Era buio pesto, notte fonda, quando l'allarme del laboratorio ai margini della città scattò.
Una ragazza, con solo una coperta addosso, fuggì dal laboratorio.
Una ragazza, con solo una coperta addosso, fuggì dal laboratorio.
Lei era l'esperimento 42-42-564.
Correva e correva, con guardie del laboratorio armate fino al collo alle costole. Non sapeva cosa fare, quando vide una casa, che sembrava quasi abbandonata. Silenziosa e con passo felino entrò, pensando e sperando che non ci fosse nessuno e che le guardie non l'avrebbero trovata.
Vide un ragazzo strano, che la fissava. Lei, impaurita, indietreggiò. Il ragazzo le prese il polso e disse: -Chi sei e che ci fai qui? Vattene se non vuoi che ti uccida.-
Lei non disse una parola, quando si sentirono degli uomini arrivare. La ragazza andò dietro di lui, come se fosse più impaurita dalle guardie che dal ragazzo. Lui la guardò, la prese in braccio e disse:
-Ti stanno cercando, non è così?-
Lei annuì spaventata. Allora, il ragazzo la portò in una soffitta nascosta della casa, e aspettarono che le guardie andarono via.
Lui la fissò, mentre lei era rannicchiata in un angolino di quella piccola e stretta stanza. Allora lui si avvicino e le disse:
-Perché ti stanno cercando?-
Lei non diede risposta, e si rannicchiò di più.
-Ahh, ho capito è inutile! Almeno dimmi come ti chiami!-
La ragazza si decise, e disse:
-E..Esperimento 42-42-564...-
-Che?-
-Questo è il mio “nome”..- Disse la ragazza.
-Ma..sei forse un esperimento?-
La ragazza annuì e abbassò la testa.
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