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Autore: Dark_S97    12/05/2013    7 recensioni
Questa storia è una raccolta di one-shot sul personaggio di Finnick Odair. I capitoli saranno raccontati in prima persona e riguarderanno fatti importanti della sua vita e anche momenti di vita quotidiana.
Spero che la storia vi piaccia!
N.B. I capitoli dal 3 al 13 fanno parte della storia sugli Hunger Games di Finnick, divisa in questo modo per questioni di lunghezza e tempi di aggiornamento.
1. Primo incontro
2. Dodici anni
3. Frammenti di vita
4. Goodbye, district 4
5. First day in the Capitol
6. Sessioni di addestramento
7. L'intervista
8-11. L'arena
12. The victor
13. Somebody else
14. Back under the stars, back into your arms.
15. Shivers.
16. The Victory Tour.
17-18. Mentore.
19. Buon sedicesimo compleanno, caro Finnick Odair!
20. I remember when we kissed, I still feel it on my lips.
21. I'll carry your world.
22. Sides of the same coin.
23. The beatiful and damned.
24. The 70th Reaping.
25. Annie and The Capitol.
26-27. The 70th Hunger Games.
28. Fix you.
29. Every revolution begins with a spark.
30. The Quarter Quell.
31. Forever.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Annie Cresta, Finnick Odair
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi piace osservare le onde seduto su questa spiaggia vuota. E' così bello stare qui...
Il paesaggio è perfetto. Un'ampia striscia di sabbia dorata è circondata da tante grosse rocce appuntite, ma che sotto la luce del sole brillano come diamanti. L'unico passaggio per accedere a questo posto è un piccolo tunnel sotteraneo, dentro al quale bisogna camminare a gattoni. L'altro ingresso si trova ben nascosto da un grosso cespuglio, in un prato non molto distante da casa mia. Ho scoperto quel buco praticamente cadendoci dentro, mentre cercavo una cordicella che avevo perso. L'aria lì dentro era impregnata di salsedine, era così diversa da quella del prato, così volevo scoprire dove andasse a finire e così ho trovato questa spiaggia. Ho deciso che sarebbe diventato il mio posto segreto, il posto in cui potevo stare lontano da tutte quelle ragazzine che facevano di tutto per attirare la mia attenzione e quei ragazzini invidiosi che in fondo non volevano altro che essere me. E' ancora il mio posto. Sto con i miei pensieri mentre guardo le onde e annodo e snodo una cordicella. L'unico suono è il rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia. E' un rumore ritmico, piacevole e rassicurante... Molti dei miei coetanei superficiali lo definirebbe noioso e monotono.

Mi sdraio all'ombra e guardo le nuvole. Chissà come sarebbe volare... Forse è come andare in barca? All'improvviso sento dei passi. Chi può aver trovato questo posto? Mi giro di scatto. Vedo una bambina. E' magra. Ha i capelli lisci e castani e occhi chiari. L'ho già vista a scuola. Sta sempre da sola, forse gli altri la considerano strana, oppure si sente troppo diversa da loro...
Ha sette anni, tre meno di me. Non mi ricordo il suo nome. Il suo sguardo incontra il mio. Ha gli occhi verde mare, mi guarda spaurita.
"Ciao, come ti chiami?" le domando
"Annie Cresta" risponde in un soffio, così piano da essere sentita appena. "Finnick, dove siamo?" chiede con voce tremante
Non mi meraviglio che sappia il mio nome. A scuola tutti mi seguono. Dicono che sono bello... Non posso dargli torto, perchè la mia immagine nello specchio mi piace.
"Siamo in un posto che conosco, anzi conoscevo solo io, perciò non devi dire di questo posto a nessuno" la imploro. Non voglio che loro vengano qui.
Lei annuisce. Forse in fondo mi capisce...
"Ma come sei arrivata fin qui?" chiedo incuriosito
"Mi è caduto l'orsetto nel tunnel, sono entrata a cercarlo, ma era buio e non l'ho trovato e mi sono persa!" scoppia in lacrime
"Ti aiuto io a cercare l'orsetto, non piangere Annie!" sorrido. Sembra diversa da tutte quelle ragazzine vuote...
Mi alzo, prendo la torcia ed entro nel tunnel. Annie mi segue a ruota. Gattoniamo, mentre tengo la torcia in bocca e illumino la galleria. La luce illumina alcune radici e le ombre sembrano scheletri. Ad Annie scappa un grido.
"Stai tranquilla... Sono solo radici" cerco di rassicurarla
Ma continua a tremare.
"Tieni" le dico passandole una zolletta di zucchero "è buona ed è dolce..."
Se la mette in bocca. "Sì, ma è troppo dolce... Starebbe meglio con qualcos'altro" commenta
"A me piacciono così" dico indispettito.
Poi la luce illumina qualcosa.
"Annie, ho trovato il tuo orsetto!" glielo do e sorride.
"Grazie, Finnick" mi abbraccia e io ricambio. Il suo calore mi scalda il cuore.

Fuori dal tunnel il sole è quasi calato. Il cielo è rosa, viola, rosso e tanti altri colori. Osserviamo a bocca aperta il meraviglioso tramonto sopra le nostre teste.
"Devo andare a casa!" si ricorda Annie. Sta per correre via.
"Ti accompagno" dico
Casa sua non è lontana dal prato. Camminiamo per 5 minuti. La lascio davanti a casa sua.
"Sai? Credo che diventeremo ottimi amici." le dico sorridendo. Sembriamo così diversi, eppure credo di avere tanto in comune con lei...
Annie ricambia il mio sorriso ed entra in casa.

Io vado a casa saltellando e mi rendo conto di... essere felice.

Nota dell'autrice: recensite e ditemi che ne pensate!
   
 
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