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Autore: ellesmile    12/05/2013    3 recensioni
Manhattan. Una cantante e un attore. Col passare del tempo le cose non sembrano essere facili, ma insieme si può superare tutto. Helen e Tyler ne sono la prova.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Chapter three.


Avrei voluto scomparire, tutti gli sguardi erano rivolti su di me. Stavo cercando Melissa tra la folla, ma c’era troppa gente e non riuscivo a vederla. I riflettori erano puntati su di me e diventavo sempre nervosa. Il proprietario mi portò al centro del palco e senza motivo mi abbracciò. Ma soprattutto, davanti a tutti con quella maglietta enorme e, a dir la verità, anche bruttina, ma non avevo nient’altro.
- Cosa ci canti bellissima? - mi chiese il ragazzo accanto a me.
- Non so. - dissi timidamente.
- Potresti cantarci la canzone che hai inviato al concorso, sei d'accordo? - mi richiese sorridendo.
- D'accordo. - risposi con lo sguardo basso.
Il ragazzo mi passò il microfono, si allontanò da me confondendosi tra la folla. L'unica persona che riuscivo a vedere chiaramente era il ragazzo della maglietta, non so per quale motivo ma il mio sguardo era concentrato solo su di lui. La gente stava aspettando che cominciassi a cantare ma non ce la facevo, era più forte di me, era come se fossi diventata tutto d'un tratto muta. Guardai Melissa che continuava a ripetermi 'Canta, canta, canta.', ma avevo paura, avevo paura di essere derisa alla prima parola che avrei cantato. Ma ricordai ciò che mi diceva sempre mamma: 'Non preoccuparti del giudizio della gente. La musica è tua, non degli altri.'. Così presi coraggio e cominciai a cantare.
There I was again tonight; forcing laughter, faking smiles; same old tired, lonely place. Walls of insincerity, shifting eyes and vacancy vanished when I saw your face. All I can see, is it was enchanting to meet you. You’re eyes whispered ‘have we met?’ across the room, your silhouette starts to make its way to me. The playful conversation starts, counter all your quick remarks like passing notes in secrecy. And it was enchanting to meet you. All I can say is I was enchanted to meet you. This night is sparkling, don’t you let it go. I’m wonderstruck, blushing all the way home. I’ll spend forever wondering if you knew I was enchanted to meet you. The lingering question kept me up, 2 AM, who do you love? I wonder till I’m wide awake. I know I’m pacing back and forthwishing you were at my door, I’d open up and you would say ‘hey’. It was enchanting to meet you. All I know is I was enchanted to meet you. "
Cantai 'Enchanted', la prima canzone che scrissi quando avevo quindici anni. In quel momento la mia paura scomparì, mia madre aveva ragione. Appena finita la canzone la folla applaudì, per tipo venti secondi. La mia canzone era piaciuta a tutte quelle persone importantissime, ero meravigliata, totalmente. Stavo quasi per piangere dalla gioia. Poi c'era Melissa che urlava 'Sei grande Helen.' e faceva dei versi, mi misi a ridere per il casino che stava facendo non rendendosi conto che la stavano guardando tutti. Risalì sul palco il proprietario complimentandosi per la bella canzone che avevo cantato, io arrossii per le belle parole che aveva speso per me. Lo ringraziai e scesi dal palco raggiungendo Melissa che mi assalì.
- Helen, sei stata meravigliosa. - disse abbracciandomi.
- E' anche grazie a te se sono riuscita a cantare. - la ringraziai.
- Ti rendi conto? Adesso non hai più paura di cantare davanti alla gente. - notò Melissa.
- Me ne sono resa conto sul palco, sai? - le confessai.
Melissa si allontanò ancora. Io mi misi in un angolo a braccia conserte osservando tutta la gente davanti a me. Rividi il ragazzo della maglietta, inizialmente lo chiamavo così perché non ricordavo il suo nome, farsi strada verso di me. Lo guardai in modo migliore, rispetto a prima, e notai i suoi occhi azzurri cielo, i suoi capelli folti neri, e mi sembrava molto sicuro di sè, e non mi sbagliavo.
- Perdonami se hai cantato con quella maglietta orribile. - si scusò, ancora.
- Non fa niente, la cosa importante era la canzone non come ero vestita. - risposi.
- A te non interessa il giudizio della gente, vedo. - disse sorridendo.
- Pochissime volte! - esclamai.
Restammo in silenzio per qualche secondo, fino a quando Melissa corse da me stringendomi il braccio.
- Ciao. - disse il ragazzo a Melissa.
- C-ciao. - rispose Melissa con gli occhi spalancati e con un sorriso da ebete.
- Sono Tyler Rorke, piacere. - si presentò porgendo la mano a Melissa.
Io pensai 'Ecco come si chiama.'.
- Io ti conosco, ti seguo da sempre e sei bellissimo, davvero! - affermò Melissa dandogli la mano.
- Grazie mille, la tua amica a quanto pare non mi conosce. - disse Tyler riferendosi a me.
Melissa si girò verso di me e mi guardò malissimo, poi tornò a Tyler.
- Scusala, ma lei non è una ragazza da tv, riviste, etc.. - confessò a Tyler.
- Capisco. - asserì Tyler guardandomi e sorridendo.
Parlammo per quasi tutta la serata, Melissa ogni tanto se ne andava poi tornava, Tyler ed io rimanevamo lì come due idioti.
- Senti Helen, ti va di andare a fare un giro fuori da qui? - mi domandò Tyler.
- Perché no, va bene. - risposi.
Accettai col molto piacere, era simpatico e molto carino, e non potevo di certo rifiutare. Avvisai Melissa, con un messaggio, che mi sarei allontanata per un po' con il ragazzo. Anche in quel momento ero molto nervosa, non avevo mai parlato per più di cinque minuti con un ragazzo, per di più un attore, conosciuto anche. Quella serata stava diventando sempre più incredibile, e come sempre, pensavo già ad un testo per una nuova canzone. Insieme al ragazzo mi allontanai dal pub e facemmo un giro vicino al pub. Tyler mi guardò poi riabbassò lo sguardo.
- Non te l'ho ancora detto, sei stata bravissima a cantare. Mi hai emozionato. - si complimentò.
- Sul serio? Mi fa piacere, e non pensavo di far emozionare la gente. E' un mondo del tutto nuovo per me. - ammisi.
- Invece ci sei riuscita, e alla grande. - disse.
- Grazie. - lo ringraziai.
Volevo che quel momento non finisse mai, era magnifico il modo in cui mi sentivo, soprattutto con lui. Poco dopo, però, successe qualcosa che mi fece cambiare idea totalmente. Il ragazzo mi fece una domanda, come dire, strana.
- Vuoi fare un salto a casa mia? - mi domandò.
- Scusami? - chiesi confusa.
- Non è difficile, vuoi venire a casa mia? - mi domandò ancora.
- Stai scherzando, vero? - dissi ridendo.
- Perché dovrei? - chiese sorridendo.
- Mi sembravi un bravo ragazzo fino a poco fa, ma adesso mi hai fatto cambiare idea! - esclamai cercando di allontanarmi.
- Helen, stavo scherzando. - disse fermandomi per un braccio.
Non risposi a ciò che aveva appena detto, così me ne andai senza neanche guardarlo in faccia. Mi aveva forse preso per una sgualdrina o qualcosa del genere? Non ci credevo, inizialmente sembrava un bravissimo ragazzo e guarda alla fine cosa si è rivelato. Tornai a casa, volevo quasi raccontarle ciò che era successo con quel ragazzo ma non mi sembrava il momento. Le raccontai solamente della bella serata che avevo passato, fino a quel momento, e quando le dissi che avevo cantato 'Enchanted' fece un urlo che, molto probabilmente, lo aveva sentito anche l'Australia. Mia madre adorava quella canzone, soprattutto perché era la prima canzone che scrissi. Mia madre era, ed è, la mia fan numero 1, e la amo per questo perché mi appoggia in tutto. Finita la conversazione con mamma andai a dormire pensando e ripensando a quella serata, ma principalmente a quel ragazzo che stavo odiando con tutta me stessa ma che non riuscivo a smettere di pensare.
   
 
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