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Autore: Angelus_Dragon    12/05/2013    2 recensioni
Sciocca è la donna che si innamora.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le mie mani sudano attorno ad un telefono silenzioso oramai da troppe ore.

Lo giro tra le dita. Lo stringo. Lo faccio danzare sui palmi sfiorandone la scocca intiepidita dal mio calore.

Gli occhi chiusi cercano rifugio dentro di me.

“Perché non mi rispondi?”

Non ha tempo.

Non ne ha mai avuto veramente.

Sono sempre stata solo un’ombra nella sua vita. Un’ombra pressante e fastidiosa pronta a minacciare la luce della sua esistenza.

Roteo ancora il cellulare, in una danza ipnotica che non riesco a controllare.

“Allora perché mi hai cercata tu per primo?”

Sciocca.

Sussurra la mia mente.

Sciocca.

Sono stata un bel passatempo. Una novità da utilizzare fin quando la noia non spinge a cercare qualcos’altro. Qualcun altro… qualcun'altra.

E chi sarà la prossima anima candida che finirà tra i tuoi artigli di demone? Quali serafiche ali strapperai dai sogni di una fanciulla innamorata?

Gli occhi si appannano mentre il telefono rallenta il suo ballo sulla mia pelle.

Tante parole hanno riempito il vuoto che veleggiava su noi dopo la passione che con tanta sincerità sembravi condividere con me, eppure ora sono qui da sola.

Stupida sciocca che ti ha creduto. Che ha sperato.

Un modo vile, infame, quello di eclissarti senza preavviso dalla finestra della mia vita. Non un cenno, non un sorriso accompagnato da dolce abbraccio. Solo il ricordo di quell’ultimo bacio oramai distante anni luce dal presente. Hai deciso di svanire come il tramonto, allontanandoti sempre di più, facendoti sentire sempre di meno.

“Non ci sarà, però, un’alba per noi.”

Lo so.

Lascio cadere il telefono a terra, incurante se una piccola crepa si unirà alle gemelle su quello schermo tanto delicato, abbraccio le mie ginocchia portandomele al petto, nell’inutile tentativo di salvare qualcosa di più importante dell’oggetto che giace sul pavimento: la mia anima. Sento che si sbriciola e ho la sensazione che l’involucro di carne ed ossa che l’ha sempre custodita amorevolmente non basterà a trattenerne i frammenti.

Mi stringo con più forza a me stessa.

Pianto le unghie nella carne delle gambe.

Mordo le labbra trattenendo i singhiozzi.

Inutile.

Il dolore comincia a traboccare dai miei occhi. Inutile che li tenga ostinatamente chiusi.

Inutile.

Tutta quest’assurda vicenda è stata totalmente inutile.

Piango mentre la pioggia all’esterno mi ricorda semplicemente la tristezza che già provo.

Piango, e lo farò fino a quando le nuvole del cielo oscuro non faranno posto ad uno spicchio di Luna.

Lo farò fino a quando questo immenso dolore non stempererà in fredda consapevolezza.

Sciocca è la donna che si innamora.

   
 
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