcuno che vuole provare ?- si alzò da in fondo una ragazza, quando Ahiru vide che era la ragazza cicciottella di prima, si chiese se avesse fatto qualcosa di sbagliato nella sua vita per meritare quello. – Voglio fare un pax de deux, con il mio partner Mytho.- un grande brusio si mosse tra il pubblico, sconcertati per il fatto che il ragazzo fosse diventato il partner di un’altra ragazza e non più della bella Rue. Mytho si alzò e si sistemò vicino alla ragazza con i capelli rossicci e legati in uno chignon disordinato. Cominciarono la loro esibizione: Mytho era aggraziato e armonioso come al solito, i movimenti erano dolci e gentile, sembrava quasi che avesse paura di far del male all’aria che lo circondava. Anche la cicciona se la cavava bene, ma quando venne il turno dei sollevamenti fu la ragazza a prendere il principe e non il contrario. “Bhè, non era possibile che Mytho fosse così muscoloso….Misericordia ! Nessuno è così muscoloso accidenti !” pensò scioccata la rossa. Tutto sommato fu una bella esibizione e loro due avevano ballato in perfetta sincronia.
 –Vediamo quello che sai fare Rue !- disse arrogantemente la balena, Rue si alzò senza guardare nessuno in particolare, - Ovviamente per il pax de deux non potrai avere il mio Mytho, chi sceglierai come partner ?- Rue si guardò in giro e poi vide Ahiru che la guardava. “Sono sicura che sarà perfetta.” Allungò la mano verso di lei e con voce suadente la invitò a ballare con lei,  – Ahiru, vorresti essere la mia partner ?- sulle prime non rispose, poi quando il suo cervello ebbe elaborato tutta la situazione, spalancò la bocca sconcertata.
- C-cosa io la tua partner ?!- Rue annui convinta con un ingenuo sorriso sul volto, – Io non sono così brava come te, è meglio se scegli qualcuno più competente !- disse agitata, non voleva farle perdere il posto nella classe del primo rango. Rue insisté e infine ebbe la meglio.  – Fai quello che faccio io.- disse teneramente all’orecchio della rossa, Ahiru annuì nervosa, con le gambe che tremavano come due rami scossi dal vento. La musica partì: Ahiru segui i movimenti di Rue come meglio poteva, non era a tempo con l’altra e i suoi passi erano molto insicuri.
“ Accidenti ! Non posso farle perdere questa sfida !” Ahiru fece un lungo respiro e si concentrò, i movimenti divennero più precisi e fluidi, trovò il giusto tempo e così si creò un’armonia quasi perfetta tra le due ragazze. Ad un certo punto Rue le sussurrò qualcosa all’orecchio mentre le passava vicino roteando su se stessa.
– Salta.- e così fece, Rue la prese alla vita e le fece fare un salto perfetto. Grazie all’aiuto di Rue, Ahiru riuscì a fare una splendida esibizione e il professore rimase sbalordito dalla loro bravura e sincronia, benché fosse la prima volta che ballava insieme. Nessuno osò fiatare, dopo alcuni secondi, qualcuno cominciò a battere le mani. Era il ragazzo antipatico con gl’occhi verdi e i capelli neri, Fakir.  Ahiru lo guardò sorpresa, non si aspettava da lui una cosa del genere. Si trasformò in un applauso di massa e fu chiaro chi avesse vinto la sfida. La ragazza sconfitta se ne andò infuriata come una belva, trascinando Mytho per un braccio mentre lui la seguiva senza dire niente, con lo sguardo fisso nel vuoto e la bocca semi dischiusa.
Si fermarono sotto un gazebo di legno bianco nel boschetto dietro scuola, con delle rose che ornavano i pilastri rendendolo molto romantico e intimo, ma quello che stava per succedere lì sotto non aveva niente a che fare con il romanticismo. – Perché non hai fatto niente ? Io sono la tua ragazza ! Dovevi fare qualcosa !- lo guardò con un’occhiata di pura rabbia la ragazza con ancora indosso le scarpette da ballo. – Loro sono state più brave.- disse freddamente Mytho, quelle parole la fecero imbestialire ancora di più. Gli tirò un ceffone che gli lasciò una manata rossa sul viso.  – Basta !! Non voglio più essere la tua ragazza !- così dicendo se né andò piangendo, lasciando Mytho solo, sotto il tetto di rose e legno. Il ragazzo non poteva capire come si sentiva la giovane, il suo cuore era distrutto in vari pezzi e non poteva provare sentimenti, ma la ragazza non poteva saperlo. La balenottera azzurra correva disperata senza meta, lontano da tutto e da tutti; Ahiru, intanto, la stava cercando per confortarla, si sentiva così in colpa, voleva rimediare in qualche modo a quello che aveva pensato. La vide correre nella sua direzione con le mani che le coprivano il viso rigato dalle lacrime. Grazie al cielo si era informata sul conto della ragazza e ora poteva darle un nome : Lory. – Lory, aspetta ti devo parlare !- gli corse incontro, ma venne superata senza essere degnata neanche di uno sguardo, si mise a correre anche lei continuando a chiamarla per nome.
Quando riuscì a raggiungerla, Lory stava colpendo alberi con le robuste mani, lasciando ammaccature sulla dura corteccia, sotto gli occhi increduli della rossa. – Lory fermati ti prego !- solo allora si accorse di una figura vicino alla ragazza che emetteva una tiepida luce rossiccia. “ Mon Dieu !Quello è un frammento del cuore di Mytho !” Il frammento aveva l’aspetto di Mytho, però sembrava una figura astratta che non poteva essere toccata con le mani.
– Princess Tutù !!- il ciondolo, al suono di quelle parole, s’illuminò; una luce avvolse Ahiru e la trasformò in nella principessa. Indossava un tutù bianco dai bordi rosa chiaro, una coroncina in testa d’oro, due braccialetti di perle ai polsi e un paio di scarpette da ballerina rosa. La sua armatura da combattimento era pronta.
- Io sono Princess Tutù ! Torna da me !-  il frammento si girò verso di lei con sguardo indifferente e lanciandogli un’occhiata di ghiaccio. Poi entrò nel cuore di Lory facendola gridare di dolore, – No !- la ragazza cicciottella guardò la rossa. – Cosa vuoi ? Sei venuta qui per prenderti gioco di me ?!- - No, io…- l’altra cominciò a ballare: una danza arrabbiata, piena di dolore e collera, con movimenti pesanti e rigidi.  Il ballo di Lory stava creando un vento sempre più potente che piegò le piante circostanti,– Lory questa non è la tua danza !! Fermati !!- - La mia danza è sempre stata così, piena di sentimenti negativi e di dolore !!- il vento diventò un vero tornado, Princess Tutù si protesse con le mani e cercò di non essere trasportata via dal vento impetuoso. Poi, fece girare le mani sopra la sua testa e ne tese  una verso Lory, con un sorriso confortante e che dava coraggio. – Vuoi ballare con me ?- disse con la voce melodiosa e calma, la ragazza smise di ballare e la guardò triste in volto. - Una volta, dissi a Rue che sarei diventata brava come lei a ballare, ero rimasta incantata dalla sua bravura, ma lei mi rispose  che sarebbe stato impossibile per me. Il mondo mi è crollato addosso, ho cominciato a provare un odio profondo e ho deciso di vendicarmi di quelle sue parole!- le lacrime bagnarono il giovane volto di Lory, Princess Tutù capì immediatamente che lei aveva frainteso le parole di Rue, le si avvicinò lentamente e le parlò teneramente. – Non piangere, Rue ha ragione, tu non potrai mai ballare come lei.- la ragazza gli lanciò un’occhiata di fuoco, – Zitta !! - -Nemmeno io potrò mai ballare come lei, ognuno ha il suo stile, il suo modo di ballare; lei ti voleva far capire che dovevi trovare il tuo balletto. Che dici, vuoi provare con me ?- la ragazza rimase senza parole, aveva frainteso tutto e se ne accorse solo ora che le aveva parlato quella ragazza così bella e gentile; si avvicinò alla ballerina, gli prese la mano e cominciarono a ballare. I dolci movimenti di Tutù e di Lory crearono una magica atmosfera. “Ognuno ha il suo modo di ballare: il mio è dolce e pieno d’amore, quello di Lory è aggraziato ma potente, ed è così che deve essere.”
I movimenti della ragazza robusta, divennero più gentili e, benché fossero di una certa potenza, non mancavano di grazie ed eleganza. Tutù sorrise contenta, si era pentita di aver pensato male di quella ragazza, ma ora aveva saldato il suo debito e poteva danzare con lei senza darsi problemi.
Quando finirono di ballare, il frammento del cuore uscì dal cuore di Lory, la ragazza cadde a terra svenuta, - Io sono “la rabbia”, grazie per avermi trovato.- disse con un sorriso sforzato, che rovinò il bel viso del giovane.
 –Vieni.- Tutù allungò le mani e il frammento divenne un piccolo pezzo di rubino che si andò a posare sui suoi palmi vellutati. – Torna dal principe !- il frammento volò via in una scia luminosa, diretto verso il suo vero e unico proprietario. Ora che aveva ritrovato un pezzo di cuore, sentiva che poteva completare la sua missione, avrebbe dovuto soltanto impegnarsi affondo e stare vicino al suo amato principe.

Mytho era seduto sui gradini del gazebo, dove era stato lasciato dalla ragazza. Non sapeva cosa stava aspettando, semplicemente non aveva altro da fare e sapeva che Fakir o Rue l’avrebbero presto raggiunto, quindi non ci sarebbe stata ragione di spostarsi da lì.  All’improvviso si sentì invadere da una rabbia incontenibile, cominciò a prendere a pugni e a calci tutto quello che incontrava: alberi, pietre e piante. Dentro di lui sentì come se un vulcano stesso eruttando per la prima volta dopo secoli di sonno, come lava calda, la rabbia lo avvolse completamente rendendolo incapace di pensare. Dopo qualche tempo, si accasciò vicino ad un albero, con la mani insanguinate e senza più energie. Lì perse i sensi, stremato e dolorante.
Intanto Fakir lo stava cercando, non poteva permettere che andasse in giro da solo, avrebbe potuto combinare qualche disastro, - Mytho, dove sei ?!- quando lo vide a terra, vicino ad un albero,  con le mani insanguinate si precipitò verso l’amico. – Mytho, ma cosa ti è successo !?- il ragazzo non gli rispose e preso dalla preoccupazione lo prese in braccio e lo portò nella sua camera correndo alla sua massima velocità.  “Cosa sarà mai successo ? Perché ha tutte la mani insanguinate ?” Fakir non riusciva a darsi una spiegazione, ma sicuramente l’avrebbe scoperto in un modo o nell’altro.

-Così il primo frammento è stato  raccolto e consegnato, brava Ahiru ! Ma riuscirai a trovare tutti i pezzi del suo cuore ?- un signore in un luogo oscuro, osservava la scena divertito, una risata agghiacciante riempì quel luogo proibito e senza vita. Quale sarà il suo vero nome ?
  
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