Anime & Manga > Princess Tutù
Segui la storia  |       
Autore: hurricane venus    11/05/2013    1 recensioni
Un principe senza cuore, un cavaliere che non è in grado di proteggere le persone che ama, una ragazza che non sa chi è e infine una papera che diventa principessa. Il loro destino è unito e i fili che li legano sono controllati da un'entità oscura e nera come la notte. Riusciranno ha prendere in mano le redini del gioco e così controllare la loro vita ?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il cielo era coperto da nuvole grigie, la pioggia cadeva verso il suolo bagnando i fiori e la terra scaldata dai molti giorni di sole che si era susseguiti in quel periodo.
Ahiru era in classe, e stava ascoltando il professor Bunner che dava le ultime indicazioni sui provini per “La bella addormentata”. - Bene, come ben sapete, domani ci saranno i provini per le parti nella rappresentazione della Bella addormentata, quindi, chi vuole partecipare si presenti alle 9.00 di mattina, non un minuto dopo.- dettò ciò, la lezione continuò come di consueto. Ahiru era molto carica, aveva lavorato allungo e molto duramente per avere una parte nella rappresentazione, avrebbe dato il meglio di sé e ballato come meglio sapeva. Melany e Sonia si accorsero che i movimenti della ragazza erano molto migliori e che riusciva a fare esercizi che prima non le riuscivano. Era così fiere e orgogliose della loro amica, già la prima volta che l’avevano vista, capirono che quella ragazza era speciale e in grado di grandi cose. - Ahiru, vedo che sei molto migliorata ! Continua così e riuscirai ad entrare nella classe di primo rango ! - si complimentò Sonia sorridendo con i denti bianchi come perle, Melany scuoteva il capo energicamente, – Si, la mia Ahiru sta diventando grande !- disse gettandosi al collo della rossa e facendo finta di piangere. – Come farei senza di voi, ragazze !- - Semplicemente non faresti nulla !- scoppiarono a ridere allegramente, ricevendo in cambio una levata di testa dal professore che non gradiva che si perdesse tempo durante le sue lezioni.
La mattinata passò tranquillamente e velocemente insieme alle lezioni pomeridiane che furono molto piacevoli e non particolarmente pesanti.  Alle quattro del pomeriggio, Ahiru stava passeggiando nei giardini della scuola, osservando i fiori dai mille colori, aveva smesso di piovere e il cielo si era aperto mostrando il sole giallo e brillante. Le gocce di pioggia sui petali dei fiori sembravano piccoli diamanti, che brillavano come stelle alla luce. Lo sguardo della ragazza venne catturato da delle rose in un’aiuola tutta per loro. Erano così belle : i fiori erano grandi come una mano e avevano petali di un blu così scuro da sembrare blu. Ahiru guardava estasiata quelle meravigliose creazioni, quando la sua attenzione fu catturata dall’ombra di un ragazzo dietro di lei. Quando si girò si ritrovò il suo bel principe guardarla incuriosito e con uno sguardo arrabbiato. - Ciao.- disse il ragazzo con voce dura, la ragazza notò subito dal tono della voce, solitamente piatto e basso, che c’era qualcosa che era cambiato in lui. “Deve essere per colpa del frammento che gli ho riportato l’altro giorno.” Si disse la giovane. – Ciao !- lo salutò gentilmente lei, i suoi occhi caddero involontariamente sulle mani fasciate di lui, – Mon Dieu ! Cosa ti sei fatto alle mani ?- chiese la rossa prendendo le mani di Mytho e con la voce leggermente tremante. Il ragazzo non capì tutta quella preoccupazione, né Fakir né Rue si preoccupavano così per lui. – Mi sono ferito, ma perché ti preoccupi tanto per me ?-  - Ma come perché ?! Sei ferito ! Chiunque si preoccuperebbe !- disse Ahiru, anche se sapeva bene il motivo di quella domanda. Mytho si sentì invadere da uno strano calore, la rabbia improvvisamente si placò e sul suo volto si formò un dolce sorriso, le prese le mani e la guardò negl’occhi azzurri.  –Grazie.- poi se ne andò, lasciando la ragazza con il volto in fiamme per l’imbarazzo.
“ Mytho mi ha ringraziato !!!! Oh, Mon Dieu !!!” ma la sua felicità non durò molto, perché qualcuno aveva osservato la scena infastidito. – Lascialo in pace.- una voce secca, dura come l’acciaio, come una pugnalata al cuore la fece ritornare in sé. Era Fakir. – Perché ? Cosa ho fatto ?- chiese innocentemente la ragazza, lui la guardò ancora più intensamente desiderando di poterla congelare sul serio. - Devi lasciarlo in pace, hai capito !- l’istinto omicida della ragazza crebbe a livelli pericolosissimi, prese un grosso respiro e si girò su se stessa andandosene più lontano possibile da quell’essere antipatico e maleducato. Se solo fossero stati da soli, l’avrebbe preso e ucciso con le sue stesse mani.
Quando ormai il sole era già sceso oltre le coline che circondavano la città, Ahiru andò a dormire, la mattina seguente si sarebbe dovuta svegliare presto per partecipare alle audizioni, ed era un po’ agitata. Aveva provato tantissimo, ma la paura rimaneva come un sassolino nella scarpa che non riesci a togliere. Cercò di calmarsi e di dormire il più possibile, poco dopo si addormentò senza neanche accorgersi e il suo ultimo pensiero cadde sul bel principe senza cuore.

 

Un uccellino stava canticchiando davanti ad una finestra, aveva le piume azzurre e il becco era giallo chiaro. Quando la finestra venne spalancata improvvisamente, volò via andandosi poi a posare su un ramo di un albero li vicino. Una ragazza con i capelli rossi e gl’occhi azzurri fece un grande respiro e con il viso pieno d’energia ammirò il cielo senza neanche una nuvola. Ahiru era pronta. Sapeva cosa doveva fare e cioè ballare con tutta l’anima e con tutto il suo cuore. Il teatro era un vecchio edificio color vaniglia, al suo interno c’erano più di millecinquecento posti a sedere, il soffitto era decorato con affreschi che raffiguravano alcune delle scene più belle del balletto e del teatro: Romeo e Giulietta nella scena del balcone, una scena del “Il lago dei cigni”, un’orchestra musicale con un pianista come solista e molte altre che richiamavano il mondo dell’arte.
L’edificio era gremito di gente, moltissimi ragazzi e ragazze erano intervenuti per quell’audizione, per non contare poi tutti gli addetti alla scenografia e alla coreografia che erano venuti per vedere chi sarebbero stati coloro che avrebbero ballato su quel palco sotto le vesti di Aurora e del principe Filippo. Ad un tratto una voce familiare richiamò l’attenzione della giovane, la quale cominciava a sentire l’asia crescere sempre di più. - Ahiru ?! Ci sei anche tu !-  la rossa si girò e si ritrovò davanti Rue, con un sorriso che gli arrivava alle orecchie.  - Ciao Rue ! Come sono felice di rivederti ! – esclamò la rossa entusiasta e sollevata di conoscere almeno una persona in mezzo a tutti quegli sconosciuti.  – Anche io sono molto felice, dimmi per quale parte farai l’audizione ?- - Per una delle fate madrine . – Rue divenne perplessa,  – Ma come ? Non vuoi fare Aurora ?- - No, non sono all’altezza, mi basta avere un ruolo minore, ne sarei felicissima lo stesso !- il sorriso di Ahiru contagiò anche l’altra, pensando che la ragazza poteva aspirare a un ruolo più importante.  – Immagino che tu partecipi per Aurora, spero che tu vinca, mi piacerebbe ballare sul tuo stesso palco. - - Così, mi metti in imbarazzo !- Rue era diventata tutta rossa, non aveva mai trovato una ragazza così gentile e solare. “Mi sta proprio simpatica, è completamente diversa dalle altre.” Le due ragazze si salutarono e andarono a prepararsi nei camerini preparati appositamente per gli studenti della scuola di danza. I giudici erano il professor Bunner, la professoressa Alice insegnate di teatralità e il pianista Jason. Ahiru inizialmente fu sorpresa di vederlo tra i giudici, ma poi si rese conto che stava parlando del pianista più bravo che conoscesse, anche se doveva ammettere che non ne conosceva molti. – Bene ragazze, cominciamo le audizioni, la prima per il ruolo di Aurora è la signorina Milena.– una ragazza si mise al centro del palco e cominciò la sua esibizione. La guerra era cominciata, non si sarebbero fatti prigionieri, ci potevano essere solo pochi vincitori e per vincere avrebbero dovuto sputare sangue e ballare finché avessero energia.
Erano tutti nervosi, i giudici non sembravano convinti, le prime tre erano state brave ma non avevano ballato con sentimento, si era creata un’atmosfera pesante e Ahiru aveva paura di esserne sopraffatta e fare un’esibizione orribile. Ma ora era il turno di Rue. Entrò sul palco con gli occhi puntati davanti a se e calò il silenziò. Aveva indosso un tutù rosso come il sangue, ornato con ricami argentei che raffiguravano delle rose e spine, le scarpette erano nere come i suoi capelli raccolti in un ordinato chignon.
Quando la musica iniziò, Rue seppe cambiare completamente l’atmosfera: i suoi movimenti erano così delicati e aggraziati da poter essere paragonati a petali di rosa che cadevano dal cielo, trasportati dalla brezza gentile primaverile. Rimasero tutti senza parole. Rue era così precisa e fluida nei movimenti che sembravano parte di lei, ma anche la teatralità era perfetta. Le sue espressioni lasciavano trapelare tutte le emozioni che suscitava la musica, il suo corpo cantava insieme alla musica e riuscì a creare una magia meravigliosa. Ahiru ne rimase incantata, quando finì l’esibizione non poté far meno di applaudire con entusiasmo. Il teatro si riempì di applausi, i giudici si alzarono e si complimentarono con la ragazza che sorrideva soddisfatta, uscì di scena con un grande inchino, quando passò vicino a Ahiru gli sussurrò qualcosa. -  Mi raccomando, voglio te, vicino a me su quel palco…-  dettò ciò si sistemò dietro le quinte per osservare l’esibizione dell’amica, curiosa di vedere cosa avrebbe ballato e se fosse migliorata dall’ultima volta che aveva ballato con lei. - E ora passiamo alle audizioni per le fate. La prima è la signorina Ahiru.- alla ragazza venne un infarto, l’agitazione si impossessò di lei, camminò rigidamente sul palco, sembrava una bambola di legno. Si poteva vedere la tensione sul suo volto come se fosse stata dipinta. Rue lo notò immediatamente e prendendo un grande respirò gridò, – Ahiru ! Metticela tutta !- lei si girò verso la ragazza rossa per l’imbarazzo, ma grazie alle parole dell’amica l’ansia se n’era andata e ora poteva muoversi liberamente.  Si mise in posizione e chiuse gl’occhi, cercando d’immedesimarsi. La musica cominciò e tutti rimasero stupiti dalla scelta del brano. Aveva infatti deciso di ballare La mort du cygne dal Le lac des cygnes.
“Sono un cigno, un bellissimo cigno ferito, che vola stremato per poi adagiarsi a terra, morto…” pensando ciò, cominciò a muovere le braccia lentamente e con grande eleganza, il volto si riempì di dolore e angoscia lasciando tutti sorpresi e senza parole.  “Wow, Ahiru è migliorata davvero molto, avrebbe dovuto partecipare all’audizione per la principessa, sarebbe stata un ottima rivale.” Rue sorrideva, felice che la sua amica stesse andando così bene. Intanto la ragazza aveva continuato la sua esibizione, le sue braccia sembravano ali morbide e bianche come nuvole, era riuscita a catturare l’attenzione di tutti e questo giocava a suo favore. Piegò il busto all’indietro, alzando la gamba sinistra che andò a pochi centimetri dalla testa, le gambe cominciavano a tremare, poi tornò dritta e, con un movimento veloce dei piedi, fece alcuni giri su se stessa. Ora arrivava la parte più difficile : saltare. Non era mai riuscita a fare un bel salto, aveva paura di cadere e farsi male e questa la bloccava, ma doveva assolutamente tentare. Girò su se stessa, mise un piede a terra e prese lo slancio, ma verso la fine appoggiò male il piede e cadde a terra, procurando uno spavento generale. “ Forza ! Non è successo niente !” Si  rialzò dolorante, non aveva perso la concentrazione e continuò la sua esibizione come se fosse stato tutto programmato. Si accasciò a terra lentamente e pose le sue mani sulla gamba distesa, nascondendo il volto. Ci fu un lungo momento di silenzio e poi un grande applauso riempì tutto il teatro. Ahiru alzò il viso incredula, tutti quegli applausi erano per lei ? Si alzò piano, piano e fece  un piccolo inchino, sorridente si diresse dietro le quinte. Rue era li che l’aspettava, - Sei stata bravissima ! - - Dici sul serio ?! Non mi stai prendendo in giro ?- l’altra scoppiò a ridere divertita, – Ma ti pare ! Sei stata fenomenale ! Complimenti la parte è sicuramente tua. – Ahiru non riusciva a crederci. “ Ho avuto la parte, ho avuto la parte ! Ho avuto la parte !!!!!” Saltò di gioia e abbracciò Rue che rimase confusa, poi ricambio anche lei, quel contato le fece sentire un calore che non aveva provato per molto tempo, ma allo stesso tempo sentiva uno strano sentimento nascere dentro di lei. Cosa poteva essere ?
Ahiru uscì dal teatro tutta contenta, anche se aveva sbagliato il salto, la sua esibizione era stata davvero molto apprezzata dai giudici, la faccia che aveva fatto il signor Bunner non aveva prezzo, se ci pensava gli veniva ancora da ridere. Guardò l’orologio del campanile che s’innalzava verso il cielo: erano appena le undici. Cosa avrebbe potuto fare ? Le lezioni erano state sospese per le audizioni, quindi avrebbe potuto fare una bella passeggiata nei giardini della scuola, oppure fare un giro in città… ma certo !! Poteva andare a trovare Edel !
Edel era una ragazza molto seria e matura, aveva capelli verdi come l’erba e la pelle bianca come la neve, le labbra di un violetto candido e due occhi blu come il mare. La ragazza aveva qualche anno in più di Ahiru, e la cosa più strana è che sapeva esattamente chi fosse e tutta la sua storia strampalata, la ragazza non aveva mai voluto rispondere alle domande di Ahiru su cose sapesse la sua storia, così la rossa aveva lasciato perdere. Lasciandosi conquistare dalla gentilezza e dalle parole della giovane donna. Ahiru la trovò senza difficoltà: infatti, Edel, era sempre in piazza o nelle vie principali della città, vendeva gioielli di pietre preziose e intanto suonava un…un….bhè a dir la verità non sapeva neanche lei cosa fosse, lei girava una manovella e usciva una musica molto carina che attirava i clienti. La venditrice le dava molti consigli, l’aveva conosciuta un giorno di pioggia, quando stava correndo per cercare un riparo e la vide sotto un portico a suonare. Le si avvicinò e cominciarono a parlare e così ogni volta che andava in città, Ahiru si fermava dalla ragazza per parlare con lei. Benché si conoscessero ormai dai qualche settimana, la strana ragazza continuava  a rivolgersi ad Ahiru in tono molto formale, suscitando perplessità nella ragazza con i capelli rossi. Quando la vide sotto un albero in mezzo alla piazza, le corse in contro agitando una mano, - Edel !- la ragazza si girò verso di lei e le sorrise gentilmente.   – Ciao Ahiru. - - Ciao Edel, come va ?- - Bene, tu ? Cosa fai qui ? Dovresti essere a lezione.- la rossa scosse la testa, – No, oggi c’erano le audizioni per lo spettacolo e indovina ? Ho avuto la parte per una delle tre fate !! O almeno penso sia così…-
- Brava, sono felice per te.- la ragazza la guardò, non le sembrava particolarmente entusiasta, ma lei era fatta così, molto indifferente e tranquilla, – Dimmi, hai qualche gioiello nuovo ?- la ragazza guardò la piccola bancarella che aveva davanti a lei, c’erano pietre di ogni tipo: rubini, smeraldi, zaffiri e persino diamanti ! Ma il suo sguardo venne catturato da un braccialetto argenteo, aveva un pendente a forma di cuore con uno zaffiro incastonato.
 – Questo come si chiama ?- la ragazza prese il bracciale, osservandolo incantata, – Questo si chiama “amicizia”, se lo doni a un caro amico, rimarrete amici per sempre, anche se dovreste separarvi, prima o poi vi ricongiungerete.- ad Ahiru s’illuminarono gli occhi, sapeva perfettamente a chi regalarlo.  – Quanto costa ?- - Per te niente, è un regalo.- prese le mani della giovane e glielo mise sui palmi vellutati. – Cosa !? Non posso accettare !- l’altra le chiuse la bocca con un dito, - Niente ma ! Ora vai !- Ahiru le sorrise con tutta la gratitudine che provava e dopo averla ringraziata un centinaio di volte, ritornò alla scuola di corsa.

 Le audizioni erano finite e il signor Bunner appese un foglio con i nomi dei selezionati su una bacheca di legno, davanti all’edificio centrale della scuola. Una piccola folla si formò davanti alla bacheca, curiosi e ansiosi di sapere i risultati. Ahiru si avvicinò sorridente, sapeva già che la parte era sua, ma aveva paura che ci fosse stato un ripensamento da parte dei giudici. “Ok, al tre, one, deux, trois !” alzò gl’occhi, ma quando vide che il suo nome non era tra quelli che erano stati scelti per il ruolo di una delle fate, la delusione e la tristezza s’impossessarono del suo viso. “Perché ? Perché non sono stata scelta ? Pensavo di aver fatto una bella esibizione !” Gli occhi cominciarono a diventare lucidi e una lacrima solitaria le bagnò una guancia, – Ahiru !- una voce familiare la chiamò, era Rue.
– Ahiru, cosa c’è che non va ?- la ragazza si gettò al collo della ragazza, in lacrime, – Non sono stata scelta ! Non sono stata scelta, capisci !? Perché ?!- Rue, rimase di sasso, non poteva crederci, la sua performance era stata quasi perfetta ! Si diresse furiosa a controllare, cercò il nome della sua amica  su ogni angolo di quel maledetto foglio arancione, ad un tratto sul suo volto si dipinse un sorriso raggiante. – Perché sorridi ?- chiese la rossa confusa, si asciugò le lacrime sul viso con il dorso delle mani, e si avvicinò alla mora,  – Ahiru sei stata scelta per il ruolo di Malefica !!- Ahiru sgranò gli occhi, ci mise alcuni secondi per elaborare l’informazione e poi spalancò la bocca senza parole. –M-mon Dieu ! N-non può essere !!- le due ragazze saltarono di gioia e si abbracciarono, erano state entrambe scelte e avrebbero potuto ballare ancora una volta sullo stesso palco. - Come mai tutto questo entusiasmo ?- una voce vacua attirò le due ragazze, – Mytho !- Rue lasciò Ahiru e lo raggiunse, – Come stai ? E’ da un po’ che non ci vediamo !- -Bene grazie, tu ?- - Bene, ho avuto la parte di Aurora nella rappresentazione !!-  - Sono contento per te !- i suoi occhi non esprimevano felicità ma a Rue andava bene così, l’importava solo che lui rimanesse sempre con lei, lui era l’unica persona che aveva mai amato. – E indovina ? Ahiru sarà Malefica ! Non è meraviglioso !- la rossa sobbalzò, era stata in disparte ad ascoltare i due ragazzi, non voleva certo fare il terzo incomodo. – Bello.- - Saremo tutti e tre sullo stesso palco.- Mytho aveva ovviamente ottenuto la parte del principe Filippo, la sua esibizione era stata perfetta, uno dei giudici si era addirittura messo a piangere per la bravura che aveva dimostrato.
– Mytho vieni !- una voce dura e cruda spaccò quell’atmosfera di festa come uno specchio colpito da un masso.  – Si.- un ordine, una risposta. “Come vorrei prenderlo e #@!?[, e poi fargli @:#!!” Le buone maniere di Ahiru decisero di andarsene per una vacanza momentanea, raccolse tutta l’acidità che aveva dentro di sé e gli rispose a tono. – Ma guardate chi è arrivato ! Che c’è ? Nella tua caverna faceva troppo freddo e non sapevi come accendere un fuoco ?- Fakir fece una smorfia, offeso e irritato, non si aspettava una risposta del genere dalla ragazza dai capelli ramati, – Ha parlato la prima ballerina !- disse in tono ironico con un sorriso divertito in faccia, - Ma come ti permetti !!- Mytho si avviò verso l’amico e se ne andarono lasciando la partita 1 a 0 per il ragazzo con i capelli neri. – Questa me la paghi, carciofo !!!- Fakir non sapeva cosa dire, era un’ offesa ? “Carciofo ? E questa da dove gli è venuta fuori ?”
Rue guardò il suo amato andarsene ancora una volta sotto le grinfie di quell’antipatico di Fakir, si rattristò e Ahiru lo notò subito, era il momento di dargli quella cosa. – Senti Rue …- la ragazza si girò lentamente verso l’amica. – Ho qualcosa per te.- detto ciò prese il braccialetto e glielo legò al polso. L’altra lo guardò stupefatta. Era bellissimo. – Si chiama “amicizia”, l’ho preso pensando a te, spero che diventeremo grandi amiche !- il sorriso di Ahiru riportò la gioia alla mora che era commossa da un simile regalo. – Grazie ! Nessuno mi ha mai regalato qualcosa di così bello.- Rue si sentiva al settimo cielo, era la prima volta che una persona le faceva un regalo del genere, l’avrebbe custodito con estrema gelosia.  
Dopo essere tornate insieme al dormitorio delle ragazze, si salutarono e andarono immediatamente a dormire, stanche e affaticate per la lunga giornata che avevano trascorso.

 - Bene, bene. A quanto pare la paperella comincia a farsi dei nuovi amici…Ah,ah,ah !! Che patetico, è solo una stupida papera ! L’amicizia le porterà solo guai…- l’uomo sedeva su una seggiola a dondolo, guardava divertito la scena riflessa su uno specchio incorniciato da un bordo d’argento. Intorno a lui numerosi ingranaggi giravano senza fermarsi, precisi e veloci. Che cosa aveva in mente quell’uomo inquietante ?

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Princess Tutù / Vai alla pagina dell'autore: hurricane venus