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Autore: Takenomore    11/05/2013    4 recensioni
Arianna, 17 anni.
Nove mesi che aspetta quel giorno, quel giorno che sembra non arrivare mai. Tutto questo tempo le sembra interminabile.
Nove mesi che aspetta di guardare negli occhi la sua vita.
Nove mesi che aspetta che lui le tocchi la mano.
Justin, 19 anni.
La solita popstar in giro per il mondo, e una delle sue tante date è capitata in Italia. A Bologna, una città del nord Italia.
Convinto che questa città non gli possa cambiare la vita si esibisce normalmente fino a quando durante Be Alright, incrocia i suoi occhi.
I loro occhi si incrociano. I loro sguardi si osservano come se si conoscessero da anni, secoli, millenni.
Un’amore impossibile, una storia impossibile.
“Everything’s gonna be alright”
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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ARIANNA POV:
Mi chiusi la porta dietro alle spalle assicurandomi che non stesse uscendo. Mi asciugai le lacrime che avevano cominciato a rigare il mio viso nel momento in cui avevo varcato la soglia del suo camerino.
Non poteva succedermi questo, no non poteva.
Cominciai a camminare velocemente lungo questo immenso corridoio sperando che nessuno della Crew mi vedesse e mi facesse cacciare fuori, presi fuori il cellulare e vidi che avevo 15 chiamate senza risposta e 5 messaggi di Giorgia.
GIORGIA! CAZZO GIORGIA!
Aumentai il passo, quasi correndo, ed uscii dal retro..anche se non sapevo bene da dove sarei uscita. Trovata l’uscita giusta mi ritrovai dietro all’Arena così la chiamai.
“Hei Giorgia..” Dissi con tono impaurito
“DOVE CAZZO SEI FINTA? TI HA RAPITA QUALCUNO? ARI DOVE SEI?”Urlò quasi isterica e in preda al panico.
Potevo quasi sentire le sue urla dal quanto erano forti.
No aspetta, le sentivo.
Mi girai un po’ attorno e la vidi che mandava delle bestemmie al suo iphone perché non c’era più campo, decisi di andare da lei ma quando mi vide si fermò e e mi guardò malissimo.
“ARIANNA CHE FINE AVEVI FATTO?” Urlò facendo un pausa fra una parola e l’altra.
“Ero da…” Non mi fece finire la frase che ricominciò ad urlarmi contro.
“DA CHI ERI EH? ARIANNA, FRA 10 MINUTI MIA MAMMA CI VIENE A PRENDERE E TU ERI NON SO DOVE CON NON SO CHI, BOLOGNA E’ UN POSTO DI MERDA, E TU LO SAI. CI VIVIAMO” Urlò più forte quasi piangendo.
“Ero da Justin. Giorgia ero nel camerino di Justin” Sussurrai mentre le mie lacrime si fondevano con le gocce della pioggia che cadeva senza sosta da ormai 2 ore.
Lei scoppiò a ridere poi mi guardò. “Cioè tu vuoi dirmi che eri nel camerino di Justin Bieber? Cioè Justin il nostro idolo?”
Fece fatica a non ridere quando poi mi vide piangere. “Hei Ari, perché piangi?” Si avvicinò a me alzandomi il viso.
Ero rossissima ed assomigliavo ad un panda in via d’estinzione. Gli occhi erano gonfi e pieni di lacrime. Le labbra salate dalle lacrime. E le guancie, il viso bagnato da lacrime e pioggia.
Mi abbracciò e mi tranquillizzò per poi staccarsi. “Perché eri nel suo camerino? Perché hai voluto farti ancora più male?”
Non risposi e vidi la mamma di Giorgia arrivare.
“Giorgia è arrivata tua mamma, andiamo. Sono stanca e voglio solamente dormire ti prego.”
Le sussurrai per poi avviarmi verso la macchina di sua mamma, aprire la portiera e coricarmi nei sedili posteriori, così da far sedere Giorgia davanti con sua mamma. Così da non farle vedere che in realtà ancora stavo male, ancora stavo piangendo, ancora mi sentivo vuote, ancora mi ero pentita di quello che avevo fatto.
Non mi ero pentita di quello che gli avevo detto, ma di quello che avevo fatto.
Se fossi stata fuori con Giorgia, senza cercare di uccidermi più di quanto aveva fatto lui guardandomi per quei 10 secondi, i dieci secondi più lunghi della mia vita.
In quei dieci secondi c’eravamo solo noi, le altre 14.999 persone non c’erano.
Io e lui. Da soli.
Presi la mia macchina fotografica e guardai le foto e alcuni video mentre cantava o parlava.
Arrivò un video e lo guardai. Si vedeva Justin. Mi vedevo io.
Mi vedevo assieme.
Giorgia! La uccido, ha finito di vivere ora. Aveva fatto il video nel momento in cui ci siamo guardati.
“Giorgia, chi ti ha dato il permesso di prendere la mia macchina fotografica e di fare il video mentre ci guarda..”
Mi bloccai quando la mamma di Giorgia inchiodò nel bel mezzo della strada.
“Che cazzo fai mamma?” Strillò Giorgia
“Un idiota mi ha tagliato la strada. Sti disgraziati che tagliano la strada. Voi state bene?”
Chiese per poi girarsi verso di me, che ero mezza incastrata fra i sedili posteriori e quelli anteriori.
“Sisi, grazie mille” Le sorrisi dolcemente per poi ristendermi sui sedili posteriori.
 
JUSTIN POV:
Avrei rimandato una data, non me ne fregava ora come ora.  
Dovevo Trovarla.
Appena uscì dal mio camerino mi vestii subito e presi il cellulare chiamando mia mamma:
“Mamma senti, dì con Scooter di rimandare le prossimo tre date ho da fare, devo trovare una ragazza” Dissi mentre cercai di infilarmi le supra senza cadere.
“Justin ma sei pezzo? Cosa ti prende? Non stai con Evelyn?” Mi sbraitò al telefono.
“Lei è la mia bambolina” Dissi indifferente.
“La tua bambolina? Va bene hai tre giorni per trovarla Justin. Fra tre giorni fatti portare dall’autista all’areoporto di Bologna.”
Mise giù senza neanche avere il tempo di salutarla.
Mi misi il cellulare in tasca e uscii dal camerino mettendomi il cappuccio e gli occhiali da soli.
La vedevo stava uscendo dall’Arena.
Ripresi il cellulare e chiamai l’autista: “Fatti trovare dietro all’Arena fra..” Guardai l’orologio “Due secondi” Misi giù.
Allungai il passo e uscii dall’Arena e vidi la macchina e salì.
Restai un po’ in macchina finchè non vidi Lei entrare con un’altra ragazza in una macchina.
“Segui quella macchina, ma senza dare troppo nell’occhio” Ordinai impaziente.
“Ok Signorino Bieber” Disse l’autista con tono formale.
Appena la macchina di Lei partì, anche la mia macchina partì e la seguimmo.
Lei sapeva il mio nome e io non sapevo il suo, cazzo.
Pioveva forte e sentivo le gocce sbattere contro il vetro del finestrino..mi rilassava quel rumore, mi faceva addormentare.
NO, Justin no!
Resta sveglio, devi trovarla e parlarle questa volta. Non rimanere imbambolato davanti ai suoi occhi, così marroni, così grandi, così veri, così.. Ecco che sta succedendo di nuovo.
Non posso perdermi nei suoi occhi anche quando non li ho davanti.
“Allora a che punto siamo? Sorpassale in modo che dopo loro sorpasseranno di nuovo noi” Ordinai strofinandomi gli occhi.
Lo fece e sentì le gomme della macchina in cui c’era Lei sfregare sulla strada bagnata.
Perfetto.
“Ora accosta e aspetta che loro passano di nuovo” Dissi.
Lo fece e appena loro passarono, noi ripartimmo.
Le seguimmo finchè la macchina non si fermò davanti ad una casa in campagna e la vidi scendere.
A quel punto accostammo un po’più lontano della sua casa e scesi, dicendogli di nascondersi con la macchina dopodichè scesi e andai davanti a casa sua.
Tutte le finestre erano chiuse finchè non ne vidi una aprirsi di poco allora decisi di provare ad arrampicarmi senza uccidermi.
Stava ancora piovendo.
Misi un piede sui fili della luce fuori e poi su alcuni mattoni sporgenti finchè non arrivai fino al davanzale di casa sua, bussai piano.
Sentii silenzio e la musica spegnersi.
Stava ascoltando Nothing Like Us.
Aprì la finestra e mi vide.
Era in reggiseno con le leggins.
Subito entrai in camera sua e la spinsi contro il muro lentamente, senza farle male. Per poi intrappolarla fra le braccia e guardarla negli occhi.
Sta accadendo di nuovo.

Hei hei heeei! Ciao bellezze, ho visto che il secondo capitolo vi è piaciuto ahahahah! 
Soprattutto la fine! <33
Vi avevo detto che ci sarebbe stata una sorpresa, ecco questo 
è un inizio della sorpresa, ma ancora non è finita qui.
Ci sarà un altro colpo di scena nel quarto capitolo.
Grazie per le recensioni e le visualizzazioni :))
Alla prossima c:

  
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