Anime & Manga > Princess Tutù
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Autore: hurricane venus    12/05/2013    1 recensioni
Un principe senza cuore, un cavaliere che non è in grado di proteggere le persone che ama, una ragazza che non sa chi è e infine una papera che diventa principessa. Il loro destino è unito e i fili che li legano sono controllati da un'entità oscura e nera come la notte. Riusciranno ha prendere in mano le redini del gioco e così controllare la loro vita ?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Quante volte ti ho detto di non parlare con alcuno ?! Sei il solito stupido !!- un ragazzo dai capelli corvini stava sgridando un altro giovane con gl’occhi color ambra. Mytho lo guardava in silenzio, il viso teso e concentrato, come se si stesse trattenendo.  – Non so più come dirtelo!- quella fu la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, – Smettila di trattarmi come se fossi una bambola !!!!!- la voce del principe riempì tutta la stanza, lasciando Fakir senza parole, mai una volta Mytho aveva risposto ai suoi rimproveri o aveva mostrato sentimenti; si limitava ad annuire ed ad eseguire i suoi ordini. “Perché è così arrabbiato ? Non è possibile, lui non ha un…almeno che…. un pezzo del suo cuore non sia ritornato !!” Fakir, con gli occhi spalancati dallo sconcerto, si girò su se stesso e uscì dalla stanza. Si appoggio alla porta con la schiena e lentamente si lascio scivolare fino a sedersi sul pavimento con il volto coperto dalle mani tremanti. “ Non posso permettere che il cuore di Mytho ritorni, sarebbe una catastrofe !! Devo scoprire come ha fatto a recuperare un frammento del suo cuore.” Si alzò di scatto e corse verso la biblioteca della scuola, doveva trovare “quel libro” ad ogni costo.
Mytho era rimasto al centro della stanza, respirando affannosamente, non credeva di essere in grado di reagire così, cos’era questa forte sensazione che provava ? Si sentiva caldo e pieno di energie, come se una bomba fosse esplosa dopo tanto tempo che era rimasta indisturbata. Dopo quella sfuriata si sentiva molto meglio, più leggero e più tranquillo, da un certo punto di vista. Prese la sua borsa con le scarpette e gli abiti di danza e uscì dalla camera, dirigendosi verso l’edificio centrale.

Ahiru era nella sua stanza e stava provando alcuni passi, quando vide l’orologio appeso sopra il suo letto gli venne quasi un infarto. – Mon Dieu ! è tardissimo !!- uscì dalla camera senza nemmeno cambiarsi e corse alla velocità della luca verso la sua classe, maledicendosi per essere sempre così sbadata e ritardataria.  Intanto nell’aula, Sonia  e Melany si stavano riscaldando, e si chiesero dove fosse finita l’amica. – Ma dove sarà Ahiru ?- Sonia guardò l’altra ragazza, aspettando una risposta, - Sarà di nuovo in ritardo.- disse rassegnata la ragazza con i capelli scuri, le due si guardarono e annuirono convinte, ormai arrese al piccolo difetta dell’amica.   – Cambiando discorso, tu dici che sarà in grado di fare la strega, nella rappresentazione ?- la bionda ci pensò su, – Lei è molto dolce, pura e sincera, mette sempre gli altri davanti a se ed ha un cuore d’oro. Avrà qualche difficoltà a interpretare un ruolo oscuro e cattivo come quello,  ma sono sicura che se la caverà in qualche modo !- Melany fece un grosso sorriso e annuì. La porta si spalanco improvvisamente attirando l’attenzione di tutti i presenti.
 –Sono qui !!- -Ahiru !- gridarono le sue amiche, sollevate che la rossa fosse riuscita ad arrivare prima del suono della campanella. - Scusate per il ritardo, mi stavo esercitando e non ho visto l’ora che si era fatta !- Ahiru aspettò i rimproveri di Melany e le frecciatine incoscienti di Sonia, ma non ci fu nulla. Ahiru le guardò meglio e quello che vide la lasciò parecchio perplessa. “ Mon Dieu ! Ma cosa…?” Le due ragazze avevano gli occhi lucidi, Melany cominciò a parlare con la voce rotta dalle lacrime imminenti. – S-sono…così…orgogliosa !!- Le due gli si gettarono al suo collo in lacrime, Ahiru non sapeva cosa pensare, – Sei diventata così responsabile ! Ti eserciti tutto il giorno e non arrivi più in ritardo !- - La mia Ahiru è diventata grande senza di  me ! Se ne andrà con un baldo giovane e ci lascerà sole nella nostra misera esistenza !!- Sonia ruppe la magia di quel momento con quella frase poco consona alla situazione e che aveva del comico, – Cosa ho detto ?- Ahiru e Melany scoppiarono a ridere, Sonia le guardò confusa, ma poi si lasciò trasportare da quella risata contagiosa procurando un rimprovero da parte del professore. – Basta ridere ragazze ! Preparatevi per la lezione!- il signor Bunner entrò in aula e battendo le mani fece tornare il silenzio. La lezione continuò senza problemi, Ahiru e le altre erano migliorate molto e provavano una grande soddisfazione riuscire a fare esercizi che prima risultavano difficili, il signor Bunner se ne accorse e non poté che essere soddisfatto dei suoi alunni.

 
Verso le dieci Ahiru stava passeggiando spensierata nel boschetto dietro l’accademia, le piaceva molto quel posto, era tranquillo e dove ci si poteva riposare. Gli alberi erano ricoperti di foglie verdi, che, quando venivano scosse dal vento, producevano un suono dolce e rilassante, gli uccellini cantavano allegri tra i rami e alcuni scoiattoli correvano giù dai tronchi per raccogliere delle ghiande cadute al suolo. 
 D’un tratto sentì delle voci, erano di un ragazzo e di una ragazza, non erano molto distanti e, curiosa fino al midollo, decise di scoprire a chi appartenessero. Seguì quei suoni nel bosco, fino ad arrivare ad una radura con un’erba di un verde chiaro e moltissimi fiori di campo, sotto un albero di ciliegio in fiore c’erano Rue e Mytho. Ahiru si nascose dietro un tronco e rimase li a guardarli. “ Sono Rue e Mytho ! Come sono dolci insieme !” rimase a guardarli un po’ di tempo, ma più li guardava e più cresceva in lei un senso di tristezza e malinconia a cui non riusciva a dare una spiegazione. “Perché ho questa voglia improvvisa di piangere ?” senza sapere il perché, scappò via, correndo nel boschetto senza neppure guardare dove stesse andando.
Rue e Mytho stavano facendo un pic-nic per passare un po’ di tempo insieme, Rue amava profondamente quel ragazzo freddo e distaccato, adorava i suoi occhi vacui e inespressivi, non l’importava se lui non l’amava realmente, lei voleva solo che lui rimanesse sempre con lei. Era stata solo per molto tempo, mentre ora aveva accanto qualcuno che, anche se per illusione, l’amava. - Tu mi vuoi bene ?- la domanda improvvisa di Rue non provoco la minima reazione in Mytho, che la guardò come di consueto, – Si, ti voglio bene.- la sua voce non lasciava trasparire la minima emozione, come se quello che aveva appena detto fosse una frase imparata a memoria. Rue fece un sorriso stanco, – Io invece, ti amo con tutto il cuore, rimarrai sempre con me ?- -Si.- la voce vacua e il volto inespressivo non ferivano, Rue sapeva che il ragazzo era privo di cuore. Non sapeva esattamente perché, ma, come in un ricordo lontano, sentiva delle parole che continuavano a girargli nella mente: il principe senza cuore deve essere mio. Rue aveva la testa appoggiata sopra le gambe del ragazzo e, senza rendersi conto si addormentò, con un dolce sorriso dipinto sul viso di perla. Lei non poteva immaginare che quella felicità non sarebbe durata ancora per molto e che la sua vita sarebbe stata stravolta per sempre.
Ahiru stava correndo ormai da parecchi minuti, senza guardare dove andasse, rischiò più volte di scontrarsi con le persone che camminavano in strada. Non le importava, desiderava solo andare più lontano possibile dalla scena a cui aveva assistito poco prima. Ad un certo punto, stanca e senza fiato, si fermò respirando affannosamente. Si guardò in torno e vide che era arrivata in città senza neanche accorgersene, una musica allegra attirò la sua attenzione e quando vide Edel, si sentì subito meglio.
Sotto un albero vicino alla strada, stava la ragazza con la sua piccola bancarella portatile dove vendeva gioielli. La ragazza sorrise ad Ahiru, la quale, si avvicinò asciugando le lacrime con le maniche della giacca della divisa scolastica. – Ciao Edel.- - Ciao, dimmi tesoro, come mai piangi ?- a ricordare quello che era successo, Ahiru ricominciò a piangere senza saperne il motivo. – Io, io … sono una pessima amica !! Invece di essere felice che Rue stia con la persona che ama, mi sento triste e addolorata !! Perché ?!! Dimmi perché!!- Edel aveva sempre avuto uno sguardo impassibile fino a quel momento, ma quella volta sembrò come ammorbidito al suono di quelle parole. Come se vedere Ahiru piangere gli avesse mosso qualcosa “dentro”.– Non credo che tu sia una cattiva amica.- Ahiru la guardò, – Se non t’importasse della tua amica, non saresti in questo stato, ma tu le vuoi bene, ed è per questo che sei così combattuta. Da una parte sei felice perché lei a trovato l’amore e dall’altra…perché sei triste ?- Ahiru sapeva perché, ma non poteva dirlo a Edel, benché si fidasse di lei. – Hai pienamente ragione, sono solo una sciocca, non c’è alcun motivo per cui debba piangere. Grazie sei stata una vera amica !- Ahiru regalò ad Edel uno dei suoi sorrisi che era in grado di riscaldare il vento più gelido, la giovane donna rispose anche lei con un tenere sorriso, – Di nulla.-
Ahiru corse via, verso l’accademia, ormai ritornata quella di sempre. “ Non devo piangere, io sono solo una papera e Rue è innamorata di Mytho da moltissimo tempo, è l’unica che può stare al suo fianco !” Improvvisamente il pendente che le aveva dato lo strano uomo, con il cappello piumato, s’illuminò. – Un pezzo del cuore !!- Ahiru cominciò a seguire la luce del ciondolo, che l’avrebbe portata da un altro frammento di cuore.
Il ciondolo cominciò a splendere intensamente quando arrivò davanti a una casetta. L’abitazione sembrava abbandonata, gli scuri erano spalancati e le finestre erano coperte dalla polvere. Entrò dalla porta d’ingresso ormai inesistente. – C’è nessuno ?- chiese educatamente, ma nessuno rispose, la polvere e il silenzio regnavano sovrani in quella casa dimenticata da Dio. Al piano terra non c’era ombra del pezzo del cuore, quindi decise di salire in soffitta, salì le scale con molta attenzione, avendo paura che fossero marci e correndo il rischio di farsi del male. La stanza era buia e piena di polvere, non riusciva a vedere nient’altro che alcuni mobili ricoperti da teli polverosi.
– Chi sei tu ?- una voce femminile, dolce e impaurita riempì la stanza, – Ehm…io sono Ahiru, tu chi sei ?- una luce si accese come per incanto, – Io sono uno spirito del fuoco.- Ahiru rimase senza parole, lo spirito aveva le sembianze di una giovane donna, bella e con lunghi capelli biondi, la pelle era talmente chiara da essere quasi trasparente e indossava un lungo vestito bianco. Era proprio quella ragazza a risplendere come fe fosse una stella caduta dal cielo. – Come mai sei qui ?- -Sono venuta a prendere una cosa. -  disse cauta la ragazza, non voleva spaventarla o darle l’impressione di volergli fare del male, – Intendi forse lui ?- da un angolo della stanza usci un pezzo del cuore di Mytho. Ahiru si sorprese, come mai era lì ? – Si, proprio lui, posso prenderlo ?- cercò di mettere più dolcezza possibile nelle sue parole e di essere più amichevole possibile. – No, non voglio; sono stata abbandonata dai miei padroni e sono rimasta sola per tanto tempo. Ora invece non lo sono più, posso illuminare qualcuno con la mia calda luce. - - Non capisco…- Ahiru, non capiva cosa intendesse dire lo spirito del fuoco, - Devi sapere che il mio compito era illuminare le lampade di questa casa, i miei padroni erano così felici che anch’io ero felice, ma poi se ne sono andati e mia hanno lasciata qui. Completamente sola. –
Dopo aver ascoltato la storia dello spirito luminescente, Ahiru seppe cosa fare. Si trasformò in Princess Tutù, con il suo candido tutù bianco e rosa, i capelli raccolti in uno chignon e una coroncina che le ornava il capo. – Non devi dire così, loro non potevano sapere che eri tu a dargli la luce di cui avevano bisogno. Pochi sanno realmente della vostra esistenza, non puoi fargliene una colpa.- lo spirito indietreggiò di qualche passo impaurito, Princess Tutù girò le mani sopra la testa e poi ne allungò una verso lo spirito. – Vuoi ballare con me ?-  la fanciulla sembrava incerta sul da farsi, -No, io ti farò luce e tu, ballerai per me ?- disse timidamente, Ahiru sorrise e annuì. Una grande luce riempì la stanza e Princess Tutù cominciò a ballare. I movimenti leggeri e aggraziati la rendevano simile a un bellissimo cigno bianco. Il viso sereno e dolce dava una sensazione di leggerezza e serenità a chiunque la guardasse. Lo spirito l’osservava dall’alto e sembrò rassicurata e felice. La tiepida luce e la figura della ballerina creavano dei giochi di ombre sulle pareti della casa, come un incantesimo.
Quando finì di ballare, lo spirito le si avvicinò. –Grazie, mi hai fatto sentire di nuovo importante, capace di fare quello per cui sono nata, non dimenticherò mai il tuo gesto.- - Il merito non è solo mio, la tua luce mi riscaldava il cuore mentre ballavo, grazie. - - Grazie ancora.- e con un dolce sorriso dipinto sul volto svanì nel nulla. Ahiru si girò verso il frammento, che aveva uno sguardo incerto. – Vieni qui, non voglio farti del male.- il frammento si avvicinò lentamente, – Dimmi, tu che sentimento sei ?- - I-io …sono la felicità.- disse con un grande sorriso, la ragazza era felice di aver trovato quel sentimento, in quel modo il principe avrebbe potuto di nuovo sorridere. Il frammento tornò ad essere una pietra nelle gentili mani della principessa dalle scarpette rosa,  – Ora ti porto dal tuo padrone.- detto ciò, uscì dalla casa e, con grandi salti possibili grazie alla sua magia, saltò di tetto in tetto per arrivare il prima possibile all’accademia. “E’ ora che Mytho sappia che Princess Tutù è al suo fianco !”

 
Rue e Mytho avevano finito il pic-nic e ognuno stava ritornando nelle proprie stanze. Le ferite del ragazzo erano guarite e ormai quelle che era successo era solo un triste ricordo. Mentre il ragazzo stava passeggiando in uno dei viali della scuola, il quale completamente deserto, sentì una voce sconosciuta che lo chiamò. – Principe !- quando il ragazzo si girò e vide la ragazza in tutù, rimase incantato dalla bellezza della giovane. – Chi sei ? Cosa vuoi ?- la ragazza si avvicinò di qualche passo con estrema grazia, il principe fece un passo indietro cauto,- Sono Princess Tutù, il mio compito è riportarti i frammenti del tuo cuore. Ecco qui…- Ahiru aprì una mano, che conteneva una piccola pietra che sembrava essere un rubino. -…questo è il sentimento della felicità, quando te l’avrò ridato, sarai in grado di ritornare a ridere e a sorridere.- Lei si avvicinò in punta di piedi e quando le sue mani furono a pochi centimetri dal petto del principe, un vento fortissimo cominciò a soffiare impetuoso su di loro. Ahiru si coprì il volto con le braccia, per proteggersi,
– Mythoooo !!- quando il vento cessò, la ragazza riaprì gli occhi, ma il ragazzo era sparito insieme al frammento del cuore. Per terra c’era solo una piuma nera come la notte più scura, che emanava un’aura piena d’odio e di magia nera.

 

  
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