Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: NeedYourHug    11/05/2013    0 recensioni
Ero sfinita, gli occhi gonfi cominciavano a chiudersi e le mie gambe a cedere; i miei vestiti erano sporchi e strappati. Sentivo che da un momento all’altro avrei mollato; quando vidi sfumata in lontananza una grande casa.. mi feci forte e percorsi con fatica quei metri che mi separavano forse dalla salvezza; ma proprio quando mi trovai davanti alla porta qualcuno la aprì e io mi trovai spiazzata. Rimasi impietrita davanti a quegli occhi azzurri che non conoscevo.. in quel momento mi sentivo confusa, ma felice, e non so neanche perché.. Mentre le lacrime cominciarono nuovamente a scendere feci un leggero sorriso, guardai il tulipano che ormai era appassito proprio come me, per poi svenire nelle braccia del ragazzo.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Correvo e basta, volevo andare il più lontano possibile. Le mie gambe volevano fermarsi, ma io no, e con le lacrime che rigavano il mio volto andavo avanti.. sotto la pioggia che piangeva insieme a me. Sfinita mi fermai, alzai gli occhi al cielo e mi buttai per terra in ginocchio, con le mani affondate nella terra, che ormai era fango. In quel momento ero io e basta, nel centro di un immenso campo d'erba sperduto chissadove.

Sollevai le mani da terra, e fissai le gocce che battevano sui miei lividi... le lacrime diventarono incessanti e io cominciai a piangere come non avevo mai fatto prima; per tutte quelle volte che mi sentivo morire dentro vedendo mia madre o mio fratello essere picchiati, per tutte le volte che venivo insultata e picchiata, per tutte le volte che ho dovuto tenere dentro di me il mio dolore; per non essere la persona che tutti gli altri si aspettavano io fossi.

Mi alzai e cominciai a camminare in una direzione sconosciuta, quella dalla quale mi sembrava difficile il ritorno. Camminavo tutta infangata tra l'erba alta e i tulipani a piedi nudi; quando mi si presentò davanti una foresta, con un gesto delicato colsi un tulipano rosso e senza pensarci molto mi addentrai nella selva.

Erano ore che i miei piedi si muovevano, alzai nuovamente la testa e una lacrima percorse la mia guancia; ora non c'era più il cielo a consolarmi, ma una fitta chioma di foglie; com’era possibile che ora mi trovavo sola? Mentre mi torturavo con questa domanda tornai con lo sguardo rivolto in avanti e continuai il mio percorso senza una precisa fine.

Ero sfinita, gli occhi gonfi cominciavano a chiudersi e le mie gambe a cedere; i miei vestiti erano sporchi e strappati. Sentivo che da un momento all’altro avrei mollato; quando vidi sfumata in lontananza una grande casa.. mi feci forte e percorsi con fatica quei metri che mi separavano forse dalla salvezza; ma proprio quando mi trovai davanti alla porta qualcuno la aprì e io mi trovai spiazzata. Rimasi impietrita, immobile davanti a quegli occhi che non conoscevo.. in quel momento mi sentivo confusa, ma felice, e non so neanche perché.. Mentre le lacrime cominciarono nuovamente a scendere feci un leggero sorriso, guardai il tulipano che ormai era appassito, proprio come me..; cominciai a sentire le mie forze che calavano sempre di più, la testa mi girava e io non mi tenevo più in piedi.. poi il buio.

.......

Mi svegliai in un’ enorme stanza che aveva le pareti azzurre e i mobili bianchi, dov’ero? Come ci ero finita lì? Sembrava la stanza di un ragazzo, ma non mi ricordavo più nulla di quello che era successo.. Uscii dalla stanza e mi trovai in un corridoio immenso e luminoso, come quelli delle case che sogni di avere, solo che questa era realtà; e a distrarmi dai miei pensieri furno delle voci. Ero spaventata.. non capivo.., presi quel poco coraggio che mi era rimasto e vagai per quella grandissima casa cercando di arrivare a quelle bellissime parole.


"If you’re pretending from the start like this, With a tight grip, then my kiss Can mend your broken heart I might miss everything you said to me And I can lend you broken parts That might fit like this And I will give you all my heart So we can start it all over again"


 

Trovai la scala che portava a piano terra, scesi qualche gradino, quando trovai cinque ragazzi che cantavano. Il ragazzo biondo che suonava la chitarra mi guardò e subito si interruppe. Quegli occhi; quegli occhi li avevo già visti.. ora ricordavo, lui mi aveva aperto la porta.

Uno dopo l’altro si fermarono anche gli altri, mi guardavano e io mi sentivo come un’estranea, un’intrusa. Indietreggiai spaventata..

-Tranquilla, non ti facciamo niente..- mi disse il ragazzo con i capelli corti e con una voglia sul collo.

Mi passai la mano sull’altro braccio chiudendo un po’ le spalle

-Sc..scusate, io me ne vado subito- dissi scendendo di corsa le scale e aprendo la porta di casa per uscire cercando di tenere basso lo sguardo per evitare di incontrare le loro facce..
Ero già praticamente fuori da quella casa, quando qualcuno urlò

-Fay!-

Dopodichè mi sentii tirare il polso; costretta dalla presa, mi girai un pò confusa; chiunque fosse, come faceva a sapere il mio nome? Davanti mi ritrovai di nuovo quegli stessi occhi nei quali tutte le volte mi ci perdevo dentro. Il biondo mi fissava e io aspettavo che mi dicesse qualcosa.

-Non andartene..- mi disse continuando a guardarmi negli occhi –Puoi restare per qualche giorno se vuoi, guardati.. devi riposare-

...era la prima volta che un ragazzo si preoccupava veramente di come stavo. Rimasi incredula per qualche secondo; quando i ricordi di mio padre e di alcuni ragazzi che mi avevano picchiata mi tornarono nella testa come immagini di un film.., le lacrime cominciarono a scorrere ancora una volta sulla mia pelle liscia.
Mi buttai nelle braccia del ragazzo appoggiando la mia testa sul suo petto. Avevo bisogno di un abbraccio, quell’abbraccio che non ricevevo da tempo, non mi importava chi fosse, poteva essere anziano, giovane, maschio, femmina, brutto o bello.. l’importante era che quell’abbraccio fosse vero.
Restammo attaccati per un bel pò di tempo mentre io piangevo, poi alzai la testa per raggiungere il suo sguardo

-Come fai a sapere il mio nome?- chiesi sussurrando e asciugandomi le lacrime.

Il biondo mi prese la mano e con un sorriso appena accennato mi mostrò il braccialetto con il mio nome che avevo sul polso.

-Ah già…- sorrisi delicatamente.


----------------------------------------------------------------

Heiii 
Eccomi qua con una nuova storia!
Se vi va recensite, spero vi piaccia ;)
A presto, baci.

P.S.: Probabilmente sarò lenta ad aggiornare a causa dei miei numerosi impegni, e quindi del mio poco tempo.. ma vi prego di avere pazienza, capitemi. :3 Grazie.

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: NeedYourHug