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Autore: LordWeavile94    12/05/2013    6 recensioni
L'avventura di due gemelli attraverso i piani di Sword Art Online, una storia parallela a quella di Kirito e Asuna. Lotte, Amicizie, Amori, Perdite, Tradimenti: un'avventura straordinaria, una lotta per la sopravvivenza.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Eccomi qua, di nuovo pronto a raccontarvi le vicende della Gilda dei Soli Gemelli e soprattutto dei loro fantastici membri! Ringrazio tutti per le recensioni che continuate a mandare, e anche tutti quelli che leggono e basta! Spero vi piaccia il mio racconto. Questa volta ho deciso di provare con un episodio di più capitoli, di cui il prossimo, penso di potervelo anticipare, si svolgerà in città, quindi senza combattimenti particolari.
Adesso basta ciance, all’attacco!
 
 
Capitolo Quinto: Un evento di emozioni- Parte prima.
 
Era passato ormai più di un anno dall’inizio di SAO, e la situazione procedeva a rilento. Dopo aver annientato uno dopo l’altro i piani con una forza inarrestabile, il gruppo di testa aveva pian piano diminuito l’impeto, dato che, tra morti e disillusi, in pochi ormai combattevano per la liberazione.
Si avvicinava capodanno, e si era sparsa la voce di un evento: un grande ballo, che si sarebbe tenuto al cinquantesimo piano, per fugare un po’ la pesantezza della vita di guerra.
Inoltre sembrava che al ballo ci sarebbero stati alcuni mercanti particolari, che vendevano alcune tra le armi più potenti del gioco, ed avevano anche la possibilità di potenziare enormemente strumenti già posseduti dai giocatori.
Per partecipare, però, serviva un raro strumento, che solo alcuni mostri, tra l’altro molto potenti in gruppo, lasciavano come ricompensa. Io e le ragazze decidemmo quindi di impegnarci a fondo per ottenere quello strumento e partecipare a quello straordinario evento.
 
-Allora, dove si trova il dungeon?- chiesi guardando Umiko.
-Dovrebbe essere nella foresta del cinquantesimo piano. C’è un gruppo di mostri che ogni ora si riforma, e questi lasciano cadere lo strumento che ci serve per l’evento. Attaccano sempre in gruppo, e dalle ultime informazioni sembra che siano almeno in venti.- rispose la ragazza, precisa come sempre.
-Ciò vuol dire che dobbiamo andare ad Algade, per poi dirigerci alla Foresta Bianca, giusto?- chiese Syria, e tutti annuimmo.
In quel momento ci trovavamo nella nostra casa e base, costruita sul quarantasettesimo piano, vicino alla città di Floria. Come gilda non ci eravamo espansi, sebbene ci rimanessero ancora alcuni posti letto liberi nella casa. Ovviamente, per ordine delle ragazze, la parte dedicata ai maschi e quella dedicata alle femmine erano separate. Mi ritrovavo quindi da solo ad annoiarmi, mentre loro giocavano e parlavano di chissà che cosa. Ci voleva un maschio, in quella gilda.
Dopo aver sistemato tutti i nostri oggetti e chiusa la porta partimmo verso Floria, per raggiungere la grande foresta.
 
-M-ma che f-f-freddo! Io odio il freddo!- disse White, avvolgendosi intorno al corpo il mantello.
Sorrisi: anche per me era lo stesso, ma riuscivo a sopportare meglio di lei. Umiko e Syria sembravano invece perfettamente a loro agio.
Guardai il mare di alberi davanti a me: erano alti e completamente innevati. La neve cadeva anche in quel momento, sebbene solo debolmente. Si diceva che le bufere avessero ammazzato moltissimi giocatori, da quelle parti.
-Avanti, procediamo!- disse Syria, sfoderando la sua lancia.
Tutti annuimmo, per poi addentrarci pian piano nella foresta.
Il silenzio che regnava in quel luogo era quasi irreale. Al contrario della pioggia, la neve scendeva lentamente, senza rumore, accumulando strato su strato senza farsi nemmeno notare. Silenziosa e letale. Come un assassino.
Passammo gran parte della giornata nell’immenso bosco, alla ricerca dei mostri, ma questi non si fecero vivi. Cominciai a pensare che, forse, i mostri non sarebbero più comparsi.
Ci fermammo quando il sole calò. Trovammo una piccola radura e accendemmo un fuoco, mangiando qualcuna delle nostre provviste.
-Dove diavolo si sono cacciati?- sbuffò Syria, impaziente di combattere un po’. Umiko pensò per qualche secondo.
-Non lo so, non credo che l’evento sia finito. Magari sono semplicemente nascosti da qualche parte- disse.
In quell’esatto momento sentimmo un forte grido provenire dai meandri della foresta. Ci alzammo tutti insieme, spaventati, e guardammo in quella direzione, le armi in pugno. Senza pensarci due volte cominciai a correre verso il luogo da cui era provenuto il grido. Attivando una Skill guadagnai la possibilità di vedere anche al buio come se fosse giorno, quindi mi potei muovere velocemente.
Raggiunsi un’altra radura.
Dentro vi erano almeno quindici creature completamente bianche, simili a lupi, dal corpo asciutto e scattante, gli occhi rossi, zampe grandi il doppio di una mano umana, aspetto feroce e zanne grigie che fuoriuscivano dalle fauci.
Al lato della radura stava una ragazzina, molto giovane, probabilmente sui tredici anni al massimo. Davanti a lei stava un uccello grande quanto un’aquila, il corpo blu cosparso di scintille. Una Fenice del Tuono.
-F-Fenik, attacca!- gridò la ragazza, impaurita. La fenice annuì, poi muovendo le ampie ali creò un vento cosparso di elettricità, che andò a colpire gli avversari.
Mi accorsi però di un’altra di quelle bestie, che stava per attaccare da dietro la fanciulla.
D’impulso scattai, gridando. Tutte le bestie, compreso il mio obiettivo, si girarono verso di me, distraendosi. Caricai un pugno e colpii il mostro, mandandolo contro un tronco e facendolo scomparire in un mare di pixel.
La ragazza mi guardò, esterrefatta.
-G-grazie.- disse.
Mi girai verso gli altri mostri, che si stavano preparando ad attaccare.
-I ringraziamenti a dopo.- risposi, concentrandomi. Erano troppi da battere in due, e non sapevo quando White e le altre sarebbero arrivate.
Sospirai: dovevo attivare la Danza Berserker, di nuovo. Odiavo essere costretto ad usare quella tecnica.
Improvvisamente, uno dei “lupi” scomparve in una nube di pixel, uggiolando. Io non mi ero mosso, la fenice neppure, e conoscevo tutte le tecniche di White, non poteva essere stata lei.
Subito dopo intravidi, a malapena, un movimento, e un altro mostro scomparve. Capii che qualcuno di molto veloce ci stava aiutando. Sorrisi.
-All’attacco!- gridai, per poi lanciarmi su una delle bestie. La colpii ripetutamente, fino a quando questa non cadde morta. Sentivo dietro di me la ragazza ordinare alla sua fenice di attaccare. E intanto, una dopo l’altra, le bestie scomparivano sotto i colpi dell’alleato invisibile.
Dopo giusto un paio di minuti la battaglia era finita. I risultati della battaglia mi mostrarono oggetti rari lasciati dai mostri che avevo ucciso.
Sentii uno spostamento d’aria talmente piccolo che pensai di essermelo immaginato.
Un attimo dopo avevo un pugnale sul collo.
-Fermo!- gridò una voce femminile, dietro di me. La ragazza. La pressione del coltello sul collo svanì, ma la lama non si allontanò di molto.
Osai abbassare gli occhi: davanti a me c’era un ragazzo dai capelli neri come la notte e occhi marroni come il cioccolato. Lo sguardo era duro, il coltello pronto a partire. Impallidii: non lo avevo nemmeno sentito arrivare. Era quindi questo l’attacco furtivo che si diceva usassero gli assassini?
-Non osare toccare quella ragazza.- sussurrò, poi si rialzò in piedi, stupendomi per la sua altezza.
-Aury, tutto bene? Sei ferita?- disse poi ad alta voce, guardando la ragazza.
Lei scosse la testa. –No grazie, sto benissimo, grazie a lui.- rispose, per poi voltarsi verso di me e sorridermi. Solo in quel momento notai la sua bellezza. Alta più o meno come me, aveva capelli neri che le arrivavano fino a metà schiena e occhi più scuri di quelli del ragazzo, che sembravano emanare dolcezza e allegria. Il mio cuore per poco non perse un colpo, e qualcosa nel mio stomaco si mosse. Poi, nella foresta, risuonò un altro grido.
-Franz!- era mia sorella. Mi girai giusto per vederla correre dentro la radura, seguita da Umiko e Syria.
-Tutto bene?- chiese Umiko, guardandomi per controllare se avessi ferite.
-No, sto bene, loro mi hanno aiutato.- risposi, indicando i due ragazzi.
Syria si avvicinò ai due, studiandoli. Notai che lanciò un’occhiata di disapprovazione verso il ragazzo, ma comunque non disse niente.
-Queste sono le mie compagne di gilda.- dissi rivolgendomi ai due –Sono Umiko, Syria e White, che è mia sorella gemella.- L’ultima persona chiamata in causa si avvicinò ai due, sorridendo.
-Grazie per aver aiutato mio fratello. A volte tende a cacciarsi nei guai, e io sono costretta ad aiutarlo. Piacere di conoscervi.- disse tendendo la mano verso la ragazza. Quella ridacchiò, guardandomi per un secondo di sottecchi, poi strinse la mano di mia sorella.
-Io invece sono Aury, piacere di conoscervi. La fenice è la mia compagna, Fenik. Invece quel ragazzaccio che vedete è mio fratello maggiore, Fabiorex.- Lui la guardò e la fulminò con lo sguardo.
-Sorelle...- dicemmo nello stesso momento io e lui. Lo guardai e scoppiai a ridere. Lui arrossì e guardò da un’altra parte.
-Fabiorex...una domanda, come fai a muoverti così velocemente e ad attaccare con così tanta forza? Devi essere di livello molto alto!- dissi, guardandolo con un po’ di ammirazione. Con la mia vista potenziata riuscii a vederlo arrossire di più.
-Be’...ecco...senti, non te ne deve importare.-sbottò dopo un attimo di esitazione. Solo una mia occhiata trattenne Syria dal saltargli addosso.
-Oh, avanti fratellone! Non fare l’antipatico!- disse la ragazza prendendogli la mano –Scusatelo, quando si trova con le persone che non conosce è sempre così. È un bravo ragazzo, davvero!- continuò poi, rivolgendosi a noi. Fabiorex la fulminò di nuovo.
-Be’, cosa ci fate in questo posto?- chiese Syria. La ragazza rispose subito allegramente –Siamo venuti qua per ottenere i biglietti per l’evento di capodanno, ma non abbiamo ancora avuto fortuna! O meglio, quei mostri che ci stavano attaccando sono quelli che dovrebbero darli, ma finora ne abbiamo trovato solo uno.-.
Syria annuì e mia sorella rispose –Davvero? Anche noi siamo qui per lo stesso motivo! Potremmo fare gruppo finché non li troviamo, che ne dite?- Aury, entusiasta, annuì e accettò. Le barre vita dei due comparvero sotto quelle delle mie compagne, che adesso stavano chiacchierando allegramente. Aury sembrava davvero una ragazza solare. Il mio cuore perse un altro, piccolo colpo.
Sentii qualcosa di freddo sulla mia schiena. E di metallico.
-Te lo ho già detto, non toccare mia sorella. Non mi piace come la guardi.- sussurrò a bassa voce Fabiorex. Era evidente che tenesse molto a lei. Il ragazzo poi si allontanò da me.
 
Passammo il resto della notte a riposarci, facendo dei turni di guardia per evitare che i mostri ci attaccassero. Fabiorex durante il mio rimase sveglio, probabilmente per controllare che non facessi qualcosa a sua sorella. Stava già cominciando ad essermi antipatico.
Il mattino dopo eravamo di nuovo pronti per partire. Esplorammo la foresta, facendoci aiutare dai sensi ultrasviluppati di Fabiorex. Durante il combattimento lui spariva, letteralmente, per poi comparire velocemente dietro i nemici e colpirli di sorpresa. L’attacco furtivo infliggeva danni massicci, dato che annullava tutte le difese.
Aury invece utilizzava una spada, anche se la sua maggiore fonte di danni era Fenik. Era quindi una Domatrice.
I mostri attaccavano sempre in gruppi di venti esemplari, contando sulla forza numerica. Due o tre volte salvammo dei giocatori che stavano per essere sopraffatti.
Infine, dopo un’intera giornata passata a combattere, ottenemmo tutti lo strumento. Era una scatola di metallo nero, contente un globo viola. Era definito come “Invito all’evento”.
La sera cenammo ancora insieme, appena al di fuori della foresta. Diverse volte cercai di trovare le parole per invitare i due ad entrare nella gilda, ma per qualche motivo non ci riuscii. O meglio, per un motivo. Aury. Ogni volta che la guardavo, così piena di allegria e a volte anche un po’ ridicola, in senso buono intendo, il cuore batteva un po’ più forte, e sentivo qualcosa nello stomaco muoversi. Possibile che mi avesse conquistato così facilmente?
Infine andammo a dormire. Restai sveglio per buona parte della notte, pensando a cosa fare.
Il giorno dopo ci salutammo. Fabiorex, che nel frattempo era diventato un po’ meno scontroso, strinse la mano a tutti. Aury abbracciò ciascuna delle ragazze, dicendo di volerle rivedere presto. Quando arrivò a me, esitò un attimo, poi mi tese la mano. Gliela strinsi, e nel contatto mi sembrò di sentire quasi come una strana energia scorrere tra di noi. Guardandola, mi sembrò, per un solo attimo, di vederla arrossire.
Subito dopo loro attivarono i loro cristalli e scomparvero. Restai lì a guardare il punto in cui lei era sparita e mi sentii più pesante. Dietro di me, la voce di mia sorella parlò.
-Perché non l’hai invitata ad entrare nella gilda?- Abbassai la testa e non risposi.
Subito dopo sentii qualcosa di caldo avvolgermi, e un paio di braccia stringersi intorno a me.
-Sciocco di un fratello.- sussurrò, dolcemente.
 
 
Fine della prima parte! Ancora una volta scusate se vi ho fatto aspettare tanto, ma mi sono dovuto preparare per un test di ingresso all’università ^^’’ Ad ogni modo, spero che il capitolo vi sia piaciuto, anche se forse è un po’ corto...mi spiace davvero. Spero di essere riuscito a caratterizzare bene tutti i personaggi, specialmente quelli suggeriti dai recensori, che tra l’altro ringrazio ancora! Grazie a tutti voi che leggete e sopportate le mie pazzie, le mie sdolcinatezze e tutto il resto ^^ Rinnovo ancora l’invito ad inviarmi i vostri personaggi...e ci vediamo presto! Spero di riuscire a scrivere velocemente il prossimo capitolo!
  
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