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Autore: itsilviabitchez    11/05/2013    1 recensioni
Perché doveva essere sempre così difficile?
Lui, con quel suo maledetto sorriso, lo stava divorando lentamente.
Ogni volta che rideva, con quella sua meravigliosa risata, era come se le nuvole facessero spazio a un nuovo sole.
E quegli occhi… Così simili ai suoi, ma maledettamente più belli.
Per non parlare dei capelli. Amava i suoi capelli, e ormai l’avevano capito tutti, anche se non sapevano che amava di più il proprietario di quella chioma folta e riccia, che di tanto in tanto non resisteva a toccare.

LARRY STYLINSON! SE NON VI PIACE IL GENERE NON LEGGETE!
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Perché doveva essere sempre così difficile?
Lui, con quel suo maledetto sorriso, lo stava divorando lentamente.
Ogni volta che rideva, con quella sua meravigliosa risata, era come se le nuvole facessero spazio a un nuovo sole.
E quegli occhi… Così simili ai suoi, ma maledettamente più belli.
Per non parlare dei capelli. Amava i suoi capelli, e ormai l’avevano capito tutti, anche se non sapevano che amava di più il proprietario di quella chioma folta e riccia, che di tanto in tanto non resisteva a toccare.
 
- Louis dai, ho appena fatto lo shampoo! – si lamentò Harry ridendo.
- Lo so, ma è la tua punizione per avere i capelli ricci!
- Non ti piacciono? – chiese, facendo il finto offeso.
Louis sentì una spina trapanagli il cuore: come poteva anche solo pensare che non gli piacessero? Amava ogni singolo riccio.
- Quando me li presterai mi piaceranno di più – rispose, facendo finta di niente.
Grazie al cielo era bravissimo a nascondere i suoi sentimenti, era bravissimo a mentire, da questo punto di vista. Ogni giorno gli veniva da piangere, se non ogni giorno spesso, anzi, in quel periodo pure troppo spesso, e la colpa era sempre di Harry. Da un po’ aveva capito cosa provasse realmente per lui: all’inizio non voleva crederci, cercava di negarlo anche a sé stesso, ma era troppo difficile interpretare la sua reazione ad ogni abbraccio, ad ogni sorriso, ad ogni pacca sulla spalla, ad ogni volta che sentiva la sua voce come una semplice amicizia; no, Louis non voleva bene ad Harry semplicemente come amico. Louis provava qualcosa di più, e ormai aveva imparato ad accettarlo.
Adesso però stava diventando problematico. Viveva insieme ad Harry e gli altri tre compagni di band in una casa vicino agli studi di registrazione e lo vedeva ogni singolo momento della sua giornata. Qualche mattina si alzava sperando che fosse già sveglio per poterlo vedere e sentire la sua voce, altre mattine si svegliava sperando che non si fosse ancora alzato per poterlo vedere mentre dormiva; qualche sera andava a letto triste pensando che mai avrebbe avuto Harry come più di un amico, altre sere andava a letto felice di aver passato una giornata splendida con lui.
Era una situazione complicata, doveva riconoscerlo. Non sapeva cosa fare, non sapeva se confessare tutto o no. La cosa bella era che nessuno dei suoi compagni sapeva di questo suo sentimento, tutti pensavano che Louis avesse lasciato la sua ragazza perché non la amava più o perché il suo lavoro gli impediva di dedicarle il tempo necessario; non era così, ovviamente. Lui aveva lasciato la sua ragazza perché non provava assolutamente niente per lei, quando stavano insieme non faceva altro che pensare a Harry e a come sarebbe stato baciare lui, come sarebbe stato sentire il suo profumo… e, si sentiva un po’ in imbarazzo a dirlo, ma lo aveva pensato anche in situazioni più intime.
Era la prima volta che gli succedeva questo con un ragazzo, era una situazione completamente nuova per lui. Ormai, però, aveva superato la paura, lo stava accettando ed era passato alla fase depressiva: Harry non lo avrebbe mai ricambiato, ne era certo. Proprio per questo era indeciso sul da farsi: se gliel’avesse rivelato, forse non lo avrebbe più trattato nello stesso modo, erano praticamente migliori amici. Da una parte, però, non ce la faceva più a tenersi dentro questo sentimento, stava diventando una cosa troppo grande da gestire da solo. Oltretutto Harry non mostrava il minimo interesse per lui in quel senso, quindi perché rischiare? Avrebbe solo rovinato la loro amicizia e non lo avrebbe avuto più nemmeno come amico. E se ne sarebbe pentito per sempre, si conosceva troppo bene.
 
Ma come poteva ignorare i suoi sentimenti?
Lo guardò mentre giocava al Nintendo ds con il nuovo gioco dei Pokèmon, tutto intento a controllare il suo pokedex, con la lingua tra i denti. Il suo cuore cominciò a battere forte.
- Ehi Lou, guarda qua – gli disse, facendolo destare dai suoi sogni. Louis si accomodò nel divano accanto a Harry, il più vicino possibile. – Come ti sembra questo Pokèmon?
Non gliene fregava niente del Pokèmon, si era perso nei suoi occhi e lo stava fissando in modo spudorato. Passarono alcuni secondi, e Harry si girò verso di lui, i loro visi troppo vicini.
- Ci sei?
- Eh? Sì, scusa – disse, abbassando lo sguardo. Quello era decisamente uno dei giorni depressivi. – Mh, niente male – disse poi, riferendosi al Pokèmon.
- Vero? Piace molto anche a me.
Rimase qualche minuto a guardarlo giocare, spostando a volte lo sguardo dal ds al suo viso, per vedere quanto fosse bello mentre era concentrato; dopo un po’ sbuffò piano e si alzò dal divano, trascinandosi verso la sua camera da letto. Gli altri non c’erano, magari poteva concedersi qualche minuto o ora di sonno.
- Lou?
- Mh? – fece, girando il viso verso Harry.
- Ti stavi annoiando? – gli chiese. Aveva un tono quasi triste nella voce.
- Ma no… è che sono un po’ stanco – sorrise.
- Ah… ho capito.
Lo guardò un ultima volta, e visto che si era rimesso a giocare al ds, se ne andò nella sua stanza. Si sdraiò sul letto e prese l’iphone, per controllare cosa c’era di nuovo su twitter o su facebook, magari qualche messaggio carino dalle fan.
 
Non passarono neanche dieci minuti, che la porta della sua stanza si aprì lentamente, rivelando la testa di un Harry un po’ intimidito.
- Posso?
Louis si mise di scatto seduto sul letto – Certo!
- Che stavi facendo? – gli chiese, mettendosi seduto vicino a lui.
- Niente, controllavo se le fan stessero apposto – ridacchiò.
- Bisogna farlo ogni tanto – ridacchiò anche lui – Posso farti una domanda?
- Dimmi…
- Perché hai lasciato Hannah?
Louis si trattenne dallo sgranare gli occhi e tentò di rimanere calmo, mentre dentro di sé voleva urlare come un pazzo, il cuore andava a mille e si sentiva accaldato; era sicuro di essere arrossito almeno un po’. – Io… era difficile continuare a mantenere una relazione con lei.
- Mh… capisco.
- Perché me lo chiedi?
- E’ che per un attimo avevo pensato… niente! – aggiunse poi coprendosi la bocca con le mani, come se in realtà stesse pensando ad alta voce e non avrebbe mai voluto dire quelle parole.
Louis nel frattempo si preoccupò: era così evidente che era pazzo di lui?
- Avevi pensato cosa?
- Niente, lascia perdere, è una cosa stupida – rise nervosamente.
- Dai, lo sai che puoi dirmi tutto – gli sussurrò Louis avvicinandosi di più a Harry. Non sapeva cosa gli stava prendendo, aveva una voglia matta di baciarlo. Quelle labbra carnose, stupende, erano a due centimetri da lui…
Harry abbassò lo sguardo e sussurrò qualcosa.
- Come? Non ho sentito – disse Louis, allontanandosi di poco.
Il riccio fece un respiro profondo, chiuse per un secondo gli occhi e poi li riaprì, guardandolo. – Pensavo ti piacesse qualcun altro.
Il suo cuore si fermò per un attimo. – E chi? Non frequentiamo nessuno oltre che noi stessi, per ora – rise.
- E’ proprio questo il punto.
-Non capisco – in realtà capiva ed era più che terrorizzato, ma stava ancora cercando di auto convincersi che Harry non stava per dire quello che pensava, che gli stesse facendo uno scherzo o qualcosa di simile.
- Vedi, è una cosa troppo stupida da dire, e se te lo dico non so come andrà a finire. Magari non mi rivolgerai più la parola, ma ti dico in anticipo che mi dispiace se sto sbagliando tutto, a volte sono stupido e mi faccio film mentali… perdonami.
- Perdonarti? Non hai fatto niente.
- Non ancora. Ma sappi che io ci tengo alla nostra amicizia.
“Pensa io”, avrebbe voluto dirgli, ma forse era meglio evitare. – Anche io. Ma non ho capito dove vuoi andare a parare.
- Cazzo – sussurrò, passandosi una mano tra i ricci. Quei ricci che amava, che lo mandavano in estasi, che gli facevano battere il cuore alla velocità della luce; forse sperava che in realtà gli dicesse quello che pensava gli stesse dicendo, ma comunque cercava ancora di auto convincersi del contrario.
- Pensavo ti piacesse qualcuno di qua.
Il cuore di Louis si era fermato, ne era certo. Era fottuto, adesso sì che era fottuto. – Co… cosa intendi per “di qua”?
- Di questa casa. Credevo ti piacesse Liam.
Stavolta non potè trattenersi dallo sgranare gli occhi. Come poteva davvero pensare che gli piacesse Liam? Dove aveva sbattuto la testa?
- Liam?
- Ecco, lo sapevo. Cazzo, scusami, ti prego.
- Ma…
- Non volevo insinuare cose, è che mi faccio i film, te l’ho detto… Non so, forse a volte penso troppo, forse vedo cose che in realtà non ci sono. È che pensavo fosse strano che avessi lasciato Hannah per questo, dopotutto riuscivate a vedervi relativamente spesso, non pensavo che quello della distanza e del lavoro fosse un problema reale… scusami ti prego – disse con la voce rotta, stava quasi per piangere, e a Louis si strinse il cuore.
- Sei un idiota – gli disse, sorridendo.
- Lo so. Scusami, per favore.
- La smetti di chiedermi scusa?
- Oddio, non so che fare. Lo sapevo che non dovevo parlartene, sono un idiota, hai ragione tu – una lacrima si sciolse sulla sua guancia.
- Harry – gli disse Louis, avvicinandogli e asciugandogli la lacrima con il pollice, mentre gli accarezzava la guancia. – Non sei un idiota per questo. Sei un idiota perché non hai capito niente. O meglio, hai capito ma hai sbagliato persona.
- Che vuoi dire…?
- E’ vero che mi piace qualcuno di questa casa. È vero che non ho lasciato Hannah per la lontananza. Ma quella persona non è Liam.
- Niall? Zayn?
- Non continuare ad essere più idiota di così – sorrise. – Sei tu.
Harry sgranò gli occhi lucidi e stavolta Louis non riuscì a resistere. Si avvicinò piano alle sue labbra facendole congiungere, e sentendo finalmente il loro sapore e la loro morbidezza. Le amava, le amava da morire e l’aveva sempre saputo anche solo guardandole.
Chiese dolcemente accesso alla sua bocca con la lingua, e Harry non esitò a concederglielo, mentre si lasciava spingere dolcemente con la schiena contro il letto.
Si abbandonarono in un bacio infinito, nessuno dei due sapeva dire quanto fosse durato; l’unica cosa certa, era che quel bacio traboccava d’amore, traboccava di desiderio, traboccava di un segreto mantenuto forse per troppo tempo.
Un segreto che a quanto pare valeva la pena di essere svelato.


Note dell'autrice: 

Salve u.ù aaallora. Inizio col dire che non so perché ho scritto questa one shot, ma mi sentivo ispirata, ho aperto word e... alla fine è venuto fuori questo *-* e devo dire che mi piace abbastanza.
Poooi. Non so in quanti di voi leggeranno o commenteranno, ma spero vi sia piaciuta *-*
Un bacio e a presto cc:


 


lasciatemi piangere in un angolino forever. 
  
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