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Autore: aleah    11/05/2013    1 recensioni
L'amore per un idolo ti porta a pensarlo,giorno e notte..
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mamma:Alzati sono le otto e tu stai ancora dormendo!!!

Sento questa voce rimbombare nella mia mente...

Chi è che cerca di svegliarmi e non ci riuscirà mai?È era mia madre che mi chiamava per andare alla scuola superiore Si avete capito bene!Mi chiamo Alé ed ho 16 anni e da quando avevo 12 anni mi sono piaciuti sempre gli One Direction e la mia amata Londra. Mamma:Ti muovi scimmia??Se adesso non ti alzi ti tolgo il computer e il cellulare chiaro?Faccio un mega salto e con la delicatezza di un bisonte mi alzo barcollando per non perdere quel che mi restava dei miei passatempi preferiti .Arrivo a scuola; come al solito la prof. mi sgrida per essere entrata in ritardo e subito saluto le mie amiche e corro all'ultimo banco per sedermi .E' uno stupido giorno di giovedì,la prof sta dicendo le solite cose e c' è il solito Martino che gira per i banchi a controllare se tutti avessero portato il materiale di musica e come al solito fa lo scemo scherzando con tutti .Passano 3 lunghissime ore e suona la campanella e mi vedo arrivare dalla porta la mia migliore amica Sara che abita lontano dal mio paese ed ha due anni più di me quindi 18 e quando la vedo scoppio a piangere e l'abbraccio forte come un bambino nel vedere la sua mamma.

Grazie a lei sono uscita prima perché doveva stare a casa mia perché doveva dirmi una cosa,per lei,molto importante;io non capivo cosa mi volesse dire e così io rimasi in piedi per sentire cosa voleva dirmi ma subito lei mi disse di sedermi altrimenti avrei battuto a d un tavolo o altro ma non volli sedermi e mi incuriosii ancora di più .Allora lei fece un respiro molto lungo e mi disse con voce molto stridula e veloce una frase cortissima ma io capii solo due cose:LONDRA E DIRECTION Allora gli feci ripetere la frase lentamente mi disse:Ho 2 biglietti per Londra e voglio condividerlo con te e potremmo andarci senza genitori perché tanto io sono maggiorenne!Dopo quella frase da 20 parole le dissi di aspettare un momento perché avevo da sbrigare una faccenda molto importante e lei mi disse di si e corsi fuori come una mandria di cavalli infuriati e gridai come una pazza. Rientro dentro e vedo Sara ridere perché mi aveva sentito e gli grido in faccia:

NON C'E' NIENTE DA RIDERE RITARDATA MENTALE

continuò a ridere e aggiunsi che non mi piaceva affatto quello scherzo ma capii subito che non scherzava dal modo con cui mi sorrise con i suoi meravigliosi occhi marrone chiaro.

Ero contentissima ma feci un po' la pessimista sapendo che mia madre non mi avrebbe mandato.

Sara mi da uno schiaffo che mi fa girare la testa vuota che mi ritrovo e mi dice che l'avrebbe convinta lei e poi sarebbe stata via solo due mesi e lei mi fece promettere una cosa:

Tesoro io ho pensato subito a te quando ho ricevuto questi due biglietti ma tu mi giuri che dopo questi mesi ti impegnerai di più a studiare?Io con la faccia un po' scocciata pensai che fosse giusto prometterglielo cosi gli dissi di si con un mezzo sorriso .Andai subito da mia madre a dirle del biglietto ma lei mi fece la solita domanda stupida:DOPO RICOMINCERAI AD IMPEGNARTI?E anche lì più seccata le dissi si con un sorriso più falso di quello delle Barbie e subito lei mi disse di si;le saltai addosso e gli dissi come minimo un milione di grazie e ritornai da Sara che rimase molto contenta della risposta di mia madre e mi venne spontaneo chiedere quando saremmo dovute partire e mi rispose Venerdì;Ci pensai un po' come una scema e gridai dicendo che era il giorno dopo!

Lei ricomincio' a ridere per la mia stupidagine e mi disse si e quindi corsi nella mia camera a preparare la mia amata valigia Gina e la riempii con tutto il mio armadio non tralasciando nulla e quando scesi Sara rimase sorpresa da in che velocità feci la valigia e lei voleva aprirla per vedere cosa avevo messo dentro ma glielo vietai altrimenti sarebbe scoppiata per tutto il disordine che avevo combinato in quella povera valigia;lei lo capii da come la guardai che era meglio non aprirla e quindi mi fece vedere la sua valigia e mi disse che anche la sua valigia aveva un nome e si chiamava JACKSON perché le ricordava un po' la sua professoressa di francese perché era tutta nera .Mi misi a ridere ma capii che non c'era nulla da ridere perché anche io avevo dato un nome alla mia valigia;chiamai subito mia madre per dirle che domani mattina dovevo partire e lei rimase un po' sconvolta ma ne fu felice. Arrivò la sera e io e Sara ci mettemmo un po' accanto alla mia televisione cosi avrei potuto dormire con lei nel secondo letto appunto vicino alla televisione ma non fu verso di dormire nemmeno con un calmante e rimanemmo a parlare per 9 lunghissime ore ma nessuno delle due se ne accorse e quindi svegliammo mia madre per dirle che andavamo all' aereoporto con la macchina di Sara e lei non si degnò nemmeno di svegliarsi e quindi ridemmo silenziosamente e andammo via. Il nostro volo faceva Bari-Roma,Roma-Londra e quindi fu davvero una palla ma quando arrivai a Londra ero felicissima e trovai una chiamata di mia mamma ma non volevo che appena arrivati mi avrebbe fatto la solita ramanzina di precauzioni quindi misi la segreteria telefonica e Sara affittò una macchina per andare all'hotel prenotato da noi. Sulla strada vedemmo 5 ragazzi tutti incappucciati e li guardammo in quei occhiali neri e giganti e ridemmo ma loro ci salutarono con la mano e risero. Io e Sara ci guardammo in faccia e ridemmo ancora e senza accorgercene stavamo per schiantarci contro una macchina e lei subito girò il manubrio e accostò e facemmo un respiro di sollievo ma senza accorgercene quei 5 ragazzi erano vicino a noi e in un inglese un po' incompreso ci dissero che non pensavano che avrebbero messo le nostre vite in pericolo e si presentarono dicendo dei noi a me molto familiari:NIALL,HARRY,ZAYN,LIAM E LOUIS. Sentendo quei nomi mi venne solo una cosa in mente:WOW DEI RAGAZZI CHE HANNO GLI STESSI NOMI DEI ONE DIRECTION! E subito risi senza accorgermi che quei ragazzi e Sara mi guardavo con una faccia in cui diceva:TU SEI PAZZA !ma non me ne curavo e quindi dissi il mio nome e quello di Sara ma poi mi corressi subito parlando in inglese perché mi ero scordata che non ero più nella mia amata Italia e amata si fa solo per dire . Comunque loro ci sorrisero e ci chiesero dove stavamo andando e gli dicemmo l'hotel e poi per caso videro il cognome con cui avevamo prenotato:Bolognesi Sara. Uno dei cinque guardò Sara e gli sorrise e capì che eravamo italiane infatti disse con voce molto tenera se eravamo per l'appunto italiane e rispondemmo di si e subito uno disse che amava l'Italia e si aggiunse anche gli altri dicendo che l'amavano anche loro. In verità mi ero scocciata a parlare quella lingua che sembrava aramaica ai miei occhi quindi dissi in modo che non potessero capire cosa stavamo dicendo dissi a Sara di liquidarli come lei sapeva fare benissimo e lo fece ma loro rimasero un po' delusi ma non me ne importava e partimmo ma vedemmo da dietro che quei strani tipi ci salutavano. Ci salutavano? È strano da dire visto che non lo conoscevamo ma non ce ne curammo molto e sfrecciammo sulla strada come due fulmini . Arrivammo all'hotel e chiedemmo della nostra camera e appena entrate sembrava una camera extra lusso e rimanemmo molto sorprese ma subito ci demmo da fare per mettere le cose a posto e dopo nemmeno un' ora avevamo finito e scendemmo giù nella sala di accoglienza e vedemmo ancora quei cinque incappucciati che non avevamo ancora visto le loro facce e ci dissero che se volevano davvero vedere le loro facce dovevamo farli salire nella nostra camera oppure trovarli un posto dove non c'era nessuno; preferiremmo farli salire su in camera e la nostra faccia era talmente viola dall'imbarazzo che una zucchina ci faceva invidia . Quando entrarono si capiva benissimo che erano indecisi se togliersi quelle,giacche e tutto il resto così li incoraggiamo a toglierli e alla fine tolsero tutto...comparvero meravigliosi ricci,un super ciuffo,dei capelli biondi, dei bellissimi occhi celesti e una meravigliosa camicia a quadri,avevo ragione. Altro che coincidenze! Quelli erano i One Direction!Rimanemmo per più di un minuto imbambolate lì,ferme come sassi. Ci chiesero come mai eravamo diventate bianche e io con un flebile tono di voce dissi un semplice' merda'. Cazzarola i miei idoli,i miei idoli, i imiei IDOOOLI! Devo sbloccarli altrimenti mi prendono per una paralitica!

Tanti potrebbero dire che sono stata una stupida ma al mio posto chiunque avrebbe fatto lo stesso. Niall ci invitò a fare un giro con loro e noi subito accettammo ma come al solito si incappucciarono per bene per sfuggire alle fan e ci incamminammo per quella fantastica città. Passò la serata e ci dissero che dovevano andare via perché il giorno dopo avrebbero dovuto alzarsi presto per andare in una radio molto famosa in Inghilterra e noi sorridemmo e concordammo con loro e ci salutammo e ci scambiammo i numeri di telefono e andammo via. Andati in albergo io e Sara cominciammo a parlare della grande fortuna che avevamo avuto ma dopo decidemmo di andare al letto e ci addormentammo in men che non si dica con una frase sussurrata da le:SII FELICE DOMANI LI REINCONTREREMO ,ANCHE SE NON ABBIAMO FATTO MOLTA AMICIZIA CERCHEREMO DI ESSERE LORO AMICHE NO? Con quelle parole mi spuntò un enorme sorriso sulla faccia e incomincia a dormire.

Che ci fai ancora qui??TI HO DETTO DI ALZARTI!

Ma perché la voce di Sara sembrava quella di mia madre? Infatti lei era lì e gli chiesi cosa ci faceva e dove era finita Sara e lei scoppiò in una risata e mi disse:Tesoro ma stai male? Svegliati che devi andare a scuola. Era vero, avevo di nuovo 14 anni ed ero nel mio letto circondata dalle solite mura. Cominciarono a scendere le lacrime. Tantissime,troppe lacrime.

Capii che era stato tutto un sogno. Uno stupido bellissimo sogno

  
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