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Autore: Paper Town    12/05/2013    1 recensioni
Io ero la sua migliore amica, ma tutto cambiò in primo superiore. Mi aveva lascita sola con me stessa,con il mio i pod e con la quercia ... senza alcuna certezza ... senza niente che mi proteggesse dalla vita.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Salve mi chiamo Malissa Thompson, ho 16 ani e frequento la 3 superiore. Ero una ragazza allegra e solare. Già ero …. Da quando il mio unico amico, Liam Payne, era entrato nella squadra di football io mi ero trovata tra ‘gli sfigati’ che lui non frequentava.
Ero una bella ragazza ….. prima non ero eccessivamente magra ma ora, da quando lui mi aveva lasciata da sola, ero diventata anoressica, nessuno mi si avvicinava nemmeno per sbaglio e mi tagliavo. Ogni volta che mia madre usciva di casa io andavo in bagno affondando il taglierino nella pelle. Tutti i problemi e le preoccupazioni se ne andavano con il sangue e gli urli di dolore.
Oggi era un giorno come gli altri. Ero a scuola e stavo vicino al mio armadietto. Avevo appena preso i libri per la lezione seguente e mi stavo dirigendo nel grande giardino con la sola compagnia del mio i-pod, della grande quercia che mi ospitava ogni volta ai suoi piedi e delle mie lacrime.
-Ehi Thompson! Oggi il braccio si è rimpicciolito sotto quella tuta?! – era Rodrick, il ragazzo o meglio bullo che mi tormentava giorno dopo giorno. Mi aveva preso il braccio con la sua rande mano e non mi lasciava andare.
- Lasciami! – urlai cercando invano di liberarmi.
- Ok – disse per poi lasciarmi il braccio di colpo. Io stavo tirando quindi finii per terra. Tutti si misero a ridere indicandomi. Sentii gli occhi inumidirsi. Si inumidirono non solo perché ero stata messa in ridicolo davanti a tutti, ancora, ma perché anche lui rideva con gli altri. La campanella suonò ma io rimasi ferma sotto la quercia. Il preside si avvicinò a me mettendomi la mano sulla spalla. Lui era davvero l’unico a sapere cosa stessi passando e che provava a consolarmi.
- Malissa non vuoi andare in classe? – chiese chinandosi all’altezza del mio volto.
- No, preside, non sopporterei un’altra risata.- dissi con la mia voce che in confronto a quella dell’uomo sembrava inesistente.
- Ok …. ma ricordati che se hai bisogno di parlare basta chiedere. – io annuii e mi rimisi le cuffiette.
La mia giornata passò così. Tornai a casa e, come sempre, mia madre non c’era. Andai in camera senza mangiare. Presi il mio libro e continuai a leggerlo. Leggere era una delle poche attività che mi facevano sentire uguale agli altri.
 
-Ciao amore! Come stai? – era mia madre. Ormai stavo leggendo da ben due ore ma poco mi importava.
- Ciao mamma. – dissi con nonchalance.
- Malissa hai visite …. – disse poco dopo. Scesi di corsa, non avevo mai visite e ero curiosa di sapere chi mi fosse venuto o venuta a trovare.
- E’ qua fuori …. – disse mia madre entrando in cucina.
- Ok … - dissi uscendo. Mi chiusi la porta alle spalle. Guardai chi era stato così pazzo, stupido e incosciente da venirmi a trovare. Beh sì io ero la più sfigata della scuola. Del genere che a ginnastica se devono scegliere tra quello con la gamba rotta e me scelgono quello con la gamba rotta. Mi stupii a vedere lui seduto sulle gradinate di casa mia. Si voltò al rumore della porta che si chiudeva.
- Ciao - disse indugiando e grattandosi la nuca. Io lo guardai storto. Come poteva solo dopo tre anni accorgersi che era stato uno stronzo? Come poteva solo avermi abbandonata quando io non lo avevo mai fatto? Come poteva aver fatto tutto quello che ha fatto?
- Perché mi hai lasciata da sola …. Tu sapevi che io non avrei mai trovato degli amici …. Tu eri e sei l’unico a conoscermi per quello che veramente sono … tu eri l’unico a non guardarmi per il mio aspetto ….. tu eri l’unico che sapeva tutto di me … tu sei l’unico che probabilmente sa perché ora sono anoressica …. – gli urlai in faccia.
- Malissa mi dispiace sono stato un coglione! Perdonami … - lo lo guardai malissimo.
- Che perspicacia! Quando ti sei accorto di esserlo? Quando i tuoi amici mi picchiavano tu non facevi nulla, tu non li hai mai provati a fermare. Tu non mi hai mai più rivolto la parola …. Proprio quando io ne avevo bisogno tu non c’eri … in effetti non sono sicura che tu ci sia davvero stato per me …. Alle medie ti ricordi come volevi essere qualcuno? Come odiavi quelli che ti prendevano in giro?! Se non ricordi ricordalo e amplificalo per 100! Io è così che mi seno quando ogni volta mi predi in giro come fanno gli altri e continui a dare corda …. A te di me non te ne frega un cazzo! – dissi mi misi a piangere. Le sue braccia avvolsero il mio corpo. Qualcosa di umido cadeva ad un ritmo sempre più accelerato sui miei capelli. Alzai la testa e vidi che aveva gli occhi rossi, gonfi e pieni di quella sostanza salata che tutti odiano.
- Lo so Malissa, hai ragione! Sono un coglione. Se vuoi non parlarmi più però io ti … - si bloccò sembrò indeciso se dire le ultime parole oppure no. Speravo  tanto che dalla sua bocca uscisse un ‘ti amo’ io l’avevo sempre amato e sapevo che tra noi c’era più dell’amicizia ma non sapevo se lui ricambiava e quindi non gli dissi nulla.
- Io ti voglio bene. – disse stringendomi.
- Anche io Liam. Però non puoi venire qui a dirmi che mi vuoi bene per poi deridermi a scuola. – dissi trai i singhiozzi.
- Lo so piccola ti prometto che da oggi chi ti tocca se la vedrà con me … non ti sfioreranno nemmeno più. Io non voglio che tu soffra ancora.- disse. Io lo guardai negli occhi castani. Era così bello.
- Ehi Malissa sai una cosa? – io gli feci segno di continuare
- Sei sempre stata bella anche se ora sei un po’ troppo magra. Mi prometti che proverai a mangiare di più? – io avvampai per la prima cosa che aveva detto.
- E’ questo il problema io mi impongo di mangiare ma solo che dopo qualche forchettata non entra più nulla. – dissi triste. I medici mi avevano detto chiaro e tondo che se continuavo così rischiavo la vita …
- Allora a pranzo vengo io e mangiamo insieme … sempre che a te vada bene. – disse un po’ in imbarazzo. Io annuii entusiasta.
- Sì Payne mettiti delle scarpe comode perché da qui alla scuola ce ne vuole. – dissi io poggiandogli la mano sul petto.
- E perché dovremmo camminare? Io ho il motorino possiamo tornare così. – disse indicando il motorino dietro di lui.
- Ok …. Ma se mi fai morire io ti uccido!-  dissi. Lui scoppiò a ridere e io non capivo bene il perché poi riesaminai quello che avevo detto e mi unii a lui.
- Ok allora ci vediamo domani a scuola …. Se vuoi ti do un passaggio. – disse riabbracciandomi.
- Ma così non ti prenderanno tutti in giro perché accompagni quella più sfigata della scuola? – chiesi abbassando il capo e infilandolo nell’incavo del suo collo.
- Non mi importa. – disse dandomi un piccolo bacio sulla guancia. Io arrossi violentemente e gli diedi anche io un bacio. Sulla guancia che avete capito!!!
- Ciao piccola ti passo a prendere alle 7:40 ok? – io annuii e poi aspettai che se ne andasse per entrare. Corsi in camera mia e chiusi la porta strusciandoci fino ad arrivare a terra. Quante volte avevo sognato quel momento … quante volte ho sempre sognato di viverlo …. Ma soprattutto quante volte,mentre lo sognavo , speravo fosse vero …. Ora era tutto reale.
La sera a cena mangiai tutto sotto lo sguardo stupito di mia madre, era tanto che non lo facevo.
-Buonanotte mamma! – dissi dirigendomi saltellando verso le scale.
- Malissa?! – urlò mia madre mi voltai
- Ti senti bene? – chiese un po’ preoccupata.
- Mai stata meglio! – dissi per poi fiondarmi in camera e mettermi a dormire. Quella notte sognai quella chiacchierata,ma non la vedevo in prima persona, la vedevo come una mosca che si aggirava di li per sbaglio. Solo allora notai che lui era davvero distrutto.
La mattina mi svegliai con il suono della mia sveglia. Accesi il cellulare e vidi un suo messaggio.
Buongiorno piccola passo a prenderti tra poco fatti trovare pronta.
Baci tuo Liam xx
Aveva scritto tuo??? Il mio cuore stava letteralmente scoppiando! Gli risposi
Non preoccuparti cicciolo sono pronta tra 10 minuti!
Bacioni Malissa xx
Mi alzai e feci un’abbondante colazione. Mia madre era sempre più stupita. Dopo la colazione andai in camera e mi misi delle cose che non mettevo da tempo perché temevo di essere troppo magra e perché temevo che qualcuno mi prendesse in giro. Ma ora non avevo più paura perché c’era Liam che mi avrebbe protetta. Mi misi una gonna lunga fino a poco sopra le ginocchia e una magliettina aderente con uno scalda spalle poi mi infilai le mie solite blazer bianche ed uscii prendendo la borsa. Poco dopo arrivò Liam. Si bloccò a pochi passi da me.
-Cosa c’è? Lo sapevo che non mi dovevo vestire così! Che stupida! – dissi e feci per andare in casa a cambiarmi ma Liam mi prese il braccio.
- No! Non cambiarti sei …. Bellissima – disse un po’ timido.
- Oh grazie Liam! – divenni tutta rossa erano anni che non ricevevo un complimento.
- Andiamo! – disse prendendomi sotto braccio e iniziando a camminare.
- Liam ma non dovevamo andare in motorino? – chiesi guardandolo negli occhi.
- Sì e ci andremo ma ho parcheggiato un po’ più lontano per poter fare quattro passi con te … - disse fermandosi.
- Ok …. – dissi continuando a fissargli quegli occhi meravigliosi.
- Siamo arrivati piccola … - disse continuando a guardarmi negli occhi. Poi dopo un paio di minuti credo andammo verso il motorino. Lui per farmi salire mi prese in braccio e mi posò con garbo sul sedile.
- Grazie – dissi dandogli un bacio sulla guancia.
- Per te questo ed altro … - disse guardandomi negli occhi. Quel ragazzo era dolcissimo ma voleva farmi morire. I suoi occhi erano di un marrone bellissimo. Li amavo come amavo lui. Liam salì sul motorino e andammo a scuola. Parcheggiò dove parcheggiava ogni mattina.
- Vieni piccola andiamo … - disse aiutandomi a scendere.
- Ehi Liam ora frequenti anche gli sfigati? – urlò un ragazzo dall’altra parte del parcheggio.
- Si dà il caso che quella sfigata sia l’unica vera amica che ho mai avuto! – disse avvicinandosi pericolosamente a qual tipo.
- E voi non dovete mai più toccarla, guardarla o prenderla in giro! – urlò prendendo il colletto della camicia di quel ragazzo.
- Liam basta lascialo! – urlai andando in contro a Liam che stava per dare un pugno a quel ragazzo. Lui lo lasciò e mi prese per mano.
- Perché lo hai fatto? – chiesi quando fummo nel cortile davanti al cancello.
- Perché io ti voglio bene. E l’ho capito troppo tardi per i miei gusti. – disse abbassando la testa.
- Non c’è bisogno di picchiare le persone per dimostrarmi che mi vuoi bene. – dissi con dolcezza. Lui alzò la testa e si avvicinò poco a me. Provai ad indietreggiare ma trovai la colonna. Mi posò la mano dietro la nuca e con il pollice mi accarezzò la guancia. Stava avvicinando il suo viso sempre di più.
- Sai Malissa non credo di non voler essere più solo un amico per te … - il mio sorriso scomparve.
- Credo di voler essere molto di più … - disse e mi baciò. All’inizio ero rimasta un po’ sorpresa ma poi mi lasciai andare e ricambiai il bacio prendendogli la testa tra le mani. Ci staccammo poco dopo. Io ero un po’ affannata e avevo i battiti accelerati ma ero felice.
- Ti amo Malissa, ti ho sempre amata e voglio passare tutta la mia vita con te. – disse sorridendo e guardandomi negli occhi.
- Anche io Liam, da sempre. – dissi. Ci ribaciammo felici di aver trovato la persona giusta, felici di stare insieme, felici per tutto, felici perché tutto quello che ci serviva era essere amati.
 
MY SPACE
Salve ragazze!!!! Spero vi sia piaciuta la storia!!! A me è piaciuta tanto!!!! Credo che Liam sia davvero molto dolce!! Io quindi ce lo vedo ad interpretare questa storia. Vabbè ora mi dileguo anche perché vi avevo promesso di pubblicarla l’altro ieri …. Quindi non uccidetemi e fatemi sapere che cosa ne pensate!!
Bacioni
Manu xx
   
 
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