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Autore: khristie    13/05/2013    1 recensioni
a volte è la realtà il racconto più bello da narrare... è questo quello che ho fatto, raccontare un pezzo della mia realtà. nomi e informazioni sono puramente inventati ma tutto ciò che viene raccontato è vero; questa è davvero una pagina del mio diario... buona lettura.. ah, dopo richiudete il licchetto XP
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro diario,
come ogni sera ho deciso di raccontarti la mia giornata. Stamattina mi sono svegliata con poca voglia di andare a scuola, che novità! Mio padre mi dice sempre che devo studiare per il mio futuro ma in questo momento  il futuro mi appare così lontano che non riesco ad immaginarmi neanche come sarà tra una settimana. Vabè,tornando a noi, mi sono alzata, seppur controvoglia, ho fatto colazione, mi sono vestita e sono scesa. Odio quel tratto di strada che devo fare per arrivare alla fermata del pullman; devo passare davanti a un sacco di gente, gente di cui non mi importa niente, e sai che tra loro c’è anche lei, Maria, la mia ex migliore amica. Proprio stamattina ricordavo che tra qualche mese sono due anni che io e lei non ci parliamo più; cerco di fare la dura e non pensarci, fare finta che non mi importi niente di lei e della nostra amicizia che è andata a puttane ma in realtà, anche a distanza di due anni, ci sto ancora male. Era la mia migliore amica, come ha potuto, come ha potuto rovinare tutto, un’amicizia di 4 anni in così poco tempo! Nel pullman la situazione non è migliore. Passo tra una massa di gente felice e spensierata che trasmette allegria, che se ne frega degli altri, che se ne frega del mondo e mi fa venire voglia di fare lo stesso, ma poi, all’improvviso, una vocina dentro di me mi blocca e non mi permette di godermi appieno la mia vita. Che diavolo mi prende? Non sono più io! Ma ti ricordi com’ero appena qualche anno fa? Sembra una vita che non rido più di vera felicità e tutto per colpa di quello lì. Preferisco non pronunciare neanche il nome altrimenti scoppierei in lacrime e non se le merita per niente! Sono passati due anni e mezzo, cazzo, due anni e ancora non riesco a superare la cosa. Non che io lo ami ancora, ma mi ha fatto soffrire così tanto che ogni volta che guardo ad un ragazzo ripenso a lui e per paura che accada la stessa cosa mi blocco e mi chiudo in me stessa. D’altronde ogni volta che lascio entrare qualcuno nella mia vita questo finisce per deludermi, e allora perché soffrire inutilmente? La gente mi considera asociale e secchiona solo perché vado bene a scuola e perché il sabato e la domenica preferisco andare a lavorare invece di uscire in questo paese bigotto  dove ci sono solo “bambinette” , che hanno tanta voglia di crescere in fretta, e ragazzi che non guardano altro che un bel paio di gambe scoperte. Insomma,stamattina stavo sul pullman quando ho sentito alcune ragazze parlare dei loro fidanzati e di come stanno bene insieme. Non capisco, esistono più quei ragazzi gentili e affabili che non ti chiedono se lo hai già fatto dopo neanche  mezz’ora che vi conoscete? Credo di no. ma se allora è no, vuol dire che io continuerò a stare così, perché a me i ragazzi di oggi non piacciono!!! L’ultimo tratto di strada per arrivare a scuola solitamente lo faccio insieme con Alessia, mi sta proprio simpatica!! Fa morire dalle risate ed inoltre è una tipa apposto, se non fosse così più piccola di me sarebbe un’amica perfetta. È semplice, estroversa ma molto sensibile. Abbiamo legato tantissimo nell’ultimo periodo e credo proprio che diventeremo amiche anche se , e mi ripeto, è troppo piccola per poter capire davvero cosa succede nella mia testa. L’unico posto dove davvero mi sento me stessa è la scuola. Lì non ci sono scuse, pretese o paure, posso essere me stessa senza paura di non essere accettata, posso essere permalosa, lunatica, noiosa ( diciamo pure pallosa), pessimista e suscettibile quanto voglio:Doriana mi sosterrebbe sempre! Non so se ti ho mai detto, diario, quanto per me sia importante essere sua amica. È una persona speciale, come poche, mi ascolta, mi capisce, mi sopporta, mi vuole bene e non pretende da me altro che un’amica. La tratto male, malissimo, sfogo su di lei tutte le mie frustrazioni ma lei è talmente buona che capisce sempre cosa voglio dire realmente e ogni volta che sbaglio mi perdona. È dolcissima e insieme a lei riesco a vedere la vita in un’altra angolazione, migliore, positiva; mi da tanta forza per andare avanti. A volte penso di non essere così sfortunata; potrò avere due genitori che litigano in continuazione, che non si sopportano e che stanno sull’orlo del divorzio, una sorella che si è da poco sposata e che da tempo ha in testa solo e soltanto quello, che alterna momenti da vera sorella a momenti da vera e propria  “vipera”, potrò avere pochissimi amici e ancora meno quelli di cui realmente mi fido ma se guardo il lato positivo, cosa ho? Ho due genitori che si stanno spaccando la schiena per garantire a me e a mia sorella una casa sicura, che mi accontentano su tutto e che mi amano tantissimo, che hanno fatto il matrimonio più bello che una ragazza potesse sognare e che non si risparmiano su niente anche con me,  ho una sorella super stressata e incinta che però ha dei momenti buoni e che in quei momenti mi dimostra di tenere tanto a me, ho un cognato che per me è come un fratello, ho almeno due buone amiche Doriana e Julia che si preoccupano per me e mi sopportano, cosa potrei volere di più? Eppure tra tanta gente che mi circonda a volte sento di essere veramente sola; il mondo intorno a me è troppo diverso da come lo vorrei e così mi scoraggio. Lo so, sono pessimista, ma sono così, cosa posso farci?penso che la gente mi guardi ma che in realtà non mi veda; mi vede alta, grossa, grassa e pensa che io sia forte sicura di me dal modo in cui mi vede camminare, dal modo in cui mi trucco, da come mi porto indietro i capelli ma nessuno realmente sa che la mia altezza quando ero piccola mi ha sempre portato imbarazzo, nessuno sa quante volte ho pianto perché mi vedevo grassa, nessuno sa che ho trovato sfogo nel cibo e che da allora  seguo diete su diete e non riesco a perdere peso perché ho poca fiducia in me stessa e il cibo è l’unica cosa che per cinque minuti mi da una sensazione di pienezza che mi manca da troppo tempo, nessuno sa che quando cammino per strada e accelero il passo e per sfuggire prima agli sguardi della gente, che se cammino a testa alta è perché mi vergogno anche solo di guardare le persone, perché questo vuol dire che anche loro stanno guardando me, che il trucco per me è come indossare una maschera, che cambia a seconda delle situazioni. Posso essere allegra e felice, spensierata ed estroversa quando si conviene ma poi penso chi sono io? Sono quella ragazza che ha sempre la testa tra le nuvole, quella ragazza che dopo quasi tre anni di superiori si è accorta di non sapere cosa farà dopo e che poi ha deciso qual è la sua strada ma non sa se ce la farà, quella ragazza che non interviene mai nel discorso per paura di dire qualcosa di sbagliato e se lo fa si sente egocentrica e si ripropone di stare zitta, quella ragazza  che fa la figura della “muta” quando sta in una comitiva di amici; sono quella ragazza che quando le piace un ragazzo lo guarda in una maniera che dice tutto, secondo lei, ma che glia altri non vedono, che ha paura di rivelare i suoi veri sentimenti perché, anche se giovanissima, ne ha passate tante e non vuole ricevere delusioni. È una brutta sensazione, sai?, non sentirsi … adatta, credo sia questo il termine esatto; non sentirsi mai adatta, non sentirsi mai abbastanza! Tornando a noi, a scuola, tutto sommato, non è andata male, solita routine; sei ore di lezione, un’infinità!, cinque minuti di spacco in cui io e a Doriana abbiamo fatto le cretine come al solito. Oggi Je mi ha raccontato che con il suo “ragazzo” non se l’è più sentita di continuare, che stronzo! A Doriana e Rosa invece va tutto bene, sono felici con i loro Giovanni e sono felice anche io per loro, se lo meritano tantissimo. C’è un ragazzo a scuola, si chiama Raffaele, sta nella classe di fronte alla nostra, non è bello però mi incuriosisce. Ho paura di questa cosa, ho paura che posso cadere nel mio solito errore di innamorarmi di una persona che non conosco e illudermi ( come ho fatto poco fa con Antonio); così ho cominciato a prendere in giro Fabiola, la sto convincendo e MI sto convincendo che a lui piaccia lei, così non potrò farmi illusioni, così non mi ferirò ancora. Di scuola non c’è altro da dire quindi passiamo avanti.  Come al solito stavo rischiando di perdere il pullman perché non riesco a distinguerlo dagli altri, ahaha che scene!A volte penso di essere una contraddizione vivente. Marianna mi prende ogni volta in giro per la frase che dico praticamente sempre : “ sono o bianco o nero, o luce o buio, o benissimo o malissimo; non ho equilibrio, ma è a quello che voglio arrivare”. Pensandoci bene è proprio questa una frase che mi caratterizza! Sono sempre alla ricerca di quell’equilibrio , che so, che nessun adolescente ha, eppure io lo cerco. Ho sempre cercato di essere più matura della mia età. Ho cominciato da piccola come si usa nel mio pesino bigotto. Ero omologata alla schiera di ragazzine sguaiate, irrispettose, ribelli e sgarbate che credono di avere esperienza a dodici anni quando poi non la si ha neanche al momento della morte. Da me è normale che una ragazzina si fidanzi a 13/14 anni, non c’è niente di male; lo ha fatto mia sorella e molte altre ragazze:io non sono stata da meno! A undici anni ho dato il primo bacio,  A tredici anni ho avuto la mia prima storia vera, mi sentivo pronta, ero sicura di me stessa, non sapevo cos’era l’Amore  e avevo intenzione di capirlo. Forse neanche adesso so cosa sia l’amore ma al momento non credo di volerlo sapere, perché saperlo mi farebbe soffrire ancora e io non voglio! Pensavo davvero che la nostra storia non sarebbe finita, eravamo troppo legati e lui aveva comunque/sei anni di più, quindi era più maturo di me. E invece? Tu non c’eri ancora, non puoi saperlo! Ho dovuto affrontare la malattia della sorella, un tradimento e la possibilità di un figlio suo con un’altra, mesi e mesi di scuse, sorprese per dimostrarmi il suo interesse e poi? Giusto quando lo avevo perdonato, mi ha tradita di nuovo e me lo ha anche detto pensando che io l’avrei perdonato nuovamente; non è stato così! Ho sofferto tantissimo per lui ma dopo un anno e mezzo non potevo più sopportare tutto quanto. Come si fa a 15 anni a sopportare tutto questo? È impossibile! Adesso con lui ho un rapporto che non so definire; ci parliamo come due semplici conoscenti ma sotto le nostre parole c’è sempre quel velo di intimità e di conoscenza che sono due fidanzati possono avere, ma è un’intimità non voluta, che mi fa soffrire. Penserai adesso che questa sia stata la mia batosta più grande, si, lo è di sicuro ma  di sicuro un anno fa ne ho avuta una davvero dura da mandar giù. Avevo ritrovato la fiducia in me stessa, ero riuscita a superare tutte le mie difficoltà  e mi ero di nuovo interessata ad un ragazzo. Lui è gentile, timido, responsabile, simpatico, forte e taciturno. Non è molto bello,non mi importa,  ma del resto neanche io lo sono.  Avevamo cominciato a vederci di tanto intanto di sera, a parlare sia da vicino che su facebook; credevo di piacergli, perché mi dava sempre un passaggio, si offriva di portarmi a fare un giro sul motorino, mi prendeva la mano e se la potava alla guancia. Pensavo che fosse fatta, speravo che quello che volevo accadesse. Avevo preso coraggio, dopo ormai venti giorni in cui andava avanti questa nostra conoscenza fatta di piccole gelosie reciproche, dopo venti giorni che mi ero accorta di essermi innamorata di lui, di essermene invaghita, piangendo, forse per paura forse per la mia fragilità, gli avevo rivelato i miei sentimenti: era qualche notte che non riuscivo a dormire, parlare con lui mi faceva stare bene, ero felice anche solo sentendolo nominare per non parlare se mi prendeva la mano o mi faceva un occhiolino; mi piaceva, e tanto! E poi? Dopo neanche cinque giorni lui si è fidanzato con la nuova migliore amica di Maria, Mena, quanto la odio! Mi ha praticamente rubato le due persone che potevano rendermi felice, e neanche se ne rende conto, stanno da più di un anno insieme ormai, e li vedo felici,  e sono contenta ma non posso non guardarlo con amarezza, potevo stringerlo io adesso! La professoressa di italiano l’anno scorso diceva  che una donna può definirsi gentile quando apre il suo cuore all’amore, alla carità, alla compassione. Poi ho pensato, io sono “gentile”? la risposta è no! io non apro il mio cuore a nessuno da troppo tempo, io ho chiuso il mio cuore e i miei sentimenti, mi sono blindata dietro ad un muro di acciaio invalicabile. Quando sono tornata a casa mi sono resa conto che la mia vita non è davvero come la vorrei: solo da poco ho cominciato a fare qualcosa per me, Zumba, mi dedico un po’ più a me stessa, ma senza risultati. Qualche volta, lo so, ti trascuro , ma è inevitabile. Sabato e domenica sera sono stata a lavoro; mi piace lavorare anche se poi non esco da più di un anno! La serata ,dopo la foga iniziale in cui non ho mai neanche cinque minuti di tempo,procede sempre bene e  dalle dieci e mezza in poi  cominciano a venire tutti i ragazzi e mi  divertito tantissimo. Salvatore è sempre il solito, molto divertente e sfacciato, è sempre gentile con me e credo che lo faccia perché prima gli piacevo ma io ho continuato a rifiutarlo. Doriana mi dice che sbaglio, che dovrei dargli una possibilità ma in realtà lui mi fa paura. Non che sia un mostro o cosa, semplicemente è talmente diverso da me che il confronto mi dà i brividi. Credevo  che presto si sarebbe stancato, ed è stato così! in fondo è un bel ragazzo, e chissà, da questa situazione potrà anche nascere una bella amicizia. Julia ultimamente mi sembra triste, non che lei sia davvero in grado di essere triste, è troppo allegra e buona per esserlo, però forse la brutta situazione con Giuseppe, le varie delusioni che ha avuto nel corso del tempo l’hanno resa sicuramente più malinconica e chiusa; ormai non mi racconta più niente e ci sto male! Ieri mi è venuta in mente una frase che sicuramente ho letto da qualche parte: “ ciò che sei non cambia mai, chi sei non smette mai di cambiare”.. trovo che sia una delle frasi più vere, semplici, dirette che ci siano. Io rimarrò sempre me stessa, una ragazzina, avrò sempre gli stessi occhi le stesse mani, gli stessi geni ma mi affascina sapere che da qui a domani io sarò una persona diversa,avrò acquisito  una conoscenza maggiore che mi permetterà di cambiare. Santo cielo, io Voglio cambiare! Voglio fare esperienze, vivere,morire, resuscitare, voglio scalare le montagne più alte, arrivare su marte, tuffarmi nella fossa delle Marianne e nuotare insieme e varietà di pesci sconosciuti, voglio sentirmi libera e prigioniera, felice e triste, sola e in compagnia, voglio amare ed odiare, voglio che qualcosa mi importi e che qualcos’altro mi sia completamente indifferente, voglio un armadio pieno di vestiti grande quanto tutta casa mia ma mi bastano solo tre cambi per stare bene; insomma, voglio tutto e niente e lo voglio subito, adesso, ma so che non posso e allora voglio solo crearmi la possibilità, è questo che voglio, avere la possibilità di scegliere. Voglio scegliere della mia vita senza regole, se non mi va l’università? Chissenefrega!!! Ho deciso di non essere come quelle persone che si accontentano. Oscar Wilde diceva che le donne abbandonano il bene per trovarne il male e poi si tengono il male per non incontrarne uno peggiore. A me non importa del male o del bene,l ‘ho detto prima, i problemi sono altri! Negli ultimi due anni ho visto morire tante persone che mi sono spaventata, persone che passavano il loro tempo in cerca di carriera ma che in realtà non era il loro fine ultimo. Un amico di mamma desiderava tanto che i suoi figli accettassero la sua compagna, è morto, e con la sua morte si è stabilita la tranquillità in famiglia. Ma è davvero questo quello che voglio? Quello che la gente vuole? In un’Italia che sta andando al tracollo, sento che il mio futuro è in pericolo e io, per adesso, non ho la possibilità di farci niente. Ma non sarà sempre così, riuscirò a conquistare la vita che voglio. Forse, all’inizio,  ti sarai fatto un’idea di me un po’ triste ma spero di averti fatto ricredere nell’ultima parte, ho voglia di vivere, di essere felice e di non pensare affatto alle cose negative, o almeno ci spero. Forse neanche ci riuscirò, forse non riuscirò ad essere felice per un bel po’ ma cosa mi costa provarci? La vita è questa e sicuramente  prenderla positivamente aiuta! Ti lascio caro confidente ed amico, è sempre un piacere parlare con te. Ora è tardi e devo andare ,mia madre mi aspetta perché vuole che la aiuti con le faccende di casa,  ma da domani si ritorna a Vivere, lo prometto, da domani sarò una persona migliore, da domani prenderò in mano la mia vita e la cambierò in meglio! Ho voglia di essere felice, chiedo troppo? Un bacio.

                                                                                                                                                                                      K.

saaalve
come ho specificato nell'introduzione, nella descrizione della storia quest'opera conterrà delle lettere, lettere di diario vero,  questo è un modo per sfogarmi, er raccontare la mia vita, probabilemnte alcune situazionrisulteranno poco chiare ma sono pronta a chiarire ogni dubbio.. grazie per l'attenzione
  
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