Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _vdechelon    13/05/2013    3 recensioni
Francese, la lingua dell'amore. Letteralmente.
«Allora, quando pronunci "Je" non devi far sentire la e.»
«Je»
«Si, ma addolcisci la j»Si avvicina a me, sorridendo pericolosamente.
«Je» Ora è a pochi centimetri dal mio viso, sento le ossa tremare.
«Perfetto» Dico, con la voce bassa, e tremante. Ormai le sue labbra sono accanto all'angolo delle mia bocca, chiudo gli occhi per lasciarmi andare a quel momento così caldo.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
«Quindi ci fa solo sesso?»
«Ti prego, non dirlo così, sembra una cosa orribile!» Dico, premendo la mia faccia con il cuscino.
Ho raccontato tutto quello che è successo tra me e Tyler a Loren, e dire che è rimasta di stucco è dire poco.
«No, voglio dire… Brava la mia cuginetta, ti sei data da fare finalmente» Inizia a farmi il solletico sulla pancia, poi mi stritola tra le sue braccia.
«Tesoro, non voglio vederti soffrire, quindi fai attenzione» Sussurra con premura, stringo gli occhi e ricambio l’abbraccio.
«Credimi, soffrire pene d’amore non era nei miei piani» Ironizzo, lei ghigna poi si rimette in piedi.
«Dobbiamo uscire insieme questa sera.» Sentenzia, mettendo le mani ai fianchi in modo autoritario.
«Ok, ma niente alcol»
Rotea gli occhi e mi tira un cuscino sulla faccia.
«Sei sempre la solita.»

Mi sono fatta convincere da Loren ad indossare un top molto scollato e jeans attillati. Però ho risparmiato i tacchi, e ho messo le mie sneakers nere.
«I tacchi darebbero quel tocco in più per consacrarti una figa da paura!»
«Non aspiro a quel titolo»
Scendiamo di sotto, mia madre è in cucina nel tentativo di fare una torta. Ci sono farina e zucchero sparse dappertutto, anche sul suo viso.
«Mamma, noi usciamo, prima che questa casa diventi di marzapane e tu ti trasformi in una strega!»
«Ok tesoro, non fate tardi!» Raccomanda, prendo le chiavi dal piattino all’ingresso e ci chiudiamo la porta alle spalle.
«Andiamo al Ritz?» Chiedo, mia cugina annuisce e ci dirigiamo nel locale più vicino e il più frequentato della città.

Ovviamente, come ogni sera, è affollatissimo. Tre quarti della gioventù di questa città frequenta questo posto, dove non ci sono limiti nel bere, nel fumare e chissà cosa.
Il mio stato d’animo in questo momento è il disagio, non sono abituata ad entrare in locali così, mentre per Loren sembra essere tutto normale.
«La smetti di tentennare?» Mi rimprovera e mi trascina verso il bancone.
«Qualcosa di forte, per due!» Ordina al barista, che annuisce e inizia a smanettare con bicchieri e bottiglie.
«No, non voglio bere!» Le mie considerazioni non contano, Loren mi fulmina con uno sguardo e abbasso lo sguardo come una bambina di cinque anni.
«Devi essere più generosa con te stessa, basta con questi limiti e restrizioni, sei giovane, divertiti!» Prendiamo i due bicchieri messi dal barista e brindiamo. Loren scola, credo whisky mischiato con qualcos’altro in un minuto, mentre io mi prendo del tempo. È un po’ forte. La bevuta è accompagnata da qualche colpo di tosse, Loren rotea gli occhi e mi trascina ancora una volta con sé.
«No, non voglio ballare!» La mia sembra quasi una supplica, e riesco ad allentare la presa fermandomi.
«Dai!» 
«Jane?» Una voce poco familiare attira la mia attenzione, mi volto e davanti a me il ragazzo dagli occhi verdi a cui ho dato il mio primo bacio.
«Josh!» Sorrido, e ci scambiamo un breve abbraccio.
Restiamo per qualche istante in un silenzio imbarazzante, interrotto dall’intraprendente Loren.
«Piacere, Loren, sua cugina!» Si stringono la mano, poi mi sussurra qualcosa all’orecchio, come “divertiti” se non qualcosa di più volgare.
«Ti va di ballare?» Guardo la pista nervosa, dove ragazzi e ragazze strusciano i loro corpi con movimento poco azzardati, e la cosa non piace per nulla.
«Sinceramente, preferirei di no!»
«Hai ragione, neanche a me piace ballare in questo modo.» Mi prende per mano e mi porta in pista, poi lentamente porta entrambe le mie mani dietro al suo collo e le sue di mani si poggiano sui miei fianchi.
«Cosa stiamo facendo?» Chiedo divertita.
«Balliamo un lento!» Spiega lui.
«Ma non è musica da lento questa!»
«Che t’importa» Si avvicina al mio orecchio, e percepisco il suo respiro sulla mia pelle, il che mi fa leggermente rabbrividire «pensa a una canzone romantica»
Si allontana leggermente, restando vicino al mio viso, poco distante dalle mie labbra, continuando a sorridere.
In questi giorni ho pensato poco a lui, eppure, tutto il casino con Tyler è successo a causa sua. Volevo far colpo su di lui, e ho finito per incasinarmi di più con l’altro.
Magari, non è tutto perso. Infondo io e Tyler non stiamo insieme.
Schiude le labbra, sembra voglia baciarmi, quindi mi faccio avanti e ci scambiamo un tenero bacio.
I nostri nasi si sfiorano e sorridiamo entrambi.
«Mi piaci Jane, e tanto!» Mordo il labbro inferiore, sorridendo a mia volta.
«Anche tu mi piaci» Confesso timidamente, la sua presa sul mio fianco si fa più forte, e i nostri corpi si avvicinano ancora di più l’uno vicino l’altro, e continuiamo a ballare, lenti, mentre intorno a noi tutti si scatenano come matti.
Dopo qualche minuto mi chiede di prendere qualcosa da bere e ci sediamo ad un tavolo, dove poi ci raggiunge Loren.
Passiamo più di un’ora a chiacchierare, parliamo di scuola, vacanze, Josh mi racconta di alcuni viaggi trascorsi con il padre fuori città per lavoro. È un imprenditore, e molto spesso gira per il Paese a nome dell’azienda di cui è vice-presidente. Deve avere un bel gruzzoletto in banca, anche se non sembra. Da quello che ho visto, è un ragazzo umile e semplice. Una bellissima persona.
Mentre Loren è andata con un ragazzo conosciuto al locale in pista, Josh mi ha raccontato del suo viaggio ad Haiti, dell’aiuto a quei bambini che hanno perso genitori e fratelli a causa del terremoto.
«Un giorno spero di poter far anche io viaggi del genere, sono costruttivi, per te e per gli altri»
«Beh, magari potremmo andarci insieme»
«Magari..» Concludo io, mi sorride, e quel sorriso mi scioglie completamente.
«Guarda guarda chi c’è» Una voce da dietro mi fa sobbalzare, mi volto e mi ritrovo Gilbert mezzo divertito mezzo irritato.
«Ciao» Quasi parlo tra i denti, infastidita dalla situazione che si è venuta a creare.
Josh guarda di sottecchi Tyler, mentre lui ha gli occhi puntati su di me.
«Vieni a ballare?» La sua richiesta sembra più una pretesa, visto che ha già afferrato il mio braccio.
«Non ne ho voglia..» Tiro indietro il mio braccio ma la sua presa si fa più forte, Josh si alza e di conseguenza mi alzo anch’io.
«Ok, vengo» Rassicuro Josh con gli occhi e lui si risiede.
Tyler mi porta per mano sino alla pista, poggio le mie mani sulle sue spalle e le sue cadono sui miei fianchi.
«Potresti essere meno rude!»
«Scusa, non mi aspettavo di vederti qui»
«Neanche io!» Dico tra me, sgranando gli occhi e ripensando alla situazione che si è venuta a creare.
«Quello è Josh?» Chiede, facendo un cenno con la testa.
Annuisco e lui inizia a ridere sotto i baffi.
«Che c’è?» Chiedo con un ghigno.
«Tutto questo è assurdo!» Aggrotto la fronte, incitandolo a spiegarsi meglio.
«Cioè, ho avuto un attacco di gelosia, quando ti ho vista lì con quello. Che stupido!»
Il mio sorriso si trasforma in una smorfia d’irritazione.
«Sei proprio uno stronzo!» Sentenzio, lasciando la presa. Ritorno al tavolo, mi siedo alla destra di Josh e lo bacio, con più foga e passione di prima.
Lui stacca le mie labbra dalle sue allontanando il mio viso.
«Cosa fai? Mi usi per fare ingelosire quel coglione?» Sbotta con rabbia. Cerco di giustificarmi ma si alza, uscendo dal locale.
D’istinto lo seguo, esco anch’io e lo blocco.
«Josh, non te ne andare!»
«Senti, tu mi piaci..» Prende di nuovo il mio viso tra le sue mani, e mi guarda dritto negli occhi «e tanto, ma se tu non sei interessata, è meglio lasciar perdere» Chino la testa di lato, con una mano gli accarezzo il viso e lo bacio.
«Non ti voglio usare Josh, anche tu mi piaci.» Un cenno di sorriso ci costringe a baciarci ancora, e restiamo così, per un po’ di tempo, finchè la mia cuginetta non mi chiama.
«Jane? Andiamo?»
«Ci vediamo Jane.»
«Ci vediamo Josh.»
«È una promessa.»
«Anche la mia.» 


Salve :) Come promesso, rieccomi, con un capitolo un po' più lungo. Oh Josh, oh my Josh. Che ne pensate? Troppo bravo ragazzo? Ma non vi preoccupate, che siamo solo agli inizi. Tyler è il solito. Si nasconde dietro la sua bella corazza. Ma ben presto si romperà e vedremo cosa può combinare un Gilbert innamorato. Jane, beh, lei è infondo prova qualcosa per Tyler, ma se ora c'è Josh nella sua vita, potrà ancora coltivare quei sentimenti? Lo scoprirete nella prossima puntata! 
Ringrazio sempre le mie fedeli lettrici che sono sempre lì a recensire. Grazie, davvero ♥
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _vdechelon