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Autore: SailorMercury84    12/05/2013    2 recensioni
Ami viveva la sua vita basandosi sullo studio e sull'affetto delle sue amiche, credendo che ciò le bastasse per essere una persona serena. Poi un giorno arrivò Lui, e qualcosa, nella sua quotidianità cambiò, forse per sempre.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ami/Amy, Taiki | Coppie: Ami/Taiki, Mamoru/Usagi, Rei/Yuichiro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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L'inizio della convivenza.
 
 
La guerriera di Mercurio non aveva dormito bene quella notte, Ruri era stata diverso tempo a raccontarle la sua vita e a farle altrettante domande sulla sua, ma Ami ringraziò dentro di sè, che quella ragazza non le avesse parlato di come aveva conosciuto Taiki e di cosa provasse per lui.
 
Si alzò piano per non far rumore e non svegliare la sua compagna di stanza, ma quest'ultima aprì comunque gli occhi e con ancora la voce impastata bisbigliò qualcosa di simile a un "buongiorno".
Ami, senza nemmeno voltarsi rispose con un semplice:
 
- Buongiorno a te. -
 
E nel frattempo preparava la divisa scolastica da indossare. Ruri inserì la sua mollettina per tirare su la frangia, e nell'alzarsi disse:
 
- Oggi veniamo a scuola con te... Dobbiamo iscriverci, spero che rientreremo nella tua classe, anche se l'anno scolastico è già iniziato. -
 
Una scia fastidiosa scivolò lungo la schiena di Ami che ebbe quasi la pelle d'oca. "Anche a scuola me li devo ritrovare?" pensò, mentre con finta speranza rispose:
 
- Bene, vediamo cosa vi dice la preside. Io ora vado in cucina, se vuoi seguirmi per la colazione... -
 
- Certo! Ci pensi tu a svegliare Taiki? -
 
"Cosa?!?" Pensò Ami, che arrossì al solo pensiero di dover entrare nella stanza degli ospiti, dove il ragazzo dei suoi sogni dormiva a torso nudo. "Perché diavolo non ci va lei a svegliarlo?!" pensò di nuovo la guerriera, che non rispose ma fece cenno di si con la testa. Nell' aprire la porta della camera, la ragazza dal caschetto blu sentì dei rumori provenire dalla cucina, "Che si sia già alzato?".
Si diresse verso la cucina, mentre Ruri si recò alla toilette. 
 
- Buongiorno Ami! -
 
Taiki era sorridente, mentre le dava il buongiorno tenendo in mano un'ampia padella contenente uno dei pancakes che aveva già impiattato con precisione.
 
- Buon... Buongiorno a te! -
 
Ami era sorpresa, normalmente la sua cucina era vuota e silenziosa, e invece quella mattina, era illuminata dal primo sole del mattino che filtrava dalla tenda; Taiki aveva già alzato la serranda. E poi  lui era lì di fronte a lei con le mani sporche di farina, mentre nell'aria aleggiavano il dolce profumo dei pancakes appena fatti e l'odore inconfondibile di caffè. Lei non era abituata a tutto ciò, e soprattutto non era abituata a vedere quel ragazzo in casa sua da almeno un anno. Fondamentalmente era arrabbiata con lui per quella situazione che la costringeva a condividere il letto con Ruri, ma ogni volta che lo vedeva, era un sussulto di piacere, non poteva far a meno di arrossire e di sentirsi felice.
Taiki le si avvicinò con un pezzetto di dolce fra le dite e con la padella ancora in mano:
 
- Senti che bontà! Ho imparato a farli qui sulla Terra... assaggia! -
 
Così dicendo, il ragazzo avvicinò quel boccone di pancakes che teneva fra le dita alle labbra di Ami che si allontanò prontamente con aria imbarazzata:
 
- Non mi sembra il caso... Ehm adesso li assaggio, sono sicura che saranno ottimi! -
 
Taiki rimase male dal comportamento della ragazza, e quell'attimo di silenzio fra i due, fu interrotto dall'arrivo di Ruri:
 
- Ancora i pancakes? Ma sei fissato! -
 
- Volevo farli assaggiare ad Ami! -
 
Ruri si avvicinò al ragazzo con sguardo ammaliante:
 
- Buongiorno... -
 
 E allungò con il collo per avvicinare le sue labbra al volto di Taiki che invece si allontanò:
 
- Non è il caso di fare queste smancerie davanti agli altri! -
 
- Mamma mia quanto sei antipatico, Ami, ma come hai fatto a diventare sua amica, è un burbero! -
 
 Dal canto suo Ami si limitò a fare un sorriso di circostanza, contenta in cuor suo di non aver assistito alla scena del bacio che non avrebbe sopportato.
I ragazzi fecero colazione e si prepararono per uscire.
Durante il  tragitto, la guerriera di Mercurio si fermò accanto all'angolo della traversa principale:
 
- Qui la mattina ci incontriamo sempre io, Usagi, Makoto e Minako per andare a scuola insieme. Sono sempre la prima ad arrivare, ma fra poco arriveranno anche le altre! -
 
Nemmeno il tempo di dirlo, che in lontananza videro le sagome di Makoto e Minako, che raggiunsero i tre ragazzi:
 
- Buongiorno! -
 
Minako aveva una punta di lucidalabbra colorato e sprizzava gioia da tutti i pori, poi si rivolse a Taiki:
 
- Sò che oggi verrà anche Yaten ad iscriversi  nella nostra classe! -
 
- Così sembra... dovrebbero venire anche Seiya ed Evelyn, ma non so se si presenteranno a scuola nella seconda mattinata. - 
 
- Ruri anche tu ti iscriverai alla nostra classe? -
 
Makoto era seria mentre poneva il quesito, e la mora se ne accorse:
 
- Beh si, spero di non darvi fastidio! -
 
- Ma cosa dici, ahahahahah!!! -
 
"Stavi per farti sgamare Makoto, attenzione!" così sospirò la guerriera di Giove, mentre diede una fugace occhiata ad Ami. Tutte non sopportavano la presenza di Ruri e tutte per lo stesso motivo, ma non potevano mostrare così apertamente la loro antipatia.
 
- Ma insomma, chi manca? -
 
Sbuffò Ruri, mentre guardava verso l'orizzonte. Fu Ami a risponderle:
 
- Manca Usagi... E' sempre in ritardo, ci siamo abituate! -
 
- Ma così farà far tardi anche voi! Sa che l'aspettate per entrare a scuola e fa sempre così tardi, non ha proprio rispetto... -
 
Le tre guerriere rimasero impietrite da quell'atteggiamento ostile, ed Ami riprese il discorso cercando di nascondere ancor di più la sua antipatia per la mora:
 
- C'è un tempo limite... Usagi sa bene che se supera un certo limite di ritardo, noi intanto andiamo avanti... -
 
- E' sempre stato così, Usagi non ha mai preteso che l'aspettassimo fino a far tardare anche noi!-
 
Sbottò Makoto, sempre più spazientita dalla presenza di Ruri e seguita subito da Minako:
 
- Già, bisogna parlare con cognizione di causa, se non sai le cose, "salle"! -
 
L'atmosfera iniziò ad essere pesante, e per fortuna fu l'arrivo di Usagi a spezzare la tensione:
 
- Eccomiiiiiiiiiii!!! -
 
 Gridò con ancora una fetta di ciambellone in mano. La bionda abbracciò le sue amiche e salutò la coppia, ancora con il fiatone:
 
- Per fortuna sono riuscita a portarmi la colazione dietro, altrimenti sarei svenuta dalla fame! Mako - chan, non è che tante volte ti avanza un pò del tuo pranzo per me? -
 
- Pure! -
 
Si lasciò sfuggire Ruri, sotto gli occhi contrariati delle ragazze. Taiki le mise una mano sulla spalla sorridendo:
 
- Rilassati Ruri, Usagi è fatta così, e le sue amiche le vogliono bene per quello che è! -
 
Il gruppo si avviò verso scuola, tra una chiacchiera e una risata, mentre Ruri si sentiva totalmente in disparte dai loro discorsi.
 
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Quella giornata di studio era stata particolarmente intensa, ed Ami si sentiva appagata, aveva anche preso un nove e mezzo all' interrogazione di matematica. All'uscita di scuola, le quattro amiche si diressero verso la scuola femminile di Rei, a pochi passi dalla loro.
 
- Buongiorno ragazze! Allora, i Kinmokiani o come si dice, sono stati accettati nella vostra classe? -
 
- Solo Taiki! -
 
Sbuffò Minako, che avrebbe voluto Yaten al posto del castano.
 
- Gli altri tre sono stati inseriti nella sezione D invece, perché erano troppi e se avessero ammesso tutti e quattro nella nostra sezione, avrebbero superato il limite di alunni nella classe. -
 
Aveva aggiunto Makoto, con una punta di soddisfazione nella voce.
 
- E adesso dove sono? -
 
Aggiunse la sacerdotessa. Fu Ami a rispondere:
 
- Avevano una riunione con la principessa, so che Kakyuu ritornerà su Kinmoku stasera! -
 
- Bene bene... -
 
Sorrise la mora e aggiunse con tono malizioso:
 
- ... E così almeno in classe quella Ruri è fuori dai piedi... Devi giocarti la tua carta Ami - chan! -
 
- Che?!? -
 
Arrossì la ragazza, mentre Minako la prese per le spalle:
 
- Devi riconquistare Taiki! Faremo  di tutto per aiutarti! -
 
- No ragaz... -
 
Nemmeno il tempo di finire la frase che Usagi, tutta contanta le circondò la vita con un braccio:
 
- Se vuoi gli cedo il mio posto a fianco a te! Almeno state vicini! -
 
- No no no, aspettate un attimo ragazze! -
 
Ami mise le mani avanti e proseguì:
 
- Non ho alcuna intenzione di riconquistare nessuno io... Taiki ha fatto la sua scelta, e la sua scelta è Ruri, punto. -
 
- Ma tu... Lo ami ancora... -
 
Usagi la guardava con aria triste, mentre Rei le prese una mano:
 
- Non puoi fingere che vada bene così. E poi devi mandarli via da casa tua. -
 
- Rei ha ragione... -
 
Si intromise Makoto con sguardo preoccupato:
 
- Sappiamo quanto tu sia generosa e altruista, ma non puoi calpestare i tuoi sentimenti in questo modo. Come puoi sopportare di vederli in casa tua mentre magari si abbracciano o peggio, si baciano? -
 
- Non lo so... -
 
Gli occhi di Ami si inumidirono, non riusciva a reprimere il suo dolore:
 
- Devo sopportare per forza, non posso mandarli in mezzo alla strada... Sapete bene che i Three Lights hanno deciso di venire a vivere qui, e tra un paio di mesi al massimo, Ruri e Taiki troveranno casa, state tranquille. -
 
- Non stiamo tranquille per niente a vederti così... -
 
Minako le sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e continuò:
 
- Sai che puoi contare sempre sul nostro appoggio, vero? -
 
Fu così che la guerriera di Mercurio scoppiò in lacrime e si gettò fra le braccia della bionda, in cerca di conforto, sotto gli sguardi dispiaciute delle sue amiche.
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Aprì la porta di casa e trovò la luce accesa. Si sentì quel magone scalciarle nel ventre come un bambino, le sembrava persino di riconoscere a distanza il profumo nauseante di Ruri.
 
- Bentornata Ami! -
 
La mora le gettò le braccia al collo e la incitò ad entrare. "Paradossale..." pensò Ami con un sorriso amaro sulle labbra "Questa è casa mia, eppure c'è un'altra persona a fare gli onori e ad accogliermi come fossi quasi un'ospite..."
 
Ruri la trascinò verso la loro camera, senza nemmeno darle il tempo di salutare Taiki, e non appena aprì la porta della stanza gridò gioiosa:
 
- Guarda qui! Tadaaaaan! -
 
Ruri le mostrò il lavoro che aveva appena fatto nella sua stanza con aria soddisfatta e proseguì:
 
- C'era un tale disordine, ho sistemato tutti i libri sparsi nella camera, ho messo tutte le penne e le matite nell'apposito contenitore e ho dato una bella lucidata ai mobili! Che ne pensi? Mi sembra il minimo darti una mano dal momento in cui ci ospiti! -
 
- Che... Che cosa hai fatto?!? -
 
Ami buttò a terra la sua borsa di scuola, e con gli occhi sgranati e furenti si avviò verso la scrivania in legno azzurro laccato:
 
- Dove sono i quaderni che avevo messo qui?!? -
 
Si voltò poi come una furia verso uno sgabello accanto ad una vetrinetta dello stesso legno della scrivania e alzò la voce:
 
- Dove sono i miei libri?!? Qui!!! Qui sullo sgabello avevo accatastato i miei libri per l'esame! -
 
- Oddio Ami, io... -
 
Ruri capì in un secondo di aver fatto un errore e con fare terrorizzato nel veder la ragazza che guardava rabbiosa ogni angolo della stanza, balbettò:
 
- Io volevo solo fare qualcosa per te... Io... Ti prego non ti arrabbiare... -
 
- Non dovrei arrabbiarmi?!? -
 
Ami era fuori di senno, se già prima non tollerava quella ragazza, il solo fatto che avesse messo mano sui suoi preziosi libri le fece tirar fuori tutta la rabbia che provava nei suoi confronti, così urlò:
 
- Qui ci sono i miei libri, i miei appunti!!! Come ti sei permessa di toccarli! Io qui ho un ordine tutto mio, e se li ho lasciati in quel modo vuol dire che andava bene così!!! Adesso dovrò ricominciare tutto da capo!!! -
 
Il tono alto di voce incuriosì Taiki, che dalla sala da pranzo corse verso la camera:
 
- Che sta succedendo qui? -
 
Ruri era in lacrime che chiedeva perdono ad Ami, mentre la guerriera la guardava quasi con rabbia, come se le avesse fatto il torto più grande del mondo. Nel non ricevere alcuna risposta, il ragazzo si avvicinò alle due e rifece la domanda:
 
- Che caspita sta succedendo?!? -
 
- Io... Ho sbagliato... Scusami Ami! -
 
Così dicendo, la mora scappò in lacrime verso il bagno, lasciando Taiki attonito, mentre Ami inspirò profondamente per raccogliere tutta la pazienza possibile per non sbottare di nuovo.  Poi guardò Taiki con rammarico e abbassò il tono di voce:
 
- Forse ho esagerato, ecco... -
 
- Ha messo a posto i tuoi libri vero? Le avevo detto di non farlo, che sei gelosa dei tuoi volumi e dei tuoi appunti, ma non mi ha ascoltato... -
 
A sorpresa di Ami, Taiki si stava adirando con Ruri, e così, una volta ripreso possesso della sua santa pazienza e del suo cuore sensibile, la guerriera tornò in sè:
 
- Non prendertela con lei... Non poteva saperlo... Sono io che ho esagerato, non so perché ma sono saltata come una corda di violino. Non volevo trattarla così, mi dispiace... -
 
La ragazza sentì un forte senso di colpa opprimerle lo stomaco come un macigno e si avviò verso il bagno mentre Taiki tentò di fermarla:
 
- Le passerà, sa che non doveva farlo, gliel'avevo detto. Non sentirti in colpa... -
 
Ma lei, facendo finta di non sentire, si recò di fronte alla porta della toilette e bussò:
 
- Ruri, posso entrare? -
 
- E' aperto... -
 
Rispose la mora tirando su col naso e con la voce tremante. Quando Ami entrò, la vide accovacciata in un angolo con gli occhi rossi come il fuoco, come se le fossero scoppiati tutti i capillari, e in un bagno di lacrime. La ragazza si sentiva davvero in colpa nei confronti della padrona di casa, aveva sperato di fare qualcosa di buono per lei, e invece, senza dar peso all'avvertimento di Taiki, aveva fatto come voleva, e non se lo perdonava. Aveva capito che Ami era una grande amica del suo ragazzo, e che era davvero una brava persona; le sarebbe piaciuto molto entrare nelle sue simpatie e diventare sua amica, eppure in quel momento si sentiva morire dalla vergogna nei suoi confronti.
La ragazza con il caschetto le si chinò accanto e le mise una mano sulla spalla:
 
- Mi dispiace Ruri... E' che io ci tengo tanto ai miei libri e ho tutto un mio ordine mentale su dove metterli e perché. Ma non dovevo reagire così... Perdonami, davvero, mi dispiace... -
 
E Ruri le sorrise con gli occhi, mentre con aria colpevole aggiunse:
 
- No è colpa mia... Taiki mi aveva detto di non toccarli, ma io ho fatto di testa mia, credevo di fare una cosa buona, volevo farti capire che ti sono grata per la tua ospitalità ma ho sbagliato. Scusami Ami - chan. -
 
Inspiegabilmente, Ami si sentì di abbracciarla e fra le due tornò il sereno, almeno in apparenza.
 
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- Cucino io! -
 
Taiki adorava cucinare, e si propose subito per preparare la cena.
 
- Se mi dici dove trovo la tovaglia, apparecchio io! -
 
Anche Ruri era entusiasta di partecipare ai preparativi della cena. E mentre i due si adoperavano per preparare la tavola e cucinare, per un attimo Ami si sentì di troppo, stava perdendo il controllo della situazione e non sapeva cosa fare; non era abituata a cenare con qualcuno a casa sua, se non di rado con la madre o con le amiche fuori casa.
Ruri sistemava la tavola in sala da pranzo, e nel frattempo Taiki richiamò Ami in cucina:
 
- Assaggia qui! -
 
Le diede un cucchiaio colmo di riso condito con salsa di soia, in attesa che lei assaporasse e desse il suo responso.
 
- Beh, com'è? -
 
- Ottimo! E' il riso per gli onigiri*? -
 
- Già! Una mia specialità! Ti ricordi quando ti portai un vassoio pieno di onigiri, quel giorno che venni qui a studiare? -
 
Lo disse ridendo Taiki, mentre sempre ridendo, Ami rispose:
 
- Certo che mi ricordo! Ne mangiammo così tanti, che alla fine ci addormentammo sul divano con la pancia piena ahahah! -
 
- E quella volta che li portai a scuola durante la festa, e Usagi ne mangiò due per volta? -
 
- Non farmici pensare, ho riso così tanto da sentirmi male, quando Usa prese direttamente la teglia dal tavolo e si appartò per mangiarli da sola e in santa pace! -
 
- Quanti ricordi... -
 
Taiki si interruppe un attimo e fissò a lungo gli occhi di Ami, che iniziava a sentir morire il respiro: "Perché mi guardi così?" e in un attimo le guance le si tinsero di un leggero rossore, mentre il cuore aveva di nuovo iniziato a galoppare alla velocità della luce. La fantasia iniziò a volare, e arrossì ancora di più nell'immaginare di abbracciarlo. Perché era quello che avrebbe voluto davvero in quel momento, avrebbe voluto stringerlo a sé per non lasciarlo andare mai più, e avrebbe voluto dirgli che lo amava alla follia, come non aveva mai amato in tutta la sua vita.
E quasi senza pensare  a ciò che stava per dire, il ragazzo domandò sottovoce:
 
- Ti ricordi della cometa di Wataru**? -
 
Anche a lui iniziò ad avvampare il viso, in ricordo di quella cometa, la stessa che li aveva fatti avvicinare, la stessa che gli aveva fatto capire quanto per lui fosse importante Ami, la ragazza che in quel momento lo guardava con occhi carichi di sentimento e che non voleva smettere di guardare.
 
- Interrompo qualcosa? -
 
 La voce curiosa di Ruri irruppe quel momento, gettandole nell'immediato, qualche dubbio, forse non di troppo.
 
 
 
Note e commenti:
*Onigiri: E' uno spuntino tipicamente giapponese, composto da una polpetta di riso bianco, con un cuore di salmone,di tonno o altro e vari condimenti possibili come l'umeboshi, il sesamo, ecc. Di solito l'onigiri ha una forma triangolare, con una striscia di alga su un lato per poter essere afferrato comodamente. (Fonte Wikipedia).
 
**Wataru: Episodio 177, quinta serie. La cometa di Wataru fece avvicinare Ami e Taiki.
 
Vi ricordo la mia pagina facebook dove oltre alle mie fanfiction, potrete vedere tutti i miei disegni ^^
https://www.facebook.com/pages/SailorMercury84-Disegni-e-Fanfiction-/169990373071040
 
Grazie per la lettura, a presto ^^
SailorMercury84
 
   
 
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