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Autore: terrastoria    30/11/2007    5 recensioni
Correva. Correva veloce, veloce come mai aveva fatto. Correva non curandosi del fiato che veniva sempre meno… Correva per non avere rimpianti. Correva per porre fine a quella corsa. Correva per quel bambino che era stato così carino con lei, in passato. Correva per quel ragazzo che era stato così gentile con lei, anni addietro. Correva per quel ragazzo che s’era fatto uomo. Senza che lei potesse vedere. Correva per quell’uomo. “Mi piacciono le persone come te” Ne valeva proprio la pena di correre. Hinata non aveva certo dimenticato.
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Naruto”

Buona Lettura!

 

 

 

She was running under the rain…

 

 

 

Naruto sta arrivando”

“Cosa?”

“Lui è tornato a Konoha”

“E’ vero, Kiba?”

“Vuoi che ti dica bugie, Hinata?”

“…lui… sta… tornando… a… Konoha…”

“A momenti sarà alle porte del villaggio, non mancare”

“…”

“Cosa aspetti, eh?! Coraggio, muoviti! Vagli incontro!”

 

 

 

Correva.

Correva e ansimava.

Correva veloce, veloce come mai aveva fatto.

Correva non curandosi del fiato che veniva sempre meno…

Correva mettendoci tutta se stessa.

Correva nel tempo.

Correva per battere il tempo, per stupirlo.

Correva per essere la prima, una volta tanto.

Correva per non avere rimpianti.

Correva per porre fine a quella corsa.

Correva nella pioggia.

Correva grondante d’acqua.

Correva non curandosi dei “particolari”.

Correva non interessandosi a ciò che la circondava.

Correva non adoperandosi di fare alcun tipo di attenzione.

Correva per accertare una speranza.

Correva per veder realizzato il suo desiderio.

Correva per quel bambino che era stato così carino con lei, in passato.

Correva per quel ragazzo che era stato così gentile con lei, anni addietro.

Correva per quel ragazzo che s’era fatta uomo. Senza che lei potesse vedere.

Correva per quell’uomo.

Correva.

 

 

“Mi piacciono le persone come te”

 

Ne valeva proprio la pena di correre.

Lei non aveva certo dimenticato.

 

 

“Inuzuka, dov’è la Hyuuga?”

“Sta raggiungendo l’entrata di Konoha”

“Stai scherzando?”

“Ma perché tutti mi fanno sta domanda oggi?! Sono sincero!”

“Sa di Naruto?”

“Gliel’ ho detto”

“No, non può essere…”

“Hokage?”

“Cosa le hai detto di preciso?”

 

 

 

Finalmente, dopo sei anni, poteva riammirare quel Lui fattosi uomo.

Finalmente, dopo sei anni, poteva rifarsi gli occhi di quell’individuo straordinario, originale.

Finalmente, dopo sei anni di rafforzamento interiore, poteva osare.

Finalmente avrebbe parlato.

Finalmente.

 

“Nessuna difesa, niente di niente”

“Benissimo, capo”

“Guardi là, una donna!”

 

Ad ogni passo si sentiva più leggera.

Pareva che fino a quel momento non avesse fatto altro che correre.

Ad ogni passo i suoi timori diminuivano.

L’avrebbe trovato.

Ad ogni passo la distanza veniva cancellata.

Mancava poco.

Ad ogni passo la vita le sembrava sempre più bella.

Stava per sentirsi realizzata.

 

“Naruto non verrà.”

“Come?”

 “Alcuni ninja del Villaggio della pioggia ci hanno fatto credere il falso.

“No…non è possibile…”

 “Naruto è con Jiraya.”

“Cosa significa, eh?! Cosa sta succedendo?!

“Un attacco nemico nel giro di poco. Ci volevano far credere che Naruto arrivasse per farci abbassare le difese fuori da Konoha”

 

Si sentì quasi svenire.

Dovette sforzarsi per non cadere in ginocchio.

 

 “Inuzuka va’ a richiamare la squadra Ambu!”

“Hokage…io...non…sapevo…”

“Di’ loro di andare alle porte del villaggio, subito!”

“Mi…dispiace…”

“Non si risolve nulla stando qui a compiangersi! Corri, è un ordine!”

“Hinata...”

“Io cercherò di raggiungerla…”

 

Non era più troppo tardi…

La corsa era quasi giunta al termine.

Non poteva rallentare.

Sentiva che Lui era vicino…stava camminando nella direzione opposta.

Non era mai stata così sicura in vita sua.

Non aveva paura.

Già si vedeva quell’uomo osservarla allegro con i suoi occhioni azzurri…

 “Hinata ma sei tu?!” Le avrebbe detto.

E lei non si sarebbe trattenuta. Al diavolo l’imbarazzo. Al diavolo il contenersi.

 “Naruto mi sei mancato tantissimo…”

Lui le avrebbe sorriso.

Lei non avrebbe aspettato risposta. L’avrebbe abbracciato…

Era pronta.

Non era troppo tardi…

 

 

“Non ci devono essere ostacoli”

“Me ne occupo io”

 

Fulminava. Tuonava. Pioveva.

Non importava.

Rumori. Voci lontane.

Non le sentiva.

Passi.

Non se ne accorse.

 

Correva e correva.

Era quasi arrivata.

Le parve di scorgere la figura di un uomo in lontananza.

Aumentò la velocità.

 

“Mi piacciono le persone come te”

 

Le risuonava quella frase per la testa.

Quell’unica frase che le aveva fatto compagnia per sei anni.

Quell’unica frase per la quale aveva deciso di sperare.

Quell’unica frase per la quale aveva deciso di non mollare.

 

Grandinava.

Un fulmine illuminò il mondo. Illuminò l’uomo.

Grandinava.

Tutto pareva voler a tutti i costi diminuire la sua corsa.

Tutto pareva voler farla fermare a pochi passi dal traguardo.

No.

Guai.

Era finita.

Ultimi passi in corsa…

 

Ancora tuoni.

Rumori metallici.

Voce metallica.

Non sentì nemmeno.

 

Un bagliore accecante.

 

“Mi piacciono quelli come te, Naruto”

 

Non sentì nulla.

Era troppo proiettata verso la sua speranza.

“Ti prego, amica mia, resisti…”

 

Non percepì nulla.

Troppo presa dalla sua felicità.

 

Non provò dolore.

Sicura di aver vinto.

L’uomo era lì…

 

Correva per una falsa speranza.

Correva per aver creduto al suo migliore amico.

Correva per un falso ritorno.

Correva ingannata dal destino.

E non arrivò mai a destinazione…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

One shot venutami in un momento di ispirazione improvviso. L’ho scritta ascoltando “Shadow of the day” dei Linkin Park.

Ero partita con l’intento di fare un lieto fine, ma poi man mano che scrivevo mi è uscita una shot fondamentalmente struggente, un qualcosa di triste. Mentre scrivevo mi vedevo una Hinata che correva e correva…fatto è che però non sono riuscita a vedermela terminare la sua corsa …E no lieto fine. Saranno state anche le note della canzone a far prendere una piega drammatica…

Beh sono curiosa di sapere che vi è parsa, e se ne è valsa la pena di pubblicarla!

Aspetto recensioni!

Saluti

Terrastoria

 

   
 
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