Prologo.










Doveva essere un giorno come gli altri, e invece no.

Decisi di fare una cazzata: andare a Milano.

Era il 20 maggio, un giorno importante, perché forse avrei potuto incontrare i miei idoli.

Avrebbero fatto un concerto, purtroppo però non ero riuscita a comprare il biglietto. Ma non importava, volevo provarci.

Mi sarebbe bastato anche solo guardarli per una frazione di secondi, o ascoltarli dal di fuori del ‘Forum’.

E fu per questo, che preparai la mia borsa. Misi solo le cose più essenziali, soprattutto il cibo.

Finalmente era arrivato il momento tanto atteso. Ero in stazione.

Dovevo prendere il treno che partiva da Torino verso Milano. 2 ore, solo 2 ore e sarei arrivata a destinazione.

Durante il viaggio, la mia mente iniziò ad annullare tutto ciò che mi circondava. Rimase solo e soltanto un unico pensiero.

Loro. Una band. Un sogno. Cinque ragazzi favolosi. Dalla voce stupenda. Dall’aspetto irresistibile. Dal carattere semplice, sincero, perfetto.

Chi erano? Semplice no?! La band più famosa. I One Direction.

Me li fece conoscere mia cugina. Me ne innamorai subito, ma non per la bellezza, per la loro voce. Arrivava dritta al cuore.

Da quel giorno, iniziai ad ascoltarli tutti i giorni. Andavo su google per trovare qualsiasi foto che li riguardasse.

Inoltre, avevo un dono, sapevo disegnare. E fu per questo che iniziai a fare i loro ritratti.

Diventarono un ossessione, tanto che mi capitò anche di sognarli.

L’ultimo sogno, fu incredibile. Li toccavo, li abbracciavo, ci giocavo, ci parlavo,  sembravano reali.

Peccato che fu solo un sogno. Ma una mia amica una volta mi disse “avvolte fa bene sognare”. Credo proprio che avesse ragione, quindi ci sperai.

Ero in treno, tra pochissimi minuti arrivavo a Milano. Non vedevo l’ora.

Mi sarebbe toccato prendere qualche metropolitana o qualche bus, che mi avrebbe portata direttamente al Forum.

Non ci potevo credere. Avrei avuto forse l’occasione di vederli.