Picture
La
mano sfiora leggera la superfice di ogni copertina.
Un
leggero fruscio, come di ali d’inverno, aleggia leggero nell’aria, e si ripete
ogni volta che le dita
passano ad un’altro oggetto, con la stessa
leggerezza.
Le
pagine di un libro. Sono ingiallite, come se fosse vecchio di decenni, e ognuna
ha un tratto distintivo, come un ghirigoro a biro, o una lieve piega sul
bordo.
Allison non lo prende in mano da tempo, poichè è nella
libreria, in un ripiano alto e poco visibile.
Ma è
suo. Robert ne può quasi sentire il profumo, che lentamente gli invade la mente,
ad ogni pagina che gira.
C’è un
leggero rigonfiamento, nel mezzo del libro. I fogli scorrono facilmente, sino a
scoprire cosa causa l’interruzione dello spessore uniforme. Una
foto.
Il
cuore gli si blocca. Non una foto, ma
la sua foto.
No. Perchè? No,
no, NO.
Chiude
immediatamente il libro, serra gli occhi e li riapre. Fa la stessa cosa col
dannato libro.
No,
non era un parto delle sue manie. La foto è ancora lì, lo guarda dallo spazio
tra le pagine scritte, occhieggia confermando ancora la vittoria dell’uomo
ritratto.
“
Robert ” Lo chiama arrivando in salotto Allison, appoggiando una mano sullo
schienale del divano rosso che le è di fianco.
Lui si
gira veloce, la fissa con gli occhi azzurri e infuriati.
Cameron capisce immediatamente che qualcosa non è al
proprio posto, che quegli occhi non sono quelli dolci e fluidi del suo
fidanzato.
No,
quelli sono gli occhi di un’uomo che si sente tradito, che si sente crollare la
terra sotto i piedi, e si aggrappa con rabbia agli ultimi brandelli di ciò che
era la sua vita, per strapparli definitivamente, per evitare di continuare a
vederli.
“ Wow
” é tutto ciò che riesce a dire, mentre butta a terra la foto. Esegue uno strano
movimento, per poi andare a posarsi esattamente davanti a Allison, che la guarda
aprendo la bocca in una muta spiegazione.
“ Ti
giuro. Ero veramente convinto che fossi felice ” Continua, mettendosi le mani
tra i capelli, fissando il pavimento per non fissare lei, con i suoi occhi
infuriati.
“ Io
sono felice” Sussurra lei “ é...è una foto vecchia, davvero amore mi devi
credere... ”
“ Non
provare a chiamarmi amore, non ora, non in questo modo ” La voce gronda
amarezza, mentre lo sguardo azzurro passa dal soffitto al
pavimento.
“ Cosa
vuoi che ti dica allora?! ” Sbotta lei, facendo un passo avanti, fronteggiando
il ragazzo.
“ Che
hai ragione? Che sono ancora perdutamente innamorata di House? Che ti ho
mentito, che sono una puttana? Dimmi tu, perchè mentre mi guardi così, le
risposte mi mancano, e riesco solo a pensare che non ne hai il diritto. Che
forse lo avevi prima, quando era davvero così. Quando ti usavo perchè sentivo
ancora qualcosa per House. Ma ora è finita. Che tu voglia crederci o meno, è
finita. E se sei così stupido da credere di non essere abbastanza per farmi
dimenticare di lui, allora non so cosa dirti ”
Le
scorrono le parole, le escono dalla bocca prima che lei possa capirle. Le
sfuggono come acqua tra le mani, e ora le può quasi vedere sparse per la stanza,
alcune direttamente conficcate nel petto di Chase, che la guarda
allibito.
“ È...
è davvero vecchia? ” La domanda è un mormorio, talmente lieve che Cameron non è
sicura d’aver sentito.
“ Si.
Lo è ” La risposta compensa la domanda, e il tono di voce è sicuro e
ferito.
Le
gocce di pioggia inziano lentamente a cadere, provocando un ticchettio ritmico
sul tetto.
E
mentre il ticchettio cresce d’intensità, Allison Cameron si avvicina a Robert
Chase, che si lascia baciare dolcemente.
Ohilà
^_^
Questa
drabble è leggermente più angst delle altre due. Ho tentato come sempre di
rimanere IC.
Ma
forse la risposta di Cameron è IC per quanto riguarda me. Credo che lei avrebbe
optato + per un paio di occhioni alla Bambi XD
ma ai
posteri l'ardua sentenza =)
Ho
anche nominato una sola volta l'uomo ritratto nella foto, ovvero House. Lo ho
nominato una volta, perchè non c'è la necessità di farlo altre volte. Perchè
l'unico, vero ostacolo che c'è tra Chase e cameron è House. é come uno spettro ,
con cui Chase si sentirà sempre messo a confronto, se la loro storia dovesse
protrarsi.
Non
c'è bisogno di nominare gli spettri, perchè ne si conosce automaticamente il
nome
*Marghe*