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Autore: My Pride    14/05/2013    4 recensioni
~ Raccolta di dieci flash fiction fluff incentrata sulla coppia ZoSan ♥
» 10. Love don't know different
Era piuttosto divertente vedere il modo in cui Zoro e Sanji facevano capire quanto tenessero l'un l'altro, pur non dimostrandolo apertamente né tanto meno dicendolo a parole. Il pensiero di Robin era stato quello sin dal primo momento in cui si era resa conto che qualcosa era cambiato, fra loro, sebbene avesse sempre fatto finta di nulla nei giorni e nei mesi successivi.
[ Partecipante alla «All Lovers Challenge» indetta dal forum Contest&Challenge Mania ]
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Do one, melt one, love one'
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Noli me tangere Titolo: Noli me tangere
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 866 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Roronoa Zoro, Black-Leg Sanji
Rating: Giallo
Genere: Generale, Sentimentale, Fluff
Avvertimenti: Shounen ai
Tabella/Prompt: All lovers › 09. Prima volta
12 Storie - #01 Natura: #11. Alba



ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.

    «Lasciamo perdere», decretò Sanji di punto in bianco, rimediandoci un'occhiata severa da parte di Zoro, il quale non sembrava essere per niente d'accordo con quella decisione così azzardata.
    L'alba era ormai alle porte e lo spadaccino, dopo aver passato tutta la notte di guardia su all'osservatorio e aver quasi corso il rischio di addormentarsi per la noia - era raro che in quel tratto di mare capitasse qualcosa, dunque era stato un miracolo se era riuscito a restare sveglio -, era stato invitato dal cuoco, alzatosi per cominciare a preparare la colazione, giù in cucina, destando momentaneamente i sospetti di Zoro. Non erano molte le occasioni in cui era Sanji stesso a cercare la sua compagnia, se non quando voleva costringerlo ad aiutarlo con i piatti o quando si trattava di sbarazzarsi di orribili mostri, altresì detti insetti.
    I suoi timori erano stati dunque più che legittimi, ma si era poi stupito quando il cuoco l'aveva fatto entrare in cucina solo per rifocillarsi, preparandogli un buon pasto caldo e dandogli persino del sake. Okay, di solito durante il suo turno di guardia lo faceva e non era poi così strano, ma qualcosa, in tutta quella situazione, gli aveva fatto credere che ci fosse comunque qualche bizzarria, lì. E il fatto che poi si fossero ritrovati chissà come e chissà quando l'uno sopra l'altro sul divano, avvinghiati come impegnati in una lotta e con le mani che tastavano in ogni dove, aveva reso Zoro ancor più scettico, per quanto non si fosse per niente lamentato della situazione.
    Insomma... nei mesi precedenti aveva provato svariate volte a far cedere il cuoco e aveva sempre ottenuto dei clamorosi due di picche, un po' per la stanchezza che si accumulava su di lui a fine giornata quando si trovava a dover combattere contro la fame di Rufy, un po' a causa degli  avvenimenti degli ultimi tempi e dei continui inseguimenti della marina, che non aveva dato loro nemmeno un attimo di fiato. Quando poi avevano tempo, Sanji faceva bellamente finta di niente, e Zoro si trovava ogni volta con un pugno di mosche e una voglia irrefrenabile. Durante quelle luci del primo mattino, però, il compagno era apparso più che accondiscendente, sebbene adesso, pur essendo mezzi nudi e con i pantaloni già sbottonati, sembrasse essersi tirato nuovamente indietro. Ah, merda.
    «Come diavolo puoi chiedermi di lasciar perdere proprio ora, ricciolo?» berciò infine Zoro, sollevandosi sui gomiti per osservarlo da quella posizione. Incurante della sua aria minacciosa, il cuoco aveva tranquillamente distolto lo sguardo ed era persino riuscito ad allungare un braccio per recuperare una sigaretta, portandosela alle labbra senza preoccuparsi minimamente del fatto che fino a pochi istanti prima stavano per fare ben altro, lì. Accidenti a lui.
    Con tutta la calma di cui disponeva - il che era ironico, visto che gli altri avrebbero potuto svegliarsi da un momento all'altro e sarebbe stato alquanto difficile spiegar loro che cosa ci facevano conciati in quel modo su quel maledetto divano -, Sanji provò a prendere anche l'accendino, mancandolo per un soffio e imprecando a denti stretti. A chi voleva darla a bere? Non era calmo per niente. «Un'altra volta, marimo. Devo finire di preparare la colazione».
    «Non invitarmi se non hai intenzione di farlo, cuoco da strapazzo».
    Il tono di voce con cui lo spadaccino pronunciò quelle parole fece irritare non poco Sanji - e dire che quello irritato era proprio Zoro, lì -, tanto che non si risparmiò dal rifilargli un calcio allo stinco, ignorando l'imprecazione soffocata a cui diede vita subito dopo. «Non è che non voglio farlo, brutto idiota», sbottò di rimando, scompigliandosi i capelli con una mano e mordendo con violenza il filtro della sigaretta. Poi sospirò, indugiando sulla fronte aggrottata del compagno sopra di sé. Riusciva a sentire distintamente quando Zoro lo desiderasse, in quel momento, e anche lui non negava che avrebbe voluto gettare all'aria il buon senso e farlo una volta per tutte, però... «Merda, è imbarazzante», soggiunse, facendo inarcare ancor più un sopracciglio al Vice Capitano.
    «E allora? Dov'è il problema?» rimbeccò, venendo immediatamente fulminato con lo sguardo.
    «Non hai proprio tatto, marimo».
    «Sei tu che ti fai problemi inutili, cuoco».
    «Non sono problemi inutili», rimbrottò Sanji, togliendosi la sigaretta dalle labbra con due dita. Tanto non riusciva a raggiungere l'accendino ed era certo che anche riuscire a fumarsela non sarebbe servito a niente. Gli ci voleva ben più di una sola stecca, in quel momento. «E' la mia prima volta. Contento?» sibilò poi con un fil di voce, quasi sperasse che Zoro non sentisse una sola parola di ciò che aveva appena detto; però, nonostante le sue silenziose preghiere a chissà quale dio, lo spadaccino udì tutto e fli scappò persino una breve risata, e Sanji l'avrebbe di sicuro preso a calci se non l'avesse spiazzato con un abbraccio, lasciandolo interdetto.
    Zoro abbozzò un sorriso, poggiando la fronte contro la sua. «Te l'avevo detto che non c'erano problemi, ricciolo», affermò poi, chinando il viso per potergli sfiorare le labbra; un rumore proveniente da fuori, però, fece sussultare entrambi, e non ci misero molto a rendersi nuovamente presentabili quando udirono le voci dei loro compagni, per quanto si fossero gettati un'ultima occhiata rammaricata.
    La loro prima volta avrebbe dovuto aspettare ancora un po', purtroppo.






_Note inconcludenti dell'autrice
Che cattiveria non far concludere loro niente *scappa dai lanci di pomodori e da marimi e cuochi nervosi*
Mi piaceva quel senso di vedo non vedo, però, quindi ho ritenuto giusto mantenermi sul soft senza strafare, perché altrimenti avrei di sicuro fatto più del dovuto e non avevo alcuna intenzione di alzare il rating della raccolta.
Due brevi spiegazioni sul titolo. Noli me tangere è il titolo di una doujinshi di Saruya Hachi - che io personalmente adoro follemente - ed è latino. Tradotto letteralmente significa Non toccarmi, e anche se avrei potuto benissimo scrivere Dont touch me, in latino ha un suono più musicale e persino un po' più poetico
, quindi ho preferito scrivere così anziché togliere tutta la sintonia della cosa *spiegazioni inconcludenti: off*
Commenti e critiche, come sempre, son ben accetti :3
Alla prossima.


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