“Non ti avvicinare o va a finire che ti ammali anche tu!”, quasi gli urla dal fondo del tour bus.
Harry se lo guarda con un cipiglio un po’ stranito, mentre lo vede scosso da qualche brivido di freddo, nonostante le coperte che si è messo addosso, “Lou, qualche linea di febbre non ha mai ucciso nessuno! Non vedo come un bacio possa mettere la mia vita in pericolo!”, gli dice, raggiungendo il letto e poggiandogli una mano sulla fronte, “E poi, se anche dovesse succedere, non mi lamenterei”.
“Styles, non sono sicuro di capire i tuoi farneticamenti quando sto bene, figuriamoci se potrei riuscirci ora, in queste condizioni!”, gli risponde il ragazzo febbricitante, cedendo al tocco freddo del riccio.
“Volevo dire che non sarebbe male morire baciandoti. Non mi dispiacerebbe affatto.”, gli spiega allora, abbassandosi per lasciargli un tocco di labbra veloce, per poi andare a nascondere il viso nell’incavo del collo bollente del suo fidanzato.
E lui non può far altro che sorridere da orecchio ad orecchio, sentendo finalmente un bel po’ di calore salirgli dal cuore.
“Te l’hanno mai detto che sei sdolcinato da far schifo?”, lo prende in giro, con gli occhi che diventano ancora un po’ più liquidi per l’emozione.
Il piccolo ride, tirandosi su e iniziando a fargli il solletico. “Io non faccio mai schifo! E poi tu mi ami anche perché rischio di farti venire il diabete ogni volta che apro bocca!”, gli risponde, continuando a torturagli i fianchi.
E Louis vorrebbe veramente fare una battutaccia sul suo aprire la bocca, ma l’unica cosa che riesce a fare è guardarlo seriamente e ripetergli, per l’ennesima volta: “Dio, se ti amo!”.