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Autore: Kiki May    13/05/2013    2 recensioni
Post NFA, collocabile in una Ottava Stagione continuata e alternativa, che vede Buffy a capo del suo esercito di slayers. Essenzialmente si tratterà di seguire le vicende della Chosen One, fatte di apocalissi del cuore e del pianeta. La nostra eroina dovrà fronteggiare nemici sempre più temibili e cercare un difficile equilibrio tra missione e vita privata. [Prima e Seconda parte concluse, Terza parte in corso]
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Buffy Anne Summers, Nuovo personaggio, William Spike, Willow Rosenberg
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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24. Salvage








Annie spalancò gli occhi ed esalò in un soffio tutta l’aria che aveva nei polmoni. La testa le pulsava e le orecchie fischiavano, come dopo un lungo viaggio in treno. Stella era stesa al suo fianco, immobile tra le braccia di Willow e delle cacciatrici accorse in suo aiuto.
“Stai bene?”
Annie portò una mano alla fronte, per scostare i capelli che la infastidivano, poi si voltò in direzione della voce. Spike la fissava, apprensivo.
“Stai bene?” ripeté il vampiro.
Annie rivolse lo sguardo a Stella, ancora una volta. L’amica era pallidissima ma sembrava respirare. Le cacciatrici che si erano affettate a soccorrerla le facevano spazio, affinché si riprendesse con calma. Stella aveva enormi occhi nocciola colmi di tristezza, che fissavano quelli di Annie.



Sedevano in una delle stanze per l’allenamento trasformate in depositi con l’inasprimento della guerra. Dalla finestra filtravano i raggi del sole caldo pomeridiano, i rumori della città oltre le mura.
Annie si era accomodata sopra un vecchio materasso e rispondeva alle domande di Willow, paziente.
“Cosa ha chiesto, poi, il Mercuriale?” domandava la strega. “E tu gli hai detto qualcosa? Ti sei fatta scappare qualche dettaglio su quello che succede al centro?”
“Frena un secondo, Rossa,” fece Spike, seduto dinanzi ad Annie. “Se fai dieci domande al secondo, Briciolina si confonderà e non riuscirà a dare una risposta di senso compiuto.”
“Hai ragione, scusami! Avanti Annie, dimmi cosa ti ha detto il Mercuriale.”
Lei abbassò lo sguardo alle sue dita strette attorno ad un bracciale azzurro, che aveva rimediato dai vecchi cassetti di sua madre.
“Mi ha detto che aveva bisogno di me …” cominciò, incerta. “Che io dovevo unirmi a lui, se volevo … non ricordo bene. Unirmi a lui, perché sarebbe stato meglio anche per la Terra. Ha detto delle cose, Mercurius, riguardo ad una specie di fonte di energia che si nasconde in profondità …”
“Il Seed?” domandò Willow.
“Quello lì,” annuì Annie. “Ed ha detto che mi avrebbe offerto un’immortalità purissima, senza bisogno del demone.”
“Stava parlando dell’alchimia,” sussurrò Willow, riflettendo in silenzio. “Grazie alle sue scoperte è riuscito a guadagnarsi l’immortalità degli dèi, ad un prezzo che possiamo soltanto immaginare.”
“Ho visto anche te,” esalò Annie, con un filo di voce. “La te del futuro, intendo. Quella con gli occhi e i capelli neri …”
Il viso di Willow divenne una maschera di sofferenza.
“La me stessa votata alla magia nera … ciò che diventerò.” Disse.
Annie si affrettò a spiegare.
“Credo di aver capito perché diventerai così: per la magia o l’assenza di magia. Perché succederà qualcosa che distruggerà il Seed della Terra e mia madre sarà la responsabile e tu non avrai più la magia che tanto ami.”
“Dovrei amare anche altro, non solo la magia …” sussurrò Willow.
Annie tornò a guardare il bracciale azzurro.
“Il frammento di futuro che hai potuto vedere: appartiene alla Manhattan del ventitreesimo secolo, giusto?”
“Sì.”
“È già tanto per dare una direzione alle mie ricerche. Sono sicura che Saga Vasuki potrà aiutarmi ed insieme metteremo a frutto le informazioni ottenute nei tuoi sogni.”
“Okay.”
“Ti chiamerò più tardi, se ne avrò bisogno. Per adesso riposa, Annie. Hai fatto una gran cosa.”
La ragazzina annuì e Willow uscì dalla stanza.
Spike si fece più vicino, le prese una mano.
“Hai davvero fatto una gran cosa, lo sai?” mormorò, ripetendo le parole di Willow.
“Cosa?” chiese Annie, alzando lo sguardo colmo insicurezza. “Svegliarmi?”
“Non era da tutti. Richiedeva un grande controllo della magia e una volontà ferrea. Non tutti riescono a liberarsi dal dominio del Mercuriale.”
Annie sospirò ed annodò il bracciale su se stesso.
“Posso vedere Stella?” chiese.
Spike annuì e la scortò nel corridoio.
Stella era stesa a letto, in una stanza di infermeria; poteva vederla oltre il vetro della porta. Le era stata applicata una flebo al braccio.
“Perché?” domandò Annie, indicando il tubicino trasparente.
“Il sogno le aveva tolto tanto in termini di energia,” rispose Spike. “Le hanno messo la flebo per aiutarla, ma sta già meglio.”
Il rumore di alti tacchi riecheggiò nel corridoio.
Annie vide Buffy, sua madre, dirigersi verso di loro. Deglutì, imbarazzata.
“Stai bene?” domandò la Prescelta, fermandosi a pochi passi dalla figlia.
“Sì.”
“Bene.” Disse, lasciandosi carezzare le spalle da Spike. “Col Mercuriale …”
“Non potrà più contattarmi attraverso i sogni, no.”
“Bene,” ripeté ancora, impacciata.
Si staccò dal compagno ed entrò nella camera di Stella, per accertarsi delle sue condizioni di salute. Sedette accanto al lettino della bambina.
“È arrabbiata con me,” mormorò Annie. “Lo sento.”
Spike scosse il capo.
“Cosa dici? È contenta di sapere che stai bene. È sollevata.”
“No, è arrabbiata.” Replicò la ragazzina. “Perché ho provato a contattare il Mercuriale nonostante lei me l’avesse proibito, perché ho messo in pericolo una bambina innocente.”
“Briciolina, è stato tremendo quello che è capitato a Stella, ma ti assicuro – e me l’ha confermato anche Willow – che sarebbe potuto succederle di peggio, se non fosse stato per il tuo intervento.”
“Davvero?”
Spike si inginocchiò e la prese per mano.
“Davvero.” Disse, sincero. “Willow mi ha detto che Stella sarebbe potuta morire. Qualche istante ancora e la sua mente non avrebbe retto alla pressione del Mercuriale. Svegliandoti in fretta come hai fatto, hai salvato la tua amica.”
“Ma non mi sono svegliata in fretta …” ribatté Annie, in lacrime. “Sono stata ad ascoltarlo e l’ho quasi assecondato, anche quando …”
“Non importa. Non m’importa affatto se per un attimo hai ceduto. Diamine, non m’importa neanche se hai ceduto per più di un attimo! Quello che conta è ciò che hai fatto e, in un’occasione come quella che hai appena vissuto, hai scelto la vita della tua amica invece che l’immortalità per te. Se c’è una cosa in cui sono diventato esperto, è la differenza tra bene e male e tra atti di stupidità – e in questo caso sono un dannato esperto – ed altri di vero coraggio. Non posso che essere fiero di te, Annie.”
La ragazzina non trattenne il pianto e si lasciò catturare in un abbraccio consolatorio.
“Va tutto bene,” sussurrò Spike al suo orecchio. “Va tutto bene, Briciolina.”
“Ho spezzato per sempre il nostro legame.” Singhiozzò Annie, abbracciandolo più forte.
“Lo so. Lo so, amore. Sei stata forte e coraggiosa. E sono contento di non averti perduta.”
  
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