Chapter One.
 

- Melissa, sbrigati o vado a scuola da sola. - urlai davanti alla porta di camera sua.
- Ho quasi fatto, un secondo. - disse.
Aspettai seduta sul pavimento davanti alla porta di Melissa. Tirai fuori dallo zaino il libro di matematica e mi misi a ripassare per il compito che ci sarebbe stato quella mattina. Proprio quando trovai la pagina esatta del libro Melissa uscì dalla sua camera, bella come il sole e molto appariscente, ma è per questo che è la mia migliore amica. Come sempre aveva una rivista in mano, non faceva altro che leggere riviste invece di studiare. Ci incamminammo per andare a scuola.
- Hai studiato per il compito di oggi? - le chiesi incuriosita.
- Sì, certo. - rispose senza neanche aver sentito la domanda.
- La smetti di leggere queste stupide riviste? - le domandai tirandole via dalle mani la rivista.
- Aspetta, devo leggere una cosa importantissima, sia per me che per te. - affermò riprendendosi la rivista e tornando a leggere.
Ero confusa, cosa poteva riguardare me in una rivista? Forse un test? Quelli delle migliori amiche che Melissa faceva sempre? Non ne avevo idea, dovevo solo aspettare che finisse di leggere così potevo sapere anche io. Dopo pochi secondi Melissa aveva già finito di leggere.
- Helly devo confessarti una cosa importantissima! - esclamò Melissa fermandosi.
- Va bene, ma fai in fretta altrimenti a scuola non ci arriviamo mai. - la informai.

- Allora.. Dato che tu sei molto brava a cantare e hai già fatto qualche canzone, ehm.. ho pensato di.. - non finì neanche la frase, sapevo già cosa poteva aver fatto e speravo di aver torto.
- Melissa che hai fatto? - le chiesi preoccupata.
- Ti ho iscritta ad un concorso. - finì di dire.
Non risposi, non sapevo cosa dirle, non so per quale motivo avesse potuto farlo. Ripresi la strada e andai a scuola, Melissa era dietro di me a ripetermi che le dispiaceva e che lo aveva fatto per me. Arrivate davanti alla scuola mi bloccai di scatto e mi girai verso di lei con uno sguardo cattivo.
- Se vuoi chiedermi perché l'ho fatto.. L'ho fatto per te, perché hai una bellissima voce e le tue canzoni sono stupende. - si difese.
- Ma lo sai che non mi sono mai esibita davanti a qualcuno. - esclamai.
- Questa paura scomparirà, non ti devi preoccupare. - mi confortò, poi mi abbracciò.
- Adesso abbiamo anche il compito di matematica. - disse mettendomi le mani tra i capelli.
- Compito di matematica? - mi chiese Melissa.
- Ti aiuto io, in quello che so fare. - risposi ridendo.
Melissa ed io entrammo in classe, mi sentivo quasi pronta per il compito, avevo studiato tutta la settimana e non poteva andare male. Melissa, a differenza mia, era molto preoccupata perché non era a conoscenza del compito, ma c'ero io per lei. Io ero preoccupata per altro, tipo per un concorso a cui ero stata iscritta senza saperlo, avrei voluto uccidere Melissa ma sapeva che lo aveva fatto per me, anche se poteva stare ferma. Per tutta la giornata pensai a quello stupido concorso, non volevo partecipare, non volevo esibirmi davanti a qualcuno che non era mia madre o melissa. Fortunatamente il compito era andato bene e uscii viva anche quel giorno dalla scuola.
- Sei riuscita a fare il compito? - domandai a Melissa.
- Qualcosa mi ricordavo ma la maggior parte era arabo. - disse continuando a leggere la rivista che stava leggendo in mattinata.
- Mi dispiace. - risposi.
- Ma pensiamo a cose più importanti e interessanti, vuoi sapere dove andremo stasera? - mi chiese tutta agitata.
- Dove andiamo? - dissi posando i libri nello zaino.
- All'inaugurazione di un pub! - affermò atteggiandosi da diva.
- E dimmi, come entriamo? Avrai sicuramente qualche idea per entrare di nascosto. - esclamai, Melissa era così prevedibile.
- Non questa volta bellezza, siamo state invitate. - rispose tirando fuori degli inviti.
- Sul serio? Come hai fatto ad averli? - le chiesi stupita.
Le presi un biglietto dalle mani, per controllare se era vero, e lo era. Non potevo credere che saremmo andate ad un evento così importante dove si sarebbero presentati cantanti, attori e tantissimi altri artisti famosissimi. Melissa aveva fatto finalmente una cosa giusta.
- Non posso crederci Melissa. - dissi sorridendo.
- E' grazie a te se abbiamo questi biglietti. - asserì guardandomi.
- Cosa vuoi dire? - le domandai confusa.
- Se abbiamo questi biglietti è grazie al concorso a cui ti ho iscritto. - finì.
Ero molto disorientata, non avevo capito molto ciò che mi aveva detto. Melissa mi prese velocemente per mano e corremmo a casa, doveva trovare un vestito adatto alla serata. Era agitatissima, aveva così tanti vestiti che ormai il letto non si riusciva più a vedere. Tutti i suoi vestiti era stupendi, ma ovviamente per lei erano tutti orribili, soprattutto perché li aveva già indossati. A me bastava anche un paio di pantaloni e una bella maglietta per andare, e così feci. Melissa, invece, scelse un vestito del tutto diverso dal mio, era spettacolare, in fondo se non indossava qualcosa di "estremo" non era lei. Mancavano solo due ore all'evento ed io diventavo sempre più nervosa.