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Autore: DadaOttantotto    11/05/2013    5 recensioni
Quando Stiles incontra Ethan, pensa di avere trovato un nuovo amico. Uno senza zanne e artigli.
Quando Derek lo mette in guardia, Stiles non gli crede.
Quando Stiles scopre la verità, forse è troppo tardi per dare ascolto a Derek.
[Piccolo spoiler per la 3° stagione]
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Derek Hale, Ethan, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'That's so Sterek'
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Should've listened cap 5
5.

"Sorgi e splendi, lupacchiotto!"
Il sacco a pelo venne rovesciato, e Scott si ritrovò faccia a terra, la guancia schiacciata contro il pavimento.
"Stiles, ti sembra il modo?" bofonchiò.
Per tutta risposta, l'altro lo afferrò per un braccio e lo aiutò a mettersi in piedi.
"Sono le sette e un quarto" gli disse sorridendo. "Questo significa che hai dieci minuti per lavarti e vestirti. Ti aspetto di sotto per la colazione."
Poi se ne andò, lasciandolo a lamentarsi a vuoto. Sospirando, Scott si infilò in bagno e aprì l'acqua della doccia.

Arrivò in cucina giusto in tempo per vedere Stiles riempirsi la bocca con una quantità smisurata di cereali.
"Fiao" biascicò, e gran parte del cibo finì sul tavolo.
Scott sorrise, sedendosi alla sua sinistra. Il solito vecchio Stiles. Era un sollievo vedere come, nonostante tutte le cose che erano successe, il suo migliore amico avesse mantenuto quel carattere allegro e solare che lo aveva sempre contraddistinto. Una cosa su cui il lupo sperava di poter contare ancora a lungo.
Versò i cereali nella ciotola e li innaffiò con il latte, senza mai perdere il sorriso che, quasi inconsciamente, gli si era aperto sul volto.
"Allora, cosa ti ha detto Derek per convincerti a correre qui e rimanerci tutta la notte?" chiese d'improvviso Stiles tranquillo, una volta finito di mangiare.
McCall si bloccò, la mano sospesa a mezz'aria, mentre il cervello lavorava a ritmi impensabili cercando di trovare una risposta plausibile. Perché no, dirgli che l'Alfa lo aveva mandato a fargli da balia, a controllarlo ventiquattro ore su ventiquattro, non sarebbe stata una buona idea. Stiles mal sopportava il lato super protettivo di Derek.
"Niente" fu tutto quello che riuscì a dire.
"Certo."
"Non potrei voler semplicemente passare del tempo con te?"
"Ti presenti a casa mia meno di due ore dopo che ho confessato al sourwolf di aver conosciuto un altro ragazzo. Il quale, a quanto pare, è uno dei lupi cattivissimi a cui diamo - e che si stanno dando - la caccia. Permettimi di avere qualche dubbio."
Già, una logica ineccepibile, Scott se ne rendeva conto. La cosa era troppo palese, persino per lui.
Ingoiò l'ennesima cucchiata di cereali, poi scrollò le spalle.
"Potresti essere in pericolo, Stiles" esclamò.
"Sai che novità" rispose l'altro, scuotendo la testa.
"E' una cosa seria. Stiamo parlando di un branco di Alfa."
Come se non lo sapesse! Rabbrividiva al solo pensiero di trovarsi davanti tutti quegli occhi rossi, quelle zanne affilate. Derek non sarebbe mai riuscito a sconfiggerli tutti. Isaac, Erica e Boyd erano troppo deboli. Forse sarebbero rimasti feriti, gravemente. O, peggio ancora, sarebbero morti. Anche Scott. Si impose di calmarsi e di respirare profondamente non appena si accorse dell'arrivo di un attacco di panico.
"Com'è che non ti sei accorto dell'odore di Ethan?" chiese al suo amico, nuovamente concentrato sulla colazione.
"Tu puzzi sempre di lupo" rispose questi. Poi, infilando quasi la faccia nella ciotola per l'imbarazzo, aggiunse "Tu puzzi sempre di Derek."

Le lezioni sembrarono durare in eterno tanto erano noiose. Non appena fu fuori dalla scuola, Stiles si stirò, nel tentativo di sciogliere i muscoli contratti per la prolungata immobilità, e tirò un sospiro di sollievo.
Avrebbe rivisto Ethan a momenti, e questo lo rendeva piuttosto felice. Doveva solo liberarsi della sua pressante e ingombrante guardia del corpo, che non lo mollava nemmeno un secondo dalla sera prima.
"Erica e Isaac sono già a casa tua" lo informò Scott. A quanto pareva, Derek aveva intensificato la squadra di sicurezza.
Borbottò qualcosa che alle orecchie del lupo suonò come un 'Fantastico' e si diresse verso la jeep.
"E' sottointeso che ci venga anche tu, a casa mia, non è vero?" sbottò, mentre l'amico lo raggiungeva.
Stava per aggiungere qualcos'altro - l'ennesima lamentela su quanto il suo diritto alla libertà e alla privacy fosse tremendamente sottovalutato - quando la notò. Ferma vicino alla sua auto, a qualche metro da loro, Allison li guardava. Poi, con un veloce gesto della mano, fece loro segno di avvicinarsi.
"La tua ragazza ti vuole" disse Stiles, indicando la Argent con un cenno della testa.
Scott si voltò, perdendo qualche istante a guardare Allison prima di riportare l'attenzione sul suo migliore amico.
"Non è più la mia ragazza, lo sai" esclamò, leggermente contrariato.
"Ok, mi dispiace. Ora vuoi andare a vedere cosa vuole?"
"E va bene! Ma tu vieni con me."
"Magari è una cosa privata. Se volesse parlare con entrambi verrebbe lei qui, no?"
Il lupo sospirò, esitante. Derek era stato chiaro: perdi di vista Stiles anche per un solo secondo e ti stacco la testa dal collo. E, benché lui non avesse paura dell'Alfa, sapeva che, quando era in gioco l'incolumità del suo compagno, Hale poteva diventare davvero molto pericoloso. In più, se fosse successo qualcosa a Stiles non se lo sarebbe mai potuto perdonare.
Il figlio dello sceriffo, intanto, cercava di nascondere il sorriso che minacciava di insospettire McCall. Ma era tanto, troppo felice per quella fortunata coincidenza. Gli si stava aprendo una possibilità di fuga, non poteva permettersi di perderla.
"Senti, se la cosa ti fa stare più tranquillo, ti lascio queste" disse, facendo cadere le chiavi dell'auto tra le mani di Scott. "Così non posso scappare."
Gli sembrò già più convinto mentre stringeva la presa sul portachiavi di legno. Del resto, dove poteva andare Stiles a piedi? Quanti chilometri poteva fare prima che, seguendo il suo odore, lo trovassero?
"Non ti muovere di qui" gli ordinò perentorio. Lo guardò serio ancora per una manciata di secondi, per assicurarsi che avesse capito. Poi gli voltò le spalle e si incamminò in direzione della cacciatrice.
Scott tornò dopo meno di quattro minuti.
La jeep c'era ancora.
Stiles no.

Sì, sono di nuovo qui. Felici? Sì, come no :)
Ok, qui troviamo Scott, il 'bodyguard' assunto da Derek per proteggere Stiles, dato che lui non può avvicinarsi. Compito che, a quanto pare, McCall non è stato in grado di svolgere.
Non vi annoio oltre, ma lasciatemi ringraziare ThePhoenix per la recensione allo scorso capitolo!
Alla prossima!
Baci8
   
 
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