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Autore: ValeA    13/05/2013    1 recensioni
«La faccio breve...» Sperava che lui le dicesse che provava qualcosa per lei ma non se ne rendeva conto quanto fosse lontana dalla verità. Si stava sbagliando troppo.
«Tre mesi fa mi sono accorto che mi seguivi ovunque andassi, pensavo che fosse finita prima o poi ma vedendoti ancora qui...» sospirò. «Non lo è. Sono qui per dirti che sono stanco di non poter uscire tranquillamente senza che ci sia tu e ti conviene non farti più vedere perchè a me non piaci e non potrai mai piacermi!» La guardò per circa dieci secondi e poi riprese il suo discorso «Guardami e guardati... Siamo troppo diversi!»
Si era mai vista una storia tra un ragazzo popolare e una ragazza ''sfigata''? Forse sì, nelle trame dei film o dei libri ma quella era la vita reale e non sarebbe mai potuto succedere anche perchè dopo due settimane quel ragazzino dovette trasferirsi con i suoi familiari in America per il loro lavoro.
Lei non lo vide più dopo quella volta.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 24

Pov Joyce

Eravamo appena arrivati alla festa, avevamo saputo che Sophie e Harry erano per strada e stavano per arrivare.
C'eravamo tutti, anche quella strega di Brianne. Perchè l'aveva portata con sè?
Mi avvicinai a Julie, chiaramente irritata. «Bel vestito!» mi complimentai, era davvero un bel vestito.
«Anche il tuo non è male.» il mio era meraviglioso.
«Alla fine l'ha portata alla festa.» le feci notare. Sospirò, l'unico modo per divertirsi era stare lontano da quella zucca vuota.
Molto probabilmente avrebbe anche bevuto abbastanza da ubriacarsi.
«Non mi sorprendo più di tanto.» rispose iniziando con il primo bicchiere contenente della semplice birra. «é la sua ragazza!» continuò con ribrezzo. 
In quel momento vidi Liam, si stava avvicinando. Non avevo voglia di parlargli, non ora.
«Ehi ragazze...» ci salutò.
«Scusa, devo andare in bagno.» lo lasciai lì con Julie. 
Julie non sapeva nulla e non se l'aspettava completamente, non ne capiva neanche il motivo di quell'allontanamento. Liam lo sapeva perfettamente, dal suo volto lo vidi infastidito per quel mio comportamento. Io ero infastidita dalla sua gelosia che lo rendeva poco fiducioso in me.
Vidi in lontananza mio fratello che stava parlando con Louis e Eleonor, li salutai ed entrai in bagno.
Controllai attentamente il trucco, dovevo pur perdere cinque minuti.
«Vi ho sentiti oggi pomeriggio.» feci un balzo, non mi aspettavo la sua presenza. 
Lo guardai male per lo spavento che mi aveva procurato, lui rise. «Femminuccia!» Osava chiamarmi in quel modo? 
Mi avvicinai. «Come mi hai chiamata?» stavo evitando il discorso, non volevo affrontarlo neanche e soprattutto con lui.
Non sapevo se già ne aveva discusso con Liam ma se era venuto a parlarne solo per convincermi di far pace con il mio ragazzo, aveva scelto il momento sbagliato.
«Femminuccia...» ripetè. «Ma non ti ho seguita fin qui per insultarti amichevolmente.» mi aveva seguita? Era ovvio. Non entrerrebbe mai in un bagno per le donne senza un motivo valido, o almeno spero! 
«Di cosa volevi parlarmi? Perchè proprio qui?» feci la finta tonta, sapevo che doveva parlarmi di quello che era successo oggi, cercavo solo di ritardare un po' la chiaccherata. Più che altro per cercare una giustificazione plausibile, non mi sentivo molto a mio agio a parlare di certe cose con lui, ancora non eravamo così tanto amici da dirci tutto»tutto. 
«Lo sai.» non mi reggeva il gioco, lui voleva arrivare subito dritto a punto. Potevo capirlo, non avevamo tutta la sera per parlarne. 
Eravamo in quel luogo per festeggiare il compleanno di Sophie. 
«Ok, é vero... Lo so.» da dove dovevo cominciare?
Sentì oltre la porta del bagno urlare "Auguri!", era arrivata. Mi sentivo in colpa nei confronti di tutti, era sbagliato che io e Zayn fossimo lì anche se non stavamo facendo nulla di male se non parlare. Anzi a dir la verità lui voleva parlare, io non ne avevo voglia.
«Scusami ma devo andare...» mi trattenne per un braccio. «Sophie è arrivata e non è giusto che io non sia lì. Casomai ne parliamo dopo.» in un certo senso l'arrivo di Sophie mi aveva salvata, avevo tutto il tempo per pensare a cosa dire senza cadere troppo nei dettagli anche se già li sapeva perchè aveva sentito e visto tutto.
Mi lasciò andare e io, senza perdere altro tempo, uscì dal bagno. Dopo circa due minuti uscì anche lui.
Vicino l'entrata vidi un mucchio di persone concentrate tutte su un punto ben preciso, lì c'era Sophie che salutava e ringraziava per gli auguri tutti. Mi ero persa la sua faccia sorpresa, sono pessima. 
Mi avvicinai colpevole per farle gli auguri, se ne era accorta che non c'ero ma non aveva detto nulla. Mi aveva vista anche uscire dal bagno e aveva visto anche chi era uscito dopo di me, sicuramente già per la testa si era fatta passare strane idee. 
«Auguriii Soph!» l'abbracciai. 
«Cosa stavate facendo tu e Zayn in bagno?» mi sussurrò all'orecchio per non farsi sentire da nessuno, così tutti avrebbero pensato che mi stava ringraziando per l'augurio. 
«Niente.» mi squadrò dubbiosa. Non gliela davo a bere, ma era la verità.
«Dopo mi spieghi meglio...» mi lasciò andare. 
Con quante persone dovevo parlare e chiarire questa sera? Si prospettava una serata infinita.
Mi allontanai lasciando spazio ad altra gente di salutarla, doveva essere una festa intima ma quando si da il compito di far gli inviti a Harry e Louis, le feste non saranno mai con meno di trenta persone.
Vidi mio fratello vicino al bancone degli alcolici che parlava animatamente con una ragazza che non avevo mai visto prima. 
Volevo bere ma era meglio evitare con lui davanti.
«Joy!» venni bloccata in mezzo alla sala da un biondo con il ciuffo, frequentare Zayn nuoce gravemente ai miei amici. 
Harry diventa più convinto e Niall gli imita la capigliatura, manca solo che Louis prende il senso dell'umorismo di Malik o Liam che si trasforma direttamente in lui perchè è geloso della confidenza che abbiamo.
«Hei!» però dovevo ammettere che stava bene con i capelli in quel modo. «Hai il ciuffo più alto di Zayn.» constatai.
Sorrise. «Neanche tu stai male vestita così.» era una mia impressione o stava a intendere che avevo avuto outfit migliori?
«Beh... Grazie...» risposi un po' fredda, scherzavo ovviamente.
«Scherzavo, sei bellissima sempre.» Oh addirittura! Quanto era dolce, mi veniva voglia di strizzargli le guanciotte come si fa con i bambini. Seguì il mio istinto e lo feci.
«Ma quanto sei dolce!» dissi con una voce stupida.
«Non sono un cane, Joyce!» si, aveva ragione. Alcune volte mi comportavo da cretina, cioè la maggior parte del tempo facevo l'idiota.
In quel momento vidi Brianne inveire contro di me, cazzo però! Un po' di tregua... E come se non bastasse mi accorsi che Julie aveva seguito la scena e ora aveva uno sguardo deluso che cercava di smascherare con uno sguardo disgustato nei confronti di Brianne e per la scenata di gelosia che stava facendo.
Brianne lo stava sgridando per quelle attenzioni che a lei non prestava mai, ma non aveva ancora capito che era sul punto di lasciarla?
Se voleva tenerselo stretto doveva stare più calma e meno rompiscatole. La lista delle persone con cui dovevo parlare non faceva altro che aggiornarsi ogni secondo che passava. «Scusatemi, devo parlare con una persona.» li lasciai lì a discutere dei fatti loro da soli, dovevo parlare con la mia amica bionda.
Lei si era allontanata qualche secondo prima, la trovai nei divanetti che stava per bere.
«Qualunque intruglio ci sia in quel bicchiere non berlo...» alzò lo sguardo verso di me.
«Tranquilla, mammina. Non è la prima volta che bevo del Bacardi.» aveva frainteso.
«Io non ho problemi se tu bevi... devo prima parlarti.» non me ne facevo problemi perchè bevevo anche io qualche volta. E poi l'accompagnava Liam a casa e lui non avrebbe bevuto nulla, quindi nessun rischio nè per lei nè per Niall, nè per chiunque altro salisse nella sua automobile. «Da sobria.» specificai.
«Se ti riferisci a quello che è successo prima, per me non c'è nulla da sapere.» ma si capiva da lontano un miglio che voleva delle spiegazioni, non mi prendeva a parole perchè ero sua amica e perchè ancora era nella fase del rinnegamento dei sentimenti.
Perchè tutto portava a pensare che dei sentimenti ci fossero, era evidente da ogni suo comportamento.
«Invece muori dalla curiosità...» scosse la testa. «Senti... alzati ed usciamo fuori per parlare più tranquillamente.» con quella musica era impossibile parlare. 
Una persona a cui non interessava sapere nulla su quello che fosse appena successo, non mi avrebbe seguita. Le interessava e per quanto volesse nasconderlo, non ci riusciva.

 
*******
Dovrei imparare a portare una giacca con me ogni volta che esco fuori da un locale, dovevo capire che Londra non erano i Caraibi con il clima caldo. Anche se prendermi l'influenza entro domani mi conveniva, niente scuola e quindi niente test di matematica.
«Quindi?» attese mie risposte la bionda. «Fa' freddo, sbrigati o moriamo congelate...» non avrei fatto i miei soliti giri di parole solo perchè stavo morendo dal freddo, non vedevo l'ora di rientrare. 
«Hai frainteso tutto!» mi guardò senza capire, non sapevo bene da dove avesse seguito la scena ma era meglio spiegarle tutto dall'inizio. «Stavamo solo scherzando, non...» mi fermò.
«Vedi che ho capito...» sospirai sollevata, almeno non perdevo altro tempo lì fuori. «Ti trova bellissima, lo sanno tutti della cotta che ha per te!» non ha capito un cazzo.
«Non hai capito un cazzo.» diedi voce ai miei pensieri.
Lei annuì convinta. Gioia mia, se ti dico che non hai capito è perchè è così! 
Dovevo togliermi quel brutto vizio di fare dei ragionamenti nella mia testa ed annuire da sola, la gente mi prenderà per pazza.
«Sì, ho capito.» e ancora ci insisteva. Testa di coccio! «Ti vuole da un sacco di tempo, avrà colto l'occasione mentre tu e Liam siete litigati.» ma che minchia stava dicendo?
Questa si faceva i film mentali in testa!
«No, l'ha affermato dopo che mi ha detto che non ero un granchè questa sera, stavamo scherzando da amici.» come poteva solo pensare che Niall ci provasse con la ragazza del suo migliore amico? A volte la gelosia è una brutta bestia.
Ne avevo avuto la prova due volte in una giornata e con due persone a cui tengo molto.
«Se davvero mi stesse facendo una dichiarazione, gli avrei stritolato le guancie come una demente?» lei ci pensò però non mi diede nessuna risposta. «Ed ogni volta dici che non ti interessa nulla, allora perchè eri delusa?»
«Non ero delusa.» non la sopportavo quando faceva così, quando girava intorno ad un argomento per non arrivare mai al succo della questione. Ero una sua amica, mi poteva confidare tutto senza giudicarla.
«Non puoi mentirmi, ti conosco bene.» dopo sedici anni di amicizia, la conosco più di quanto conosca me stessa. «Non so nulla su quello che ti sta accadendo in questo periodo, cioè se provi qualcosa per lui oppure state diventando amici o se avete una relazione segreta o qualunque altra cosa.» non sapevo proprio nulla. «Ma sei mia amica e ti puoi fidare di me, mi pare di avertelo dimostrato più di una volta che puoi...» non avevo mai dato motivo nè a lei nè a nessun altro di lamentarsi per come mi comportavo da amica. «Sai che non ci proverei mai, soprattutto se ho già un ragazzo e se il ragazzo in questione è il suo migliore amico.» non ero nata come Brianne per mia fortuna, lei quei problemi non se li poneva completamente. «E si vede lontano un miglio che vi desiderate e che per orgoglio nessuno dei due fa il primo passo.» lei non osava proferir parola, sapeva che stavo solo dicendo la verità. «Ma devi sapere che per colpa dell'orgoglio molte
relazioni vengono stroncate prima di nascere e molte finiscono dopo tanto tempo.» con questo discorso stavo capendo che dovevo far pace con Liam, non ne valeva la pena essere litigati per una sciocchezza. «Quindi dichiaratevi, fagli mollare la befana e fatemi vedere tanti bimbi biondi fra dieci anni.» mi arrivò uno schiaffo scherzoso da parte sua.
«L'hai finita?» ok, non mi aspettavo che il mio discorso si concludesse in quel modo. 
Pensavo una fine epica del discorso con un'uscita di scena che lo era ancora di più.
«Sì.» annuì. 
«Bene, io entro...» Beh anche io, non volevo morire lì.
Appena aprì la porta per entrare, spuntò la figura di un ragazzo moro che stava per uscire. Zayn.
Abbassai lo sguardo, non avevo voglia di parlare proprio in quel momento. Stavo per entrare ma chiamò il mio nome prima che lo facessi.
«Si?» la finta tonta non funzionava, ma intanto ci provavo lo stesso. Mi faceva guadagnare tempo.
«Sai che dobbiamo parlare.» Se stamattina invece di uscire fossi rimasta a casa avrei fatto meglio, in un giorno poteva succedere tutto questo? Evidentemente nella mia vita sì.
«Cosa hai sentito?» prima di dire qualunque cosa, dovevo accertarmi di cosa fosse a conoscenza. 
Non volevo rivelargli cose che non sapeva, non mi sembrava giusto nei confronti del mio ragazzo.
Questa piccola incomprensione era tra me e Liam, Zayn doveva sapere solo lo stretto necessario. Se voleva sapere di più doveva chiedere a Liam, anche perchè solo quest'ultimo pensava certe cose.
«Che pensa che ci sia qualcosa tra di noi...» praticamente aveva sentito tutto, dall'inizio alla fine.
Che gli dovevo dire? Non potei far altro che ridere. «é assurda una cosa del genere!» e continuai con la mia fragorosa risata.
Stava cercando di capire le mie intenzioni ma non faceva altro che essere più confuso.
«Non ho detto una barzelletta!» in questo periodo avevo la risata facile, ridevo per qualunque cosa.
«Lo so.» dovevo contenermi, mi calmai e respirai profondamente. «Ma è assurdo pensare a noi due insieme, no?» 
Io stavo con Liam e lui... Lui con chi stava? Beh, in ogni caso era impossibile qualcosa fra di noi. 
Eravamo amici, come lo ero con Harry, Louis, Niall. Da quando mi sono svegliata, stamattina, che ripeto una cosa del genere.
Sembrava che dovessi convincere qualcuno.
«A me non sembra assurdo.» perchè doveva per forza contraddirmi? «Sono bello e molte ragazze pagherebbero per un appuntamento con me.» la convinzione era la sua ombra, la sua migliore amica che non lo abbandonava mai. «Senza dimenticare che tu mi seguivi ovunque andassi ed eri innamorata di me.» non avevamo mai affrontato quel discorso. Perchè proprio adesso?
Mi vergognavo di quel particolare del mio passato, ero una stupida bambina che doveva fare i conti con la sua prima cotta e mi ero comportata in modo esagerato.
«Innamorata? Per una dodicenne è una parola grossa.» lo corressi. «A quell'età è troppo presto per parlare di amore per un ragazzo.» si è troppo immaturi. I comportamenti che avevo in quel periodo mi sembrano tanto sbagliati, anzi sono convinta che lo siano. «E poi è avvenuto molto tempo fa.» dissi, questo confermava la mia teoria di quanto fosse assurdo pensare una cosa del genere.
«Eravamo un po' immaturi tutti.» sospirò. Non capì a cosa si riferisse. «Avanti, puoi dirlo che ero un idiota e stronzo.» 
«Nessun problema...» non avevo problemi ad ammetterlo, neanche lui si era comportato meglio. «Eri un idiota e stronzo.» ripetei gli aggettivi con cui si era definito, aggiungendo un sorriso. 
Avevamo entrambi delle colpe. Io ero stata troppo ossessiva e lui troppo sprezzante nei miei confronti.
«Per fortuna non siamo quei ragazzini sciocchi.» però a me mancavano i periodi in cui il mio unico problema era non fare brutta figura e farmi notare dalla persona che mi piace, c'erano meno problemi. 
Nel periodo dell'adolescenza i problemi sono all'infinito.
«Posso farti una domanda?» domandai. Lui annuì, serio. «Se io fossi quella che ero molto tempo fa, mi avresti mai rivolto la parola?» volevo sapere se mi era amico solo perchè ero cambiata e non mi riferivo al carattere ma soprattutto all'aspetto.
Ora ero più magra, non portavo più gli occhiali da vista e vestivo molto meglio.
«Penso di sì...» disse convinto. «Per la persona che sono ora, sì.» effettivamente era cambiato.
Non snobbava la gente come faceva prima, ora trattava tutti nello stesso modo ed era diventato meno sfacciato, addirittura avevo conosciuto un lato timido che non gli avrei mai affibiato.
«E tu? Se non fossi la fidanzata di Liam...» non mi piaceva la piega che stava prendendo quel discorso. «Ti piacerei ancora?»
Non sapevo che rispondere, possibilmente se lui fosse rimasto non avrei conosciuto i ragazzi e possibilmente io avrei altre amicizie o avrei frequentato qualcun altro. Ma la domanda era diversa. Avrebbe continuato a piacermi ancora?
«Non lo so... Forse mi sarebbe passata dopo uno o due mesi.» ero nella fase prima cotta, no? Non era una cosa seria.
Sospirò. Tirò fuori dalla tasca dei pantaloni un pacchetto di sigarette, nello stesso momento tirò fuori dalla tasca opposta un accendino.
Ne portò una alla bocca e l'accese, poi avvicinò il pacchetto a me per offrirmene una. 
L'accettai, se Liam in quel momento fosse arrivato lì, avrei peggiorato la situazione con lui.
Lui era contro il fumo ma non mi interessava in quel momento.
La sigaretta era capace di allontanare i brutti pensieri da me per almeno circa dieci minuti, me ne urgeva per forza una.
Mi avvicinò l'accendino, l'accesi e glielo riconsegnai. 
«A volte penso...» aspirò il fumo della sua sigaretta, subito dopo lo emise fuori creando una piccola nuvoletta grigia.
A volte cosa pensava? Nel frattempo che si decidesse a parlare, feci lo stesso con la mia sigaretta e mi poggiai al muro dell'edificio dove c'era la festa. «Che se fossi rimasto...» si avvicinò per farsi sentire. 
«Cosa?» ero curiosa di sapere cosa gli passasse per la testa.
«Sarebbero ancora miei amici?» annuì al vuoto. «Il mio carattere sarebbe stato ancora di merda?» a questo non sapevo rispondere, non lo sapevo. «Però poi penso che è meglio così...» non capivo il nesso logico di quel discorso. «Anche se non credevo che un giorno sarei diventato amico tuo.» neanche io, pensavo che non sarebbe mai tornato dall'America.
«Quando stavo per tornare, mi sono chiesto se ti avrei rivisto.» davvero? Ero incredula. «Mi chiedevo se eri sempre la stessa.» 
Mi stavo imbarazzando per quel discorso, non mi piaceva rivangare il passato o perlomeno quella parte del mio passato.
«Poi non ti ho nemmeno riconosciuta.» scoppiai a ridere, ricordando la prima sera che lo rividi a casa di Louis.
 
 
*Se non sbaglio quelle due dovrebbero essere Dina e Cindy, due ragazze della nostra scuola.
Mentre andavo verso di loro andai a sbattere con qualcuno.
«Sta' attenta!» quel qualcuno parlò in modo poco gentile. Alzai gli occhi per vedere chi era, era circa sette centimentri più alto di me. Era Zayn, la persona che volevo evitare per tutta la festa.
«Scusami» di solito avrei risposto nello stesso modo ma volendo evitarlo mi scusai per andare dalla mia amica. 
«Ci conosciamo?» mi fermai. Non mi aveva riconosciuta e questa era certamente una cosa positiva, volevo andarmene senza rispondere, ma sarei risultata sgarbata e io in futuro non volevo essere considerata una maleducata da parte sua.
«N-no-o» risposi incerta.
«Mentre sono sicuro di averti già vista!» sentì brutto coso... ok, brutto non glielo potevo dire. Era ancora più bello di quanto ricordassi. La pubertà gli aveva fatto decisamente bene. Però lui sembrava non mollare quella conversazione.
«Io però no!» risposi sicura di me. 
«Sono Zayn» mi porse la mano. La ricambiai per educazione ma nel presentarmi mentì sul mio nome. «Sono Claire» non so neanche dove l'avevo preso quel nome. Fummo interrotti da Liam. Oh no! Meno problemi volevo e più ne spuntavano.
«Hey amore! Ma cosa dicevi su qualcosa che io..» bloccai le sue parole con le mie «Niente Liam, devo andare ora!»*
 
 
«E avevi creduto che mi chiamassi Claire.» aggiunsi. Rise anche lui.
Avevo quasi finito la sigaretta, i pensieri erano quasi tutti spariti.
Dovevo ritornare in sala, non era giusto che passassi il compleanno lì fuori. In quel momento sentì il rumore della porta che si apriva.
Mi appiattì automaticamente al muro, se fosse stato Liam era meglio non farsi vedere con quell'aggeggio in mano.
«Tranquilla, è Niall.» mi rassicurò Zayn. 
Niall lo sapeva, quindi uscì allo scoperto. Appena mi vide, sorrise. Mi stava cercando?
«Liam ti sta cercando!» ma perchè il tono della sua voce era sempre elevato? Non ero sorda.
Mi stava cercando, era intenzionato a parlarmi? Dovevo entrare, glielo comunicai.
Buttai la sigaretta per terra e con un tacco la spensi, poi mi diressi alla porta.
«Comunque sì.» disse Zayn. Stava parlando con me? Mi voltai verso di lui. 
Sì, stava parlando con me. «Sono disposto ad aiutarti in matematica.» Aveva sentito anche quel particolare.
Gli sorrisi e li lasciai lì.
 

 

Pov Niall

«Che stavate facendo?» domandai a Zayn, Joyce era appena entrata.
Scosse le spalle. «Quello che hai visto.» 
Volevo sapere se si erano chiariti Liam e quest'ultima, li avevamo sentiti litigare e che Liam la stesse cercando faceva pensare che ancoradovevano parlarne. 
«Ti ha detto qualcosa su oggi?»  dovevo necessariamente tirargli fuori le parole con forza? 
Aveva detto che l'avrebbe aiutata, quindi forse ne avevano parlato. Oppure gliel'aveva chiesto lei?
«Nulla che già non sapevamo.» era inutile sapere qualcosa da lui, faceva venire più dubbi di quanti già ne avessi.
Misi una mano nella tasca e uscì un pacchetto di Malboro. Gli sfilai dalla mano l'accendino e dopo averne presa una, l'accesi.
Zayn guardò tutto con un volto indecifrabile. «Da quando fumi?» ah, si riferiva a quello.
«Da quando sono nervoso.» sì, avevo preso quel vizio anche io.
«E da quando lo sei?» da quando?
«Da tre mesi circa...» per tre mesi nessuno se n'era accorto. Nessuno tranne Julie.
Lei lo aveva scoperto un mese fa, per sbaglio.
 
*...
Non la sopportavo più, non mi dava neanche tre minuti di tregua!
Pur di non vederla, mi sono nascosto come un bambino che non voleva farsi trovare dalla propria madre perchè aveva combinato un guaio.
Brianne era diventata un incubo, una delle fidanzate peggiori che io avessi mai avuto.
Per colpa sua avevo preso il vizio del fumo, per colpa dello stress a cui mi sottoponeva stavo fumando.
Certo, ero ben nascosto cosicchè nessuno mi potesse vedere. I miei amici non lo sapevano, nessuno lo sapeva. Meglio così.
Liam non l'avrebbe concepita come soluzione anti-stress, Harry e Louis ne sarebbero usciti indifferenti. Non avevano nulla contro il fumo o con chi fumava. Joyce non poteva dire nulla, lei lo faceva ogni tanto quando era nervosa e il parere delle sue amiche non mi interessava.
No, non mi interessava di cosa avrebbero pensato loro, soprattutto la Ellis.
La sfiga mi perseguitava, però! Mi comparve davanti proprio in quel momento. Io mi trovavo dietro l'edificio scolastico, cosa ci faceva lei lì?
«Può essere che ti ritrovo ovunque?» sbottò incazzata. Senza pensarci due volte, nascosi la mia mano dietro la schiena per non farle vedere cosa nascondevo.
Se ne accorse. «Che nascondi?» 
«Cazzi miei.» risposi col suo stesso tono usato precedentemente.
«Non ti droghi vero?» sembrava quasi preoccupata. «VERO?» alzò il tono di voce. Ma che le passava per la testa? Droga?! Era del tutto fuori strada.
«No.» gli feci vedere che nascondevo. Non avevo detto che non mi interessava cosa ne avrebbe pensato? «Stavo fumando, nulla di più.»
Non stavo facendo nulla di male, era così sbagliato nascondersi dalla propria ragazza per stare due minuti in tranqullità?
Ed era sbagliato che per quei due minuti volevo la compagnia di una sigaretta? 
No, non ci trovavo nulla di sbagliato.
«Da quando fumi?» disse ridendo, era così difficile da credere.
«Cazzi miei.» risposi come prima.
«I tuoi amici lo sanno?» perchè mi assillava con tutte quelle domande. 
No, non sapevano nulla e pensavo che fosse ovvio. Scossi la testa.
«Non sono tenuti a saperlo.» puntai un dito contro di lei. «E tu non sei tenuta a dirglielo.»
«Cosa ti fa pensare che lo avrei sbandierato a loro?» il fatto che non si facesse mai gli affari propri o il fatto che ci trovava piacere a mettermi i bastoni fra le ruote.
«Senti...» iniziai. «Non ho voglia di litigare anche con te...» anche se con Brianne non avevo proprio litigato. «Quindi se non hai nulla d'aggiungere...» lasciai la frase in sospeso, ma si capiva dove volessi andare a parare.
«Sì, ha ragione.» fece per andarsene. «Non ci trovo più nessun divertimento a litigare con te da quando stai con quella.» che c'entrava ora Brianne? «E per tua informazione, non dico nulla.» e poi dopo aver detto ciò, sparì dalla mia visuale.
                                                                                                                                                               ...*
«Da quando frequenti la bionda.» appurò.
Annuì. Sì, la colpa era di Brianne. «Perchè non la lasci? Non la vuoi ed è chiaro a tutti che è così.» 
La facevano tutti facile, dovevano provare loro a cercare di lasciare una che non mi fa nemmeno aprire il discorso. «Non è così semplice.» 
«Sì che lo è.» aspirai un po' di nicotina, quel discorso non mi stava piacendo.
Non mi stava piacendo la piega che stava prendendo, assolutamente no. «E tu e Julie?» perchè tutti mi ponevano quella domanda?
«Non c'è nulla.» non c'era mai stato nulla.
«Oh andiamo!» mi diede una pacca amichevole sulla spalla. «Quando eravate più piccoli, ti piaceva.» sbiancai.
Ancora se lo ricordava? Successe molto tempo fa. 
«Appunto, non avevo più di cinque anni.» in quel periodo eravamo amici, giocavamo sempre insieme. Eravamo amici.
«Sette.» mi corresse. Futili dettagli.
«Non capisco perchè avete litigato.» io me lo ricordavo bene la causa che aveva scatenato tutto. «Anche perchè a lei piacevi, no?» 
Seriamente stavamo discutendo di una cosa avvenuta circa dieci anni fa?
 
*...
«Niall è mio amico!» urlò una piccola bambina bionda, portava due treccine e indossava una gonna jeans e una maglietta blu con disegnata una stella gialla. La bambina stava litigando con un'altra bambina della sua stessa età.
Aveva lunghi capelli neri fin sotto le spalle, la frangetta che le copriva quasi gli occhi azzurri vispi. 
«Lui preferisce me!» si trovavano una di fronta all'altra.
Si trovavano al centro del cortile scolastico, accerchiati da tanti altri bambini. 
Un bambino con i capelli scuri e gli occhi azzuri cielo era messo quasi accanto a loro, non sapeva cosa doveva fare. 
«Non è vero.» ribattè la biondina, decisa a non dargliela vinta.
«Sì, invece.» controbbattè l'altra indispettita.
Il moretto si portò una mano alla fronte. Pensava che sarebbe andata a finire male.
«Niall, tu chi preferisci come amica del cuore?» dissero insieme, lanciandosi sguardi di fuoco.
Lui voleva bene ad entrambe, Julie le piaceva e la conosceva da molto tempo e abitavano anche vicino. 
Meaghan l'aveva conosciuta perchè frequentavano la stessa classe, la maestra li aveva seduti nello stesso banco e poi erano diventati amici. 
Non voleva litigare con nessuno delle due, chiunque avrebbe scelto l'altra se la sarebbe presa con lui.
«Meaghan.» pronunciò, pensava che nonostante Julie si arrabbiasse, erano abbastanza amici per far pace.
La mora fece una linguaccia alla bionda, quest'ultima presa dalla rabbia spinse Niall con tutta la forza che possedeva, facendolo quasi cadere a terra.
«Non sono più tua amica!» e si allontanò, correndo. 
Il piccolo irlandese non era sicuro che la biondina stesse piangendo, ma pensava che se non fosse così sarebbe scoppiata in lacrime da un momento all'altro.
In quel momento venne la maestra che sentì gli schiamazzi dei bambini e lui non potè far altro che rientrare in classe.
Quella fu l'ultima volta che Julie gli parlò, lui ci provò tante volte a parlarle ma fu del tutto inutile.
                                                                                                                                                         ...*
 
«Non me lo ricordo...» lo ricordavo perfettamente, era una motivazione stupida ma non volevo sentire i commenti nè di Zayn nè degli altri.
«Stessa cosa dice lei...» ne aveva parlato anche con lei? «Ma non vi credo... Secondo me lo ricordate...» sì, vero. «Ma fate finta che sia così perchè è più comodo.» Ma comodo per cosa? 
«Siete entrambi orgogliosi e non volete affrontare il problema perchè sapete che è sciocco il motivo del vostro litigio.» L'avevo chiesto a voce alta? Aspetta... di che sta parlando? 
Orgogliosi? Affrontare il problema? Motivo sciocco? Lo bloccai. «Amico, sei fuoristrada.» 
«Sai che sto dicendo la verità.» vorrei sapere dove vuole arrivare con questo suo discorso. «Avete paura entrambi.»
«Paura per che cosa?» mi stava spaventando. Oltretutto era anche molto e troppo serio.
«Di ammettere quello che provate l'uno per l'altra.» mi sono sicuramente perso qualche passaggio.
Ma non stavamo parlando del motivo per cui la mia amicizia con lei era finita? 
«Non provo nulla per lei.» perchè mi guardava con quella faccia che diceva chiaramente "Non ti credo!"?
«Ok, non ammetterlo a me.» era quello che stavo facendo, non c'è nulla d'ammettere. «Ma ammettilo almeno a te stesso, amico.» 
Ma aveva avuto anche una strana conversazione come questa anche con lei? E lei che aveva detto? Non che mi interessasse, sia chiaro...
«Cosa c'entra con il litigio da bambini?» cercai di sviare il discorso, ritornando a quello principale.
«Se ammettete che il motivo è stupido, successivamente dovete ammettere anche quello che provate ogni volta che siete insieme anche per cinque minuti.» 
Si stava creando solo e solamente molti film in testa e neanche uno era sensato.
Io e Julie? Tsk... Impossibile!
Mi veniva da ridere all'idea mia e di lei come coppia. Troppo diversi.
 Gli opposti si attraggono.
Chi cazzo ha parlato? Sentivo le voci dentro la mia testa. 
Stupida vocina inopportuna, dovresti essere dalla mia parte!
«Vaneggi! Nessuno dei due deve ammettere nulla all'altro.» conclusi il discorso. Troppe minchiate avevo sentito per quella sera.
 Sai che non sono minchiate. 
Cazzo, di nuovo. 
Forse ho ingerito troppo alcohol, mentre sono sicuro di essere lucido. 
«Niall, fa' come vuoi.» fece l'ultimo tiro e poi la buttò per terra, mise un piede sopra per spegnerla ed entrò nel locale.
Ero rimasto solo, che dovevo fare?
Continuai a fumare, sperando che non fossi raggiunto o trovato da Brianne. 
 
 
******
Pov Joyce
Ero rientrata per cercare Liam che a sua volta mi stava cercando.
Il problema era che in mezzo a quella confusione non lo trovavo. Ok, c'erano solo una cinquantina di persone ma creavano confusione come se fossero duecento.
Quando non volevo parlargli me lo ritrovavo ovunque ed ora... ora non so nemmeno dove sia.
«Joyceeeee, dobbiamo parlare!» trovai alle mie spalle Sophie.
«Mi spiace Soph, dopo...» era anche brilla, come potevo parlare di cose serie con una più ubriaca che lucida?
Si poggiava a me, neanche si reggeva in piedi. «Dopo ti racconto tutto, davvero.» non sapevo chi era peggio tra Sophie e Julie nel momento di non lucidità, loro dicono che la peggiore sono io. Ma io so di reggerlo.  (NDA. Non lo regge proprio invece, ma è convinta che sia così.)
«Senti, dico davvero.» non mollava. «Ma ora devo chiarire con Liam.» finalmente si decise di lasciarmi andare. 
«Voglio sapere anche quello che vi direte ora.» disse tra una risata e l'altra.
Annuì e continuai la mia ricerca, ma dove si era cacciato?
Inciampai davanti una coppia, per non cadere per terra mi tenetti al ragazzo e li avevo divisi nel momento in cui si stavano baciando.
La fidanzata del ragazzo mi guardò male, mi scusai e indietreggiai. 
Le figure di merda mi seguivano ovunque. 
Indovinate cosa successe mentre indietreggiai? Mi scontrai con qualcuno.
Mi voltai per scusarmi ma appena vidi chi era fui sollevata. L'avevo trovato.
«Joy!» 
«Liam!» l'avevamo detto nello stesso momento. 
Ci mettemmo a ridere. «Dobbiamo parlare...» di nuovo contemporaneamente.
«Prima tu...» lo invitai a parlare per primo.
Mi fece segno di seguirlo per parlare in tranquillità. 
Ci accomodammo in un divanetto e aspettai che si decidesse a parlare.
«Vorrei sapere una cosa.» mi informò. Feci segno di continuare. «Perchè tu e Zayn siete usciti insieme dal bagno?» ci aveva visto. Non potevo dirgli di certo la verità, avrebbe travisato le cose e pensato subito al peggio.
«Ci sarà scappata nello stesso momento.» che minchiata, speravo che ci avrebbe creduto!
«Ah ok.» non indagò oltre. Ci guardammo negli occhi senza dire nulla. Aveva da dirmi solo quello? 
Pensavo si volesse scusare, mi stava cercando solo per farmi quella domanda? Ero un po' delusa, non potevo essere altrimenti.
Se ne accorse di sicuro dal mio volto. «Non ti stavo cercando per quello.» leggeva nel pensiero? «Ti cercavo perchè volevo scusarmi...» mi rimangio tutto quello che ho pensato. «Non ti ho dimotrato molta fiducia.» non ne ha dimostrata neanche un po'.
«La fiducia deve stare alla base di un rapporto.» gli comunicai, speravo che lo tenesse a mente per una prossima volta. Lo vidi annuire consapevole della verità che contenevano le mie parole.
«Lo so e...» "E" cosa? «E cercherò di evitare una discussione del genere una prossima volta.» speriamo che mantenga questa specie di promessa.
«Mi prometti che la prossima volta che avrai dei dubbi, cercherai di fidarti senza tirare conclusioni affrettate?» forse gli stavo chiedendo troppo. «E soprattutto che ti fai andare giù l'amicizia che sta nascendo tra me e Zayn?» 
«Sì, ma cerca di capirmi...» cosa dovevo capire? «Tu prima gli andavi dietro, poi lui è partito e poi...» che c'entrava questo discorso? «Poi sei diventata la mia ragazza e ora che è tornato pensavo che tu...» non credevo a quello che stava dicendo.
«Che gli sarei andata di nuovo dietro?» lo anticipai. Aveva così poca fiducia nel nostro rapporto?
«Ricordati che se sto con te è perche ti amo.» non ero una ragazza di facili costumi come Brianne che stava con Niall solo per rendersi più simpatica agli occhi della gente. Perchè lei lo sfruttava per quel motivo, poi ovviamente non so cosa facciano in privato.
Quello non è affar mio, però la causa principale era per lei "Apparire una donzella graziosa". Non ci riusciva lo stesso.
«Quando sto con qualcuno è perchè lo desidero al mio fianco.» continuai. «Non mi piace sfruttare le persone, lo sai.» dopo due anni e mezzo di relazione doveva conoscermi bene. «E poi non sapevo che sarebbe tornato, quindi il tuo discorso è privo di senso.» io pensavo che sarebbe rimasto per sempre in America.
«Sì, hai ragione.» come non potevo perdonarlo? Quella faccina da cane bastonato. «Scusami.» mi fiondai tra le sue braccia.
«Ti avevo già perdonato appena ero uscita dalla porta di casa tua.» l'orgoglio mi aveva frenato nel parlargli prima.
Mi sorrise, era bello quando sorrideva. «Sono stato sciocco a dubitare di te.» gli sorrisi.
«Troppo.» lo baciai, non fu uno di quei soliti casti baci che ci scambiavamo in presenza di persone. 
No, quello fu tutt'altro. Era uno di quei baci che nessuno mai aveva visto scambiarci.
Eravamo due persone riservate, non ci sbilanciavamo più di tanto in pubblico ma quella volta era un'eccezione.
«La fine del mondo è il 21 Dicembre 2012, non domani...» Ma chi...? Zayn. «Potete prendere fiato per respirare.» che ci trovava di divertente in quello che aveva detto? 
«Sempre tra i piedi Malik?» scherzai, volevo vedere la reazione di Liam, volevo vedere se questa volta mi avrebbe dato fiducia e non sarebbe arrivato a conclusioni affrettate. Lo stavo mettendo alla prova.
«Ovunque Harrison. Sono la tua ombra!» scherzò, scosse le mani come se voleva incutere paura.
«Non pensavo fossi una ragazza. Ma devo ammettere che sei una ragazza carina.» mi alzai e gli scompigliai i capelli.
Cose da non fare mai a una festa? Non toccare mai i capelli di Malik.
Aveva impiegato ore a farli, non sopportava che venissero anche solo sfiorati. 
Ora dovevo aspettarmi il peggio.
«I miei capelli?!» si disperò traumatizzato e incazzato.
«Ops.» mi guardò malissimo. 
«Inizia a scappare.» mi avvertì, mi stava dando la possibilità di scappare, l'avrei accolta al volo se non fossi stata bloccata da Liam. 
«Ti difendo io mia dolce donzella!» disse con tono da supereroe. «Leeyum è qui per te.» e puntò il suo braccio verso l'alto.
Da lì passava Louis che aveva sicuramente ascoltato qualcosa della conversazione perchè si mise a urlare: "SUPERMAN IS HERE!" e si parò davanti a me. 
Avevo amici fuori dal comune e questo mi piaceva. Non c'era mai d'annoiarsi.
Io e Zayn ci guardammo sconvolti e poi ci mettemmo a ridere coinvolgendo tutti gli altri.
La mia fortuna? Zayn si era dimenticato dei suoi capelli afflosciati.
 

 

Pov Julie

Io arrabbiata? No, per quale motivo dovrei esserlo?
Niall può baciare anche un palo della luce, non mi interessa, un palo della luce ha più personalità di Brianne.
A proposito di quella vipera, stava cercando il suo ragazzo. Molto probabilmente si era nascosto per non sopportarla.
A quanto ne sapevo da qualche settimana cercava di evitarla, lo avevo scoperto anche fumare per lo stress che gli procurava.
Brianne lo rovinava ma lui non la mollava. Affari suoi. 
A me non mi tocca la questione.
Uscì fuori, volevo prendere una boccata d'aria. 
La sfortuna voleva che lo incontrassi lì. Fumava.
Quando fuma ha l'aria più sexy. Eh? Che avevo appena pensato?
Avevo bevuto troppo, era colpa dell'alcohol.
«Non hai perso il vizio...» Modo peggiore per iniziare una conversazione non c'era. 
Ma mica doveva interessarmi cosa mi avrebbe risposto, poteva anche insultarmi... Non dovevano ferirmi le sue parole, no?
«Non ho intenzione di perderlo.» mi rispose, non appena mi vide.
«Buon per te?!» poi mi chiedo perchè molta gente non mi sopporta. Con queste mie risposte come non potrebbe?
Non capisco perchè me ne sto preoccupando più di tanto.
Odio il silenzio ed era proprio ciò che si era creato in questo momento.
Che dovevo dire? «Senti...» 
«Taci.» interruppe il mio non discorso.
In un millesimo di secondo buttò la sigarette sotto il suo piede, la pestò e sicuramente stava per andarsene.
A me nessuno mi zittiva, neanche i miei genitori. «Ma...» cercai di protestare.
«Zitta.» di nuovo?! Voleva farsi prendere a calc..? EH?
Si, cioè stavo dicendo... Cazzo stavo dicendo?
Non stavo capendo nulla, sapevo solo che ci stavamo baciando.
Perchè ci stavamo baciando? Mi ero persa qualcosa?
Era avvenuto tutto in un secondo, prima mi aveva ordinato di stare in silenzio e poi si era fiondato nella mia bocca e ora?
Ora stavo ricambiando il bacio e mi stava piacendo. 
Sarà solo perchè non bacio qualcuno da molto tempo.
 Non è così. 
Stupida vocina inopportuna.




Note dell'autrice:

Sono più che consapevole di essere in ritardo, per chi non lo sapesse ero in gita e quindi mi era impossibile pubblicare per ovvie ragioni :)
Se a qualcuno interessa (credo di no xD) sì, mi sono divertita e ritornerei lì anche fra cinque minuti. Non per il posto in cui mi trovavo, a dir la verità l'hotel non era dei migliori, ma ci ritornerei per le persone e le giornate trascorse. Ma chiusa questa parentesi, parliamo del capitolo. 
Vi ho fatto aspettare, eh? Ma è abbastanza lunghetto e pieno di tante cose! Non è valsa la pena? xD
Julie e Niall si sono B-A-C-I-A-T-I. *da inizio a cori da stadio*
Poooi Zayn ha sentito tutto ahahahahhah :D  E Liam e Joyce hanno chiarito! *-*
Qualcuno è pro Loyce? Non sono, in fin dei conti, molto carini? *-*
Vestiti: http://www.polyvore.com/capitolo_24/set?id=74256531
E beh, ora pubblico finalmente il tasco per pubblicare perchè sto perdendo troppo tempo e vorrei approfittarne per scrivere qualcosa sull'altra mia storia.
*PUBBLICITà*

 When nothing goes right, go left.

 
Alla prossima!
Valentina <3
  
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