1° capitolo.



« Se vuoi saperlo lo sappiamo tutti che odi la scuola, che non ti presenti mai in orario, che stai fuori a fumare con quegli
 stupidi ragazzi di quinta. 
Tea, dove è andato a finire il tuo sorriso costante, la tua risata contagiosa e il tuo viso solare? Non credo che vedendoti 
in strada ora come ora ti potrei riconoscere, tu, la mia migliore amica! » Disse Elisa, la persona che fino ai 6 anni mi aiutava con 
i compiti, con gli amici, che a 12 anni mi aveva soccorso durante la prima fase di mestruazioni, la ragazza che ora, a distanza di dieci anni, aveva 
il coltello dalla parte del manico, la ragazza che mi accusava di essere una 'cattiva ragazza' come mi appellava sempre mia madre; 
la verità era solo una: odio tutti.
« Vaffanculo. » Raccolsi il mio zaino dalla sedia di legno accanto al banco, spinsi la porta della 3F e percorsi il lungo corridoio che portava alla 5A. 
Niall e Liam erano ancora in classe quindi sarebbe stato inutile aspettare la loro uscita, mi incamminai nel giardino interno e mi sedetti in un 
angolo del prato verde, curato da Piero, il giardiniere, tirai fuori dalla tasca del giubbotto un pacchetto di camel quasi vuoto, ne tirai fuori una e
 subito dopo averla accesa aspirai a il fumo che la sigaretta mi offriva, mi offriva la morte prematura o il cancro, lo sapevo, lo sapevo benissimo, 
eppure non me ne importava più di tanto.
L'ultima campana suonò e dopo aver aspirato l'ultimo tiro di quella roba andai incontro ai miei amici.
« Ehi, Niall! » Gridai per farmi sentire, lui si girò e mi venne incontro, mi diede una sonora pacca sulla spalla e gridò il nome dell'amico che usciva 
ora della classe.
« Quel coglione di Tomlinson mi ha rotto il cazzo, una bella botta non guasta mai, Horan, sei d'accordo con me? Oh, ciao Tea! » Disse Liam
accorgendosi solo ora della mia presenza.
Occhi color cioccolato, sì, Tea, quelli del ragazzo di cui sei innamorata, pensai.
« Mangiamo insieme? » Chiesi sperando che Liam si decidesse per una volta a pranzare con me e il biondo.
Per un secondo credetti che Payne accettasse, poi la sua espressione cambiò e diventando rosso in viso poté solo dire: « Esco con una ragazza! ».
Niall gli diede un pugnetto sul braccio rimproverandolo simpaticamente per non aver accennato al fatto in cinque ore noiose di scuola.
Ma mentre i ragazzi ridevano e si davano colpetti, io sentii il mio cuore spaccarsi in due.
« Mi son ricordata che devo fare una cosa, ci sentiamo dopo! » Esclamai cercando di scappare dalla situazione, ma Liam mi prese per un braccio 
mentre gli passavo accanto.
« Neanche un ''congratulazioni Liam''? » Chiese facendo una smorfia triste.
Lasciai scappare un sospiro e alzai lo sguardo, sulle labbra stampai un finto sorriso e borbottai dei complimenti per la sua nuova ragazza. 
Guardai Niall, lui sapeva tutto.
« Ciao. » Corsi i due lunghi corridoi che mi separavano dall'uscita, aprii le porte d'ingresso riversandomi in giardino trattenendo le lacrime, 
non era il posto giusto quello per far vedere chi ero in realtà.
Aspettai la corriera da sola e una volta arrivata mi sedetti accanto ad un ragazzo dalla carnagione olivastra un ciuffo nero e degli occhi magnetici.
Pakistano, dal cazzo.




#ogni parola scritta nel testo che non vi va giù saltatela, non è scritta per offendere l'ultima frase. P&L.