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Autore: Echadwen    13/05/2013    2 recensioni
Luinil, fiera ed impassibile guardiana di Bosco Atro, protettrice del sovrano Thranduil.
Implacabile contro i nemici ed indomita nello spirito ma, se ci fosse qualcuno che tentasse di far cedere le sue difese ed arrivare al suo cuore?
Saprà, il principe del Reame Boscoso, farle mettere da parte la guerriera e farle scoprire l'amore?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Il principe e la guardiana'
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VECCHI E NUOVI LEGAMI

 

 

"Ah! La mia bambina si sposa!" la madre stritolò Luinil in un abbraccio, dimenticando la grazia ed il contegno elfici, davanti agli sguardi divertiti di Legolas e del sovrano Thranduil, mentre la povera guardiana si tingeva di rosso fino alla punta delle orecchie.

"Madre..." aveva tentato di richiamarla all'ordine, con scarso successo "non respiro" ma l'Elfa sembrava persa in un altro mondo

"Sembra ieri che... indossavi tutti i miei gioielli, ti facevi bella e poi chiedevi a tuo padre di sposarti" la poveretta sgranò gli occhi, se già era rossa, ora doveva avere le guance color porpora

"Madre! Non davanti al re e a lui" la redarguì, lanciando uno sguardo di fuoco al principe che a stento riusciva a trattenere le risate

"Scusa..." si staccò lentamente "è solo che, sei cresciuta così in fretta"

"Ed è diventata una splendida fanciulla" aggiunse il sovrano dando una pacca sulla schiena del figlio

"Ehi!" gli rispose con un'occhiataccia "Non starai per caso corteggiando la mia donna?"

"Non mi permetterei mai, ci hai impiegato così tanto tempo per conquistarla..." disse rivolto a Legolas che arrossì lievemente

"È stata un'ardua conquista" rispose affiancando la futura sposa "ma alla fine ce l'ho fatta" le strinse un braccio intorno alla vita e le baciò la fronte

"Mi ha presa per sfinimento" scherzò Luinil

"Dopo 1400 anni era anche ora" la riprese il principe

"Forse..." sorrise "non sei così bravo nel corteggiamento"

il principe sgranò gli occhi a quella provocazione "Cosa?!?" non fece in tempo a ribattere che le labbra della guerriera erano ad un soffio dalle sue

"Zitto e baciami" sorrise nel sentire quell'ordine e senza obiettare eseguì la richiesta della compagna "Hai qualche altro ordine per me, mia signora?" le chiese tra un bacio e l'altro

"Non smettere..." soffiò mentre le braccia di lui le cinsero la vita, non curanti degli spettatori, che osservavano i due giovani scambiarsi quelle tenerezze, con il cuore gonfio di gioia nel sapere che i loro figli si erano trovati.

Avevano sempre saputo che sarebbe successo. Da tempo la fiamma dell'amore dardeggiava nei loro occhi, da quando avevano iniziato insieme l'addestramento, quasi 1500 anni fa; anche se la ragazza aveva continuato a negarlo a sé stessa fino a qualche mese prima.

 

 

"Ormai avevo quasi perso le speranze" ammise l'Elfa al sovrano

"Tua figlia è un osso duro" ribatté sorridendo nel guardare quanto amore trapelava dai due Elfi

"Ha preso dal padre, come vostro figlio del resto"

"Mi stai dando del testardo?" gli occhi della dama si spalancarono, convinta di aver offeso il proprio sovrano che, però, la rassicurò con un altro sorriso "Visto com'è stato caparbio mio figlio, un po' devo esserlo anche io"

"Mio signore..."

"Non c'è compagna migliore per mio figlio..."

"Rivedo in lei lo spirito di suo padre" sospirò tristemente per un momento al ricordo dell'amato

"È un dono..." disse avvicinandosi alla donna "i Valar hanno fatto in modo che una parte di lui restasse sempre qui nella Terra di Mezzo, accanto a te, così da esserti sempre vicino, anche nei momenti più bui"

la madre della guardiana sorrise e guardando il principe si ricordò di quanto questi somigliasse alla madre, di cui era stata la dama di compagnia "Come il principe..." alzò lo sguardo, incontrando gli occhi del sovrano "Ha il suo stesso sorriso ed i suoi occhi"

"Ciò che mi ha fatto innamorare di lei..." il volto della regina di Bosco Atro riaffiorò nella sua mente; bellissima, splendida e sorridente mentre congiungeva le mani all'altezza del ventre, gonfio di una nuova vita. Legolas, il loro unico figlio.

Le mancava immensamente, ogni giorno e la notte quel letto diveniva troppo grande e pieno di ricordi, ma lei stessa gli aveva dato un motivo per andare avanti: quel piccolo fagottino che aveva tenuto in braccio dopo ore passate fuori dalla porta ad aspettare mentre la sua regina compiva il miracolo della nascita.

Lo aveva preso tra le braccia, con fare un po' incerto ed intimorito, sotto lo sguardo stanco ma allo stesso tempo felice della propria sposa ed il piccolo, come se percepisse i suoi timori, aveva spalancato gli occhi e lo fissava incuriosito. Il sovrano sorrise nel vedere quegli occhioni blu fissarlo, lo stesso blu di quelli della sua amata, alzò una mano per carezzargli la guancia ma Legolas fu più svelto di lui e chiuse la manina a pugno attorno al suo dito. A quel punto lacrime di gioia gli bagnarono le guance "Hannon le" sussurrò prima di baciare la fronte della madre di suo figlio ed accomodarsi al suo fianco "Im melin llie" disse alle persone più importanti della sua vita.

Ed ora lui era li davanti a lui. Adulto, splendido come lo era stata sua madre. Un giovane principe degli Elfi, pronto a vivere l'eternità con la fanciulla che a lungo aveva corteggiato e alla fine conquistato come lo era stato lui, molti secoli prima.

Ne era fiero ed era sicuro che lo fosse anche lei...

 

"Dovremmo..." la voce dell'Elfa lo riportò alla realtà

"Sì..."

 

 

"Ehm... Ehm..." si schiarì la voce ed i due si allontanarono immediatamente con le guance lievemente arrossate e lo sguardo colpevole

"Dovremmo pensare alle nozze" proseguì facendo finta di non notare le condizioni dei due giovani "Oh no..." s'intromise la madre "prima dobbiamo occuparci della festa di fidanzamento. Bisogna rispettare la tradizione, dopotutto si sta parlando di nozze reali"

A quelle parole la guardiana perse completamente il colorito acquistato prima e divenne bianca come un cencio, festa... La festa di fidanzamento...

Lei non era mai stata tipo da feste e ricevimenti, se ci partecipava era solamente per il suo ruolo di guardiana del re difatti, indossava sempre la divisa e mai un vestito degno di questo nome.

E, giustamente, credeva che la madre non avrebbe visto di buon occhio la sua uniforme per quell'occasione...

Si sentiva sempre un pesce fuor d'acqua in quelle occasioni mentre, in disparte, guardava le altre fanciulle della sua età danzare aggraziate in meravigliosi abiti di seta ed ammaliare i giovani Elfi presenti ed ora doveva essere lei il centro dell'attenzione... Non se ne parlava proprio!

La mano di Legolas strinse immediatamente la sua, la conosceva e sapeva che la faccenda la preoccupava non poco.

 

"Sei bellissima qualsiasi cosa indossi. Non c'è dama qui o in altri regni che possa rivaleggiare con la tua bellezza"

"I tuoi occhi vedono ciò che il tuo cuore innamorato dice loro di vedere e non ciò che veramente si staglia davanti ad essi"

"Luinil... Allora farò in modo che tutti possano vederti con i miei occhi. Ogni Elfo dovrà provare invidia nei miei confronti perché possiedo il tuo cuore"

"Mi vuoi sfoggiare come un trofeo di caccia?" inarcò un sopracciglio

"No, come il tesoro più prezioso che possiedo" l'Elfa sorrise e gli sfiorò la guancia timidamente con la punta delle dita

"Che Elfo sentimentale e romantico sto per sposare" lo prese in giro

"Ed io sto per prendere in sposa un'arrogante e presuntuosa guardiana" gli fece la linguaccia

 

 

"e poi bisogna pensare agli invitati, alla musica, ai fiori..." la donna si era lanciata in un monologo su cosa servisse per la festa e persino Thranduil la guardava esasperato, cercando qualche appiglio per distrarla.

"Madre non ci sposiamo mica domani" le sorrise allorché l'altra Elfa arrossì rendendosi conto che stava parlando solamente lei da svariati minuti "non c'è nessuna fretta"

"Io..." sospirò "è solo che attendo da molto questo giorno" la figlia l'abbracciò

"Ora che mi ha incastrata, non mi tirerò indietro" le sussurrò "io lo amo e spero di essere felice come lo eravate voi e mio padre" le baciò la fronte piena d'orgoglio, il sovrano le offrì il braccio

"Vieni. Abbiamo tanto di cui parlare ed anche loro" ma prima che potessero incamminarsi la Luinil richiamò il sovrano

"Mio signore" questi si voltò "io... vorrei chiedervi..." abbassò lo sguardo imbarazzata

"Cosa, mia cara?" le si avvicinò alzandole il mento

"Io..." fece un profondo respiro "lo so che è presto ma... sarei onorata se vorreste voi a condurmi all'altare quando giungerà il momento" il sovrano sorrise intenerito a quella richiesta

"L'onore sarà tutto mio" le rispose tirandola a sé in un abbraccio quasi paterno

"Vi ringrazio. Siete stato come un padre per me" gli confidò

"Ed io ti ho amata come una figlia da quando girovagavi per il palazzo insieme a mio figlio con le gambe che ancora non ti tenevano ben salda" la ragazza sorrise "Sarò onorato di poterti finalmente chiamare figlia" e si perse nel calore di quell'abbraccio.

Il sovrano lentamente sciolse la stretta e si allontanò prendendo la madre sotto braccio, lasciando i due compagni da soli.

 

"Sono felice" disse Luinil rivolta a Legolas

"Io di più" la strinse a sé, in una stretta ben diversa da quella in cui era stata immersa fino a pochi istanti prima, un abbraccio pieno d'amore.

"Ti avverto" puntò un dito contro il suo petto con fare minaccioso "se mi troverò i fiori tra i capelli, rimpiangerai amaramente il campo di battaglia"

"Prenderò nota" rise il compagno baciandola dolcemente "Sfida con l'arco?" le sussurro sulle labbra

"Ci sto" e mano nella mano corsero fuori nei giardini "Questa volta preparati a perdere"

"Forse con l'arco potrai anche battermi ma" lo costrinse contro un albero "io sarò sempre e comunque la vincitrice" gli sorrise

"Perché?" chiese

"Perché io ho te" e lo baciò per poi correre via, lasciando Legolas stordito e con il cuore a mille per quella semplice e allo stesso tempo profonda dichiarazione d'amore.

   
 
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